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Carburanti: l’aumento scatta l’1 dicembre 2022

Pubblicato 30 novembre 2022

La riduzione dello sconto sulle accise, effettiva da domani, farà salire di circa 12 centesimi i prezzi di benzina e diesel al distributore.

Carburanti: l’aumento scatta l’1 dicembre 2022

L’ultimo mese dell’anno inizia con una notizia tutt’altro che positiva per gli automobilisti, in modo particolare per chi è abituato a spostarsi ogni giorno per motivi di lavoro. Il taglio delle accise carburanti, misura in vigore ormai da marzo, viene infatti quasi dimezzato, pur restando in vigore fino al 31 dicembre. Lo sconto disponibile in fase di rifornimento passa infatti da 30,5 a 18,3 centesimi e sarà valido per tutti, a eccezione degli autotrasportatori, che possono usufruire di un altro regime fiscale. Chi ne ha la necessità dovrebbe quindi muoversi entro la mezzanotte di oggi per fare il pieno se non vuole ritrovarsi a dover pagare un prezzo maggiorato. 

La decisione presa dal governo Meloni sta generando particolare scontento non solo nei cittadini, ma anche nelle associazioni che operano a tutela dei consumatori, che ritengono questo non fosse certamente il momento adatto per pensare a un provvedimento simile. Il Codacons ha cercato così di fare una stima della situazione per avere un quadro più preciso: si parla di una spesa di 6 euro in più per ogni pieno, che può arrivare toccare quota a un rialzo di 146 euro medi l’anno per famiglia. Il quadro generale, però, a detta del presidente del Codacons, potrebbe essere destinato a peggiorare ulteriormente nel prossimo futuro, come già accaduto nell’ultimo periodo: “Potrebbe esserci un aumento dei prezzi al dettaglio dei beni trasportati, considerato che l’85% della merce in Italia viaggia su gomma, oltre a registrare anche conseguenze negative sull’inflazione, in un momento in cui i listini al dettaglio andrebbero calmierati”. 

A complicare ulteriormente la situazione di molte famiglie, in modo particolare chi ha programmato un viaggio, c’è lo sciopero dei benzinai in autostrada previsto per le giornate che vanno dalle 22 di martedì 13 dicembre fino alla stessa ora di venerdì 16. L’agitazione è stata decisa dalle associazioni di categoria Faib, Fegica e Anisa, che non sembrano essere intenzionate a fare marcia indietro per protestare contro una situazione che ritengono sia ormai insostenibile. La protesta nasce da quanto previsto nella bozza di un decreto che prevede la “richiesta razionalizzazione della rete per una maggiore efficienza, che porta a riproporre un sistema di royalty a esclusivo vantaggio della rendita di posizione dei concessionari. Questo avviene senza abbattere la differenza abnorme di prezzi tra viabilità ordinaria e autostradale”. 



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Ritratto di Volpe bianca
30 novembre 2022 - 18:07
Di certo stasera non mi fermerò a fare il pieno per pochi euro di differenza rispetto a domani.
Ritratto di AndyCapitan
1 dicembre 2022 - 10:54
4
...alla meta' di dicembre devono decidere se applicare le sanzioni secondarie a lukoil di priolo...una delle piu' grandi raffinerie d'italia di proprieta' russa....se andassero a regime mancherebbero piu' del 20% di approvvigionamenti di benza e diesel su tutto il territorio italiano con una ferma di 10 mila operai....un evento grave che ci porterebbe alla mancanza di carburanti...vediamo se siamo cosi' furbi eh....
Ritratto di Firebrand
30 novembre 2022 - 18:11
Certo se si desse un'accelerata al trasporto merci su ferrovia, buona parte di questi problemi non li avremmo. Oltre ad avere un'aria più pulita, strade più sgombre e prezzi dei prodotti più bassi. Qua paghiamo decenni di sudditanza della classe politica all'allora FIAT, che spinse per il proprio tornaconto personale follemente sul traffico su gomma... avremo finalmente imparato a guardare gli interessi del paese, e non quelli di una cricca di locali baroni dell'automobile?
Ritratto di Oxygenerator
1 dicembre 2022 - 09:05
Concordo.
Ritratto di AndyCapitan
1 dicembre 2022 - 10:55
4
concordo molto.....
Ritratto di GENIASAS
1 dicembre 2022 - 18:13
In realtà FIAT era anche il più grande produttore italiano di materiale ferroviario ed uno dei più grandi d'Europa , fra cui locomotive e treni leggeri ( ricordate il pendolino ? ). Deteneva anche alcuni importanti brevetti mondiali relativi ai carrelli ferroviari, alla procedura di pendolamento e ai motori elettrici senza spazzole , quelli che oggi equipaggiano le auto più innovative. Poi Attila ( cesare Romiti ) svendette tutto agli Svizzeri, ai Francesi e ai Tedeschi. E' una favola metropolitana quella che afferma che fu la FIAT a spingere per il trasporto merci su gomma , di cui non aveva la leadership. Piuttosto furono politici ignoranti e corrotti che gestivano meglio piccoli appalti locali e inoltre fecero nascere una classe di "padroncini" che rappresentavano milioni di voti. Se parliamo di sudditanza all'industria automobilistica guardiamo a Germania e Francia , che comunque hanno anche salvaguardato lo sviluppo ferroviario e delle aziende produttrici ( Siemens e Alsthom per esempio ).
Ritratto di sagittario67
2 dicembre 2022 - 07:13
Analisi storica perfetta, ormai la A4 ha due corsie dedicate ai camion. Anche ieri ennesimo incidente tra piu tir tra Portogruaro e S.Stino.
Ritratto di Mbutu
30 novembre 2022 - 19:43
Siamo il paese in cui i poveri girano col rotolo da 5 mila euro (presigender dixit) non vedo quale sia il problema a chiedere 146 euro l'anno in più alle famiglie. Sarà una strategia di alto profilo per far girare l'economia.
Ritratto di Check_mate
1 dicembre 2022 - 06:18
Tu ci scherzi, ma a quanto pare… considerando, poi, che leggo i fedeli adepti disposti a farsi andar bene pure la peggiore delle fregature per puro tifo politico, comprendo anche che chi sia al governo si senta ancora più legittimato in questa politucola da “sistemamose gli affaracci nostri”. Quindi, ora tutti a 90, ma quando, coi governi passati, si parlava di tematiche come salute e guerre erano sempre lì a fare la caccia alle streghe. Bastava così poco per fargli deporre le armi? A saperlo prima…
Ritratto di Oxygenerator
1 dicembre 2022 - 09:04
:-)))
Ritratto di Mbutu
1 dicembre 2022 - 19:53
Check, adepti è il termine esatto: gli hanno fatto il lavaggio del cervello.
Ritratto di a4f2
30 novembre 2022 - 22:45
Invece di dimezzare il taglio delle accise sul carburante era meglio studiare i meccanismi oscuri che generano i prezzi che le compagnie petrolifere applicano alle pompe.
Ritratto di Firebrand
1 dicembre 2022 - 11:27
Non è un "meccanismo oscuro", si chiama "cartello dei prezzi" :)
Ritratto di a4f2
1 dicembre 2022 - 11:57
Magari fosse così semplice. In questo caso il meccanismo dei prezzi ha dei coefficienti variabili sfuggenti, per non voler inserire malizia.
Ritratto di otttoz
30 novembre 2022 - 23:27
governo schifoso
Ritratto di Almeron771
1 dicembre 2022 - 07:01
Ma che aspettano a togliere del tutto questa follia?Bisogna investire sui trasporti pubblici,ferrovisri etc, basta buttare soldi che non frutterano nulla. Non abbiamo piu nemmeno un'industria automobilistica Italiana....e basta adesso.
Ritratto di Oxygenerator
1 dicembre 2022 - 09:05
Appunto.
Ritratto di rebatour
1 dicembre 2022 - 09:12
Certo i trasporti pubblici, ferroviari ecc, con la fermata sotto casa.
Ritratto di Firebrand
1 dicembre 2022 - 11:26
Certamente non si intende che chi abita in provincia possa far tutto coi mezzi (me ne guarderei io per primo dal dirlo), ma guarda ad esempio a Tokyo, in Giappone. E' una città da 38 milioni di abitanti. Sai come gira la gente? Coi mezzi, perchè funzionano con un'efficienza giapponese, e fai molto prima (e spendi di meno) ad usarli rispetto alle automobili. Poi sul trasporto merci ci sarebbero da aprire capitoli interi... ma in breve: il trasporto su media o lunga percorrenza va fatto via treno (che costa molto di meno, inquina zero ed è più veloce), e la sola distribuzione locale su gomma. In Italia abbiamo difficoltà a seguire in genere questo paradigma perchè abbiamo una rete ferroviaria inadeguata ad un paese moderno (ma in compenso abbiamo una rete autostradale supersviluppata).
Ritratto di GENIASAS
1 dicembre 2022 - 18:24
La rete ferroviaria è abbastanza adeguata , quella auostradale è tutt'altro che supersviluppata .La rete ferroviaria 20 anni fa contava 22.000 Km di linee, ogi sono 17.000 perché 5.000 Km sono stati chiusi per scarso traffico , In 50 anni sono state costruite tre sole nuove autostrade, di poche centinaia di Km, già insufficienti.
Ritratto di Angelo P..
1 dicembre 2022 - 16:10
Mi ricordo che cerano un paio di politici che volevano ridurre o addirittura togliere le accise (quando non erano loro al governo ;) )
Ritratto di Nikky
1 dicembre 2022 - 17:04
con il prezzo basso del barile di petrolio.... i carburanti dovrebbero costare quasi la metà...... e invece ci stanno rubando miliardi sotto il naso...... incassando soldi non dovuti.... Associazione consumatori... sindacati tutti ..".Anestetizzati"...........
Ritratto di pokemon64
2 dicembre 2022 - 09:29
3
Infatti non capisco la logica del prezzo alla pom.pa, visto che il greggio al barile costa poco!
Ritratto di Rush
2 dicembre 2022 - 12:53
Stanotte in autostrada servito ho pagato 2,498 euro x litro…