TENDENZA NEGATIVA - L'EEA, l’ente preposto alla raccolta e pubblicazione dei dati relativi alle emissioni di autovetture e furgoni immatricolati in Europa (si basa sui valori ottenuti in fase di omologazione), ha pubblicato i dati delle emissioni medie di CO2 nel 2019. Stando al report, dopo un calo costante registrato dal 2010 al 2016 di quasi 22 g di CO2 per chilometro, le emissioni medie delle autovetture di nuova immatricolazione sono aumentate nel 2017 e nel 2018 (in totale di 2,8 g/km). La tendenza al rialzo è proseguita con un ulteriore aumento di 1,6 g/km nel 2019, raggiungendo la media di 122,4. Si tratta di un risultato ben al di sopra dell'obiettivo UE di 95 g/km fissato per il 2021.
PREVALENZA DI BENZINA - In totale nel 2019 sono state immatricolate nell'UE (comprese Islanda, Norvegia e Regno Unito) 15,5 milioni di auto; le benzina sono risultate le più vendute (59% delle consegne), seguite dalle diesel, che rappresentano il 31%, con un calo del 4% rispetto al 2018, e del 23% rispetto al 2011, anno in cui le vetture a gasolio hanno raggiunto il picco del 55% delle nuove immatricolazioni. Grazie ai nuovi accorgimenti adottati dai costruttori, “figli” delle normative europee sempre più stringenti, le emissioni di CO2 delle diesel (127 g/km) sono ormai molto vicine a quelle delle auto a benzina (127,6 g/km) con una differenza di 0,6 g.
PAESI PIÙ VIRTUOSI - Le vendite di veicoli elettrici ibridi plug-in (PHEV) e di veicoli a elettrici (BEV) hanno continuato ad aumentare fino ad arrivare a circa il 3,5%, rispetto al 2% del 2018. Circa la metà delle BEV sono stati immatricolati in Norvegia, Germania e Paesi Bassi. Le quote combinate di immatricolazioni di PHEV e BEV sono state più elevate in Norvegia (56%), Islanda (19%), Paesi Bassi (16%) e Svezia (12%). Questi ultimi sono anche alcuni dei pochi paesi in cui le emissioni medie delle auto nuove sono diminuite nel 2019 rispetto al 2018. I veicoli ibridi elettrici (non plug-in) (HEV) hanno rappresentato circa il 4% delle nuove immatricolazioni.
TROPPE SUV - Nonostante un leggero incremento dei veicoli green a pesare sull’aumento delle emissioni delle automobili vi è l’incremento delle vendite delle suv. Infatti, il 38% delle immatricolazioni di nuove auto sono risultate essere di questa tipologia, che rispetto ad altri modelli dello stesso segmento, sono più pesanti e hanno motori più potenti nonché un peggiore coefficiente aerodinamico dovuto a aree frontali più ampie, tutte caratteristiche che aumentano il consumo di carburante. La maggior parte delle suv immatricolate è risultata essere a benzina, con emissioni medie di 134 g/km, circa 13 g/km in più rispetto alla media delle emissioni delle altre benzina con una carrozzeria tradizionale.
IL PESO AUMENTA - Secondo i dati diffusi, dal 2018 al 2019, la massa media delle auto è aumentata di 30 kg. Questo incremento di peso è stato osservato in tutte le tipologie di veicoli (piccole, medie, berline di lusso e suv), sia per le auto a benzina che per quelle diesel.
I FURGONI - Per quanto concerne i furgoni, nel 2019 sono stati registrati 1,68 milioni di nuove immatricolazioni nell'UE (comprese Islanda, Norvegia e Regno Unito). Rispetto all’anno precedente, un numero maggiore di furgoni è stato registrato in Lituania (+25,2%), Grecia (+13,7%), Lussemburgo (+7,9%) e Germania (+6,6%), mentre le immatricolazioni sono diminuite in Islanda (-40,4%), Bulgaria (-35,3%), Malta (-17,2%) e Spagna (-17,0%).
I veicoli diesel continuano a costituire la maggioranza del nuovo parco furgoni, rappresentando il 94% delle immatricolazioni. La quota di mercato dei furgoni a benzina è stata del 3,4%, leggermente inferiore a quella del 2018. Le emissioni medie di CO2 sono aumentate per i nuovi furgoni a benzina da 144,9 a 147,3 g/km e per i furgoni diesel da 160 a 161,2 g/km. Una delle ragioni è da ricercare nell’aumento della massa media di 17 kg per i furgoni a gasolio (per i benzina è diminuita di 20 kg).
Uno dei fattori che ha influito sull'aumento delle emissioni di 0,5 g/km per i nuovi veicoli commerciali è stato l'aumento della massa media di 14 kg. Congiuntamente, la quota di furgoni elettrici è rimasta bassa, anche se è aumentata, passando dallo 0,8% nel 2018 all'1,3% nel 2019.