NEWS

L'Aston Martin è un po' italiana

07 dicembre 2012

Il finanziere Bonomi rileva tramite Investindustrial una quota importante del prestigioso marchio di auto sportive britanniche.

L'Aston Martin è un po' italiana

DALLE MOTO ALLE AUTO - Andrea Bonomi, titolare del fondo privato europeo Investindustrial (che ha recentemente ceduto Ducati ad Audi), ha investito 190 milioni di euro (150 milioni di sterline circa) tramite la controllata Prestige Motor Holdings S.A. per acquistare il 37,5 % dell'Aston Martin, mediante un aumento di capitale, sulla base della valutazione globale di circa 940 milioni di euro, assumendo la quota principale. L'Aston Martin nel 2011 ha fatturato 634 milioni di euro: da notare che i programmi della casa di Gaydon (Warwickshire, UK) prevedono investimenti per oltre 625 milioni in nuovi prodotti e sviluppo di tecnologie.


Nella foto più in alto la Vanquish. Qui sopra la DB9 Volante.

CHI SONO - Investindustrial è un'azienda leader europea degli investimenti con 3,1 miliardi di euro in gestione, fornisce soluzioni industriali e capitali alle principali aziende del medio mercato. Andrea Bonomi ha commentato: "Siamo lieti di far parte di questa iconica azienda globale, ma dal marchio tipicamente britannico. Non vediamo l'ora di lavorare con la gestione e la Investiment Dar per realizzare la trasformazione e il ringiovanimento che abbiamo raggiunto con la Ducati, ampliando la gamma di modelli e il rafforzamento della rete dei concessionari in tutto il mondo".


La Rapide.

ASSETTO E PROGETTI - Il presidente dell'Aston Martin, David Richards (fondatore della Prodrive ed ex direttore dei team di F1 Benetton e BAR), ha dichiarato: "Sono lieto che Investindustrial abbia deciso di diventare un importante investitore in Aston Martin. Con il supporto di Investment Dar (il fondo kuwaitiano che l'ha rilevata da Ford nel 2007, n.d.r.) abbiamo compiuto notevoli progressi nel corso degli ultimi cinque anni nel porre le basi per il successo come uno dei leader a livello mondiale costruttori di automobili sportive di lusso. I nuovi investimenti di Investindustrial sostengono la posizione unica dell'Aston Martin nel settore. Con questa partnership e il continuo impegno di Investment Dar, non vediamo l'ora di lavorare con i nostri azionisti per realizzare la nostra visione e interessanti progetti per il futuro."


La V8 Vantage.

TUTTI CONTENTI - Anche Investment Dar, che è riuscita nell'intento di ritrovare liquidità, con le parole del presidente e amministratore delegato Adnan Al-Musallam, commenta: "Diamo il benvenuto a Investindustrial come nuovi partner in collaborazione con Aston Martin. Con il nostro impegno e il sostegno di Investindustrial, Aston Martin è in una posizione di forza per perseguire i suoi piani di sviluppo". Infatti, in questo modo la casa delle più famose auto di James Bond, che conta 1600 dipendenti) potrà procedere con i suoi piani di ampi progetti per la sostenibilità a lungo termine della crescita.


La Cygnet.

IN ATTESA DEL 2013 - Importante per due ragioni, il prossimo anno: l'antitrust è chiamata a pronunciarsi entri i primi mesi dell'anno, avallando la scelta, che non dovrebbe presentare problemi. Pronti quindi a festeggiare il centenario della casa automobilistica, fondata da Lionel Martin e Robert Bamford il 15 gennaio 1913. Attualmente la gamma di sportive di lusso comprende Vantage, V8 S, V12 Vantage e V12 Zagato, la raffinata cittadina Cygnet, nuova DB9, la berlina sportiva Rapide e l'ultima super GT Vanquish. Commercializzate attraverso la rete di 146 concessionari in 41 paesi.

 



Aggiungi un commento
Ritratto di Motorsport
7 dicembre 2012 - 14:18
Ma alvolante e sempre un po' in ritardo per quanto riguarda le news.... Per esempio ho scoperto che la BMW farà un facelift entro il 2014 alla nuova serie 1 cambiando totalmente il frontale perché si vede che non piace questo frontale
Ritratto di mecner
7 dicembre 2012 - 14:47
Accogliamo con piacere questa notizia, sperando che NON si risolva nella solita 'bufala' all'italiana. Il prodotto è OTTIMO e, occorre maneggiarlo con cura. Visto che noi italiani ci siamo abituati da sempre (Ferrari, Maserati, AlfaRomeo, ecc.), migliorandolo. Magari...............
Ritratto di follypharma
7 dicembre 2012 - 16:25
2
il triste futuro della magnifica Aston Martin e' gia' segnato quindi : verra' aiutata a migliorare conti e vendite per qualche anno e poi venduta il primo buon offerente come e' successo con la grandissima ducati venduta ai tedeschi ( e io da ducatista convinto penso piangero' per anni la vendita alla Vw ... pur con tutto il rispetto per le belle auto che fanno in vw-audi)
Ritratto di carmelo.sc
8 dicembre 2012 - 16:07
Beh ma cosa ti aspetti..è una società di investimenti..comprano una' azienza a un certo prezzo..fanno aumentare il valore "risanandola" e poi la rivendono con una plusvalenza non da poco..loro ci guadagnano con queste cose quindi non ci vedo niente di triste o osceno
Ritratto di MatteFonta92
7 dicembre 2012 - 17:40
3
Gli italiani in fatto di supercar hanno una tradizione eccellente, per cui non ho dubbi che l'Aston possa trarre beneficio da questa acquisizione. La prima cosa che farei è eliminare la Cygnet... il fatto che un marchio glorioso come l'Aston produca una citycar fa letteralmente accapponare la pelle.