CIAO CIAO CAVALLINO - L'esito è di quelli non proprio scontati: se sulla linea di partenza si presentano una bicicletta (con un “aiutino” costituito da tre motori a razzo) e una Ferrari F430, la partita è tutta da giocare. Almeno sulla carta, visto che - sulla pista di Le Castellet - il francese Francois Gissy si è tolto una triplice soddisfazione: ha raggiunto i 333 km/h sul proprio velocipede, ha sopravanzato la Rossa. E, cosa non proprio scontata, ne è uscito con tutte le ossa sane.
UOMO RAZZO - La velocità massima è stata raggiunta in meno di 5”: i 400 metri con partenza da fermo sono stati bruciati in 7. Per la Ferrari, insomma, nessuna speranza - d'altronde, era al Castellet nell'ingrato ruolo di vittima sacrificale. Gissy, non nuovo a questo tipo d'imprese, è rimasto sdraiato sul guscio esterno del razzo di dimensioni maggiori, assumendo una posizione aerodinamica. Come impianto frenante, ha fatto ricorso ai classici pattini di gomma - in pratica, si è fermato per inerzia; i pneumatici della bicicletta erano realizzati per una velocità massima ufficialmente supportata di 300 km/h. Il video è sufficientemente esplicativo (e spettacolare): Gissy, di fatto, è stato un rocket-man.
VERSO I 400 - Caduto il record di velocità precedente (dello stesso Gissy, che era arrivato a 285 km/h), il francese ha dichiarato di volere infrangere il muro dei 400 km/h. In questo caso, se vorrà ripetere il duello con una supercar, dovrà spostare più in alto le proprie mire. Magari su una Koenigsegg o una Bugatti, giusto per cambiare marca...