NEWS

Donne con le… gomme

Pubblicato 20 marzo 2014

La Bridgestone ha messo alla prova un gruppo di giornaliste, tra cui un’inviata di alVolante.

Donne con le… gomme
QUESTIONE DI FEELING - Alcune donne preferiscono scarpe basse e confortevoli, altre al “tacco 12” proprio non possono rinunciare. E poi ci sono quelle che scelgono la via di mezzo. Queste le possibilità per chi ama andare a piedi, ma quando si tratta di mettersi al volante, quali sono le “scarpe” da far indossare alla nostra auto? Ce lo siamo chieste in una giornata con la Bridgestone, nella quale abbiamo scoperto di più sul mondo dei pneumatici e, soprattutto, abbiamo apprezzato a parità di misura i vantaggi dei tre “pilastri” del produttore giapponese, le gamme Adrenalin, Potenza e Turanza.
 
VOGLIA DI CONOSCERSI - L’originale esperimento fa seguito a uno studio condotto nel 2013 dalla sede centrale della Bridgestone Europe a Bruxelles, che ha coinvolto 8mila utenti (con questionari online) di cui puntava a conoscere meglio le esigenze in fatto di guida: ci sono diverse tipologie di automobilisti, ognuno con aspettative diverse sulle gomme. Per questo occorre poter proporre un’ampia offerta di prodotti. E il test (anche in pista) a cui siamo state sottoposte insieme ad altre giornaliste voleva proprio dare risposta alla domanda: “E tu di che gomma sei?”
 
SI PARTE CON LO SHOPPING - Prima tappa, Aprilia, in un punto vendita First Stop (il network di gommisti che fa capo alla Bridgestone): a noi signore della stampa è stato offerto un momento di shopping insolito e forse poco al femminile, ma non poi del tutto. Splendevano, infatti, gli scaffali del negozio, e anche nell’officina annessa mancava qualsiasi traccia di grasso, mentre barattoli e bottiglie per il cambio olio sembravano quasi comporre una natura morta. 
 
 
TORNIAMO A SCUOLA - Dopo il piacere, lezione di ingegneria del pneumatico all’Educational Center Bridgestone di Aprilia. Prima impariamo a “leggere” una gomma in base alle dimensioni, e quindi a larghezza, altezza di sezione e diametro, poi ne scopriamo l’età leggendo il Dot: un codice impresso sul fianco, le cui ultime quattro cifre indicano la settimana e l’anno di produzione del pneumatico. Apprendiamo quanto sia importante controllare periodicamente la pressione delle gomme (invece il 78% degli automobilisti europei non lo fa), un dato che incide sul profilo del pneumatico, e la profondità del battistrada. Operazione semplice, quest’ultima, anche senza l’aiuto di un esperto del settore: tra i tasselli ci sono degli indicatori di usura, segnalati da un triangolino sulla spalla, che evidenziano quando si è raggiunto il limite di sicurezza. 
 
PASSIAMO ALLA PRATICA - Infiliamo le tute da meccanico e partiamo con la prima prova pratica, simulando un cambio gomme a seguito di una foratura (per fortuna non in una strada trafficata, ma sui piazzali del centro prove europeo della Bridgestone). Divise in due squadre, e armate di cric e chiave svitabulloni, ci lanciamo nell’impresa di cambiare un pneumatico: la difficoltà sta subito nel capire il funzionamento del sollevatore in dotazione della macchina. Ma la necessità aguzza l’ingegno e le componenti di entrambe le squadre scelgono come alleata dell’ultimo minuto l’astuzia, che suggerisce l’impiego… di un sollevatore professionale, preso in prestito dall’officina Bridgestone. Mentre – raccomandano dall’azienda – per usare adeguatamente il cric, la prima cosa da fare è leggere il libretto di manutenzione.
 
 
COMODE QUESTE RUN FLAT… - Altra foratura, ma stavolta proviamo a percorrere qualche centinaio di metri, prima con gomme normali e poi con pneumatici dotati di tecnologia run flat. La differenza in fatto di stabilità di marcia e di rumorosità è plateale. Mentre nel primo test qualunque manovra mette soggezione, con gomme run flat accelerare, frenare e sterzare non sono un problema. Questione di sicurezza quindi, che al centro laziale della Bridgestone è parola d’ordine. 
 
PAROLA AL PILOTA - Dopo pranzo si torna a lezione, stavolta con Stefano Modena, ex di Formula 1 e attuale referente per i collaudi alla Bridgestone. Argomento? La differenza di guida da tenere su asciutto e bagnato. Uscite dall’aula, si torna nuovamente in pista per provare la guida su tre vetture identiche, Volkswagen Golf 1.6 TDI, con pneumatici della stessa misura (225/40 R 18) ma differenti per modello: Potenza Adrenalin RE 002, Potenza S001 e Turanza T001.
 
 
IL NOSTRO GIUDIZIO - L’Adrenalin è un pneumatico reattivo, che porta al limite le capacità di guida. Sembra di stare al volante di un go kart. È decisamente… adrenalinico e per questo richiede sul bagnato una guida estremamente attenta per non rischiare di esagerare con la velocità e di andare prima in sottosterzo (il muso tenderebbe ad allargare la traiettoria, se non intervenisse l’Esp) e poi in sovrasterzo (la coda sfuggirebbe per la tangente). Il Potenza S001 è un pneumatico “completo” che massimizza le prestazioni del veicolo senza essere esasperato, mentre il Turanza T001 è un prodotto confortevole per una guida armoniosa ovunque, caratterizzato da bassa rumorosità, e (stando ai dati della Bridgestone) da ridotti consumi carburante e da una lunga durata. Tutti buoni motivi per farlo preferire agli automobilisti del sondaggio fatto in Europa. Noi, invece, alla domanda “E tu di che gomma sei?” risponderemmo, dopo averle provate: “Potenza S001”.


Aggiungi un commento
Ritratto di Flavio Pancione
20 marzo 2014 - 12:58
8
ebbi sull'auto prima delle "Potenza" poi delle "Turanza" , e infatti concordo con la redazione. Con le Potenza mi sono trovato assai bene, garantivano una bella precisione e feeling , al contrario le Turanza non mi sono per nulla piaciute, sembravano troppo "floscie" ,sembrava di guidare su caramelle gommose .. e ho rimpianto le Potenza . Devo ammettere però che erano decisamente più comode. Comunque, gomme con le qualità delle bridgestone ci sono anche con altri marchi, anzi a mio parere c'è di meglio oltre a queste.
Ritratto di gilrabbit
20 marzo 2014 - 14:03
Non ne faccio una questione di nazionalismo, anche perchè sono prodotte tutte quì, ma pechè pur con qualche difettuccio sono quelle che ad oggi mi hanno soddisfatto di più. Quelle che ho sotto (P7) dopo 30 mila km ancora sono perfette senza una scalatura o stortura. Nessuna vibrazione ne problemi di sterzo. Ottime!
Ritratto di andrearocca
20 marzo 2014 - 14:51
1.6 tdi con cerchi da 18 pollici le assurdità del giorno d'oggi quando basterebbero dei 16... chissà quanto perde in prestazioni e consumi...
Ritratto di auto_gatto
20 marzo 2014 - 15:38
:-)
Ritratto di Luca Gilli
20 marzo 2014 - 18:47
...bastano i 15...
Ritratto di gilrabbit
20 marzo 2014 - 18:53
Se giri per Roma con quelle gomme ti durano una settimana se va bene. Spacchi cerchi gomme e sospensioni. Per auto simili il migliore è cerchio 16 con gomme 205/55/16
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
20 marzo 2014 - 18:12
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di Dalekit
20 marzo 2014 - 21:06
Io sapevo che le Turanza fossero le 225 più rumorose mai prodotte, i forum brulicano di gente che le cambia dopo 5K Km perchè a 130 nell'abitacolo non si riesce a comunicare