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I costruttori cinesi stanno spingendo gli altri fuori dal mercato interno

Pubblicato 03 aprile 2024

I produttori locali stanno prendendo sempre più piede, facendo crollare le vendite dei marchi occidentali in Cina e obbligandoli a rivedere i loro piani.

I costruttori cinesi stanno spingendo gli altri fuori dal mercato interno

CONTRATTACCO - Per le case automobilistiche occidentali, il mercato cinese ha rappresentato per molti anni quello che i cercatori d’oro vedevano nel far west: una sorta di terra da conquistare. Del resto i numeri non potevano che attirare i big dell’industria automobilistica (nel 2023 sono state vendute 26 milioni auto) che per anni hanno dominato le classifiche di vendita. Ma il fuoco covava sotto la cenere e negli ultimi 10 anni i progressi fatti dai costruttori cinesi sono stati esponenziali e di conseguenza sono aumentate anche le vendite nel mercato interno, passate dal 40% nel 2015 al 57% nel 2023 (vedi grafico qui sotto). E la situazione non sembra destinata a cambiare.

ELETTRIFICAZIONE E GIOVANI - A guidare la crescita dei marchi cinesi nel loro paese è anche l’aumento della domanda dei veicoli elettrici, che nel 2023 hanno rappresentato il 23% del mercato. Tuttavia sarebbe fuorviante pensare che siano solamente le auto a batteria a trainare l’ascesa delle case cinesi: solo alcune di esse sono esclusivamente elettriche e metà delle vendite della BYD sono ancora costituite da auto ibride plug-in. I giganti locali, BYD e Geely in primis, sono riusciti negli ultimi anni a convincere una clientela generalmente più giovane ed esperta di tecnologia ad abbandonare la sicurezza dei marchi tradizionali. Questo processo è testimoniato dalla perdita della leadership del mercato da parte della Volkswagen a favore della BYD avvenuta lo scorso anno, con una quota che è scesa dal 14% nel 2017 al 10% nel 2023. A prescindere dall’alimentazione delle auto, l’ascesa dei produttori locali e il loro approccio aggressivo per conquistare quote di mercato ha reso più difficile fare affari in Cina per i produttori di automobili stranieri.

LENTA RITIRATA - Alcuni costruttori si stanno quindi lentamente ritirando dalla Cina o stanno riorganizzando le loro operazioni. Lo scorso anno Stellantis ha venduto le sue attività al partner Dongfeng, dopo aver provato senza successo ad aumentare le vendite della Citroën e della Peugeot, un tempo marchi molto forti in Cina. La joint venture tra la stessa Stellantis e la GAC è fallita nel 2022 mentre quella tra la Renault e la Dongfeng era saltata già nel 2020. Anche General Motors non esclude un’uscita dal mercato cinese, mentre la Ford, a causa delle sue scarse vendite, ha ridotto la sua produzione in partnership con la Changan al 20% della sua capacità reale. Numeri meno drammatici, ma comunque preoccupanti, anche per la joint venture tra la Nissan e la Dongfeng, che opera al di sotto del 50% della sua capacità produttiva, percentuale che vale anche per le partnership SAIC-Volkswagen, SAIC-GM e BAIC-Hyundai. La Volkswagen prevede che i suoi profitti scenderanno da 1,5 a 2 miliardi di euro nel 2024, a causa dell’intensificarsi della concorrenza.

TENGONO I PREMIUM - Non tutti i marchi stranieri però se la passano male in Cina. La Toyota ha aumentato la suo quota di mercato dal 4% registrano nel 2017 al 6% dello scorso anno, grazie ai suoi veicoli con motore a combustione, e anche la Tesla è passata dall’essere praticamente inesistente a una quota del 3% nel 2023. Resistono anche i marchi premium tradizionali, soprattutto le tedesche Audi, BMW e Mercedes, ma anche JLR e Volvo (che appartiene alla cinese Geely), che beneficiano di un passaggio all’elettrico più lento nel segmento più altro del mercato, in cui i concorrenti come Nio e Zeekr non riescono per ora a emulare i risultati dei marchi cinesi più generalisti. Lo ha confermato anche Oliver Zipse, ceo del gruppo BMW: “La competizione sui prezzi nei segmenti inferiori in Cina è molto, molto dura, ma nei segmenti superiori del mercato ciò non avviene allo stesso modo”.
 



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Ritratto di Luxior
3 aprile 2024 - 13:22
Vorrei sapere con tutte queste auto elettriche come si riuscirà al stare al passo nella produzione di energia.
Ritratto di Marino
3 aprile 2024 - 13:24
4
Finiremo come nella pubblicità della birra....per produrre energia in bici a pedalare :)
Ritratto di AndyCapitan
3 aprile 2024 - 14:40
4
Questo è un problema reale....vedrete se solo l'auto elettrica raggiungesse il 10 % in Italia..... tariffe al doppio e mancanza di corrente diffusa sul territorio!...
Ritratto di Comparsa
3 aprile 2024 - 16:45
Ma quando mai... l'AD stesso di Terna ha dichiarato che sono in procinto di organizzare la rete elettrica e in pochi anni saranno in grado di soddisfare tutta la domanda. Che, poi, in Italia, con questi tassi di crescita, cosa vuoi scombinare...
Ritratto di Mauriglio
4 aprile 2024 - 01:23
Esatto, l'energia basta e avanza. Purtroppo ora parte va sprecata per i picchi di assolvimento. I diversamente giovani ricorrano che nel 1970 dicevano che ci sarebbe stato petroliojprrbpochi anni. E ne sono passati già 50!
Ritratto di Comparsa
4 aprile 2024 - 08:07
Be', sta cosa del petrolio facile, però, è solo illusione: fino agli anni 70 era sufficiente zappare il deserto arabo per veder zampillare il petrolio, e pure di ottima qualità. Oggi gli USA lo estraggono col fracking, oppure il Canada dalle sabbie bituminose, ed entrambi i sistemi, oltre a essere molto costosi, comportano disastri inenarrabili. Basta cercare "sabbie bituminose Canada". In un modo o nell'altro (petrolio contro componenti delle batterie) stiamo producendo disastri, ma il primo può solo peggiorare; i materiali nelle batterie, invece, possono solo migliorare, visto che siamo agli inizi con la ricerca.
Ritratto di pierfra.delsignore
3 aprile 2024 - 14:54
4
Il petrolio nasce dagli alberi? Benzina o diesel ti arriva a costo energetico 0 nel serbatoio? Semplicemente dedicherai il risparmio di energia che dovresti utilizzare alla inefficiente dal punto di vista termodinamico produzione di carburante, le navi vanno costruite come le piattaforme e ci vuole energia, le navi si devono muovere e ci vuole energia, le trivelle vanno mosse e ci vuole energia, il petrolio va trasportato e ci vuole energia, il petrolio va raffinato e ci vuole energia, il prodotto raffinato va distribuito e ci vuole energia, la stessa stazione di servizio necessita di energia (elettrica) per la distribuzione nel serbatoio, si tratta solo di ritarare da spesa energetica in produzione di carburante a spesa energetica in produzione di elettricità. Tra l'altro una parte significativa può essere prodotta a impatto 0, con eolico, solare ed idroelettrico, in Italia siamo al 38% attualmente.
Ritratto di Comparsa
3 aprile 2024 - 16:55
Giusto a titolo di esempio, per tutti quelli che prevedono cataclismi energetici all'avvento dell'elettrico, piccolo esempio empirico (e personale): nel 2019, in un viaggio di ritorno da Vienna feci il pieno alla mia Ioniq ibrida, 45 litri di benzina. Uscii dall'autostrada a Firenze e arrivai fino a casa (prov. di Livorno) con ancora 70 km circa di autonomia indicata, 900 e passa km percorsi. 1 litro di benzina contiene circa 9,6 kWh di energia. Bene, avessi avuto l'elettrica attuale, al posto di quei litri di benzina, avrei potuto caricare l'equivalente di 430 kWh. Ammettendo di averli potuti immagazzinare tutti assieme, con i miei consumi medi attuali, avrei potuto percorrerci più di 3.000 km (e son stato stretto, la media indicata dall'auto è di 134 Wh/km). Ecco, al di là di tutti gli altri aspetti, in una discussione dove la logica prevale, dovrebbe bastare questo dato a chiarire in quale direzione procedere.
Ritratto di Tistiro
3 aprile 2024 - 17:11
Poi fai il pieno alle fast a 90cent e ciao ciao logica
Ritratto di Comparsa
3 aprile 2024 - 17:14
Ovvio, i geni come te si lasciano spennare così. Io preferisco i SuC a 0,46 cent/kWh oppure le HPC (FreeToX comprese, da 300 kW in su, in autostrada) a 0,38 con abbonamento.
Ritratto di Comparsa
3 aprile 2024 - 17:21
Chiedo scusa per il tono che ho usato, poco consono alla netiquette. Tistiro: mi è sfuggito per una serie di motivazioni (non inerenti a questa sede) che non sto qua a elencare, sorry...).
Ritratto di Sherburn
4 aprile 2024 - 15:02
Mi salvo lo scambio nel caso avessi l'abbaglio di voler prendere una bev. Già il fatto che si parli di abbonamento... L'auto i problemi me li deve risolvere, oltre un certo livello di complessità (nel mio caso molto basso, so di non essere uno dei primi banchi) prendo un treno. Sarà affascinante veder scorrazzare degli ingegneri elettronici garruli sui loro mezzi mentre risolvono equazioni, mentre noi campesinos analogici staremo seduti a bordo strada con lo stecchino tra i denti intagliando legnetti e commentando i vari modelli che passano.
Ritratto di Comparsa
4 aprile 2024 - 16:01
@Sher: alla faccia! Cioè, per usare il telefono, un abbonamento dovrai pur farlo, anche se ricaricabile, per usare l'auto è più complicato scegliere un abbonamento (che, peraltro, nei mesi che non usi, puoi pure sospendere e non pagare niente)? Boh, strano modo di concepire il quotidiano. Cmq, ognuno fa storia a sé, se a te disturba anche solo un semplice abbonamento da app, me ne farò una ragione.
Ritratto di Spock66
4 aprile 2024 - 15:12
Come, nel nuovo manuale di UG per il perfetto trollatore adesso hanno scritto che bisogna essere gentili ?? Forse perche' quando si e' disperati i rutti in faccia non servono piu' tanto come prima ? E allora, fenomeno, mi spieghi quante soste da Vienna ti servono per caricare 430 kWh come dici tu, facendo una confusione totale ? Te lo dico io, un'auto con batteria da 70 kWh servono almeno 8 pieni per non caricare sopra l'80% e sotto il 15%..ogni pieno una bella sosta di 30-40 minuti..da Vienna ci arrivi in 2 giorni a casa..
Ritratto di Comparsa
4 aprile 2024 - 16:08
@Spock: ecco, mi sono scusato proprio per non risultare come tu ti poni, e, visto il tuo commento, spero proprio di essere quanto di più lontano possa esserci dai tuoi interventi. Detto questo, visto che hai perso completamente il senso del mio commento (e non mi sorprende, d'altronde) ti risponderò nel merito rispetto alla tua osservazione: niente di più facile, basta un attimo su ABRP, inserisci le caratteristiche della tua auto, partenza e destinazione. Mi dà 4 fermate per un totale di poco più di 60' di ricariche. Con un po' di esperienza (ABRP è decisamente conservativo e indica un consumo di 215 Wh/km che io non ho mai raggiunto), secondo me con 3 fermate si fa senza problemi. Con la Ioniq ne facemmo cmq 2 (1 per il pranzo), quindi, alla fine, perderei, in più, forse 20'. Dici che 20' su 10 h di viaggio siano un ostacolo insormontabile?
Ritratto di Spock66
4 aprile 2024 - 16:19
Eh no bello mio, il giochetto non torna, lo so benissimo che per quel percorso servono 4 soste (e non sono poche), ma tu facevi il fenomeno paragonando il potere energetico della benzina con quello delle ricariche, che e' come comparare pere con pagnotte...poi una volta sgamato che il tuo paragone conta meno di zero vieni a fare l'offeso..quindi riassumendo, il tuo conteggio dei 430 kWh e' una immensa cavolata volta solo a impressionare il volgo (non certo uno come me che questi giochetti se li mangia a colazione) e resta il fatto che 4 soste da mezz'ora almeno invece di 1 da 3 minuti fanno una differenza ENORME
Ritratto di Comparsa
4 aprile 2024 - 16:49
@Spock: se lo sai benissimo che servono 4 soste (e, ribadisco, con la mia auto, secondo me, si riesce pure con 3 e, sottolineo di nuovo, con la benza ne feci cmq 2), perché scrivi che ci arriverei in 2 giorni e 8 pieni a casa? Scritto tuo, eh. Il concetto, te lo spiego, visto che ce n'è bisogno, è che, al di là dell'inquinamento, del "sound", del coinvolgimento, del cambio manuale, i motori, anche gli attuali, hanno uno spreco enorme di energia sotto forma di calore. A oggi, l'unico mezzo che abbiamo con un altissimo rendimento, è il motore elettrico. Giusto per fare un esempio, tu compreresti un prosciutto di 10 kg, pagandolo, che so, 30 euro al kg (quindi 300 euro), per mangiarne soltanto 2 o 2,5 e buttando dalla finestra tutto il resto? Poi, a te non piace l'elettrico? E a me che mi frega? Mica son qua per convincere qualcuno, né tantomeno convincere te.
Ritratto di Spock66
4 aprile 2024 - 17:27
Eh la mia Comparsa bella di trolluccio..oggi sono tignoso e ti spiano per bene..allora, che sappia fare benissimo i conti con i kW e i km l'ho dimostrato ridicolizzando la tua uscita insensata sui 430 kWh, ripeto volta esclusivamente a "impressionare" con il nulla cosmico, una specie di Don Abbondio dei tempi moderni (dubito che tu la capisca, ormai studiate tutto con chatGPT e vabbè)..poi veniamo alle soste, un Vienna Firenze sono a occhio (non ho voglia di andare su Google Maps) 800 Km (o 700 o 900 fa lo stesso)..dato che una automobilina elettrica caricando tra il 5 e l'80% (con i fast charger ti sconsiglio caldamente di andare oltre) fa mediamente 200-250 Km, ma in autostrada anche meno, molto meno (certo voi metrox andate ai 90 per risparmiare, ma non fate certo scuola), ecco che basta sapere le tabelline della moltiplicazione per capire che servono tra le 3 (velocità metrox) e le 4 soste per arrivare..poi tutte le menate sulla efficienza energetica lasciale pure alle fisime dei bambocci di Ultima Generazione, qui ne abbiamo parlato allo sfinimento e non vale la pena andare oltre..e poi anche a me non frega niente se ti piace andare sul girello elettrico, ma non venire qui a fare il saputello che parla di equivalenze caloriche ed efficienze termodinamiche..cadi male, molto male
Ritratto di Comparsa
4 aprile 2024 - 17:38
Non Vienna-Firenze, bensì Vienna-prov. di Livorno, quasi 1.000 km. Sta scritto sopra, non è difficile, puoi farcela. Inoltre, l'energia si misura in kWh, i kW misurano la potenza. Detto questo, continui a offendere, io cerco di spiegare le mie motivazioni e, soprattutto, cerco di dialogare riportando ciò che ho vissuto in prima persona; tu parli di cose che neanche utilizzi. Vedo che non c'è via d'uscita, quindi: hai ragione tu. Sarai soddisfatto, così, almeno, passerai serenamente la serata.
Ritratto di TheViking
3 aprile 2024 - 19:35
In Cina è facile, hanno un programma di crescita basato su idroelettrico (vogliono costruire una centrale idroelettrica da circa 60GW, che per inciso è il consumo elettrico di picco di tutta l'Italia) e nucleare (hanno già attaccato alla rete uno dei loro prototipi di reattore di quarta generazione, alla faccia di quel personaggio secondo cui la quarta generazione "non esiste") per cui nei prossimi anni non avranno grossi problemi. Intanto continuano certo a utilizzare e costruire centrali a carbone (all'ultima conferenza avevano detto che avrebbero continuato ad aumentare le loro emissioni fino a circa il 2030, con l'idea poi di raggiungere comunque il net-zero nel 2060). In Italia siamo invece letteralmente fo***ti. Anche volendo, le rinnovabili non avanzano perché tutti le vogliono tranne quando poi bisogna mettere le pale nella propria provincia o i pannelli solari sopra qualche campo abbandonato. L'idroelettrico importante è saturo e le biomasse non le contiamo, che per favore, l'idea di dire "brucio legna per fare energia" messa assieme alle rinnovabili fa ridere... nel frattempo continueremo a consumare energia nucleare che ci arriva da Francia e Slovenia.
Ritratto di Arreis88
3 aprile 2024 - 21:16
Io non mi esprimo ancora a riguardo, però leggo "Toyoda ha puntato il dito contro la situazione in Giappone, esemplificando come il Paese potrebbe trovarsi senza sufficiente elettricità durante i mesi estivi se tutte le automobili fossero alimentate elettricamente. La transizione verso i veicoli elettrici, secondo le stime presentate, costerebbe al Giappone tra 14 e 37 trilioni di Yen, equivalenti a circa 110-290 miliardi di euro". Mi auguro che Toyoda stia esagerando, perché se un paese avanzato come il Giappone rischia di incappare in certi problemi, il nostro che è dietro anni luce.... non voglio nemmeno pensarci.
Ritratto di Andre_a
3 aprile 2024 - 23:55
Il Giappone, da un punto di vista energetico, è un paese con molti problemi, non lo prenderei a modello.
Ritratto di Arreis88
4 aprile 2024 - 12:10
Noi invece siamo virtuosi......
Ritratto di Andre_a
4 aprile 2024 - 13:02
Dopo Fukushima, il Giappone si è fortemente appoggiato al carbone per produrre energia, blackout locali e richieste di moderare i consumi erano abbastanza frequenti. Ultimamente la situazione sta migliorando, ma se vuoi paragonare l'Italia ad un paese virtuoso dal punto di vista energetico, meglio guardare altrove, anche molto più vicino a casa. Da questo punto di vista Italia e Giappone non sono particolarmente dissimili.
Ritratto di FG
3 aprile 2024 - 13:25
Riepilogando: hanno attirato costruttori stranieri, li hanno obbligati a fare JW con case locali, gli hanno scippato il know-how e ora fanno da soli e vogliono pure esportare da noi. Siamo proprio furbi noi occidentali, sì...
Ritratto di Ricci1972
3 aprile 2024 - 13:53
+1
Ritratto di AndyCapitan
3 aprile 2024 - 14:43
4
Furbissimi....non abbiamo capito che i cinesi sono dei virus....si vogliono diffondere e conquistare ogni posizione economica.....e poi dite che non ci vogliono i dazi.....Dazi al 50% io metterei....vedresti come smettono!
Ritratto di FG
3 aprile 2024 - 17:55
Il problema è che poi, per ritorsione, ci mettono il 50% sulle cose che esportiamo noi (auto di lusso e macchinari, quindi i tedeschi non vorranno mai) o ci alzano i prezzi delle cose che producono là (telefonini, computer ecc)
Ritratto di GiaZa27R
3 aprile 2024 - 18:02
4
Concordo in toto
Ritratto di Road Runner Superbird
3 aprile 2024 - 14:04
E già, anche se le cose sembrano essere cambiate.
Ritratto di Goelectric
3 aprile 2024 - 14:17
Che poi lo fanno da una vita, "impara l arte e mettila da parte". L unica cosa positiva, è che sicuramente l auto elettrica verrà abbandonata, per produrre auto a benzina, che è cio che la gente vuole. Qualcuno ora dirà: fonte? Chiedete in germania...
Ritratto di giocchan
3 aprile 2024 - 14:34
Beh, bisogna anche dire che per anni il popolo cinese è stato lo schiavetto dell'occidente, che poteva comprare prodotti (specialmente elettronica di consumo ma non solo) a prezzi stracciati grazie al fatto che un'operaio cinese prendeva di stipendio da fame... oggi le cose sono parecchio cambiate, non sono nemmeno del tutto sicuro lo stipendio medio italiano sia così tanto superiore a quello di un collega cinese (specialmente contando il potere d'acquisto)
Ritratto di Road Runner Superbird
3 aprile 2024 - 14:45
Sono stati (e sono) lo schiavetto dei comunisti. I giappo sono orientali uguali e non sono schiavi di nessuno. I cinesi poi hanno anche gli schiavetti uiguri, cambogiani ecc.
Ritratto di Miti
8 aprile 2024 - 20:42
1
@FG ...tutto è cominciato con i tessuti, l'industria tessile. Poi scarpe, telefonini e smartphone, ponti, navi, macchinari industriali, grossi macchinari, adesso auto, la ultra velocità e aerei. Sono già usciti nello spazio a pochissimo tempo dal inizio dell'era spaziale cinese. Cosa abbiamo fatto noi , gli europei, in tutto questo tempo ? Abbiamo venduto tutto per due soldi. Nel nome del profitto di pochi, con l'aiuto della continua litigata tra i paesi al interno della comunità Germania in primis, guidati sempre da incompetenti e approfittatori nel nome di una presunta democrazia globalizzata. Il risultato? È questo. Dove in Europa non c'è più nulla. Se non terra bruciata. Ed è solo l'inizio.
Ritratto di Road Runner Superbird
3 aprile 2024 - 14:05
Una bolla che esploderà, 3/4 di produttori cinesi spariranno.
Ritratto di pierfra.delsignore
3 aprile 2024 - 16:32
4
Le startup nascono e spariscono come funghi è sempre successo così con l'innovazione tecnologica, basti pensare che degli oltre 110 marchi di motocicletta dei primi nel '900 presenti in USA ne rimasero meno di 10 nel 1940, sarà cosi con le EV alla fine dei tanti marchi cinesi ne rimarranno massimo 3 o 4 a dominare il mercato
Ritratto di Road Runner Superbird
3 aprile 2024 - 17:44
Esatto. Penso che resteranno BYD, Chery, GWM, Sai, forse qualche altro produttore e comunque con molti meno marchi (adesso hanno un marchio per modello, quasi indistinguibili, sia per caratteristiche che per design).
Ritratto di Road Runner Superbird
3 aprile 2024 - 17:44
Saic**
Ritratto di Lele_1998
3 aprile 2024 - 14:06
3
"La competizione sui prezzi nei segmenti inferiori in Cina è molto, molto dura"= non vogliamo abbassare i margini osceni adottati dal 2019, a noi europei va bene vendere auto di lusso, il resto lo facciano loro e in fretta, che dobbiamo togliere quel poco che rimane sotto i 25.000 euro. Era chiaro che sarebbe arrivato questo momento: le auto low-cost saranno cinesi a livello mondiali, i ricconi e chi vuole finanziare a 40-50% di stipendio sceglierà un marchio europeo.
Ritratto di Ferrari4ever
3 aprile 2024 - 15:26
1
Spuntano 20 nuovi costruttori al mese, con aiuti statali vendono macchine a niente.
Ritratto di Lele_1998
3 aprile 2024 - 18:38
3
Se i soldi regalati alla Fiat fossero stati distribuiti sui cc dei cittadini oggi avresti un 120-150.000 euro sul conto in più
Ritratto di ilariovs
3 aprile 2024 - 15:38
Non vedo il problema le vendite perse in Cina, potranno essere recuperate altrove... FORSE.
Ritratto di Alfiere
3 aprile 2024 - 16:17
2
Gli stiamo regalando un industria intera, complimenti.
Ritratto di alex_rm
3 aprile 2024 - 16:47
I costruttori cinesi di auto elettriche sono avvantaggiati dalle conosce date dai costruttori occidentali gratuitamente(per poter vendere li hanno dovuto fare jointventure 50/50 con costruttori cinesi)e di soldi dello stato cinese. Oramai l’Italia é in declino industriale e demografico
Ritratto di Nonmenefreganiente Dellevostreopinioni
3 aprile 2024 - 16:48
se poi, come faranno, si uniscono alla russia militarmente, spingeranno noi occidentali fuori dal campo gravitazionale terrestre
Ritratto di stefbule
3 aprile 2024 - 17:13
12
Ovviamente io direi. Gli abbiam fatto vedere come si fanno le auto e ora non hanno più bisogno di imparare (anche perchè sono famosi nel copiare in fretta). Manca solo l'esperienza che piano piano arriverà pure lei.
Ritratto di Gordo88
3 aprile 2024 - 18:13
1
Questo mi fa tornare ai tempi del "sommo" ed alle sue teorie bistrattate da molti..
Ritratto di Quello la
3 aprile 2024 - 22:55
Quanto manca a me, caro Gordo, e a… coso, come si chiama… quello con la lettera F…
Ritratto di Gordo88
4 aprile 2024 - 12:52
1
Eh si quello che bistrattava più di tutti ma alla fine gli voleva bene..:)
Ritratto di Luxior
3 aprile 2024 - 18:49
Scusate, ma l'estate scorsa a causa del caldo torrido al centro-sud ci furono stacchi di corrente continua perché la produzione Nazionale non riusciva a soddisfare la domanda. Credo che se si arrivasse ad un mercato interno di auto elettriche al 40%, in estate potremmo avere seri problemi con la produzione attuale di energia. Poi se da qui a 5 anni le cose dovessero cambiare allora sarebbe tutt'altra cosa.
Ritratto di Quello la
3 aprile 2024 - 22:56
Cià pure ragione il caro Luxior, o no?
Ritratto di Citty75
4 aprile 2024 - 11:44
Non confondiamo la capacità di distribuzione con la capacità di produzione. La rete è dimensionata su un consume medio, come qualsiasi cosa che vada dimensionata. Quando ci sono picchi questi eccedono la media e la rete "salta", oppure si taglia la distribuzione per proteggere la rete stessa. Questo non significa che non ci sia energia, ma solo che la rete oggi non sia in grado di distribuire tutta quella che serve in certi momenti. Il giorno che servisse distribuirne di più regolarmente la rete verrà aggiornata, anche perchè è solo convenienza loro vendere più energia possibile.
Ritratto di Sherburn
4 aprile 2024 - 14:40
Mah, se ho capito bene le auto elettriche costeranno sempre un botto, perchè il disegno è di definire premium tutte le auto, e quelli che ora si credono classe media (per l'elite è bestiame, neanche plebe) semplicemente smetteranno di usarla. Autobus, pullman autostradali, monopattini, biciclette. Il resto ce lo si fa consegnare dai corrieri.
Ritratto di Trattoretto
3 aprile 2024 - 19:34
Si stanno spingendo fuori anche tra di loro. C'è una sovra produzione che ricorda quella europea di 5-6 anni fa. Con gli stessi effetti. Prezzi in ribasso per svuotare i piazzali e infine fusioni o acquisizioni di chi da solo non fa abbastanza utili.
Ritratto di Oxygenerator
4 aprile 2024 - 08:22
Eh beh, è casa loro.
Ritratto di Iserniese
4 aprile 2024 - 20:01
I produttori cinesi stanno spingendo fuori mercato anche i concorrenti che giocano in casa loro. Altro che quelli interni!! Il tutto grazie a fondi statali erogati a man bassa . Non si spiega altrimenti il fatto che su dieci attivita vendute 5/6 siano acquistare da loro. Stiamo subendo un'invasione già da anni , e questa e' la seconda. Iserniese.
Ritratto di AZ
4 aprile 2024 - 22:09
Certo, con misure illegali nei Paesi occidentali.