E ORA? - Il destino della Faraday Future, l’azienda con sede a Los Angeles finanziata con capitali cinesi, è sempre più incerto. Il suo fondatore, Jia Yueting, l’imprenditore cinese che, rincorrendo il sogno di costruire un’auto elettrica, ha accumulato 2,3 miliardi di dollari di debiti, ha presentato istanza di fallimento personale negli Stati Uniti. L’intenzione è quella di consegnare ai creditori le sue quote della Faraday Future per ripianare una parte dei debiti. Secondo una dichiarazione della società, questo piano di rientro di uno dei suoi azionisti aiuterà la Faraday Future a prepararsi per una futura quotazione in borsa. Inoltre l’attività lavorativa proseguirà, nonostante tutto.
NUOVI CAPITALI - La situazione della Faraday Future è stata piuttosto traballante negli ultimi tempi, sempre alla ricerca di nuovi fondi. All’inizio del 2019 ha ottenuto un’iniezione di capitale da The9, colosso cinese del gioco online, e ha assunto Carsten Breitfeld, veterano del gruppo BMW, che ha assunto il ruolo di ceo sostituendo lo stesso Jia Yueting, rimasto in azienda con la carica di CPO (Chief Product Officer).
UN’AUTO COI FIOCCHI - Tutti i problemi finanziari rallentano lo sviluppo di quella che, sulla carta, sembra essere un’auto elettrica di alto livello. Le caratteristiche tecniche della Faraday Future FF91 (nelle foto) sono notevoli; la berlina di lusso lunga 525 cm ha una batteria da 130 kWh, una potenza di 1050 CV, un’autonomia di 638 km, un sistema di ricarica rapido da 200 kW e l’inverter Echelon, brevettato dalla stessa azienda, in grado di trasformare più energia impiegando meno spazio. Se mai raggiungerà la fase di produzione in serie, la FF91 dovrebbe competere con Tesla Model S e Porsche Taycan.