Auto Shanghai 2023: visitiamolo insieme

Pubblicato 28 aprile 2023

Per conoscere da vicino il “mondo Cina”, siamo andati al salone dell’auto di Shanghai. Scoprite nel nostro speciale le più importanti novità, anche con i video in diretta dagli stand.

Auto Shanghai 2023: visitiamolo insieme

IN PIENO BOOM - Oltre ad essere diventato, per volumi di vendite, il più importante mercato mondiale dell’auto, la Cina è anche uno dei maggiori produttori con una varietà di marchi e modelli con pochi eguali. Una cultura automobilistica, quella del Pese asiatico, per molti aspetti diversa da quella cui noi siamo abituati, con un’industria giovane che ha visto una crescita esponenziale negli ultimi vent’anni e che ha puntato sull’elettrificaizone prima di altri. Tant’è che, quando abbiamo varcato le porte dell’Auto Shanghai 2023 (la più importante kermesse automobilistica cinese) abbiamo respirato un’aria da boom economico. Perché se in Europa i saloni hanno perso smalto, qui in Cina sono ancora il palcoscenico “giusto” per permettere a tutti questi giovani marchi di farsi conoscere. Ed è anche una vetrina per i brand europei (soprattutto tedeschi) che non possono ignorare uno sbocco commerciale così importante. 

SEMPRE PIÙ INTERESSANTI - Aggirarsi per i tanti stand presenti ad Auto Shanghai 2023 e rendersi conto di conoscere solo una parte della produzione cinese, restituisce una sensazione insolita e stimola la curiosità. Non foss’altro per capire quali di questi modelli potrebbero arrivare in Europa e con quali argomentazioni possano trovare il loro posto al sole alle nostre latitudini. Se le case automobilistiche europee fanno a gara per aumentare le loro quote di mercato qui in Oriente, decine di costruttori cinesi si preparano a sbarcare in Europa per conquistare grandi fette di mercato lì, proprio, dove i produttori di casa hanno lasciato libero il terreno. E se la battaglia, in ultima analisi, si gioca ancora sul prezzo, quello che è cambiato di più in questi anni è la qualità delle vetture "Made in China" che hanno sempre meno gap da colmare con i marchi occidentali. Realtà che abbiamo toccato con mano e che vi facciamo scoprire attraverso il nostro speciale dedicato ad Auto Shanghai 2023, con i video dagli stand delle più interessanti novità cinesi, le curiosità e la risposta dei costruttori europei. Cliccate cui sotto per iniziare il viaggio nel “mondo Cina”. 

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Ritratto di Sprint105
28 aprile 2023 - 11:30
Mi sembra di rivedere in Cina il boom che negli anni 60 c'era da noi. Se questi sbarcano decisi in Europa, non so se la nostra industria riuscirà a reggere l'urto.
Ritratto di Road Runner Superbird
28 aprile 2023 - 13:07
Dipende in gran parte dalle scelte politiche. Chi e cosa deve vendere in un mercato lo si decide con accordi bilaterali. L'UE (giustamente) un minimo di protezionismo lo applica, come lo applica in maniera massiccia anche la Cina vs i paesi esteri. Infatti i modelli cinesi arrivano a prezzi allineati a quelli "nostrani", ma con una rete poco radicata. Prevedo qualche big, tipo BYD o Saic piazzare qualche percentuale importante, magari tramite JV, ma niente di tale da stravolgere il nostro mercato.
Ritratto di Tonio K.
29 aprile 2023 - 18:46
Il boom cinese e' finito, sono all'inizio di una profonda crisi economica... vedrai le notizie nei prossimi mesi. Detto cio', che arrivino a vendere auto in Europa e' normale, non bisogna preoccuparsi: si aggiungeranno a giapponesi, americani, coreani... Se poi hanno intenzione di vendere ai prezzi proposti fino ad ora, non li vedo molto ben messi: qualche modello vecchio, obsoleto e di scarsa qualita' rimarchiato DR venduto a prezzi non eccessivi, ma quando si parla di moderne auto di buona qualita' sono costretti a proporle a prezzi simili alle europee. Una termica e una EV per tutte: la Lynk & Co 01 che in Cina costa 25/30k euro e in Italia e' proposta a 45k, la EV utilitaria Dolphin che in Cina costa sui 15k euro e che pretendono di vendere in europa a 35k!
Ritratto di Oxygenerator
2 maggio 2023 - 08:50
@ Sprint105 concordo.
Ritratto di Gratto Da Vinci
28 aprile 2023 - 12:42
Considerato che la Cina è membro del WTO e che la "moneta" del FMI, ossia i Special Drawing Rights (diritti speciali di prelievo), sono dati da un paniere composto da: Sterlina (fondamentale da sempre), Dollaro Statunitense (funzionale certamente), Euro (strumentale e basta), Yen (appendice del dollaro) e Yuan (indipendente e cruciale per il futuro), direi che il tracciato è abbastanza segnato. Adesso occorre vedere quanto gli europei siano tradizionalisti, ma le nuove generazioni mi pare che non lo siano affatto. Hanno pochi soldi semmai, e questo è certamente un problema per l'automotive e non solo. L'Italia è quindi, in generale, fuori dai giochi per il momento e forse per molto ancora. Un'elettrica per un appartenente al ceto medio/medio-basso urbano (quello che si vuole "colpire" alla fine) è solo un problema, e questo spiega i fenomeni, tutti nazionali, di Panda e Ypsilon, come giustamente osservato. I poveri già conoscono la grammatica della povertà, chi sta bene sta bene e per loro nulla cambia, mentre gli altri dovranno imparare vocaboli/comportamenti del tutto nuovi, ma alla fine s'abitueranno pure loro.
Ritratto di Arreis88
28 aprile 2023 - 13:29
Che l'industria automobilistica cinese sia giovane, rampante e abbia puntato sull’elettrificazione prima di altri è un dato di fatto. Che sia supportata ampiamente da un regime che ha come unico obbiettivo quello di "invadere" con ogni mezzo il resto del mondo fin dove gli è possibile, dichiarando apertamente che della salute del pianeta non gliene frega una beata mazza, è un'altro dato di fatto.
Ritratto di Volpe bianca
28 aprile 2023 - 13:50
+1
Ritratto di PONKIO 78
28 aprile 2023 - 16:36
La prima foto mi sembra di averla già vista 60 anni fa….. solo che ha 5 porte….
Ritratto di AZ
28 aprile 2023 - 21:48
Linee scopiazzate.
Ritratto di Tonio K.
29 aprile 2023 - 18:19
Se avete respirato un'aria da boom economico siete caduti nella trappola come innumerevoli prima di voi. I cinesi sono bravissimi a vendere fumo. In realta' la Cina e' agli inizi di una profondissima crisi economica. Di quelle decine di costruttori ne sopravviveranno pochi, giusto i piu' grandi e giusto perche' sostenuti dai soldi governativi (soldi che stampano in cantina, visto che quelli che avevano se li sono gia' spesi tutti). Ad oggi le auto cinesi hanno senso se proposte a prezzi ben inferiori alle concorrenti classiche. Proposte agli stessi prezzi non reggono il confronto.
Ritratto di Oxygenerator
2 maggio 2023 - 08:52
Chissà perchè il maggiolone non l’han fatto a 5 porte. È bello comunque.