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Con la Wild Rubis la DS diventa marca

22 aprile 2013

Sotto il cofano di questo prototipo di suv della Citroën esposta a Shanghai c’è un sistema ibrido.

Con la Wild Rubis la DS diventa marca

DEFINITIVAMENTE UNA MARCA - Il salone di Shanghai ha raccolto in un padiglione un po’ tutti i marchi di prestigio. Tra di loro spicca anche quello DS, che la Citroën ha separato dalla propria gamma, proseguendo nel processo di  trasformazione del nome DS in un vero e proprio marchio. Al centro dello spazio espositivo c’è un profilo inedito. È di una concept car, si chiama DS Wild Rubis e vuole prefigurare un nuovo modello. 

AMMICCAMENTI - Intanto il nome, bello e significativo. Wild Rubis; wild è inglese e sta per selvaggio, rubis è francese ed è un modo per indicare il colore di certi vini rossi. Non per altro la Citroën ha svelato la concept car DS Wild Rubis in una grande e importante tenuta vitivinicola di Francia. Solo che il modello prefigurato dalla DS Wild Rubis a quanto pare le strade di Francia non le vedrà mai. 
 
 
MADE IN CHINA - Con il suo carico rutilante di cromature e motivi stilistici ad effetto, la DS Wild Rubis è destinata al mercato cinese e a quanto se ne sa verrà prodotta soltanto in Cina, nello stabilimento di Shenzhen, non lontano da Hong Kong, nell’ambito di una joint venture con la cinese Changan, quarto gruppo automobilistico cinese.
 
OBIETTIVO PRESTIGIO - L’inizio delle vendite dovrebbe avvenire alla fine del 2014, appunto solo sul mercato cinese. Se successivamente ci potrà essere spazio anche nella gamma europea della Citroën DS, è cosa tutta da valutare. La spiegazione della cosa è abbastanza semplice: con l’automobilista cinese per la DS è possibile pensare di giocarsela alla pari con le altre marche di prestigio (perché è questo che la Citroën DS vuole essere) mentre in Europa lo spazio bisogna conquistarlo schiodando dai loro territori i tre concorrenti d’oltre Reno. Comunque, non si sa mai.
 
 
PASSO SMISURATO - Per rimanere alle cose certe, la DS Wild Rubis è lunga 470 cm, larga 195 e alta 159. Impressionante la misura del passo: 290 cm, cioè 8,5 centimetri in più di quello della C5  e 7,5 in più della monovolume C8, ciò grazie ai progressi compiuti nella tecnica di progettazione delle piattaforme. Ne deriva una spaziosità eccezionale per i posti posteriori, sottolineata dalle porte dietro ben più larghe di quelle davanti.
 
MOLTO “MOSSA” - A dispetto del fatto che la prima cosa a colpire è l’assenza del marchio simbolo della Citroën - il celeberrimo “Double Chevron” - la Wild Rubis contiene numerosi spunti stilistici interessanti. Un po’ tutta la carrozzeria è “mossa” da motivi vari che conferiscono dinamismo all’immagine della vettura. Il profilo superiore è rimarcato da una abbondante cornice cromata che si allarga ancora di più nella sua radice posteriore, che delinea la vetratura del portellone.
 
 
PER CHI AMA LE CROMATURE - Poco più in basso della linea di cintura praticamente tutta la fiancata è percorsa da una sorta di incisione che va a riprendere l’angolo più arretrato dei gruppi ottici. A proposito di questi ultimi, dominano le luci a led, sia in quelli anteriori che nei posteriori, con una evidente ricerca stilistica che gioca a intrecciare i profili luminosi con quelli degli elementi cromati, presenti un po’ ovunque e di dimensioni particolarmente abbondanti per il profilo della mascherina anteriore. Completano il colpo d’occhio i cerchi di disegno originale, con gomme 255/40 R21.
 
IBRIDA CON 295 CV - Per muovere la DS Wild Rubis gli ingegneri della Citroën hanno scelto una soluzione in sintonia con i tempi: un sistema ibrido costituito da un 4 cilindri 1.6 THP (Turbo High Pressure) a benzina, da 225 CV che agisce sulle ruote anteriori, abbinato a un’unità elettrica da 70 CV che trasmette la coppia alle ruote posteriori. Il motore elettrico è alimentato da batterie agli ioni di litio ricaricabili anche tramite una presa di corrente domestica. Con la sola trazione elettrica la DS Wild Rubis ha un’autonomia di 50 chilometri. Secondo le vigenti norme di omologazione per le vetture ibride, la DS Wild Rubis è accreditata di emissioni medie di 43 g/km di CO2. Al dunque della commercializzazione non stupirà se la DS Wild Rubis sarà proposta anche con motori termici convenzionali.


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Ritratto di donato-614
22 aprile 2013 - 20:40
Complimenti a Citroen
Ritratto di ford 00
22 aprile 2013 - 20:47
Cosi cosi
Ritratto di Sawa
22 aprile 2013 - 21:57
2
Il colore bordò è schifido.. ma la versione rossa (oppure con identiche cromature, azzurro mare o verde mare) potrebbe esser veramente accattivante! Quanto alle dimensioni: un SUV, non mi stupirebbe se potesse andare 4x4 sterrato montando su ruote da fuoristrada tipo spalla 70.. ma bisogna vedere come sta messa con le sospensioni.. Comunque è un 20cm buoni sollevata da terra come pianale.. Certo che il motore 1.6 benzina da 225cv.. ma stiamo scherzando?? siamo a 140,65cv per ogni 1.000cc di motore.. nemmeno fosse fatto in titanio.. Secondo me è troppo esagerato.. Dovrebbe essere almeno un 2.0 per andare tranquilli. I consumi? ne vogliam parlare? :-| Ci saran almeno 16 quintali di roba li.. Poi per spingerli su ruote (stupende esteticamente) da 18-19" battistrada da 225+.. Il motore elettrico è una ciofeca per i benpensanti elettrici intanto,ma qualcosa può servire (ma se già parte con autonomia di 50km, tempo 1 anno e se è tanto resteranno 30km di autonomia..) Sperando ne faccian una versione europea, ci vedrei accoppiato bene un 2.2 turbo diesel (assieme al motore elettrico) sui 180cv. Comunque al di la delle disquisizioni tecniche mi piace. Le ruote son fenomenali (Sembran fatte di pietra). La linea è scorrevole, il colore è ottimo, gli interni tutti da vedersi.
Ritratto di mich88
23 aprile 2013 - 00:27
2
a me sinceramente non fa impazzire, e la vedo dura,perchè quando uscirà da noi visto le sue misure e la sua dotazione-qualità, andrà in un segmento premium, il che vuol dire che costerà parecchio di più della c4 aircross, e quindi andrà a collocarsi in una fascia dove gli acquirenti prenderanno il marchio di prestigio (in questo caso viste le misure audi-bmw mercedes vw )
Ritratto di italico
23 aprile 2013 - 08:47
1
tra poco penso che in vendita ci saranno sulo suv ...e le berline diventeranno auto di nicchia ...come la mini e la 500....
Ritratto di Paolo_1973
24 aprile 2013 - 08:25
Questi l'anno scorso hanno perso 5 miliardi, pur con 3.5 miliardi di perdite da svalutazioni di asset. Rimangono comunque 1.5 miliardi di perdita operativa , che quest'anno aumenteranno (sono circa a -15% in Europa, anche se stanno già svendendo a prezzi di saldo la nuova e fiammante Pegiò 208). Nella seconda parte del 2012 bruciavano 200 milioni al mese di cassa, ora non so. Questa robaccia elettrica è solo fuffa per giustificare i 7 miliardi di liquidità garantiti dallo stato francese. Li consumeranno in tre annetti e prima o poi anche lo stato francese dovrà smetterla di gettare miliardi (garantendo prestiti a tassi fuori mercato) nelle casse di aziende fallite, visto che il suo debito sta salendo a ritmi vertiginosi. PSA ha perso il treno della sopravvivenza 3 anni fa, quando non si presentò al tavolo Chrysler (al tempo aveva una situazione molto migliore di quella di Fiat, e probabilmente le sarebbe stata preferita), e non prendendosi nemmeno Volvo o Saab a prezzi di saldo. Ora non hanno uno straccio di brand premium o Luxury, e non hanno presenza extraeuropea. Vendono qualcosa in Cina, ma nulla in Nordamerica e quasi nulla in Sudamerica. Da una parte dispiace, dall'altro, visto che hanno sempre trattato Fiat come una fabbrica di pezzénti, si può tranquillamente affermare che stanno avendo la lezione che si meritano. Amen.