ALONSO DORME - Quando si sveglia Fernando Alonso? L’intoccabile e coccolato spagnolo, sempre scusato in questa prima parte della stagione, ha gettato via un bel po’ di punti da Melbourne in avanti. Certo, è solamente a 15 lunghezze dal leader del campionato, che è Lewis Hamilton, e quindi in piena corsa per la vittoria nel mondiale. Certo, le sue prestazioni sono anche inesorabilmente legate a una Ferrari F10 un poco stizzosa, ancora lontana dalle performance di Red Bull e della recente McLaren. E, diciamola pur tutta, meno male che c’è Fernando perché se guardiamo i risultati di Felipe Massa, la situazione è ancora peggiore.
QUANTI ERRORI - Però, da Alonso ci si aspettano sempre quei miracoli che, dopo la vittoria di Al Sakhir all’apertura del mondiale, tardano ad arrivare. E a risaltare vistosamente sono gli errori di Melbourne (incidente alla prima curva), di Sepang (strategia sbagliata in qualifica), di Shanghai (drive through per partenza anticipata), di Monaco (partito ultimo per avere saltato la qualifica causa incidente nel terzo turno libero), di Istanbul (errore nel Q2, fuori dalla top ten). Fino a Montreal, dove è pure arrivato terzo, ma alla fine erano lì tutti a lamentarsi che in Canada si poteva vincere. In fretta si è trovato in Jarno Trulli il capro espiatorio, la realtà è che Alonso si è fatto superare da Lewis Hamilton e Jenson Button come neanche il peggiore Kimi Raikkonen.
F10 RINNOVATA - Domenica si corre a Valencia, circuito cittadino dove tutti gli occhi saranno per lui, per Fernando. Che potrà disporre di una Ferrari fortemente rinnovata. Ecco quindi che la visuale del mondiale di Alonso potrebbe sensibilmente cambiare. I tecnici di Maranello guidati da Aldo Costa stanno scopiazzando in qua e in là. Dopo avere appreso dalla McLaren cosa sia lo F-Duct, propongono ora gli scarichi bassi, stile Red Bull, che soffiano nel doppio diffusore. Un po’ di McLaren e un po’ di Red Bull potranno fare una grande Ferrari? Se Alonso trarrà giovamento dalle profonde modifiche del retrotreno della F10, lo capiremo subito. In caso contrario, sarà meglio che inizi anche lui a copiare qualcosa, come i suoi tecnici. Per esempio, la determinazione nei sorpassi messa in atto in questa fase del campionato da Hamilton. Ovviamente non ci siamo dimenticati della gran vittoria di Al Sakhir, quando non ha mai cessato di mettere pressione sulla Red Bull di Sebastian Vettel. O del secondo posto di Barcellona, del recupero intelligente di Montecarlo. Ma, lo ripetiamo, se ti chiami Alonso, poi non devi fare il Raikkonen…