Sempre un po' offuscato dal Nürburgring, quell'Inferno Verde (così fu definito da Jackie Stewart) che per certi versi rappresenta l'esaltazione del rischio e della tecnica di guida in campo automobilistico, il circuito di Hockenheim ha in realtà grande tradizione: costruito nel 1932, ha ospitato 34 edizioni del Gran Premio di Germania. E' un appuntamento quasi in pianta stabile dal 1977, dopo che il vecchio Ring è stato tagliato fuori dal calendario iridato in seguito all'incidente che quasi costò la vita a Niki Lauda l'anno precedente. Proprio Lauda, nel 1977, vinse il secondo Gran Premio di Germania a Hockenheim (il primo fu disputato nel 1970, appannaggio di Rindt): il circuito è stato progressivamente accorciato a partire dagli anni Sessanta (con l'introduzione del Motodrom, una serie di curve lente che immettono sul traguardo, e di due chicane a interrompere i lunghi rettilinei, in seguito all'incidente mortale del campionissimo Jim Clark) fino a essere letteralmente stravolto nel 2002. Cancellato tutto il tratto della Ostkurve – una delle più impegnative di tutta la Formula 1 – oggi Hockenheim è utilizzato in alternanza alla variante corta del Nürburgring per ospitare il Gran Premio di Germania su base annuale. Salvo complicazioni, beninteso: nel 2015, infatti, non si è corso per il mancato accordo economico tra organizzatori e FIA. L'ultimo Gran Premio a Hockenheim (che nel 2000 salutò la prima vittoria di Rubens Barrichello dopo una gara a dir poco rocambolesca, con tanto di invasione di pista da un ex dipendente della Mercedes per protesta) si è tenuto nel 2014: ha vinto Nico Rosberg (Mercedes) davanti a Valtteri Bottas (Williams) e Lewis Hamilton (Mercedes).