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Alonso vince la 24 Ore di Daytona 2019

28 gennaio 2019

Al volante della Cadillac Dallara, Alonso e il suo team hanno fatto loro una gara condizionata dalla pioggia. Sfortunato Zanardi.

Alonso vince la 24 Ore di Daytona 2019

BEFFA FINALE - Non sono mancati i colpi di scena nell’edizione 2019 della 24 Ore di Daytona, una gara molto seguita negli Stati Uniti (si corse per la prima volta nel 1923) in programma sul circuito Daytona International Speedway di Daytona Beach, in Florida. A trionfare è stato l’equipaggio composto da Kamui Kobayashi, Jordan Taylor, Renger van der Zander e soprattutto Fernando Alonso, che riesce a far sua la gara dopo averci già provato l’anno scorso. I quattro, al volante di una Cadillac, sono arrivati al traguardo davanti a Eric Curran, Stuart Middleton e Felipe Nasr, beffati a pochi secondi dal termine anticipato della corsa.

BASATE SULLE LMP2 - Fernando Alonso e compagni hanno vinto al volante della Cadillac Dallara n° 10 (foto qui sopra) della massima categoria DPi (Daytona Prototype International), specifica per le gare di Daytona. Si tratta di prototipi molto simili a quelli della categoria LMP2 che partecipano al campionato mondiale endurance, il WEC. I telai possono provenire da Dallara, Onroak Automotive, Oreca o Riley, e i motori possono essere degli aspirati 5.5 (un V8 nel caso della Cadillac) oppure 3.5 in caso di utilizzo del turbo. Le potenze sono nell’ordine dei 600 CV.

DUE STOP PER LA PIOGGIA - Assoluta protagonista della 24 Ore di Daytona 2019 è stata la pioggia, che ha costretto i commissari a sospendere per due volte la gara: un primo stop, quando mancavano più di sette ore alla fine, è durato novanta minuti; il secondo, definitivo, a circa due ore dalla bandiera a scacchi. Il momento clou della gara è stato pochi minuti prima del secondo stop, quando Felipe Nasr (con un passato in Formula 1 alle Williams e Sauber) è andato lungo in curva e ha subito il sorpasso decisivo di Fernando Alonso, che si è tolto così la soddisfazione di essere decisivo ai fini del risultato finale. Non era mai successo che la 24 Ore di Daytona venisse interrotta anticipatamente a causa del maltempo.

ZANARDI SFORTUNATO - Il successo fra le automobili derivate da quelle di serie è andato all’equipaggio composto da Connor De Philippi, Philipp Eng, Colton Herta e Augusto Farfus, che al volante della BMW M8 GTE sono riusciti a superare pochi minuti prima della bandiera rossa la Ferrari 488 GTE di James Calado, Alessandro Pier Guidi, Davide Rigon e Toni Villander. Da dimenticare invece la 24 Ore di Daytona per Alex Zanardi (foto qui sopra), che partecipava alla corsa su una BMW M8 GTE condivisa con piloti normodotati (Zanardi ha perso le gambe nel 2001 e deve usare comandi specifici): la M8 ha accusato problemi tecnici ad inizio gara ed è stata poi rallentata da una foratura. 



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Ritratto di Rikolas
29 gennaio 2019 - 08:21
V8 5.5 litri aspirato o 3.5 turbo. Questo è un MOTORSPORT, questo è divertimento, questa è tecnologia! Altro che Formula E, la corsetta delle aspirapolveri...
Ritratto di carlocali
29 gennaio 2019 - 12:04
Grande Fernando, complimenti, ciao Carlo
Ritratto di myeclipse
29 gennaio 2019 - 12:45
Alex Zanardi... il mito.
Ritratto di Blade Runner
30 gennaio 2019 - 11:48
E' sempre un numero uno, il migliore e il più forte; grande Fernando!