COSA FARE E COSA NO - La pandemia non rallenta e così, per arginarla, le istituzioni hanno messo in atto le prime contromisure: fra queste, il divieto agli spostamenti non giustificati da comprovate esigenze, valido fra le ore 23 e le 5 in Piemonte, Lombardia, Lazio, Campania e Calabria, fra le Regioni più colpite dall’emergenza sanitaria. Per fare il punto della situazione, qui sotto rispondiamo alle domande più frequenti che i cittadini potrebbero farsi prima di viaggiare con un mezzo privato.
Posso spostarmi da una Regione all’altra?
Sì: attualmente sono consentiti gli spostamenti fra Regioni e all'interno del territorio nazionale. Tuttavia, il Ministero raccomanda di spostarsi, con mezzi pubblici o privati, solo per esigenze lavorative, di studio, motivi di salute e situazioni di necessità.
La situazione è diversa in Campania: nell’arco della giornata sono proibiti gli spostamenti dalla Provincia di domicilio o residenza verso altre province della Campania. Sono consentiti però gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, familiari, scolastiche, di formazione o motivi di salute, per il diretto interessato e un accompagnatore.
Ci sono limiti di orari agli spostamenti?
No: è possibile mettersi in viaggio con un mezzo privato a tutte le ore del giorno. I limiti orari agli spostamenti valgono nelle Regioni in cui è previsto il “coprifuoco” notturno: in Piemonte, Lombardia, Lazio, Campania e Calabria non è possibile mettersi in viaggio, se non per comprovate esigenze, fra le ore 23 e le 5 del giorno successivo.
Quante persone possono viaggiare in un’auto?
Valgono le regole introdotte durante il lockdown. Il passeggero, se non convivente, deve sedere alla distanza di almeno un metro dal guidatore, dunque non può occupare il sedile accanto a quello lato guida; per il passeggero, il consiglio è di occupare il posto sul lato destro del divano posteriore, ma può andare bene anche quello al centro. Di fatto, a meno che la vettura non sia tanto grande da consentirlo, non si può viaggiare in più di due. Queste regole non valgono fra passeggeri conviventi: in tal caso, è possibile occupare tutte le sedute dell’auto.
È possibile fare visita famigliari e amici?
Sì, ma è sconsigliato: attualmente, sono permessi gli spostamenti verso tutte le destinazioni, anche non per motivi di necessità. Resta però la raccomandazione del Ministero della Salute, che sconsiglia di mettersi in viaggio se non per comprovate esigenze.
Cosa succede se un passeggero risulta positivo al Covid?
Chi manifesta i principali sintomi del Covid, dunque febbre, tosse secca e spossatezza, deve evitare contatti con altre persone, arrivare a destinazione e auto-isolarsi. Successivamente, deve consultare il proprio medico e attenersi alle sue indicazioni.
Quali precauzioni assumere prima di un viaggio?
Il Ministero della Salute consiglia di attenersi a rigide misure igieniche: lavarsi regolarmente le mani con acqua e sapone, oppure utilizzare disinfettanti per le mani a base di alcol; evitare di toccare il viso con le mani non lavate, evitare il contatto con le persone malate, in particolare quelle con sintomi respiratori e febbre.
Sono permessi i viaggi all’estero?
Sì, ma il Ministero degli Esteri raccomanda di evitare viaggi fuori dall’Italia se non per ragioni strettamente necessarie. Inoltre, prima di recarsi al di fuori dei confini nazionali, è opportuno consultare il sito internet ViaggiareSicuri (qui il link), per verificare eventuali restrizioni all’ingresso nel Paese in cui ci si sta recando.
Cosa fare prima di rientrare dall’estero?
Dipende dal Paese da cui si arriva.
Da San Marino e Città del Vaticano, si può entrare in Italia senza obblighi o restrizioni;
Chi proviene da altre Nazioni vicine all’Italia, fra cui Austria, Croazia, Germania, Svizzera e Principato di Monaco (quelle inserite nel Gruppo B), deve compilare e avere con sé il modulo di autodichiarazione, che si può scaricare a questo link. Non è previsto l’obbligo di tampone e isolamento al rientro.
Chi proviene dai Paesi del Gruppo C, fra cui Belgio, Francia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Spagna e Regno Unito, o chi vi ha transitato nei 14 giorni precedenti al ritorno in Italia, deve compilare a vere con sé il modulo di autodichiarazione. Inoltre, chi fa rientro dai Paesi del Gruppo C, deve presentare un documento che attesti l’avvenuto svolgimento, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, di un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo. In alternativa, è possibile entrare in Italia senza aver prima effettuato un tampone, ma con l’obbligo di sottoporsi al test nelle 48 ore successive all'ingresso nel territorio nazionale. Tuttavia, in attesa del tampone, si deve osservare l’isolamento fiduciario presso la propria abitazione o dimora. Inoltre, bisogna comunicare il proprio ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio, anche se asintomatici.
Cosa si raccomanda ai cittadini italiani?
Il Ministero della Salute raccomanda di: