NEWS

Anche la Toyota “torna” al vecchio gas refrigerante

26 agosto 2013

Mentre si attende il parere del Consiglio di Stato francese sul blocco delle immatricolazioni delle Mercedes, la Toyota ha deciso di tornare a usare anche lei l’R134e per tre modelli.

Anche la Toyota “torna” al vecchio gas refrigerante
SONO IN ATTESA - Momenti di attesa “calda” per la questione del rifiuto delle autorità francesi di immatricolare alcuni modelli Mercedes il cui impianto di climatizzazione impiega il gas R134a (qui la news), da gennaio messo al bando dalle norme europee per i modelli di nuova omologazione. Secondo la normativa si deve utilizzare il gas R1234yf. 
 
ALLEANZA “GASSOSE” - Il Consiglio di Stato di Parigi ha annunciato per domani, martedì 27 agosto, la propria “sentenza” e a scaldare l’attesa è venuta la notizia che anche la Toyota ha deciso di seguire l’esempio della Mercedes tornando a equipaggiare alcuni modelli con il “vecchio” gas R134a. I modelli Toyota interessati sono la Prius Plus, la GT 86 a cui si aggiunge la Lexus GS
 
PERICOLOSITÀ - La Toyota ha reso noto di avere preso la decisione in seguito a numerose perplessità raccolte tra la sua clientela allarmata da quanto sostiene la Mercedes, e cioè che il gas R123yf è pericolo perché a rischio incendio.


Aggiungi un commento
Ritratto di trap
26 agosto 2013 - 21:26
Insomma, R134e, R134a, R1234yf, R123yf. Sono quattro gas distinti o l'autore soffre di dislessia?
Ritratto di volvo96
26 agosto 2013 - 22:15
Io sapevo solo dell'R134 f e dell'R1234 yf . Poi posso anche sbagliarmi . Mi chiedo perchè in francia devono farsi problemi per una ca....ata del genere ... loro dicono che inquina ? bene , allora togliete le centrali nucleari...quelle inquinano quanto 1000000000000 di mercedes
Ritratto di il gas
27 agosto 2013 - 10:47
Volvo96, se moltiplichi il problema di impatto ambientale dei refrigeranti per qualche milionata di auto circolanti nel vecchio continente, ormai tutte con condizionatore, ottieni un risultato impressionante: il liquido refrigerante è tra i principali inquinanti che hanno generato il buco nell'ozono e contribuito al riscaldamento globale e che quasi tutto il refrigerante contenuto nelle auto oggi andrà disperso in ambiente. Non conosco i dati sulle centrali nucleari, ma penso che intanto risolviamo il problema delle auto poi qualcuno affronterà quello delle centrali, altrimenti con il "benaltrismo" si finisce che non si fa niente.
Ritratto di il gas
27 agosto 2013 - 10:39
Nell'articolo c'è qualche imprecisione: il vecchio gas è l'R134a, il nuovo è l'R1234yf; le nuove direttive europee non obbligano l'uso del nuovo, che fatalità è prodotto dalle solite multinazionali, ma stabiliscono nuovo soglie (molto basse) degli indici di impatto ambientale dei gas. Le soluzioni che si presentavano erano due: utilizzare i refrigeranti "naturali" (ovvero già presenti in natura e quindi ad impatto ambientale zero: anidride carbonica, propano, ammoniaca) oppure inventarsi un nuovo refrigerante che rispetti questi limiti molto bassi. La risposta delle multinazionali è stato l'R1234yf, che però contiene PARTI di propano ed è quindi infiammabile, ma non si riesce a mettersi d'accordo su quanto infiammabile sia (ho partecipato ad alcuni convegni su questo, la cosa non si dirime facilmente), alcuni costruttori hanno seguito a ruota questa soluzione che ha l'enorme vantaggio di non richiedere ("drop-in") alcun cambiamento della componentistica già in uso nei condizionatori per auto, e poichè parliamo di milioni di pezzi all'anno se ne può intuire il vantaggio. Altri costruttori, soprattutto tedeschi, hanno sviluppato soluzioni ad anidride carbonica, assolutamente innocua, praticamente gratuita (pensate come l'hanno presa le multinazionali di cui sopra...) che ha però l'inconveniente di funzionare nel circuito frigorifero a pressioni relativamente alte (si arriva anche sopra ai 100bar, mentre i refrigeranti tradizionali per automotive non superano i 20bar...) con una ricaduta MOLTO pesante in termini di costi sulla componentistica. Sta a noi consumatori adesso l'ardua scelta, personalmente ritengo che i tedeschi abbiano fatto una scelta che a lungo termine paga.
Ritratto di Bomber159
27 agosto 2013 - 16:21
Grazie! Non sapevo tutti questi particolari.
Ritratto di alby..
27 agosto 2013 - 17:18
il rispetto x l'ambiente dovrebbe essere prioritario ma, quando ci sono interessi economici e politici corrotti, è tutto relativo
Ritratto di anonimodoc85
28 agosto 2013 - 09:43
i progressi "verdi" in qualsiasi settore sono sempre a vantaggio di multinazionali e politici ed in piccolissima parte anche per l'ambiente. Vorrei ricordare che questi personaggi sono sostituibili e smascherabili mentre di terra ne abbiamo una sola!!!.
Ritratto di alby..
28 agosto 2013 - 11:41
sul fatto che siano smascherabili, non è così facile(quando girano tanti soldi la corruzione dilaga); sul fatto che siano sostituibili dovresti brevettare il "sistema"(nel caso lo avessi inventato) poichè, questi politici, hanno a loro disposizione un collante tanto forte che, neanche se li condanni riesci a staccargli le chiappe dalla poltrona