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Oltre 1 milione le auto prodotte in Italia

05 gennaio 2017

La produzione complessiva di auto e veicoli è salita, nel 2016, dell’8,2% rispetto al 2015. E in confronto al 2013 l’incremento è del 70%.

Oltre 1 milione le auto prodotte in Italia

IL QUADRO DELLA SITUAZIONE - Il quotidiano il Sole 24 Ore ha pubblicato un articolo in cui viene riassunto il quadro di quanto avvenuto nelle fabbriche del gruppo FCA in Italia, nel 2016 e negli anni precedenti, secondo una elaborazione fatta dal sindacato FIM-Cisl. La panoramica mette in evidenza un sensibile sviluppo delle attività oltre che ulteriori prospettive per il prossimo futuro. I veicoli prodotti complessivamente sono “oltre un milione” (contando anche i furgoni fabbricati dalla SEVEL in Abruzzo) con un aumento del 9% sull’anno precedente. Dato interessante è anche la variazione delle tipologie di veicoli prodotti: mentre nel 2012 l’80% delle auto prodotte era di fascia medio bassa, ora tale settore rappresenta il 41% dei veicoli prodotti, mentre il 59% sono auto di fascia medio alta. 

PROBLEMI CON PROSPETTIVE POSITIVE - L’attività ha ripreso forza anche negli impianti che avevano manifestato le maggiori criticità. Il quadro ora vede ancora delle difficoltà ma anche delle prospettive positive un po’ per tutte le sedi produttive. A Torino Mirafiori, per esempio, dove prosegue l’attività con il regime di “solidarietà” (orari ridotti) il sindacato spinge per l’avvio della produzione di un nuovo modello per il 2018, che uscirà dalle linee di montaggio accanto alla Maserati Levante. La FIM-Cisl ipotizza così una seconda suv Alfa Romeo (oltre alla Stelvio), da realizzare sulla stessa piattaforma della Maserati Levante. Ciò mentre a Cassino si è in vista del varo della produzione della suv Alfa Romeo Stelvio, dopo la Giulia. 

POMIGLIANO ASPETTA - Altra aspettativa è quella che riguarda la fabbrica di Pomigliano, dove l’attesa è per la nuova Alfa Romeo Giulietta, da confermare. Per la fabbrica in provincia di Napoli l’assegnazione della produzione di un nuovo modello sarebbe molto importante, perché anche se nel 2016 il numero delle Fiat Panda prodotte è cresciuto del 16,9%, le capacità produttive dell’impianto non sono sfruttate appieno. Perciò l’azienda ha deciso il trasferimento di 500 lavoratori alla fabbrica di Cassino. La misura è stata accettata dai sindacati ma a condizione che venga avviata a Pomigliano una seconda produzione. La prospettiva principale è appunto quella della nuova Alfa Romeo Giulietta, ma si ipotizza anche la possibilità che a Pomigliano venga fabbricata la Jeep Compass. 

CAVALLINO RAMPANTISSIMO - La FIM-Cisl ha anche considerato la Ferrari, sebbene non più parte del gruppo FCA, e per la casa del Cavallino Rampante ha registrato una produzione superiore alle 8 mila unità, con lo stabilimento di Maranello che ha potenziato gli addetti di circa 400 persone.

A MELFI URGE SOSTITUTA DELLA PUNTO - Infine la fabbrica di Melfi, dove la produzione è arrivata a quota 390 mila unità nel 2015 ma nel 2016 ha subito una contrazione del 6,5% ed è tornata la cassa integrazione in seguito alla riduzione delle vendite della Fiat Punto. Perciò la FIM-Cisl sostiene la necessità di produrre un nuovo modello, visto che la Fiat Punto è oggettivamente a fine carriera.



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Ritratto di IloveDR
5 gennaio 2017 - 10:36
3
io guardo il bicchiere mezzo vuoto, è vero che la produzione italiana è tornata a crescere, ma per Melfi dopo la Punto non credo ci si produca la sua sostituta, la Renegade ha venduto oltre 100.000 esemplari negli soli USA, ma con l'arrivo di Trump potrebbe non essere più conveniente esportarla, per Pomigliano crdo un futuro come Termini Imerese, la Panda della prossima generazione tornerà in Polonia e la futura Giulietta può benissimo restare a Cassino, La Sevel senza PSA avrà la stessa produzione??? Dubito. Mirafiori se ci sarà un vero rilancio AlfaRomeo potrebbe incrementare veramente i suoi minuscoli numeri...è una analisi pessimistica dovuta alla mia diffidenza nei confronti della Dirigenza FCA, molto interessata al mercato USA che con Trump Presidente potrà essere sempre più americana e meno italiana...
Ritratto di IloveDR
5 gennaio 2017 - 11:24
3
ma il mercato sta cambiando, Fiat pur avendo modelli datati ha incrementato le vendite più della media del mercato europeo, puntando sui prezzi (notizia di ieri che in Italia lo scorso anno siamo andati in deflazione)(io ci vedo un collegamento). Un'erede della Punto ci sarà, probabilmente prodotta nell'est Europa, e con caratteristiche più vicine alla Ypsilon e alla 500...una diretta erede della Grande Punto sgomiterebbe sia con Tipo che con Panda...è una mia semplice opinione di appassionato d'auto, sia chiaro...
Ritratto di Rav
7 gennaio 2017 - 13:11
4
Eliminare la Punto pensando che vada in conflitto col resto della gamma è un errore. Chi oggi compra una 208 o una C1 non prenderebbe una piccola Panda o una più grande Tipo. L'utilitaria intorno ai 4 metro ci vuole.
Ritratto di Francesco110
9 gennaio 2017 - 20:10
Credo intendessi c3.
Ritratto di Rav
29 gennaio 2017 - 15:49
4
Sì, intendevo la C3. Errore di battitura...
Ritratto di NeroneLanzi
5 gennaio 2017 - 11:10
Siamo tutti sorpresi DR
Ritratto di IloveDR
5 gennaio 2017 - 11:43
3
ahaah NeroneLanzi come rosichi sempre...
Ritratto di NeroneLanzi
7 gennaio 2017 - 14:37
Mah, quello che vede nera la situazione mi sembri tu a dire il vero. Sappiamo che un bel segno negativo ti avrebbe fatto più piacere. Sarà per la prossima volta.
Ritratto di Angi0203
6 gennaio 2017 - 14:26
... e tutti chi sarebbero?
Ritratto di EasterRuben
5 gennaio 2017 - 11:23
Se non erro la Renegade venduta in America è prodotta in Brasile, quindi nessun problema per le fabbriche italiane.
Ritratto di IloveDR
5 gennaio 2017 - 11:26
3
quella per il mercato USA è Made in Italy
Ritratto di Fr4ncesco
5 gennaio 2017 - 11:39
2
La politica protezionistica di Trump è solo rivolta al Messico, tra USA e UE ci sono già i dazi quindi non cambia niente per il Renegade.
Ritratto di VEIIDS
5 gennaio 2017 - 16:00
Esatto, purtroppo l'eremita salentino deve sempre vedere delle crepe anche dove non ci sono per suffragare le sue teorie complottistiche sulla fine del mondo. Prevede crolli ovunque che non si materializzano mai.
Ritratto di IloveDR
5 gennaio 2017 - 17:11
3
VEEIDS sempre post interessanti...i tuoi...ahahaah
Ritratto di Automotive
6 gennaio 2017 - 12:33
DR buttati sul tuo mare ad Avetrana.......il soprannome che ti diedero di Misseri è azzeccatissimo....sei solo un povero provocatore che di fronte alla realtà continua e dimostra di non sapere nulla .....ma d'altronde in quel buco d'Italia insignificante e mantenuta dimostri quello che sei......
Ritratto di IloveDR
7 gennaio 2017 - 09:17
3
Automotive oltre a offendere, qual è il tuo ruolo in questo sito...invidioso...
Ritratto di CiccioBe
5 gennaio 2017 - 11:44
Ciao DR. riguardo l'impianto SEVEL hai detto una imprecisione: col gruppo PSA è stata sciolta la sola Sevel nord, ovvero quella che prevedeva l'assemblaggio dello Scudo in Francia (ora sostituito col Talento, costruito in partnership con Renaul ed Opel su base Trafic/Vivaro); la Sevel sud, collaborazione grazie alla quale nascono il Ducato ed i gemelli PSA è ancora viva e vegeta.
Ritratto di IloveDR
5 gennaio 2017 - 12:13
3
speriamo che la collaborazione continui fra Fiat e PSA, il Ducato, Boxer, Jumper è stato un successo per più di 3 decenni, ma avevo letto da qualche parte di un futuro divorzio anche per Sevel Sud entro il 2018
Ritratto di CiccioBe
5 gennaio 2017 - 12:19
Ah ok...se ricordi dove lo hai letto, metti link? grazie
Ritratto di UnAltroFiattaro
5 gennaio 2017 - 22:47
DR purtroppo su questo hai ragione, tra il 2018 e il 2019 la partnership tra FCA e PSA per la produzione del Ducato con i relativi fratelli, terminerà... Il vero punto interrogativo infatti è con chi verrà fatta la nuova, poiché la SEVEL essendo una vera "macchina da guerra" per la produzione di veicoli leggeri, ha bisogno di numeri importanti! In casa FCA-CHN hanno l'IVECO Daily con cui nella "peggiore" delle ipotesi potrebbero unificare la produzione. Ma questa non è una cosa facile perché la telaistica e la meccanica dei 2 veicoli è molto diversa. (Trazione post. e telaio a longheroni tipo camion per il Daily mentre trazione anteriore e telaio a chassis portante per il Ducato) Chissà cosa ci riserverà il futuro. Con il Talento è stato facile cambiare perché tanto nello Scudo c'era molto poco di FIAT, ma il Ducato è tutta un'altra storia, le versioni PSA erano solo dei rimarchimenti, un po' come l'Opel Combo (che è al 99% un Doblò) e i gemelli PSA del Qubo/Fiorino...
Ritratto di CiccioBe
5 gennaio 2017 - 11:49
Per quanto riguarda una ipotetica sostituta della Punto (che stento a credere arrivi entro il 2018 visto che di notizie al riguardo non ne leggo da nessuna parte), io penso sempre allo stabilimento serbo dove viene fatta la 500L...ora non so quanto sia la sua capacità produttiva, ma potrebbe essere un buon candidato per la produzione della futura segmento B (buon compromesso tra posizione favorevole rispetto all'Europa, nonchè un costo della manodopera basso).... è anche vero che in passato, per soddisfare tutta la domanda, venivano impiegati due stabilimenti (Grande Punto 2005 prodotta a Melfi principalmente, ma anche a Mirafiori come "supporto").
Ritratto di napolmen4
5 gennaio 2017 - 14:10
Le notizie sulla nuova segmento B ci sono!! Con tanto di fotografie di prototipi!! A breve debutta in Brasile entro marzo
Ritratto di CiccioBe
5 gennaio 2017 - 14:18
Si, ho letto napolmen ma non credo che la porteranno qui. Anche la Mobi ha debuttato l'anno scorso in Brasile, ma non l'hanno importata nonostante credo possa trovare una sua collocazione come entry level nella gamma Fiat.
Ritratto di napolmen4
5 gennaio 2017 - 14:35
Troppo eterogenea la gamma FCA sul segmento della mobi!! Sarebbe un danno e non farebbe numeri da giustificare i costi d'importazione!! Oltretutto sono stati annunciati i nuovi motori x la gamma A-b!! Sara' un bel 2017 x FCA...a cominciare dalla nuova Panda...
Ritratto di Racing 89
6 gennaio 2017 - 21:19
Da come dicono, a Melfi, in futuro dovrebbero produrre solo jeep.
Ritratto di mariofiore
9 gennaio 2017 - 11:00
Trump ha già largamente diffuso il suo pensiero. Le macchine prodotte in Messico non potranno essere esportate negli Stati Uniti senza dazi doganali, in quanto oggettivamente parlando, avere un trattato di libero scambio con il Messico è un vantaggio solo per loro. Trump non è stupido come i nostri governanti, che hanno un trattato di libero scambio che avvantaggia solo la Cina, senza dare nessun vantaggio all'occidente, ma dando solo vantaggi ai cinesi. Le jeep Renegade arrivano dall'Italia che non fa parte del trattato Nafta che Trump vuole, giustamente per gli interessi degli Stati Uniti ,giustamente abolire. L'Italia potrebbe perfino esserne molto avantaggiata dalla sua presidenza. Se poi abolissimo anche noi questa buffonata di trattati di libero scambio con Cina e Corea che permette a questi Stati di esportare in maniera massiccia mentre al loro industria e super protetta avrebbe la nostra economia un forte impulso. Per chi non avesse capito il perché siano stati stipulati dai nostri politici ve lo spiego k maniera chiara con un'unica parola "tangenti".
Ritratto di Fr4ncesco
5 gennaio 2017 - 11:04
2
Ottime notizie, mi farebbe piacere se la Giulietta la producessero a Pomigliano che è stata una sede storica per l'Alfa mentre la Compass potrebbero produrla a Melfi in sostituzione della Punto.
Ritratto di UnAltroFiattaro
5 gennaio 2017 - 23:07
La Compass prodotta in Italia, la vedo una cosa non molto fattibile, dalle foto che ho visto è molto USA come tipo di produzione e componentistica, non credo che spenderanno chissà quanti milioni di Euro per adeguare le nostre linee produttive a quelle di tipo statunitense...
Ritratto di Fr4ncesco
6 gennaio 2017 - 11:20
2
Secondo invece si può fare, non parliamo di un Ram o di una 300, il Compass ha il pianale Small Wide da cui nasce già il Renegade e si parlava di vari siti produttivi di cui quello in Brasile perché già in produzione ma chissà che vogliano produrlo anche qui. È un segmento molto richiesto.
Ritratto di Davelosthighway
5 gennaio 2017 - 12:25
La mia riflessione dopo aver letto l'articolo é che in sostanza i sindacati decidono tempi e metodi del piano industriale FCA ? Che competenza può avere un sindacato in merito alle strategie di mercato complesse e articolate di un gruppo automobilistico? sicuro FCA deve procedere senza un clima di allarmismo generale spesso causato dal voler fare notizia per forza gridando sempre e comunque. Teniamo presente sempre che ai sindacati fanno eco giornali e quotidiani considerati agli ultimi posti non solo a livello europeo per qualità e imparzialità di informazione. E poi , se le aziende devono giustamente essere di chi ci lavora dentro ,che senso hanno questi sindacati.
Ritratto di marcoluga
5 gennaio 2017 - 13:12
2
Non potevo dirlo meglio. Il motivo per il quale le aziende quando possono se ne vanno è che in Italia i sindacati si arrogano dei poteri che non hanno. A proposito la Fiat è poi riuscita a licenziare quei 3 operai che avevano sabotato una linea creando danni enormi ? Se no, si capisce tutto.
Ritratto di CiccioBe
5 gennaio 2017 - 14:21
No! il giudice del lavoro ha costretto la loro reintegrazione, ma Fiat, se non erro, invece che metterli di nuovo sulla linea di montaggio dove potevano continuare il sabotaggio, li ha "spostati"... non trovo più l'articolo altrimenti te lo avrei postato.
Ritratto di CiccioBe
5 gennaio 2017 - 14:24
trovato...a te il link: http://www.ilpost.it/2010/08/23/perche-la-fiat-non-fa-lavorare-i-tre-operai-di-melfi/
Ritratto di Angi0203
8 gennaio 2017 - 11:57
premetto che al situazione sindacale italiana è stata per me la pricipale motivazione nel lasciare (a malincuore) l'Italia per andare a lavorare altrove. L'ignoranza di questa gente riguardo metodi e processi di produzione e product engineering process (mi manca il termine italiano) è ... incomprensibile. Devo però aggiungere, che una collaborazione può essere possibile e fruttifera, vedi VAG; ma IGM non è senza dubbio la FIOM.
Ritratto di Davelosthighway
5 gennaio 2017 - 19:30
ma anche vero che quello é un contesto ormai passato. Oggi tra le aziende (serie) e i dependentI esistono contesti normativi precisi e direttive, (testo unico sicurezza) e organismi notificati che se ne occupano con le dovute competenze. A questo punto i sindacati che servono? A portare i megafoni nelle piazze e far spettacolo in TV? I landini camusso e company sono ormai dinosauri fuori dal tempo che portano la discussione ai livelli di un bar di paese .
Ritratto di Davelosthighway
5 gennaio 2017 - 22:13
Intendevo INAIL e tutte le pratiche ex-ispesl
Ritratto di M635_Csi
5 gennaio 2017 - 23:13
Dave ha ragione e i sindacati non c'entrano con il Decreto 81/08. L'RLS (Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza), l'RSPP (il Resp. del Servizio di Prevenzione e Protezione), nonchè il Respons. Anticendio e quello di Primo soccorso sono soggetti interni alle aziende che devono aver seguito dei corsi, aver ricevuto degli attetasti e, periodicamente, fare degli aggiornamenti, tutte attività organizzate e documenti rilasciati da appositi Organismi di Certificazione e/o Enti Bilaterali riconosciuti, i c.d. Organismi di Certificazione. Lo stesso DVR (Documento di Valutazione del Rischio) viene (deve essere) redatto da tecnici o enti certificati ed in possesso dei requisiti. E onestamente, dato il mio lavoro, non ho mai visto un documento di tal fatta che sia stato rilasciato da una sigla sindacale, qualunque essa sia. Inoltre, se nei c.d. paesi dell'europa occidentale è proprio in Italia che i sindacati hanno avuto e in gran parte continuano a detenere un potere che altrove è sconosciuto, è giocoforza (a parere mio) pensare che le difficoltà dell'industria italiana (leggasi frammentazione e poco potere contrattuale) sia dovuto anche a causa loro. Basti pensare ai famosi 3 operai (di cui uno ora addirittura senatore con SEL senza saper ne leggere e ne scrivere) che pur bloccando le linee di produzione vennero reintegrati..... Personalmente se qualcuno sabota/blocca la mia casa poco poco lo denuncio!
Ritratto di Davelosthighway
6 gennaio 2017 - 11:16
Insomma g.mario il concetto é puro e semplice : le aziende sono di chi ci lavora. Nominando le figure aziendali preposte alla sicurezza etc altro non fai che confermare questo concetto e rilevare il ruolo parassitario dei sindacati. Fanno parte di un era politico/legislativa che in Italia non esiste più e sono un peso.
Ritratto di Davelosthighway
6 gennaio 2017 - 13:34
Fammi capire perché non comprendo dove vuoi arrivare. Senza cgl CISL Uil ci sarebbe la dittatura ? Senza quei 12 euro per ogni busta paga di ogni dipendente in Italia ci sarebbe la dittatura? Dittatura di chi?
Ritratto di Davelosthighway
6 gennaio 2017 - 15:45
Continui a non spiegare che parte farebbero questi sindacati cigl cisl fiom etc. In più credi che siano finanziati esclusivamente dai soli tesserati
Ritratto di nicktwo
5 gennaio 2017 - 14:04
colegandomi alla prima serie di commenti sul cosa produrranno gli impianti a stretto giro, devo riprendere quanto si diceva in un altro articolo e riguardante il prolifererare inarrestabile di suv di tutte le taglie... quindi non mi sembra improbabile che il gruppo vorra'/potra' ammortizzare tali impianti inserendo (al di fuori de il marchio jeep i cui prodotti sono da ritenersi piu' dei fuoristrada) al meno un suv a meta' strada fra 500x e stelvio, ma eventualmente anche uno al di sotto della 500x... che poi sarebbero rispettivamente una pseudo segmento c quasipremium e una pseudo segmento a-b quasi premium (che tanto si e' abbastanza capito che e' alquanto improbabile mantenere un livello di remunerativita' industriale accettabile su tali piccole berline se non low cost, mentre per i suv la gente la moneta ce la impegna sempre)... saluti
Ritratto di napolmen4
5 gennaio 2017 - 14:11
Come mai non si cita la Maserati?
Ritratto di UnAltroFiattaro
5 gennaio 2017 - 22:53
Si infatti, anche se non fa numeri stratosferici è pur sempre un importante costruttore...
Ritratto di napolmen4
5 gennaio 2017 - 14:20
Per la redditivita' di piccola pizzeria di paese per vw direi che qualche modello va ripensato nella loro gamma
Ritratto di nicktwo
5 gennaio 2017 - 17:58
la logica apparentemente non farebbe una piega ma ad una analisi dei fatti piu' ponderata puo' essere diametralmente invertita... ossia se fca trovava convenienza nel continuare a fare segmento b e c (che oltre tutto spesso sostarono presso i vertici di vendita europea) perché avrebbe mai dovuto smettere di realizzarle? ovviamente il trucco spiegativo, ihmo, sta nel vedere le cose secondo le prospettive fca che (con lancia ormai in disuso e alfa proiettata in zona premium con ben altri segmenti) anche volendo potrebbe applicare una segmento b con l' unico marchio fiat... renault invece condivide con nissan e dacia (e forse anche alcuni altri tipo samsung?)... vw group, addirittura, spalma su 4 marchi: seat, skoda, vw, audi... ((il tutto considerando che per me, dal punto di vista del consumatore, le segmento b sono le migliori per contenuti/prezzo,,, vere macchine per tutti gli usi spesso a soli un migliaio di euro in piu' della citycar ma a ben 3-4 mila in meno della segmento c dello stesso marchio))... saluti
Ritratto di nicktwo
5 gennaio 2017 - 20:46
a me la tipo sedan non dispiace... fra l'altro, l' altro giorno vista per la prima volta la sua vera concorrente cioe' la c-elisee' e per estetica esterna pure lei mi e' sembrata equlibrata... insomma ben un altro universo rispetto alle segmento b di qualche decennio fa che dal sudamerica tornavano con queste code posticcie e veramente improponibili... poi, anche se magari sta avendo un certo successo, una tipo sedan 1.4 benz 95cv easy a 16.000 la vedo improbabilissima visto che nemmeno di listino ci arriva e di suo e' gia' completa... saluti
Ritratto di nicktwo
6 gennaio 2017 - 08:26
i listini oggiggiorno piu' che mai non fanno testo... anche la punto benzina base a listino fa oltre 14 mila ma ci si deve mettere proprio d' impegno a volerla pagare piu' di 11 mila (piu' di 10 mila euro nel caso di km zero)... esorterei, con permesso, ad andare a verificare di persona richiedendo un preventivo... fra l'altro a parte questi pseudi cicli di vita apparentemente imposti non si capisce da chi (quando un discovery e' piu'datato della punto e idem la bentley continental si vada a vedere di che anno e', e parliamo di eccellenza automobilistica mondiale) l' auto e' ancora esteticamente attuale e agevolmente tenibile al passo, visto che implementare un tablet piu' o meno grande nel cruscotto o luci led di posizione in un punto o altro del frontale (che e' quanto fondamentalmente si fa nell'ultimo decennio spesso altrove quando si parla di nuovo modello) resta fattibilissimo... saluti
Ritratto di nicktwo
6 gennaio 2017 - 10:00
sulla golf niente da eccepire, personalmente quel migliaio o e passa di euro in piu' rispetto a qualsivoglia altra segmento c (non premium) ce li investirei perche' quando arrivi in golf, ihmo, ci fai comunque una certa presenza (un po' come con la 500 fra le citycar)... unica alternativa la tipo che, vero, ha ben altro alone ma presumibilmente (pur non avendo a breve mai preventivato ne' l'una ne' l'altra) almeno un buon 20% sotto di prezzo chiavi in mano ci escono... saluti
Ritratto di nicktwo
6 gennaio 2017 - 10:09
dimenticavo un aspetto che mal gradisco, invece, e' la presenza di un importo per la messa in strada che, se non ricordo male, il marchio sempre prevede... vero che poi quello che conta e' il prezzo finale resta pero' l' impressione di volesi dare un tono (se appunto gia' solo per una citycar prevedono la voce messa in strada che invece dovrebbe interessare ben altri segmenti e livelli di spesa) e che ti fa pensare che al primo tagliando o ricambio fuori garanzia te ne uscirai con fattura in mano e lacrimoni agli occhi, ihmo... ri saluti
Ritratto di anarchico2
5 gennaio 2017 - 15:15
Ogni marchio può avere qualche modello non redditizio, spesso utile per essere presenti nel segmento o per mantenere alto il nome con tecnologie costose ma apprezzate dai clienti. Il problema è se tali modelli diventano una palla al piede e non sono adeguatamente controbilanciati da altri che generano reddito. Abbiamo visto la necessità di Vag di rivedere la proliferazione di modelli e versioni dopo il dieselgate.
Ritratto di cris25
5 gennaio 2017 - 15:51
1
Non riesco proprio ad immaginare la Fiat senza una segmento B in listino! Trovo assurda l'ipotetica l'idea di non proporre una sostituta della Punto, un bestseller che qui da noi ha fatto la storia negli ultimi 20 anni! Inoltre tralasciando la concorrenza, un nuovo modello darebbe nuova linfa agli stabilimenti (Melfi su tutti) che a quanto sembra stanno riscontrando non pochi "problemi"...
Ritratto di Utente_1976
5 gennaio 2017 - 23:29
In realtà, in termini di ricchezza prodotta (e quindi di impatto sul PIL) questo milione vale quasi come 2 milioni di macchine della „vecchia fiat“ (quella che piaceva tanto al Sistema Italia, quella del “do ut des”). 40.000 maserati tra Grugliasco e Mirafiori valgono come 300.000 Punto seconda generazione (vado a spanne...); 200.000 Renegade valgono come 350.000 Gpunto, e 150.000 500X come 250.000 GPunto. L'esplosione del Ducato porta anch'essa "immatricolazioni pesanti". E anche la Panda ha venduto diverse Panda 4X4 e Panda Cross, che hanno un prezzo di listino da Segmento C. Nel 2017, con la entrata a regime di Levante, Giulia e Stelvio la crescita sarà ancora più marcata. Questi sono i fatti. Il resto, sono le solite fr_ég_nacce in salsa italiota (che poi non si capisce cosa abbiano da obiettare gli ita_iòti, secondo i quali Fiat doveva essere comunque “già fallita”). La buona notizia è che Fiat ormai di quella robaccia può tranquillamente disinteressarsene. Ha altro da fare. A cominciare dalla nuova Jeep Compass, che per me nel 2017 farà il botto sia in Sudamerica che in Cina.
Ritratto di Utente_1976
6 gennaio 2017 - 07:41
Va anche notato che ormai Fiat produce in Italia il doppio delle macchine che vende (e in realtà in termini di fatturato anche di più, visto che il venduto italiano è fatto di moltissime Panda e pochissime Renegade & Maserati). Quindi chi dice che Fiat in Italia ha investito il minimo indispensabile non sa cosa dice. Fiat in Italia ha investito anche troppo, visto il contesto politico e giuridico molto ostile, vista la tassazione molto alta, e viste mille altre difficoltà che altrove sono moto meno marcate. Quindi mi auguro che in futuro ci sia un bilanciamento degli investimenti diverso, che per esempio si vada a produrre anche altrove in Europa (va ricordato che in termini di quota mercato Paesi come Spagna e Francia (ma anche Austria, dove Fiat sta facendo benissimo) hanno rappresentato per Fiat una crescita molto maggiore del Italia in questi ultimi due anni, dove la quota di mercato è cresciuta pochissimo). Oppure riprendere investimenti massicci in USA, dove c’è spazio per crescere ulteriormente. Oppure investire in acquisizioni. Vediamo come procede con PSA, che ha tirato fuori conti eccellenti nei trimestri passati (non so in realtà come è andato l’ultimo trimestre…qualcuno ha informazioni?), ma che quest’anno solo in Cina ha perso oltre 100.000 macchine e IMHO non sta messa bene per nulla a livello strategico (anche perché non ha uno straccio di brand premium credibile). Dubito che i francesi se la lascino prendere, continueranno a foraggiarla con aiuti statali e noi faremo come sempre le belle statuine, e ci diletteremo con post inutili contro Marchionne e la FCA…ma tant’è.
Ritratto di Automotive
6 gennaio 2017 - 12:27
IloveDR - L'Ottimismo di un perdente !!! Sei di fronte alla realtà, predicavi chiusura dei stabilimenti, fallimento di Alfa e Maserati per i modelli nuovi e ancora sei qui che guardi il tuo bicchiere mezzo vuoto, miserabile morto di fame.
Ritratto di VEIIDS
6 gennaio 2017 - 13:02
Quoto, nega l'evidenza tirando in ballo previsioni nefaste a cui probabilmente non crede neanche lui.
Ritratto di IloveDR
7 gennaio 2017 - 09:22
3
che accozzaglia di rosicatori...naturalmente oltre gli spot di Regime, non sapete cos'altro postare se non insulti, invidia, la vs povertà mentale...
Ritratto di Automotive
7 gennaio 2017 - 21:04
....sei rimasto tu & Landini a rosicare ahhhhhhhhhhh
Ritratto di Bruno91
6 gennaio 2017 - 15:24
1
Se tutti i modelli italiani venissero costruiti in Italia anziché Polonia, Turchia, Brasile..., almeno quelli destinati al nostro mercato ed a quelli vicini, qui ci sarebbe più lavoro e di auto se ne venderebbero ancor di più e se ci fosse più lavoro non si punterebbero a modelli low cost.
Ritratto di nicktwo
6 gennaio 2017 - 16:56
penso che (dopo il gran riscontro di 500x-renegade) e' proprio quello che stanno facendo col nuovo corso alfa... le fanno ai vertici della performanza come da tradizione alfa, le fanno a prezzi non superiore alla concorrenza, le fanno in italia... secondo me sara' il fulcro delle strategie future... se gli italiani dimostreranno di saper aprezzare (e comprare) una vera alfa fatta sul territorio nostrano ci sara' un seguito in chiave premium, in caso contrario penso faranno un passo indietro e manterranno (e forse incrementeranno) la produzione all' estero per proporre modelli dal prezzo irrinunciabile che come la "tipo" sembra stare a dimostrare poi vendono sia altrove che da noi... io ovviamente spero nella prima strada, quella del successo di pubblico per alfa e relativo implemento in italia di produzione premium... saluti
Ritratto di Bruno91
6 gennaio 2017 - 18:59
1
Apprezzo le auto italiane e mi piacciono questi nuovi modelli, spero solo in una sempre maggiore manodopera nostrana soprattutto che siano favorite rispetto alla concorrenza straniera. Saluti :-)
Ritratto di otttoz
8 gennaio 2017 - 15:26
quindi la cassa integrazione è cessata e con gli utili la collettività è stata rimborsata
Ritratto di mariofiore
9 gennaio 2017 - 17:23
È male informato. La fca in Italia ha diverse partite iva di sua proprietà che fra contributi previdenziali, assistenziali (INPS, inail), utili di esercizio, versano allo Stato Italiano 3 miliardi di euro l'anno circa. Dire quello che dice lei è voluta disinformazione e diffamazione.
Ritratto di mariofiore
10 gennaio 2017 - 09:47
Semplice perché a livello di capogruppo nelle triangolazioni tra stati la tassazione la pagano in Inghilterra per evitare la doppia imposizione. Le faccio un esempio, Fiat Serbia paga le tasse in Serbia, se vende in Francia fattura l'auto a una società in Gran Bretagna, che si chiama Fca ltd, che a sua volta fattura in Francia pagando sugli utili una percentuale quasi inesistente. Lo fanno tutte le società mondiali, la Fca lo fa in Gran Bretagna pagando un po' più di percentuale, gli altri lo fanno come Apple, Google dall'Irlanda e altre lo fanno dal Lussemburgo. Tutti pagano contributi previdenziali ma la Fca in Italia è il secondo maggior datore di lavoro diretto e indiretto. Il primo sono le Poste Italiane che stanno licenziando e diminuendo il personale di anno in anno e arriveranno entro 7 anni, se continua di questo passo, ad averne meno di dipendenti della Fca.
Ritratto di mariofiore
10 gennaio 2017 - 13:08
Non credo che lo spostamento abbia inciso in maniera considerevole, dal punto di vista economico per la nostra nazione , per i diritti di voto che con il diritto olandese è più facile gestire, sicuramente la Fca ne avrà avuto dei benefici, ma a livello economico sostanzialmente cambia poco. Se il diritto italiano venisse semplificato e se i processi civili in Italia invece di durare 20 anni fossero rapidi come all'estero, vedrebbe quante società farebbero la sede in Italia. Poi a livello di soldi avuti, la Fca ne ha ridati allo Stato 100 volte, quello che ha ricevuto. Mentre la volkswagen ha usato anche soldi italiani (leggasi europei) per finanziare tutte le sue fabbriche in Spagna, prendendo molti molti più soldi della Fca, senza nessun vantaggio per noi italiani sciocchi che abbiamo solo pagato Buona parte del conto.
Ritratto di mariofiore
10 gennaio 2017 - 13:54
Ho una grande ammirazione per i tedeschi da questo punto di vista. Per loro la loro industria è sacra. Fanno tutti quadrato per difenderla, basti vedere quello che stanno facendo per la.volkswagen con il diselgate. Da questo punto di vista dovremmo imparare da loro noi italiani sempre pronti a distruggere quello che di buono facciamo e a elogiare e ad ammirare quello che fanno le altre nazioni.
Ritratto di mariofiore
10 gennaio 2017 - 15:13
Grazie anche a lei per l'interessante dibattito. Riguardo la Tipo non mi convince neanche a me. A me piace la Giulia ma costa troppo. Vorrei trovarne una usata. La Golf l'ho avuta ma a livello di manutenzione è stato per me un bagno di sangue. Fino a 100.000 km non si ruppe mai, dopo è stato uno stillicidio continuo di guasti più o meno gravi. Cose che con Fiat costavano un'insalata con la Golf spendevo il triplo. Che me pensa delle francesi? Peugeot e Renault stanno facendo auro belle dal punto di vista estetico. Saranno anche buone come qualità ?
Ritratto di caronte
28 gennaio 2017 - 21:46
Aspetto un po' per commentare.