MOBILITA’ AUTONOMA - Iniziata qualche tempo fa come ricerca per ragioni militari, la progettazione di auto che viaggiano da sole è uscita dalla fase di sperimentazione, per giungere a livelli di notevole capacità di muoversi in modo autonomo. Parola di Google, da tempo al lavoro su questo progetto, che dopo gli ultimi collaudi si sbilancia ad annunciare una scadenza: dai tre ai cinque anni, per immettere sul mercato la “Google Self Driving Car” (nelle foto), l’auto che guida da sola. Ma gli enti di regolamentazione della circolazione e le assicurazioni non sembrano così convinti.
IN VIAGGIO DAL 2010 - Software, sensori e centraline elettroniche (in questo caso sono veri calcolatori) oramai sono collaudati e non hanno guasti (dai quali saprebbero comunque tutelarsi), e possono anticipare le reazioni alla guida di un essere umano. L’evoluzione è stata rapidissima e le Google car si muovono (dal 2010) tra videocamere, sistemi radar, telemetri laser e mappe accuratissime, superando ogni ostacolo e reagendo agli imprevisti, stando a quanto afferma Google. Con maggior sicurezza rispetto ai normali guidatori. E l’interessante è che Google non appare intenzionata a produrre auto, ma a diffonderne la tecnologia. Gustosa curiosità, l’iniziativa sull’auto che guida da sola, è nata dalla consuetudine dell’azienda di lasciare i dipendenti a sviluppare idee anche non necessariamente legate alla ricerca online e alla pubblicità digitale.
ENTRO CINQUE ANNI - Secondo quanto dichiarato a Bloomberg, Anthony Levandowski, product manager del ramo di Google per le auto che vanno da sole, vede “un tale miglioramento, che possiamo fare automobili che guidano più sicuro delle persone” ha dichiarato a un convegno della Society of Automotive Engineers a Washington, "non posso dire che avrete una Google-car in garage l’anno prossimo. Ci aspettiamo di rilasciare la tecnologia nei prossimi cinque anni”.
ATTENZIONE DALA POLITICA - Gli enti preposti alla sicurezza stradale negli Stati Uniti sono molto desiderosi di sfruttare i vantaggi delle nuove tecnologie per prevenire gli errori umani di guida. Sono infatti 33mila i decessi annui per incidenti stradali, numero elevato come i suicidi. David Strickland, a capo della US National Highway Traffic Safety Administration, in un’intervista ha posto l’attenzione sulla possibilità di creare un’enorme differenza nella riduzione dei sinistri in generale. E la politica si muove: il governatore della California, Jerry Brown, ha siglato un accordo per consentire la circolazione - almeno come veicoli di prova - alle auto senza guidatore nel più popoloso stato americano. Analoghi permessi per i test esistono in Nevada e Florida.
LA PAROLA ALLA LEGGE - Il problema, a questo punto, è legislativo: gli Stati devono decidere se rilasciare la patente anche agli automezzi, oltre che ai guidatori. Le compagnie di assicurazione devono completamente rivalutare l'assegnazione di responsabilità dopo un incidente. Non sarà affatto facile trovare un nuovo modello. Gli standard di sicurezza devono essere riscritti per concentrarsi sull’azione di elettronica e meccanica. Le assicurazioni, che praticano sconti per le auto dotate di sistemi di sicurezza avanzati, sono pronte questo passo? Difficile, senza sapere come risalire alla responsabilità di un incidente, tra una società, un software o un componente elettronico o meccanico. Secondo Robert Hartwig presidente dell’Insurance Information Institute, che ha parlato con Bloomberg: “È un pantano legale in questo momento, e purtroppo ci vorranno decisioni giudiziarie per risolvere la cosa".