I PILOTI AVRANNO L’AUREOLA - Le drammatiche conseguenze dell’ incidente capitato a Jules Bianchi dimostrano quanto ancora vi sia da lavorare in
Formula 1 sul tema della sicurezza, in particolare nell’area più vulnerabile ed esposta: la scomparsa del pilota francese è dovuta all’urto violentissimo fra un oggetto esterno ed il casco, che rimane l’unica parte nella “figura” del pilota ad essere priva di una copertura solida. L’ipotesi di introdurre una sorta di
cupolino è sostenuta dai piloti e della FIA, che nutre però una serie di perplessità sulla migliore soluzione da adottare. Ad oggi è favorito il progetto della Mercedes, soprannominato Halo (aureola), che prevede un elemento dalla forma a V (
nel disegno): l’estremità inferiore sarebbe posizionata davanti al pilota, mentre i due lati andrebbero a congiungersi in prossimità delle esistenti protezioni per la testa. I primi test hanno dimostrato che una soluzione di questo tipo non pregiudica la visibilità
LA VEDREMO GIÀ NEL 2017? - La struttura ad aureola ha riscosso consensi trasversali, ma dovrà vincere la concorrenza di altri due progetti: uno ha le fattezze di un piccolo parabrezza ed integra un cupolino trasparente, mentre il secondo prevede tre linee tubolari che uniscono l’abitacolo alla presa d’aria sopra la testa del pilota. La scelta del vincitore potrebbe venire annunciata giovedì 11 febbraio, quando è in programma un nuovo incontro fra le parti. Il sistema ad aureola è stato provato in versione aperta, ma sono in corso test per valutare l’efficacia di una soluzione carenata. i tecnici devono insistere su numerosi aspetti: in primis ovviamente sul grado di sicurezza offerto, ma non possono nemmeno sottovalutare la visibilità e la facilità nell’estrarre il pilota dall’abitacolo qualora non sia in grado a farlo da solo. Il cupolino potrebbe esordire nel campionato 2017 e non trasformerà le Formula 1 in vetture chiuse, ma servirà a riparare la testa del pilota da oggetti vaganti e detriti. L’unico ad opporsi è Bernie Ecclestone, gran capo della Formula 1, secondo cui la componente legata al pericolo mantiene una forte attrattiva sul pubblico.