IL DEBUTTO È VICINO - Il 30 agosto 2023 gli appassionati alfisti farebbero meglio a tenersi liberi. Quel giorno, infatti, il museo storico di Arese tiene a battesimo il debutto della nuova, attesissima supercar in serie ultra-limitata dell’Alfa Romeo. Un’auto da sogno che, idealmente, raccoglie il testimone della 8C Competizione, prodotta in 500 esemplari coupé e 329 spider tra il 2007 e il 2010, ma che rispetto all’ultima, nobile fuoriserie del Biscione - stando alle pur sibilline anticipazioni fornite in questi ultimi mesi dall’amministratore delegato della casa milanese, Jean-Philippe Imparato - dovrebbe porre un accento ancor più marcato sulle prestazioni e sull’esclusività.
IL PASSATO COME FONTE D’ISPIRAZIONE - Imparato, che alVolante la scorsa domenica ha intervistato a margine dell’undicesima edizione della Le Mans Classic (guarda qui la videointervista) ma teneva ancora il massimo riserbo per la nuova supercar dell’Alfa Romeo, aveva comunque lasciato intendere che l'arrivo dell'auto fosse imminente. Macchina che, a quanto sappiamo, è virtualmente sold-out già dallo scorso febbraio, quand’ancora il progetto era lontano dall’ottenere il semaforo verde da parte di Stellantis. Nelle forme la nuova Alfa renderà omaggio al glorioso passato del marchio, traendo spunto (magari anche nel nome) dalla 33 Stradale: il gioiello più ammirato tra i tanti esposti nella sale del museo aziendale (foto qui sotto).
COL TRIDENTE NEL CUORE? - A proposito di nome, però, quello al centro delle maggiori speculazioni finora rimanda alla storica sigla 6C. La quale lascia intendere che la nuova super sportiva in edizione numerata del Biscione sarà mossa da un motore a sei cilindri. Al di là di come si chiamerà, comunque, non sembrerebbero esserci dubbi sul fatto che l’auto sfrutterà la base meccanica della Maserati MC20. Il che lascia intendere che la gamma potrebbe anche sdoppiarsi, con un modello al 100% elettrico “gemello” della versione Folgore del bolide del Tridente ad affiancare quella spinta dal motore a benzina.