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Dieselgate: un modo per chiedere il risarcimento

01 luglio 2016

Fare causa alla Volkswagen per le sue auto TDI con inquinamento fuori regola? Le possibilità sono diverse.

Dieselgate: un modo per chiedere il risarcimento

IL RICHIAMO - Ai proprietari delle auto coinvolte nel dieselgate, il gruppo Volkswagen suggerisce di aspettare (con grande pazienza, dato che a settembre si celebra un anno dallo scoppio del bubbone) la lettera che invita a portare la vettura in officina; qui verrà aggiornato il software della centralina elettronica, con la promessa che le emissioni inquinanti saranno, da allora in poi, entro i limiti di legge. Nient’altro: non è prevista nessuna forma di risarcimento. Tuttavia, alla luce di quanto successo negli Stati Uniti (vedi qui), dove la casa è pronta a riconoscere fino a 10.000 dollari ai proprietari delle vetture incriminate, in Europa c’è chi pensa che il richiamo sia una soluzione troppo “comoda”, oltre a dubitare fortemente che le auto aggiornate potranno mantenere invariate prestazioni e affidabilità originali. E, di conseguenza, sta pensando di fare causa al colosso tedesco.

VITTORIA “FACILE”? - Ci sono associazioni che stanno organizzando azioni collettive di richiesta danni (class action), ma ce n’è anche chi invita i proprietari delle turbodiesel incriminate a intentare delle cause singole. È il caso, fra gli altri, dell’associazione europea per la difesa dei diritti dei consumatori (Apdef, http://dieselgatecars.com/it/), nata in Spagna nel 2012 e che si sta espandendo nel resto d’Europa. Sotto il “cappello” della Apdef agisce una schiera di avvocati indipendenti, ma già informati sul caso dieselgate, e che propongono agli automobilisti un “contratto” standard: 450 euro (dei quali 350 di tasse) per la notifica iniziale, e poi nessuna spesa extra se il risultato in tribunale fosse negativo. Viceversa, anche i 350 euro di tasse iniziali verrebbero rimborsati in caso di vittoria; quest’ultima, secondo il presidente dell’Apdef Francesc Rafanell, “è probabile quasi al 100%, perché la Volkswagen ha già ammesso di aver manipolato le centraline, e che le emissioni inquinanti sono fuori legge. Non c’è quindi bisogno di dimostrare nulla di fronte al giudice.”

TRE IPOTESI - “In sede civile - continua Rafanell - ci sono tre azioni possibili. La prima consiste nel fare domanda di sostituzione del veicolo “taroccato”, ottenendone in cambio uno nuovo. Oppure, si può chiedere l’annullamento e/o la risoluzione del contratto di acquisto: la vettura sarà riconsegnata alla Volkswagen, che in cambio dovrà fornire un importo di denaro equivalente al valore attualizzato del veicolo, sommato al valore affettivo e agli interessi legali. Infine, si può fare una domanda di risarcimento, reclamando l’indennizzo per il danneggiamento causato dalle informazioni omesse dalla Volkswagen al momento della vendita”. Al proposito, gli avvocati della Apdef stanno pensando di chiedere una percentuale del valore attuale della vettura (si parla del 70% delle quotazioni dell’usato) e i danni morali: una cifra variabile di caso in caso, ma di almeno alcune migliaia di euro.

CLASS ACTION O CAUSA SINGOLA? - Quanto al perché la causa singola possa essere preferibile alla class action, Rafanell fornisce due motivazioni: “In base alla nostra esperienza, i tempi per arrivare a una soluzione si allungano molto, soprattutto in situazioni come il dieselgate, dove ogni caso è diverso dagli altri per tipo di veicolo, chilometraggio, valore e quant’altro. Il che comporta la raccolta e l’esame di una enorme quantità di documenti. Inoltre, pur essendo convinti che la ragione sia dalla nostra parte, sappiamo bene che il giudice è un essere umano, e che la decisione è nelle sue mani. Insomma, anche in casi lampanti come questo, c’è una sia pur piccola possibilità di perdere una causa. Se questo capita a noi, significa che su cento clienti vincitori, uno o due non riusciranno a ottenere quanto sperato (e avranno speso 450 euro, ndr). Nel caso della class action, se la risposta è negativa, tutti tornano a casa con un pugno di mosche.”



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Ritratto di MAXTONE
1 luglio 2016 - 21:03
Ciao Dico (scusate l'off topic), ho visto che negli usa e' possibile ordinare un kit di calandra a clessidra (il quale non richiede neppure la sostituzione del paraurti ma solo di qualche adattamento tagliando qua e la) disponibile per diversi modelli di Lexus del vecchio corso tra cui la IS prima serie: Trovi un operazione del genere consigliabile o un inutile tamarrata? Il risultato estetico e' quasi sorprendente e molto naturale, l'ho visto su un SC 430 e sembrava nata con la Spindle Grille.
Ritratto di MAXTONE
1 luglio 2016 - 22:43
guarda ti linko questo disponibile per la IS -F 2008 mi sembra una delle conversioni più riuscite www.clublexus.com/...f.../734137-an-is-f-bodykit-... ma anche questo per l' SC Roadster www.clublexus.com/.../sc.../677460-what-would-it... Capisco il tuo consiglio per il quale una calandra tipo TRD o Modellista che riprendono la sagoma di quella di serie modificandone solo la trama, potrebbe star meglio sulla XE10 di quanto non ci stia la Spindle Grille ma ritengo un operazione del genere troppo discreta e sobria per far esclamare a me stesso e qualche astante "wow" come invece accadrebbe con una XE10 aggiornata con la clessidra anche se mi rendo conto che in questo modo l'effetto vorrei ma non posso è quasi dietro l'angolo.
Ritratto di MAXTONE
3 luglio 2016 - 21:42
Penso tu abbia ragione in quanto la somiglianza tra XE20 e XE30 e' molto più marcata e stacca decisamente con l'XE10. Tuttavia ho preso l'XE10 non perché non arrivassi alla XE20 ma solo perché quest'ultima non può vantare alcune caratteristiche meccaniche pregevoli come il sei in linea e le sospensioni a doppio triangolo anteriori e posteriori. Inoltre la diesel, quella che avrei dovuto prendere come scelta "quasi obbligata", non disponeva dell'automatico al quale proprio non volevo rinunciare. Semmai, pur amando tanto la XE20 penso che la prossima sarà la XE30 perché la voglio assolutamente ibrida però è certo che non darò via la XE10, il mio esemplare e' troppo raro per rinunciarvi (forse l'unico in Italia dotato di differenziale LSD).
Ritratto di Automotive
1 luglio 2016 - 23:47
Chi sbaglia paga.....in Europa come in America. Giusto DR ? .....n.b. vai a vederti le vendite Giulia....sfigato!!
Ritratto di gasab
2 luglio 2016 - 01:11
Qualche proprietario di VW incriminate nel dieselgate ha ricevuto la convocazione in officina e ha eseguito la modifica alla centralina? Chiedo se le prestazioni e i consumi sono uguali a prima o sono cambiati?
Ritratto di LanciaRules
2 luglio 2016 - 12:32
Sono identici perché è uno specchietto per le allodole. Esattamente come tutti i prodotti VW
Ritratto di all'avanguardia della truffa2
2 luglio 2016 - 14:59
l'aggiornamento software, è solo una facciata per non fare nulla a costo zero. Non rischierebbero mai, con un aggiornamento software, di inficiare anche sull'affidabilità, già piuttosto scarsa, dei loro mezzi a motore. D'altronde, a questa gente, non è mai interessato nulla dell'ambiente, delle leggi, e dell'etica di comportamento e di fiducia verso i propri clienti. Quest'ultimo aspetto, avvalorato dalla diversità di trattamento, che sembra dimostrare la precisa volontà di NON voler cambiare la loro politica commerciale, in direzione della trasparenza. Dopo 9 mesi... solo l'eliminazione del logo "DAS AUTO".
Ritratto di genega
12 agosto 2016 - 19:25
Ma chi.....non hanno chiamato nessuno.... Il problema non si risolvera' mai
Ritratto di nicktwo
3 luglio 2016 - 09:21
mi sembrano 3 strade che non praticherei... l'optimum sarebbe che vw si riprende la macchina e al cliente fornisce copertura economica per prendersi una lancia y o fiat 500 se lascia una polo, fiat tipo se lascia una golf, giulia se lascia una a6 e situazioni analoghe... altrimenti si perde la funzione educativa del provvedimento... saluti
Ritratto di fiattaro
4 luglio 2016 - 22:55
possibile che non capisci, chi ha preso vw non vorrà mai robaccia come 500, y, tipo. Discorso diverso per giulia.
Ritratto di SINESTRO
6 luglio 2016 - 12:14
3
robaccia? Ne sei sicuro?
Ritratto di mix1977
4 luglio 2016 - 12:02
Quello che hanno omesso è che la legge prevede la recessione del contratto ( con rimborso totale ) in caso di non equivalenza dei dati dichiarati al momento della vendita (ad eccezzione di errori di trascrizione... Non sicuramente in questo caso perchè un errore non è intenzionale...)... Quindi o auto nuova pari caratteristiche riportate sul contratto o recesso... Il tutto a discrezione del compratore... Come citato dal codice del consumo...
Ritratto di albymor
4 luglio 2016 - 21:30
Spero di sbagliarmi,ma purtroppo la maggior parte degli italioti orgoglioni di possedere una stufa a carbone golf o un frigorifero Audi,si sentiranno inchiappettati e contenti,e non faranno ricorso... Vorrebbe dire ammettere di aver comprato una mrda di auto...ma sono troppo orgoglioni per farlo
Ritratto di fiattaro
4 luglio 2016 - 22:59
e tu che cosa avresti comprato?
Ritratto di SINESTRO
6 luglio 2016 - 09:18
3
la scelta è ampia, non solo FCA...