ORMAI CI SIAMO - Come
alVolante.it aveva già annunciato
qui, il Pubblico registro automobilistico (meglio noto con la sigla di
PRA), gestito dall’Automobile club d’Italia,
andrà in pensione. Così, infatti, dispone lo schema di decreto legislativo che attua la riforma della pubblica amministrazione, voluta dal ministro Marianna Madia: il 1° gennaio 2016, quindi, il PRA confluirà sotto l'ala del ministero dei Trasporti, che lo gestirà tramite un ente nuovo, l'Agenzia per il trasporto stradale. Sarà questa a occuparsi di tutti i rapporti con i cittadini in materia di trasferimenti di proprietà, ma anche di fermi amministrativi, patenti, riscossione delle imposte e numerosi altri aspetti.
61 EURO INVECE DI 100 - In concreto, addio ai due archivi (PRA e Motorizzazione) e ai due documenti necessari per la circolazione (il “libretto” e il certificato di proprietà), sostituiti da un unico archivio e da un unico documento di circolazione, al costo di 29 euro. In soldoni, oggi, tasse incluse, si spendono 100 euro; domani, se ne pagheranno 61. E la sforbiciata ai costi della cosa pubblica dovrebbe essere importante: il decreto comprende anche un vincolo a non portare nuovi oneri alla finanza pubblica (l'Agenzia, infatti, si finanzierà con le tariffe e i proventi derivanti dalla sua stessa attività). Adesso, si attende il varo del decreto; ma serviranno anche altri provvedimenti, previsti dallo stesso decreto. E, come ricorda il Sole 24 Ore, l'Aci dovrà ora rivedere il proprio perimetro, riducendo il personale per riequilibrare la perdita di competenze.
Ultimo aggiornamento lunedì 21 settembre alle 17:30.