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Le case asiatiche crescono in Europa

Pubblicato 29 aprile 2024

I marchi provenienti da Giappone, Corea e Cina hanno rappresentato quasi un’auto su 4 venduta sul mercato Europeo. Ma i cinesi, per ora, pesano relativamente poco su questi numeri. 

Le case asiatiche crescono in Europa

TRAINA IL GIAPPONE - I costruttori asiatici assumono un ruolo sempre più importante all’interno del mercato europeo. Secondo i dati diffusi da Jato Dynamics, a dicembre del 2023 i marchi presenti nel Vecchio Continente erano 37, la maggior parte dei quali originari della Cina (24). Seguono poi quelli provenienti dal Giappone (8), Corea del Sud (4) e India (1). A questa sproporzione verso Pechino, non seguono però - almeno per il momento - i numeri di vendita.

Escludendo la marginale produzione indiana, sono infatti i giapponesi a farla da padrone, rappresentando il 54% del totale della vendite da parte delle case asiatiche (il 13% del mercato europeo nel suo complesso). I marchi cinesi nel 2023 hanno venduto solo il 10% di tutte le auto asiatiche consegnate in Europa (3% si share), preceduti anche da quelli coreani, che hanno pesato per il 36% dei numeri asiatici (9% del mercato europeo). In particolare, di tutti i 24 brand cinesi ufficialmente importati in Europa, solo 9 hanno immatricolato più di 1.000 vetture.

OCCIDENTALI IN ASIA - Il discorso è però diverso se si considera non il paese d’origine del marchio ma quello in cui vengono prodotte effettivamente le vetture. Per esempio, la Toyota produce in Giappone la maggior parte delle auto destinate all’Europa (520.000 unità nel 2023). La Corea del Sud ha importato nel Vecchio Continente circa 495.000 automobili: l’84% a marchio coreano (principalmente Hyundai e Kia), il restante 16% appartiene invece a veicoli Renault prodotti in Asia. Molto più presente la produzione non-cinese in Cina, da cui arrivavano 491.000 auto immatricolate lo scorso anno: il 65% di queste arrivava da marchi cinesi, ma tutto il resto è stato prodotto da case come Tesla, Dacia, Volvo, Mini, BWM e Polestar.

SPECIALIZZATI IN ELETTRIFICAZIONE - Quel che è certo è che i costruttori asiatici stanno diventando sempre più importanti sul nostro mercato, passando da una quota del 14% nel 2001 a superare il 24% lo scorso anno. I motivi trovati da Jato Dynamics sono molteplici: i giapponesi puntano sull’affidabilità, i coreani sulla competitività, i cinesi - per il momento - sui prezzi bassi. Anche sulle tipologie di propulsione ci sono differenze tra i tre big asiatici: la tecnologia ibrida è appannaggio dei marchi giapponesi (l’84% di tutte le immatricolazioni ibride sono giapponesi), i coreani brillano tra gli ibridi plug-in (47%) mentre i cinesi hanno buoni risultati sulle elettriche (39%). 

ATTENTI ALLA CINA - Ma quindi il mercato europeo è effettivamente sotto il dominio cinese? Secondo Jato Dynamics, per ora non è ancora così. Lo scorso anno le immatricolazioni dei marchi cinesi hanno rappresentato il 2,5% del totale, pari a 321.300 unità. Di queste, il 72% è stato registrato dalla MG che, sebbene sia completamente cinese, è posizionato come brand britannico, con la MG 4 che è riuscita a piazzarsi al quarto posto tra le elettriche più immatricolate in Europa nel 2023. 

Come detto, le case cinese sono particolarmente forti tra le auto elettriche, grazie anche a un mercato locale più ampio con economie di scala e al possesso della gran parte della catena di approvvigionamento per la produzione delle batterie. Ciò consente loro di offrire auto elettriche a un prezzo mediamente inferiore del 30% rispetto ai concorrenti europei: in numeri si parla di risparmio di circa 20.000 euro. 

La Commissione Europea vuole vederci chiaro e da qualche mese sta indagando su potenziali sussidi che il governo di Pechino avrebbe fornito alle case cinesi (qui per saperne di più). Da una parte le istituzioni potrebbero imporre nuovi paletti per le importazioni, dall’altro le case europee stanno iniziando a produrre auto a batteria meno costose, come la Citroën ë-C3 o la Renault 5.



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Ritratto di 19andrea81
29 aprile 2024 - 12:35
Certo che vendono più di tutti,sono gli unici ad offrire quello che VUOLE IL CLIENTE OGGI - macchine full Hybrid
Ritratto di Tistiro
29 aprile 2024 - 19:41
Si il 10%
Ritratto di TDI_Power
30 aprile 2024 - 11:08
le città italiotie "cag@an0 il c@zz0" con le norme green di sto ...... e impediscono alla gente di usare il diesel e nei listini è pieno zeppo di frullini ibridini e pochi motori veri, il cliente le vuole perchè non ha alternativa
Ritratto di 19andrea81
1 maggio 2024 - 09:56
Io parlo del ibrido Toyota non dei frullini Ford
Ritratto di Volpe bianca
29 aprile 2024 - 12:44
Una marea di marchi per raccogliere le briciole, strategia made in China. L'offerta proposta da giap e coreane, inoltre, è molto ampia rispetto all'onnipresente misero 1.5 cinese con o senza turbo o alle elettriche.
Ritratto di alex_rm
29 aprile 2024 - 12:57
Per il momento le tuo cinesi stanno riempiendo il mercato interno(sono 1,5 miliardi)cinese(ed anche negli altri paesi asiatici del sud est ed ex urss,Africa e Sud America)a scapito dei costruttori occidentali(Volkswagen e in forte calo in cina e stellantis si è ritirata). Già in Italia é pieno di dr(che sono le vecchie chery prodotte in cina) e sono arrivate anche le byd e mg
Ritratto di Al Volant
29 aprile 2024 - 14:11
"Una marea di marchi " ( peugeot, opel,fiat,ds,citroen,alfa romeo, lancia, jeep...) ... "..rispetto all'onnipresente misero..." ( 1200 puretech )... O no ?
Ritratto di Volpe bianca
29 aprile 2024 - 14:27
Sul misero tre cilindri Stellantis concordo, sui marchi invece... Sono 24 e ne esce quasi ogni settimana uno di nuovo :)
Ritratto di Volpe bianca
29 aprile 2024 - 14:28
Ma il mio paragone era tra orientali, non con Stellantis o altri marchi europei
Ritratto di Miti
29 aprile 2024 - 23:37
1
Volpe, c'è un solo particolare... dal punto di vista economico loro possono permettersi di aspettare, di sbagliare anche ( è quella omoda è orrenda). Noi no.
Ritratto di Al Volant
30 aprile 2024 - 07:46
Tu hai scritto "Strategia made in China", ed io ti ho fatto notare che è IDENTICA alla trategia made in Europe ( o France-Deutschland)
Ritratto di Road Runner Superbird
29 aprile 2024 - 19:08
I marchi di Stellantis non sono una marea o comunque sono marchi storici mescolati e rimescolati. Ma comunque assodati e ben presenti nell'immaginario europeo ed extra, ognuno con la sua identità, almeno storica. Inoltre il 1.2 è uno dei tanti motori. I marchi cinesi spuntano (inutilmente) come funghi, un marchio a modello praticamente, sono simili tra loro e quelli termici col solito 1.5 fatto su licenza Mitsubishi. Per ora infatti sono percepite come auto da discount. Costano per modo di dire poco e la provenienza passa in terzo piano (auto di case sconosciute vendute con 2-3 marchi diversi a seconda dell'importatore).
Ritratto di Al Volant
30 aprile 2024 - 07:59
Ti faccio presente che la popolazione cinese è circa 1,4 miliardi. Quella europea circa la metà. Il pil cinese è circa 18 mila mliardi di dollari, quello europeo circa 14 mila.. E le auto le fanno solo i francesi e tedeschi.. Pertanto, con le dovute proporzioni, è palese che sia la stessa strategia, anzi quella europea è anche peggiore. Inoltre, questa del motore mitshubishi è una leggenda metropolitana, o quasi( c'è del vero ). Ci sono più motori 1500, ma sono diversi. Basta che ti vedi con un po' di pazienza le aperture cofano su youtube, è semplice verificare la diversa architettura. Se stai attento, ne vedrai uno che "Assomiglia" stranamente al volkwagen..
Ritratto di Oxygenerator
29 aprile 2024 - 13:34
Credo sia normale. Sono arrivati prima i giapponesi anni 70, poi i coreani anni 80 e adesso i cinesi. La gente ha bisogno di tempo per conoscerli
Ritratto di Alsolotermico
29 aprile 2024 - 18:42
Chiamali fessi!.. vendono ciò che noi vogliamo abolire grazie ad una politica Ambientalista estrema. La gente continua a chiedere auto termiche/ibride..e loro continuano a produrle (per fortuna)..mentre le case automobilistiche europee stanno a piangere e a chiedere l'elemosina al parlamento..per andare avanti solo con l'inutile elettrico che comprano in quattro gatti.. e i miseri tre cilindri. Loro vanno di mercato libero senza imposizioni...sta alla clientela scegliere.
Ritratto di pierfra.delsignore
30 aprile 2024 - 10:10
4
Le case automobilistiche europee hanno puntato sul diesel per tutti, una follia e ne pagano lo scotto è chiaro che oggi la motorizzazione principale è ibrida, full o plugin, ma ci investi 8-10 anni prima e giapponesi e coreani erano visti come alieni e noi gli illuminati della comfort zone dei diesel 1.2.-1.3-1.4 per la città, lo stesso è con l'elettrico, ci investi ora perché sarà tecnologia dominante che non significa unica, ma principale tra 10 anni, il problema delle case europee è la sindrome della comfort zone, so fare bene il termico, magari diesel, che è ottimo ma solo per chi macina chilometri, non per chi ne fa 15.000 l'anno o meno e voglio continuare con quello, mentre il mondo è sempre progresso tecnologico, se non si svegliano a fare ibride full e plugin entro 3 anni ed elettriche tra 10 avranno fortissimi ridimensionamenti.
Ritratto di forfEit
30 aprile 2024 - 10:46
E' semplicemente che tot anni fa gli incentivi li pigliavi più sulla diesel che sul benzina (si premiava il consumo kilometrico). Un po' come oggi si paga bollo sì / bollo no (anche su diverse centinaia di cavalli) in base a un altro criterio nemmeno troppo dissimile. Voglio dire, se condizioni il mercato => il mercato si lascia condizionare; fermo solo poi nel tempo accorgersi in massa di quanto avvenuto, ma in massa appunto solo tempo e tempo dopo, laddove ad accorgersene nel mentre era in corso un bel po' di meno mi sa
Ritratto di forfEit
30 aprile 2024 - 10:47
* Bollo per non dire chi si carica e chi no al momento il peso delle accise
Ritratto di Nico89
29 aprile 2024 - 19:09
mi fa molto piacere perchè sono decenni ormai che hanno dato in mano alla Cina la maggior parte della produzione mondiale, e adesso si lamentano??? ma siete fuori??? AVEVATE GIA' PIANIFICATO TUTTO PER AFFOSSARCI E FARCI FALLIRE!!!
Ritratto di bangalora
30 aprile 2024 - 14:52
Ma la Cina fa tutto dalle posate ai microchip passando dai vestiti alla tecnologia più disparata. Quindi ci invaderanno con auto al prezzo di una cena.
Ritratto di Road Runner Superbird
29 aprile 2024 - 19:12
Le giappo e le coreane mi sembrano generalmente fatte meglio di Stellantis, Renault. Che mi sembrano puntare più all'aspetto esteriore, ma giapponesi e coreane mi sembrano tecnologicamente più avanzate e affidabili.
Ritratto di Kappa18
30 aprile 2024 - 11:02
Credo che se Stellantis, o VW dovessero fare un ibrido stile Toyota, avrebbero la stessa affidabilita'. Motore e CVT, molto semplici, e quindi meno passibili di guasti. Non hanno avuto l'umilta' di adattarsi a quello che serve per il mercato, basta andare in una citta' dal medioriente in poi e si capisce perche' serve ibrido con CVT che garantisce affidabilita'.
Ritratto di ilariovs
29 aprile 2024 - 19:24
Beh ma se sono i cinesi ad occupare posizione di mercato è chiaro che è mamma li cinesi. Se sono giapponesi o coreani embeee allora chiedessero i marchi europei che è lo stesso. Una cosa... purtroppo in EU abbiamo guardato Toyota come un'aliena quando ha presentato la Prius 25 anni fa... abbiamo puntato sul diesel tecnologia che fuori EU NON HA SFONDATO in campo automotive. E mentre Giapponesi e Coreani affiancano l'ibrido, i cinesi hanno sviluppato l'elettrico. Il punto che è sfuggito è che qualcuno dei tre è rimasto col cerino in mano e mi pare evidente CHI. Altro che la migliore tecnologia del mondo terracotta e interplanetario. L'elettrico potrebbe essere per le europee il salto per azzerare il tabellone e partire tutti da start. Altrimenti che ci vuole, basta mettere sue pile AA ed un motorino elettrico ed è fatta l'ibrida. Infatti Toyota in 25 anni non è alla 6 o 7° iterazione della sua piattaforma, non ha perfezionato batterie, BMS, cambi e quant'altro. Inoltre in Giappone c'è Panasonic che fa batterie per i giapponesi, in Korea LG Chem (secondo produttore mondiale in questo Q), Cina lasciamo stare CATL e BYD. In EU siamo rimasti a guardare... e mo vediamo i risultati.
Ritratto di nano75
29 aprile 2024 - 19:42
... non so...io continuo a vedere in giro un sacco di Audi,VW, Mercedes e BMW che penso non siano cinesi...e non vivo a Berlino
Ritratto di capobutozzi
29 aprile 2024 - 21:21
Sono tutte usate
Ritratto di nano75
29 aprile 2024 - 21:42
non parlo di audi 80, Mercedes 190 o BMW 323i, le macchine le riconosco, e pure le targhe di immatricolazione
Ritratto di ilariovs
29 aprile 2024 - 22:35
Strano, se non le vedi qui in Europa dove speravi di vederle a Tokio? Il punto è quante VW, BMV, Mercedes vedi qui e quante Toryota vedi qui. Dall'altra quante Hyundai, Kia, Lexus e quante VW, BMW, Mercedes trovi a Seaul, Tokio. Stesso discorso quante MG, Volvo ecc vedi in giro qui e quante VW, Mercedes, BMV vedi a Pechino, Shangai. Con un piccola precisazione BISOGNA GUARDARE GLI ANDAMENTI. Ossia quante se ne vendevano 5 anni fa di BMV, Mercedes, VW a Pechino, Shangai e quante invece se ne vendono oggi. I produttori pubblicano le trimestrali per cui è facile seguire gli andamenti.
Ritratto di nano75
29 aprile 2024 - 23:02
solitamente giudico quello che vedo con i miei occhi quotidianamente che nel caso specifico sono appunto molte auto premium tedesche, che tengono molto anche come usato e sono sempre molto apprezzate...i cinesi benestanti che vedo per strada hanno Mercedes non Toyota. Sicuramente Toyota è un'ottima auto e marchi come Hyundai e Kia sono cresciuti molto negli ultimi anni ma non me la sento di sostenere che le europee sono rimaste a guardare mentre loro offrono quello che il mercato chiede.
Ritratto di ilariovs
29 aprile 2024 - 23:18
Purtroppo la vista dell'occhio è limitata arriva massimo all'orizzonte. Il problema è che dietro l'orizzonte c'è tutto un mondo fatto di diecone di milioni di vendite, fatte in mer sgi come la Cina dove VW vende 3mln di vetture (più che in EU) e anche Mercedes e BMW hanno un grosso mercato laggiù. Solo che li si vende elettrico mo per questo anche case come Toyota (per non parlare di VW) si sono tuffate nell'elettrico. Perchè paese che vai usanza che trovi. Solo che nel 2023 il primo produttore in classifica Cina NON è stato più VW come per tanti anni, ma BYD. Quindi che tu lo veda o meno ci sono 3mln di VW all'anno da vendere in Cina e Toyota ne vende altre 1,9mln (2° mercato dopo gli USA). E non le possono venire a vendere in EU perché è un mercato troppo piccolo. L'aria è un continente da 3mld di persone che cresce economicamente tanto. È per questo che noi diventiamo sempre meno importanti sullo scacchiere mondiale.
Ritratto di nano75
29 aprile 2024 - 23:36
Ok, mi segno questa visione imprenditoriale e ne riparliamo fra qualche anno...
Ritratto di bangalora
30 aprile 2024 - 14:56
Tutta roba cinese sotto il cofano
Ritratto di alex_rm
29 aprile 2024 - 22:49
In Europa c’è stata poca lungimiranza e i giapponesi e coreani hanno sopravanzato i marchi medi europei che sono stati stagnanti e poco innovativi,mi ricordo a metà anni 90 le prime mediocri accent,sportage,santafe,con motori vm o il galloper su licenza Mitsubishi adesso sono il terzo gruppo mondiale con auto innovative
Ritratto di bangalora
30 aprile 2024 - 15:00
Basta avere un designer con i fiocchi ( vedi Hyundai ) ed è subito un altra cosa idem per Kia ( stessa cosa) tecnologia futurista ( producono tutto in casa ) meno le gomme, per questo sono affidabili e danno 5 o 7 anni di garanzia.
Ritratto di capobutozzi
29 aprile 2024 - 21:18
Da cliente di una macchina jap nulla da dire
Ritratto di PONKIO 78
29 aprile 2024 - 21:37
….possono anche risparmiale il gasolio delle navi cargo, ste cagatee cinesi le possono lasciare in patria… qui in Europa si costruiscono vere auto copiate in tutto il mondo….
Ritratto di Beppe_90
29 aprile 2024 - 23:44
I giapponesi le auto le sanno fare! I koreani stanno migliorando sicuramente.. i cinesi è meglio che cambiano business dato che sono ignoranti come delle capre sulle auto
Ritratto di Kappa18
30 aprile 2024 - 10:53
Si parla tanto di green, la cosa piu' green sarebbe che ogni continente si producesse le sue (anche con marchi extra, ad esempio VW in Cina, e Geely in Europa), e si evitano migliaia di viaggi via nave per portare da una parte all'altra auto pseudoecologiche.
Ritratto di alex_rm
30 aprile 2024 - 11:03
VW le auto le fa già in cina(per i dazi di importazione altissimi e sono obbligati dallo stato cinesi a farle in società al 50% con costruttori locali che acquisiscono le conoscenze su come fare le auto)
Ritratto di Kappa18
30 aprile 2024 - 11:29
Queste sono cose che sappiamo, intendevo altro. Che le auto vengono fabbricate e trasportate da un continente all'altro non ha piu' senso.
Ritratto di bangalora
30 aprile 2024 - 15:06
Ma come detto il Giappone produce in casa le Hyundai/Kia sono prodotte per l'Europa in Polonia o in Rep. Ceca, le Cinesi in Cina e le teutoniche dalla teutonia si sono trasferite in China con materiale cinese.
Ritratto di PONKIO 78
1 maggio 2024 - 01:51
Kappa18, fanno prima a scambiarsi i disegni delle progettazioni, così ognuno se la fa a casa propria….. ;-))
Ritratto di Kappa18
1 maggio 2024 - 03:18
Infatti, non ha senso mandare da un continente all'altro auto presunte green, con navi che inquinano come non ci fosse un domani. Poteva avere senso se mando auto da un continente piu' avanzato ad un altro che non le produce. Ma oramai non e' piu' cosi.
Ritratto di Quello la
30 aprile 2024 - 11:46
Un articolo che sembra fatto apposta per il carissimo Pedrali, per chi se lo ricorda, e per il carissimo BZ, che sta pazientemente codificando ogni singolo marchio. Usando una pagina per ognuno siamo a livello di un paio di Treccani solo per quelli che hanno debuttato ad aprile.
Ritratto di AZ
2 maggio 2024 - 00:43
Vergogna Dacia.