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De Tomaso, tutto da rifare

04 aprile 2015

Il fondo che a marzo aveva vinto l’asta per la De Tomaso non ha versato i due milioni di euro che si era impegnata a pagare.

De Tomaso, tutto da rifare
VIA CRUCIS - Quest’anno sarà lunga più di sette giorni la settimana della Passione per i lavoratori della De Tomaso di Torino, al centro di una annosa vicenda che pare non voler mai concludersi. La casa automobilistica era fallita nel 2012 e dopo varie vicissitudini si era arrivati alla gara d’asta per l’assegnazione di ciò che resta della De Tomaso produttrice di brillanti vetture GT. 
 
APPUNTAMENTO A FINE MESE - Il 19 marzo il Tribunale fallimentare aveva aggiudicato la De Tomaso alla società finanziaria svizzero-lussemburghese L3 Holding, facente capo al fondo di investimento Genii Capital. Perché la cosa fosse perfezionata la L3 Holding doveva versare 2,05 milioni di euro, ma ciò non è avvenuto e il giudice non ha potuto far altro che annullare l’aggiudicazione e indire un’altra asta, fissata per il 28 aprile.
 
IPOTESI GIUDIZIARIA - Oltre a fissare la nuova gara d’asta il giudice fallimentare ha anche trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica con l’ipotesi del reato di turbativa d’asta. Intanto i rappresentanti della L3 Holding si sono defilati e sono irreperibili. In sostanza la Procura dovrà verificare se la partecipazione all’asta con un’offerta di 2,05 milioni per poi non onorare l’impegno non sia configurabile come reato penale, appunto la turbativa d’asta. Da notare che la L3 Holding aveva già versato 57 mila euro a titolo di cauzione; somma che ovviamente non le sarà restituita. 
 
PROSPETTIVE BUIE - Ma ad avere la settimana di Passione prolungata sino a fine mese sono soprattutto i lavoratori dello stabilimento De Tomaso di Grugliasco (che sono poi ex-Pininfarina, dato che la De Tomaso aveva rilevato l’impianto dalla Pininfarina). I lavoratori stanno beneficiando del trattamento di mobilità, ma l’ammortizzatore sociale era stato concesso a fatica a fine 2014, e scadrà a fine 2015. Un eventuale fallimento anche della seconda asta creerebbe una situazione molto difficile, per i lavoratori e per i tanti creditori. A essere interessati sono 800 addetti di Grugliasco e 120 nella sede di Livorno.
 
INTERESSA IL MARCHIO - Va ricordato che alla prima asta avevano partecipato due altri pretendenti: i cinesi della Ideal Time Venture - con sede legale nelle Isole Vergini e sede operativa a Hong Kong - e il gruppo italiano EOS, ma entrambi avevano manifestato interesse soltanto per l’acquisizione del marchio e non per le attività industriali. La presentazione di un piano industriale era invece stata un elemento importante della proposta della L3 Holding. 
 
STABILIMENTO OBSOLETO - In conclusione è da rilevare che la vicenda De Tomaso rischia di andare a creare problemi alla Pininfarina. La vendita da parte di quest’ultima alla De Tomaso dello stabilimento di Grugliasco avvenne al prezzo di 14 milioni: due messi dall’imprenditore Gianmario Rossignolo, allora azionista di riferimento della De Tomaso, e gli altri 12 dalla Regione Piemonte. Recentemente i magistrati, oltre che rinviare a giudizio Rossignolo e altre 11 persone per il fallimento della Tomaso, hanno anche avviato un’indagine sull’operazione che in sostanza aveva lo scopo di salvare dal fallimento la Pininfarina più che avviare il rilancio della De Tomaso. Lo stabilimento ceduto in effetti viene definito da tutti “obsoleto” e impossibile da riutilizzare per la produzione. E ciò ovviamente crea un problema grosso nella prospettiva di un pretendente all’acquisto della De Tomaso.


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Ritratto di lucios
4 aprile 2015 - 23:47
4
....risorgono i marchi e le loro fabbriche, qui li affossano!
Ritratto di Sepp0
5 aprile 2015 - 12:37
...ad esempio? Tra l'altro non si capisce bene perchè qualcuno dovrebbe essere entusiasta di investire milioni a babbo morto in un marchio ad appeal ZERO come De Tomaso (che se è fallita ci sarà un motivo, come nel 99% dei casi in cui un marchio fallisce). Qua nei forum siamo sempre tutti omosessuali col sedere degli altri, come si dice dalle mie parti.
Ritratto di paolone86
5 aprile 2015 - 16:49
Ad esempio bugatti fallita miseramente in italia venduta ad un gruppo serio e risorta in francia...Detomaso è un brand con una storia importante alle spalle certo è che non la puoi vendere al primo cioccolataio che passa come è già avvenuto due volte l'appeal di un brand lo crei fino a 15 anni fa apple non la conosceva nessuno ora è sulla bocca di tutti o quasi...dovrebbe ritornare alla realtà originario che è uno stabilimento piccolo con poche persone molto specializzate e potrebbe rinascere con una nuova versione della pantera...inutile tentare di far risorgere un brand dalle ceneri con un baraccone di 920 persone prese credo in ottica di qualche joint venture estera per produrre un SUV...
Ritratto di Sepp0
5 aprile 2015 - 20:17
...Bugatti sarebbe "risorta"? Ma se è in perdita perenne, lasciamo perdere che è meglio. Ah, ma forse tu intendi che qualcuno si dovrebbe accollare De Tomaso e farle fare la stessa fine di Bugatti. Perchè non ce li metti tu i soldi? Accomodati. E, per carità diddio, Apple è conosciuta da 30 anni almeno, non facciamo paragoni folli. Ripeto, siete tutti bravi coi soldi degli altri, chissà come mai nessuno di voi (e manco io, per carità) è AD di qualche multinazionale. Solo sfortuna, immagino.
Ritratto di paolone86
8 aprile 2015 - 18:57
Se bugatti o meglio VW vende in perdità saranno affari suoi...eh si per me bugatti è risorta perchè purtroppo nel mondo odierno non si può fare tutto solo con la finanza come ama fare sicuramente uno dei top manager in auge al momento Mr. maglioncino...se hanno investito su una macchina del genere qualche motivo ci sarà e se sfugge a me o a te fidati che in volkswagen lo sanno il perchè...poi secondo me in quei costi è inclusa la fantomatica w12 sviluppata e mai lanciata per far posto a questa...paragonare la apple degli anni 90 a quella del 2015 e un insulto all'intelligenza scusa negli 90 aveva imac e macbook bei prodotti ma non di nicchia di più nel 2015 ha iphone, ipad ed è sulla bocca di chiunque manco avesse fatto chissa cosa...
Ritratto di paolone86
8 aprile 2015 - 18:57
Se bugatti o meglio VW vende in perdità saranno affari suoi...eh si per me bugatti è risorta perchè purtroppo nel mondo odierno non si può fare tutto solo con la finanza come ama fare sicuramente uno dei top manager in auge al momento Mr. maglioncino...se hanno investito su una macchina del genere qualche motivo ci sarà e se sfugge a me o a te fidati che in volkswagen lo sanno il perchè...poi secondo me in quei costi è inclusa la fantomatica w12 sviluppata e mai lanciata per far posto a questa...paragonare la apple degli anni 90 a quella del 2015 e un insulto all'intelligenza scusa negli 90 aveva imac e macbook bei prodotti ma non di nicchia di più nel 2015 ha iphone, ipad ed è sulla bocca di chiunque manco avesse fatto chissa cosa...
Ritratto di paolone86
8 aprile 2015 - 18:57
Se bugatti o meglio VW vende in perdità saranno affari suoi...eh si per me bugatti è risorta perchè purtroppo nel mondo odierno non si può fare tutto solo con la finanza come ama fare sicuramente uno dei top manager in auge al momento Mr. maglioncino...se hanno investito su una macchina del genere qualche motivo ci sarà e se sfugge a me o a te fidati che in volkswagen lo sanno il perchè...poi secondo me in quei costi è inclusa la fantomatica w12 sviluppata e mai lanciata per far posto a questa...paragonare la apple degli anni 90 a quella del 2015 e un insulto all'intelligenza scusa negli 90 aveva imac e macbook bei prodotti ma non di nicchia di più nel 2015 ha iphone, ipad ed è sulla bocca di chiunque manco avesse fatto chissa cosa...
Ritratto di paolone86
8 aprile 2015 - 18:57
Se bugatti o meglio VW vende in perdità saranno affari suoi...eh si per me bugatti è risorta perchè purtroppo nel mondo odierno non si può fare tutto solo con la finanza come ama fare sicuramente uno dei top manager in auge al momento Mr. maglioncino...se hanno investito su una macchina del genere qualche motivo ci sarà e se sfugge a me o a te fidati che in volkswagen lo sanno il perchè...poi secondo me in quei costi è inclusa la fantomatica w12 sviluppata e mai lanciata per far posto a questa...paragonare la apple degli anni 90 a quella del 2015 e un insulto all'intelligenza scusa negli 90 aveva imac e macbook bei prodotti ma non di nicchia di più nel 2015 ha iphone, ipad ed è sulla bocca di chiunque manco avesse fatto chissa cosa...
Ritratto di paolone86
8 aprile 2015 - 19:07
E comunque da quel poco che ho letto su businessinsider della notizia della perdita di 5.000.000€ a macchina sembrerebbe na mezza fregnaccia e da prendere con le pinze in pratica sono conti fatti a membro di segugio su supposizioni e che dicono che forse ci rimettono una cifra spropositata personalmente credo che in qualsiasi business con perdite del genere tireresti i remi in barca invece gli danno un futuro
Ritratto di Strige
6 aprile 2015 - 23:44
Certa gente non dovrebbe stare su un sito di vetture....parlano senza sapere nulla della bugatti, eppure parlano. Dovrebbero mettere una legge che dovrebbe vietare di scrivere falsità su internet (o anche idiozie, ma su questo non ci si può far nulla). Purtroppo siamo in Italia, e gli italiani sono bravi a criticare gli altri....peccato che guardando gli altri poi si dimenticano di guardare in casa propria. Meno male che sono emigrato in tempo...
Ritratto di lucios
5 aprile 2015 - 23:53
4
.....queste cose non le devi dire a me, ma a coloro che, avendo un progetto valido, hanno rivitalizzato e reso importanti marchi (e relativi impianti industriali) che erano decotti, sepolti oppure in via d'estinzione: come TATA con JAGUAR e LAND ROVER, i cinesi con VOLVO, BMW con MINI, VW con SEAT, SKODA E LAMBORGHINI, ecc.
Ritratto di Sepp0
6 aprile 2015 - 20:29
Jaguar, Land Rover, Mini, Volvo, Seat e Skoda non era minimamente paragonabile a quella di DT, anche come appeal. DT al di fuori dell'Italia non la conosce nessuno. Se nessun grande gruppo si interessa a DT, vuol dire che nessuno ci crede più di tanto. Mi spiace per i lavoratori coinvolti, ma in questo periodo ci si va coi piedi di piombo anche con gli investimenti.
Ritratto di lucios
6 aprile 2015 - 23:12
4
.....non è proprio così. Seat navigava in bruttissime acque, Skoda sarebbe scomparsa sotto la concorrenza delle auto occidentali, Mini annaspava e non poco, Volvo è stata tirata per i capelli, e Jaguar ormai produceva solo l'nsima vesione della XJ.........se non c'è l'interesse dei gruppi americani ed europei è perchè la maggior parte di questi hanno già un marchio supercar........potrebbero essere i koreani, i francesi, i giap o qualche indiano a comprare questa casa e decidere, con un progetto serio, che ne so, anche in stile tesla, a produrre un nuovo modello. Purtroppo in giri non ci sono tanti bravi industriali automobilistici ma solo capitalisti alla ricerca di qualche affare, e questo non fa bene al mondo dell'auto.
Ritratto di Sepp0
6 aprile 2015 - 23:50
...che economicamente stavano arrancando, ma erano conosciute dappertutto e, ognuna a modo loro, avevano un certo appeal. De Tomaso non produce più auto dal 1990 o giù di lì. 25 anni, mica bruscolini. A costo di risultare stucchevole, se nessuno si sta facendo avanti per rilevare marchio e operai, significa che nessuno ci crede. Se nessuno ci crede, il marchio "l'era quel che l'era", se Maserati, Lamborghini e Bugatti a modo loro sono sopravvissute non può solo essere "cu|o" mentre invece DT ha pescato il cerino corto.
Ritratto di lucios
7 aprile 2015 - 15:53
4
....NOBLE, CATERHAM, e tanti altri piccoli marchi inglesi, olandesi, amerciani poco conoscuti che sono stati oggetto di investimenti validi e che ora hanno una loro fetta di mercato. Lo stesso potrebbe accadere con la De Tomaso. E poi la Guarà è stata prodotta fino agli anni 2000 e oltre.
Ritratto di lucios
7 aprile 2015 - 15:54
4
.....il marchio lo cercano in parecchi? Ci sarà un motivo?
Ritratto di Sepp0
8 aprile 2015 - 12:02
...è fallito? Iniziamo a chiederci questo. :)
Ritratto di lucios
9 aprile 2015 - 15:02
4
....del cane che si morde la coda! Io penso che in Italia sia fallito il sistema, il quale si è portato con se aziende importanti che nel passato erano il fiore all'occhiello del nostro paese (leggi pininfarina che sta per andarsene, leggi la pernigotti, ecc). Non siamo stati in grado di difendere le nostre eccellenze, né tanto meno di fare sistema, come invece è successo ad esempio in Inghilterra dove negli anni 90 l'industria dell'auto era bella che morta, ma la dirigenza pubblica e privata si è rimboccata le mani, ha trovato partner validi (non a caso tedeschi, che sanno produrre, vendere, e creare auto) ed oggi sono sulla cresta dell'onda. Si parlava di morte della Lotus, della Aston Martin, che per un periodo stavano anche peggio della De Tomaso, eppure sono risorte. Le cause sono queste, fallito il sistema Italia, come possono esistere i microsistemi (le aziende), soprattutto quelel più deboli? Io credo che la stessa Lancia, data in mano a gente seria e capace, risorgerebbe e guadagnerebbe importanza a livello internazionale!!!! De Tomaso potrebbe fare lo stesso. Era un prodotto di nicchia, amato e consociuto nel mondo, non come Ferrari, Lamborghini, però sicuramente apprezzato!
Ritratto di osmica
7 aprile 2015 - 10:49
Mica nocciline!!! Presumo che sei anche fiero di tali provvedimenti!
Ritratto di Vespa Primavera
7 aprile 2015 - 12:32
E fanno pure gli spiritosi!!! http://www.motori.it/anteprime/84092/lancia-ufficiale-delta-hf-integrale-tornera-nel-2016.html
Ritratto di SINISTRO
7 aprile 2015 - 22:55
3
E' una bella batosta. Mi sfugge l'assioma Chrysler/Lancia, ma credo che Maglioncino blu sappia il fatto suo... (FCA docet!). Non credo si verifichi un altro episodio FIAT/DR, visto che non esiste più l'art.18, però "mai dire mai".
Ritratto di Gino2010
8 aprile 2015 - 11:42
o ce li ha messi lo zio sam,alias BO?Voi??'avete risollevato lancia?avete rilanciato AR?esiste una fiat che venda quanto la gloriosa uno?esiste il marchio fiat in cina?per il momento sembra vada bene maserati.Sembra.
Ritratto di Sepp0
8 aprile 2015 - 12:18
...che l'Europa sarà un mercato sempre meno strategico per FCA. Non per niente è stato acquisito il gruppo Chrysler, per far numeri in un mercato che conta molto (non è un mistero che i marchi giapponesi che qui da noi hanno numeri da zerovirgola sopravvivano e prosperino grazie al mercato USA). I marchi italiani saranno ridimensionati e resi redditivi con pochi modelli, come si sta facendo con la gamma 500 e come si farà anche con Alfa Romeo (o almeno ci si proverà). Non potendo FIAT contare sulle percentuali bulgare che altri paesi riconoscono ai loro costruttori (e capisco la Germania, ma le auto francesi non sono migliori in nulla di quelle italiane eppure i francesi continuano a comprarne a pacchi mentre da noi al di sopra del segmento B le Fiat non le vuole nessuno), questa è l'unica via per sopravvivere.
Ritratto di mecner
7 aprile 2015 - 13:03
Davvero, un gran peccato.
Ritratto di TheStig_97
5 aprile 2015 - 11:07
Che vergogna! Pensavo fosse una compagnia seria questa L3 Holding, presentarsi con un piano industriale, tante prospettive per il futuro... e poi se la svignano. Che li denuncino con tutto il cuore per turbativa d'asta!
Ritratto di tuco pacifico benedicto juan maria ramirez
5 aprile 2015 - 11:45
Ci sarà dietro magari Manenti del Parma calcio? :) che amarezza
Ritratto di paolone86
5 aprile 2015 - 16:53
credo sia irrealistico rianimare un brand in coma profondo appiopandosi un baraccone da 920 persone mi dispiace per gli operai ma non credo sia il caso di farsi illusioni salvo non entri in competizione per salvare il brand ed i posti di lavoro qualche grande gruppo automobilistico che potrebbe salvare capre e cavoli...
Ritratto di Sepp0
6 aprile 2015 - 20:33
sembra tutto chiaro: più di qualcuno vorrebbe il marchio, ma senza vincoli sugli operai. Non appena si mettono vincoli occupazionali, i compratori si dileguano.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
6 aprile 2015 - 10:19
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