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Desio ospiterà il Registro Autobianchi

30 aprile 2014

La città brianzola dove nacque lo storico marchio, potrebbe diventare la nuova sede del club della marca.

Desio ospiterà il Registro Autobianchi
UN PASSATO DI SUCCESSI - Dalla Bianchina, alla Primula, fino alla A112 (foto sotto) e alla Y10 (qui sopra), nei suoi 37 anni di attività (dalla fondazione nel 1955, alla chiusura nel 1992) l’Autobianchi ha costruito vetture di piccola cilindrata, che sono passate alla storia per la loro personalità spiccata, per le finiture di un certo pregio e per alcune innovazioni. Per esempio, la Primula del 1964 è stata la prima vettura a trazione anteriore del gruppo Fiat e, già nel 1963, la spider Stellina aveva una leggera carrozzeria in vetroresina. L’Autobianchi, fondata non solo della Fiat, ma anche della Edoardo Bianchi e della Pirelli (tutti e tre soci con il 33% ciascuno dell’azienda) aveva sede e stabilimento a due passi da Monza, a Desio. La fabbrica, che arrivò a occupare un’area di 300.000 metri quadrati e a contare 4000 dipendenti, divenne uno dei poli industriali più importanti della Brianza (l’area a nord di Milano) e, quando la produzione cessò, aveva sfornato tre milioni e 700 mila veicoli. 
 
 
RITORNO A CASA - Oggi il marchio lombardo vive ancora grazie al Registro Autobianchi. Dal 1987 il sodalizio riunisce gli appassionati della casa e ha sede alle porte di Torino, a Orbassano. Proprio la sede del club (compreso il suo ricco archivio di documenti storici) potrebbe essere presto trasferita a Desio, a villa Viganò, un tempo inglobata nello stabilimento (oggi smantellato) Autobianchi. L’iniziativa è del presidente del Registro Autobianchi, Marco Lerda, della Camera di Commercio di Monza e del sindaco di Desio, Roberto Corti. Con l’occasione, potrebbe essere aperto anche un museo del marchio, gestito degli ex dipendenti della casa. L’intenzione è che l’operazione si concretizzi in tempo per l’Expo 2015, quando verrà anche organizzato un grande raduno di vetture Autobianchi.


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Ritratto di Sprint105
30 aprile 2014 - 18:53
speriamo in bene. Ben venga anche il museo
Ritratto di impala
30 aprile 2014 - 22:43
una bella notizia. Bene il salvataggio della storia dell'automobile Italiana
Ritratto di onavli§46
1 maggio 2014 - 20:46
della storia dell'auto italiana forse si, ma per l'auto italiana in quanto tale, tutto è da verificarsi.
Ritratto di Bruno91
1 maggio 2014 - 08:35
1
(veramente stupenda la Y10 Fila della foto) :)
Ritratto di Moreno1999
1 maggio 2014 - 15:49
4
E' dove vado a scuola. Adesso al posto della mensa dipendenti e di parte della fabbrica c'è un...ristorante.
Ritratto di UnAltroFiattaro
1 maggio 2014 - 21:57
E' stata la prima macchina che ho guidato!
Ritratto di IloveDR
2 maggio 2014 - 09:03
3
ora qualcuno si impegni per un museo Lancia a Chivasso e un museo AlfaRomeo a Leuca (finibus terrae)
Ritratto di TommyMichi
2 maggio 2014 - 12:32
Sarebbe stupendo che la Fiat riutilizzasse questo storico marchio per dei modelli speciali o magari una piccola gamma di vetture innovative ricercate e più votate allo spirito Autobianchi, la A112 era stupenda, sarebbe da riproporla in chiave moderna..
Ritratto di supermaxx
3 maggio 2014 - 13:59
TommyMichi, La penso come te, sarebbe davvero da riproporre un A112 in chiave moderna! un succesone!! Vedi 500, Mini, new Beetle.
Ritratto di Massimo126
5 maggio 2014 - 07:53
Io avevo ex lancia y motore 1.000 ottimo,preso 18anni,dopo passato circa 6anni e fatti tanti km 300.000 e comincia rumore e ho venduto !!e davvero stupento motore.
Ritratto di demarchig
5 maggio 2014 - 10:12
rifare la A112 in chiave moderna ....magari sportivetta come la vecchi Abart ! Chi se la ricorda ? Aveva la bellezza di 70 cv ! Secondo me sarebbe una bella concorrenza per la mini, magari farla un po' più "maschile" della 500
Ritratto di davenport
5 maggio 2014 - 14:56
io ho avuto la 70HP, grintosa e divertente, sono d'accordo la Fiat potrebbe partendo dalla 500/panda costruire una 112 in chiave moderna , la Y attuale non mi dice molto