UN MOTORE ASPIRATO - L’Aston Martin ha svelato la scheda tecnica del propulsore equipaggiato dall'Aston Martin Valkyrie, la hypercar ibrida progettata in collaborazione con la Red Bull Racing e il suo geniale progettista Adrian Newey. Il motore da 6,5 litri V12 aspirato, conforme alle attuali normative sulle emissioni, è stato progettato dalla Cosworth ed evoca i gloriosi motori delle monoposto di Formula 1 degli Anni 90; sviluppa ben 1.000 CV a 10.500 giri (anche se la lancetta può salire fino a 11.100 giri al minuto) e 740 Nm di coppia a 7.000 giri. I dati si riferiscono soltanto al propulsore a combustione interna e non anche al motore ibrido. Il motore elettrico dell’Aston Martin Valkyrie, sviluppato dalla Rimac, fornisce un ulteriore incremento di potenza di 160 CV e 280 Nm di coppia, per un totale di 1.160 CV e 900 Nm di coppia massima a 6000 giri.
TECNOLOGIA DA FORMULA 1 - Per la realizzazione dell'Aston Martin Valkyrie sono stati impiegati materiali compositi ultraleggeri, infatti il telaio è una monoscocca in carbonio, e grazie agli avanzati processi di produzione il propulsore V12 vanta un peso di soli 206 kg. Il basamento e la scatola del cambio dell’Aston Martin Valkyrie costituiscono elementi strutturali della vettura e contribuiscono ad incrementarne la rigidità e a ridurne il peso complessivo, grazie all’assenza di ulteriori telai ausiliari. Il pacco batterie dell’Aston Martin Valkyrie fornisce energia a tutti i sistemi dell’auto, anche quelli secondari; il motore elettrico, è posizionato tra il motore e il cambio robotizzato con frizione singola e svolge la funzione di fornire potenza nelle fasi di maggiore richiesta e di recuperare l’energia in frenata per caricare le batterie. L’Aston Martin Valkyrie sarà prodotta in 150 esemplari (tutti già venduti) e 25 unità per uso su pista; le consegne sono previste per il 2020, anche se la casa britannica non ha fornito ulteriori dettagli. Il prezzo si annuncia astronomico: tra i 2,5 e i 3 milioni di euro.