La Red Bull (qui sopra il team principal Christian Horner) è finita sotto inchiesta per aver sforato il limiti di spesa relativi alla stagione 2021 di Formula 1 e pari a 145 milioni di dollari. La FIA avrebbe aperto un’indagine ufficiale e, sotto la lente delle federazione, oltre alla Red Bull, sarebbero finiti anche altri due o tre team di F1. Le verifiche sull’analisi documentale dovrebbero essere resi note entro i prossimi giorni.
Insomma, l’incredibile epilogo della stagione 2021 che ha visto sfidarsi Mercedes e Red Bull nella volata finale del Gp di Abu Dhabi, con la vittoria finale di Verstrappen, potrebbe essere ulteriormente “avvelenato” da questa annosa questione. La Ferrari e la Mercedes, le due scuderie maggiormente coinvolte, restano in attesa delle eventuali decisione della FIA. Diverse volte Binotto, team principal della Ferrari, ha sollevato più di qualche dubbio sul repentino sviluppo delle soluzioni tecniche della Red Bull.
La soglia per il 2022 è stata abbassata a 140 milioni, tuttavia, a luglio è stato concesso un aumento del 3,1% per rispondere al caro energia e all'inflazione, come conseguenze dirette della congiuntura globale dovuta anche al conflitto tra Russia e Ucraina.
Cosa potrebbe accadere adesso? Innanzitutto bisognerà vedere l’entità delle eventuali scorrettezze, che determinerà anche la sanzione. Chiaramente l’ipotesi più estrema è quella della sottrazione del punti e della cancellazione del titolo per la scuderia che ha commesso gli illeciti maggiori. Tuttavia, e questa pare l’ipotesi più plausibile, ci sarebbe una tolleranza del 5%, che potrebbe tradursi in una semplice multa.