SUPER ESCLUSIVA - Va in pensione, dopo soli sette esemplari prodotti, la
Lykan Hypersport: era stata presentata al Qatar Motor Show nel 2013, opera prima della
W Motors con sede a Dubai. Estrema come si conviene alle supercar, è stata utilizzata nel settimo episodio della serie cinematografica di culto Fast & Furious per alcune spettacolari scene. L’erede si chiama
Fenyr Supersport: le linee sono spigolose, aggressive come si conviene a un’auto d’elite, chiamata sia a fornire prestazioni d’eccellenza, sia guidabilità e, non ultimo, appagamento estetico. La prémiere è per il Motor Show di Dubai (in questa città circola, più come attrazione turistica che come auto da inseguimento, una Lykan allestita per la polizia locale). Prevista la produzione di 25 esemplari annui: insomma, la Fenyr sarà (un po’) meno rara della progenitrice.
AERODINAMICA SU TUTTO - Il design della Fenyr Supersport è, come accennato, estremo: le forme sono anche asservite all’aerodinamica (con un’ala mobile celata in coda), viste le prestazioni promesse. Si parla infatti di un’auto da 400 km/h e più di velocità massima, con un passaggio da 0 a 100 km/h promesso in 2”7. Deportanza è la parola chiave: oltre all’ala, vi concorrono il grande diffusore posteriore e le appendici, magari meno appariscenti ma allo stesso tempo necessarie, su tutta la carrozzeria dove, ovviamente, il carbonio la fa da padrone.
SOTTO IL COFANO UN BOXER PORSCHE - Il telaio, per contro, è in alluminio, con struttura a tubi, realizzato con buona probabilità (non c’è ufficialità in materia) dalla Magna Steyr. Il motore è di derivazione Porsche, evoluzione di quello della Lykan: sotto il cofano posteriore c’è un boxer 6 cilindri da 4 litri, con un turbocompressore per bancata, affidato alle mani di Ruf, da sempre storico specialista sulle auto di Stoccarda. Per gestirne i 900 CV di potenza e i 1.200 Nm di coppia, ci si affida a un cambio a 7 marce con doppia frizione. Il prezzo? Ovviamente non è dichiarato. Ma la base di partenza sono i 3 milioni di euro e più della Lykan: difficile ipotizzare che si scenda più di tanto, mentre è ben più probabile che si possa addirittura salire.