Quella di domenica 26 novembre 2023 sarà l’ultima gara dell’Alfa Romeo in Formula 1. Il prossimo anno, infatti, la Casa italiana di proprietà di Stellantis non prenderà parte al campionato poiché la partnership con la Sauber non è stata rinnovata. Infatti l’Audi ha acquisito la maggioranza della scuderia svizzera e, a partire dalla stagione 2025-26, metterà il suo nome le auto. L’Alfa Romeo aveva già confermato che la partnership con la Sauber sarebbe terminata dopo il 2023, mettendo così la parola fine alla “seconda vita” dell'Alfa Romeo in Formula 1. La monoposto Sauber-Alfa C43 ha una livrea commemorativa ad Abu Dhabi per celebrare i sei anni in F1.
In una dichiarazione ufficiale rilasciata prima dell’ultima gara, l'Alfa Romeo ha ringraziato "tutti coloro che hanno condiviso questi anni indimenticabili", compreso il compianto amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles Sergio Marchionne, il principale sostenitore della partnership Alfa-Sauber, siglata nel 2018. L'amministratore delegato dell'Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato, ha dichiarato: "Quando si chiude un capitolo così importante nella storia di un marchio è tempo di fare un bilancio. Per l'Alfa Romeo questa avventura in F1 ha rappresentato una vetrina internazionale di altissimo livello, positiva in termini di visibilità, oltre che una profonda esperienza umana e sportiva”.
L'Alfa Romeo aveva già corso in Formula 1, partecipando dal 1950 al 1988, sia come costruttore che come fornitore di motori. Il Biscione, tra l’altro, ha vinto il primo Campionato del Mondo Piloti nel 1950 con Nino Farina e il titolo del 1951 con Juan Manuel Fangio. Il ritorno è avvenuto nel 2018 anche se si è trattato di una mera operazione di sponsorship, con un progetto tecnico nelle mani della Sauber.