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L’energia arriva dal traffico

26 giugno 2013

La Underground Power ha brevettato il dosso artificiale Lybra per produrre energia con il passaggio delle auto.

L’energia arriva dal traffico
LA CORRENTE DEL DOSSO - Sfruttare l'energia cinetica creata dal passaggio dei veicoli per produrre corrente “verde”. E' l'idea che ha portato l'azienda italiana Underground Power a creare Lybra, bilancia in latino, un dosso artificiale capace di generare elettricità dal passaggio dei veicoli in movimento. Una tecnologia presentata all'Autodromo di Monza nel 2012 e da poco in commercio che consentirebbe di sopperire alla crescita della domanda di energia attesa con la diffusione dei veicoli a batteria con la semplice installazione del dispositivo in luoghi dove le auto devono rallentare, come parcheggi, rotonde o corsie del Telepass. 
 
 
NON È CERTO ECONOMICO - A confermarlo sarebbero i dati DIFFUSI dai responsabili della società relativi alla prima applicazione presso un punto vendita Auchan della provincia di Milano. Il dispositivo lungo dieci metri sarebbe in grado di generare 100.000 kWh/anno grazie al passaggio di 8.500 auto al giorno. Una quantità che permetterebbe di recuperare l'esborso per l'acquisto di Lybra, 100.000 euro, in circa sette anni. Ancora maggiori sarebbero, secondi i vertici di UP, i benefici dell'installazione prima dei caselli autostradali delle tratte di grande traffico: 400 MWh di corrente/anno per ogni corsia equivalenti a un valore economico di circa 14.000 euro.


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Ritratto di Ciro1594
26 giugno 2013 - 13:38
2
tanto i dossi sono ormai ovunque.....per lo meno li rendessero RELAMENTE utili!
Ritratto di Silence800
26 giugno 2013 - 13:52
1
La stessa cosa che ho pensato subito anch'io ;-)
Ritratto di andvolante1
26 giugno 2013 - 16:02
è stato anche il mio primo pensiero... per carità i dossi in certi casi servono (ovviamente se fatti come si deve, cosa che non avviene quasi mai) ma in altri casi se ne può davvero fare a meno ed anzi secondo me sono piu d'intralcio alla circolazione che altro, sopratutto quando ve ne sono troppi consecutivi (in un tratto di strada di 2km ne ho contati 9 cioè 1 ogni 222 metri, a me sembra un pò esagerata la cosa considerato che oltre ai dossi ci sono già 4 incroci dove gia ti devi fermare di tuo), poi a me capita a volte di vedere dei dossi su strade di campagna senza nessuna abitazione o edificio nelle vicinanze, sono quasi arrivato a pensare che il comune riceva delle sovvenzioni per ogni dosso piazzato xk alcuni sono totalmente incomprensibili.
Ritratto di alecns
26 giugno 2013 - 14:51
Se producono energia vuol dire che la sottraggono alla mia macchina. E siccome quell'energia e' pagata da me desidererei poterne usufruire io invece che il comune di turno. Mi sembra appropriamento indebito. Poi e' chiaro che i dossi li mettono comunque, ma qualcuno alla fine sollevera' questo problema che io ho solo "buttato lì"
Ritratto di liinkss
26 giugno 2013 - 15:23
9
Se mettono dei dossi, hai ragione... in teoria, dato che l'effetto utilizzato è certamente l'effetto piezoelettrico, non servo dossi: la superfice puo essere del tutto piana. Considerano che la compressione effettiva dei cristalli, è impercettibile, non dovresti aver nessuno effetto negativo al passaggio dell’auto.
Ritratto di alecns
26 giugno 2013 - 14:57
Se producono energia vuol dire che la sottraggono alla mia macchina, e l'energia prodotta dalla mia macchina e' pagata da me, tasse comprese, quindi vorrei poterne usufruire. Poi e' vero che i dossi li mettono comunque, ma prima o poi qualcuno sollevera' questo problema, che io "butto li' " ora. A me sembra quasi un appropriamento indebito. In poche parole, se questa energia e' utilizzata per la segnaletica o l'illuminazione stradale mi va bene, ma se la utilizza il comune di turno per i suoi scopi non sono d'accordo.
Ritratto di Robx58
26 giugno 2013 - 15:36
13
gente che non ha null'altro da fare? Oltre che rovinare bracci e sospensioni delle auto, oltre che infastidire la guida dei motocicli, oltre che essere sradicati da terra dallo spazzaneve in inverno, questo " brevetto " è essenzialmente un intralcio alla circolazione e null'altro. In Italia ci sono centinaia di fiumi, possibile che nessuno pensa di sfruttare con dei "mulini ad acqua " l'energia che potrebbero procurare !? Se pensiamo che nei nostri paesi 50 / 60 anni fa, la corrente elettrica veniva prodotta tramite turbine o mulini ad acqua posizionati nei fiumi e assicuravano l'energia a tutto il paese. Ovvio che a quei tempi le richieste di energia elettrica erano 100 volte meno di oggi, però si potrebbe iniziare a valutare la risorsa che non comporta tra l'altro produzione di CO2. Poi sicuramente non si dipende da nessuno, l'acqua nei fiumi è sempre in movimento anche di notte, anche nei giorni di festa, in inverno come d'estate, e sono tantissimi i nostri fiumi, torrenti e laghi, non so cosa si aspetta, si possono installare in un tratto di fiume una serie di mulini, tipo le pale eoliche ( che oltre deturpare l'ambiente sono pericolose per gli uccelli migratori - ndr ) mah...
Ritratto di AyrtonTheMagic
27 giugno 2013 - 11:36
1
I dossi servono in realtà. Ad esempio davanti casa mia vige un limite dei 30 km/h e fino a quando non hanno rinnovato il manto stradale, c'erano dei dossi per rallentare le vetture e la zona era sicura. Oggi senza i dossi,la zona non è più sicura perché il tratto invita i dementi a passare a velocità folli.. Hai ragionissimo sul fatto degli spazzaneve. Fino a quando rompono un dissuasore semplice ok, ma se ne scassano uno di questi? Anche sul discorso dell'idroelettrico ti appoggio!
Ritratto di Robx58
27 giugno 2013 - 11:59
13
al posto dei dossi, la possibilità di far emergere dal fondo stradale una banda chiodata azionata da una fotocellula che individua il superamento del limite, sicuramente per l'automobilista che si ritrova con le quattro gomme forate e un bel verbale da diversi biglietti verdi, ricorderà di rispettare i limiti ( ovvio che questo si vede solo nei cartoni animati ).
Ritratto di gilrabbit
28 giugno 2013 - 18:21
Pensa se quall'automobilista con le gomme forate perde il controllo del mezzo e finisce su una processione di comunicandi sdraiandoli tutti. Chi paga? Immaginiamo invece un sogno diverso fatto di città dove i limiti tra auto e uomo siano ben precisi. Dove le strdade sono degle di questo nome. Dove c'è una vera e reale segnaletica non messa a casaccio. Dove lo Stop o sia uno sto e dove le precedenze le rispettano tutti pedoni e ciclisti compresi e dove chi sbaglia se per dolo finisce in galera e non guiderà più una macchina in vita sua. Questi posti fuori dall'italia esistono e basta guardarsi attorno.
Ritratto di Robx58
28 giugno 2013 - 18:40
13
si è alla guida di un'auto e sai che se superi il limite puoi incappare nella banda chiodata, non fai tanto lo spavaldo, e quindi la processione di cui fai menzione non corre rischi, anche perchè normalmente alle processioni sono presenti le forze dell'ordine a dirigere il traffico affinché non accadano incidenti, ma lasciamo queste battute perchè ovviamente di ciò si tratta, per vedere la tua bella tesi su come si dovrebbe svolgere la vita in un centro abitato, bisogna andare nel nord Europa, dalla Svezia alla Lituania, Danimarca ecc... qui in Italia neppure tra 50 anni o se riempi le strade di poliziotti che controllano tutto e tutti, è solo questione di mentalità, di educazione di cultura ciò che in Italia purtroppo ultimamente viene ed è venuta a mancare.
Ritratto di saab91
27 giugno 2013 - 20:53
altro che dossi sono sempre troppo pochi come sono pochi gli autovelox e le pattuglie in italia ci vuole che il reato di omicidio stradale diventi realtà e che si cominci a eliminare dalle strade tutti quelli che con queste armi fanno stragi di persone
Ritratto di blackflame
26 giugno 2013 - 16:55
1
Sono contento di questa "invenzione".......purchè non risultino troppo alti come certi che girano nelle mie zone.....
Ritratto di Rey
27 giugno 2013 - 10:12
2
Finalmente lo metteranno in essere , questa soluzione l ho sentita 10 anni fa se non di piu... era ora
Ritratto di Willy2000
27 giugno 2013 - 17:07
Ma così anche le pochissime strade senza dossi sono destinate a riempirsene. CHE PALLE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ritratto di trap
27 giugno 2013 - 19:02
e neanche vantaggioso complessivamente, dal momento che, data l'efficienza di un motore a combustione interna, si consumerebbe una quantità di benzina pari almeno al triplo dell'energia prodotta. Dico almeno perché sicuramente Lybra non sarà efficiente al 100%, e quindi quel "triplo" andrebbe rivisto
Ritratto di marco.stroppare
27 giugno 2013 - 19:28
In teoria non dovrebbero rubare più energia alla macchina di quanta non ne rubino i dossi tradizionali, perchè sfruttano la compressione generata dal peso della macchina. Se a milano sono già installati basterebbe andarci a fare un giro e passarci a piedi (magari 4-5 persone per volta in modo da fare un peso simile a quello di un'auto) e vedresti che non "dovresti" fare più fatica di camminare sull'asfalto normale (uso il condizionale perchè non l'ho ancora provato e non ho potuto visionare il progetto del dosso). L'unica energia in più che consumi è quella per andare sopra il dosso (che è comune ai dossi normali)
Ritratto di gilrabbit
28 giugno 2013 - 18:24
hanno inventato dei cassoni che se affogati nel mare sfruttando le correnti e il moto ondoso perpetuo e gratuito producono elettricità. Una sorta di pale eoliche sottomarine. Inoltre sarebbero un buon riparo per le colonie di pesci e terrebbero alla larga le reti a strascico. Noi abbiamo 8000 km di coste, Fate voi!!
Ritratto di marco.stroppare
28 giugno 2013 - 19:39
Ho letto anch'io di quest'invenzione dei giapponesi, ma ti voglio ricordare che i giapponesi sono un popolo evoluto, noi invece siamo del terzo mondo........
Ritratto di marco.stroppare
5 giugno 2014 - 19:31
Aggiungo un link (http://www.greenstart.it/approfondimento/energia-dal-passaggio-delle-auto-sui-dossi-facciamo-due-conti-809) in cui si sono fatti 2 conti su come funzionano questi dossi: non pensavo che i risultati fossero così bassi !!!!!!
Ritratto di marco.stroppare
5 giugno 2014 - 19:35
Posto anche un altro link sulla discoteca energetica di Amsterdam http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2006/10_Ottobre/31/ecodisco.shtml