NEWS

Presto la Ferrari alla famiglia Agnelli?

07 giugno 2013

Indiscrezioni dicono che nella holding di famiglia Exor si sta lavorando per ristrutturare il gruppo anche attraverso dell’acquisizione diretta della Ferrari.

Presto la Ferrari alla famiglia Agnelli?
GRANDE FERMENTO - Si stanno susseguendo le notizie che riguardano la Exor, finanziaria della famiglia Agnelli, a cui fa capo la Fiat. Lì per lì verrebbe da pensare che sullo sfondo c’è sempre lei: la “madre di tutte le operazioni”, cioè l’acquisizione del 100% della Chrysler, con il corposo bisogno di fondi che ciò significa. Ma forse questo legame è diverso dal puro e semplice bisogno di liquidità.  
 
2 MILIARDI FRESCHI - Le notizie comunque sono due. Prima si è appreso la novità della cessione del 15% che la Exor deteneva della svizzera SGS (società di certificazione); cessione avvenuta per un controvalore di 2 miliardi. In proposito va detto che a commento della iniziativa i rappresentanti della Exor hanno negato che l’operazione sia da collegare alle prospettive Chrysler.
 
FERRARI IN EXOR? - Poi c’è stata non una notizia ma una indiscrezione, se si vuole ricorrente, ma sempre rilevante: sarebbe imminente il passaggio alla Exor del pacchetto azionario della Ferrari (nella foto il presidente Montezemolo) oggi in mano alla Fiat (85% delle azioni, con il 5% in mano di una finanziaria mediorientale e il 10% di Piero Ferrari, figlio del fondatore della casa). Questa eventuale operazione avrebbe come motivazione la volontà valorizzare di più il marchio del Cavallino, considerato un vero “gioiello di famiglia”.
 
IPOTESI LUXURY - Si tratta di argomenti su cui avere certezze e conferme non è facile, sino a che non vengono rilasciati i doverosi comunicati ufficiali, ma è possibile ipotizzare che l’operazione Ferrari-Exor potrebbe voler dire che in casa Exor (cioè Agnelli) c’è l’intenzione di tenere fuori la casa di Maranello dall’operazione americana Fiat-Chrysler, eliminando ogni rapporto tra Fiat e Cavallino, magari per dare vita a una realtà del lusso automobilistico in cui far confluire anche la Maserati e, perché no, anche l’Alfa Romeo.


Aggiungi un commento
Ritratto di Merigo
7 giugno 2013 - 12:18
1
Redazione, non credi che scrivendo nella stessa frase che una Società italiana (EXOR) vende il 15% di una Società svizzera (SGS) per comprarne una americana (Chrysler), sarebbe il caso di scrivere se i 2 miliardi incassati siano di Euro, Franchi Svizzeri o Dollari Americani? Per i lettori: sono Euro!
Ritratto di Robx58
7 giugno 2013 - 14:13
13
Si molti danno per scontato che si parli sempre di Euro quando si tratta di soldi, però aggiungere una €. non costa poi mica tanto!? Comunque sia, in riferimento all'articolo, sono contento di questa ipotesi, inglobare il lusso italiano ( Ferrari, Maserati, Alfa Romeo ) in una società a se, che non si deve confondere con Fiat-Chrysler, perchè questa è un'altra cosa e nulla centra con i carrozzoni che detta società ( Fiat & C.) produce o andrà a produrre, perchè il made in Italy deve essere per molti ma non per tutti, e ovviamente deve essere costruito in Italia con tecnologia italiana e prodotti italiani, e non in Usa o Brasile, Polonia, Turchia ecc... ecc...
Ritratto di Giovanni calabrò
7 giugno 2013 - 14:06
Invece di pensare alla Ferrari che va benissimo e che non ha problemi!!! Quando pensate a restituirci L'Alfa Romeo!!!!!! Rilegata oggi a 2 modelli (mito e giulieta) dove sono le berline??????? E dove sono i motori????? Ridate L'Alfa Romeo all'Italia !!!!!!!!!!!!
Ritratto di mecner
7 giugno 2013 - 14:47
Alla Fiat sognano, mentre l'Italia crolla. La Ferrari và benissimo, quindi, è giusto pensare all'Alfa Romeo e alla 'defunta' Lancia, proponendo nuovi modelli (coupè - Spyder - berline - ecc.). NON DORMITE.....
Ritratto di Montreal70
8 giugno 2013 - 10:30
Molti non hanno capito. Aldilà delle negazioni normali, la liquidità ottenuta dalla plusvalenza di SGS servirà a finanziare parte dell'acquisizione Chrysler. Per mettere al sicuro Ferrari dalla fusione e darle anche ancora più prestigio, verrà spostata nella cassaforte degli Agnelli, Exor. Probabilmente seguirà Maserati. Magari anche Alfa, chissà. In ogni caso, non si vedeva tanta attività e lungimiranza in Fiat da chissà quanti decenni. Bene.
Ritratto di Flavio Pancione
8 giugno 2013 - 10:56
8
e sono anche contento onestamente, speriamo prosegua tutto liscio..
Ritratto di Merigo
8 giugno 2013 - 12:50
1
Anche tu non ci hai capito molto. Infatti confondi FIAT con EXOR ed in secondo luogo le due operazioni. EXOR (e non FIAT) ha venduto per 2 mld di € la propria quota in SGS (con una plus valenza di 1,5 mld di €!) e John Elkann a margine del comunicato ha subito dichiarato che l'operazione non serviva a finanziare la fusione FIAT-Chrysler. Infatti, a dovere comprare le quote VEBA in Chrysler non è EXOR ma FIAT, con la liquidità di cui Sergio Marchionne garantisce disponga. Viceversa per "estrarre" Ferrari da FIAT è EXOR che deve mettere mano al portafoglio e quindi quei 2 mld capitano a fagiolo. Infine, altri miliardi, di US$ a quel momento, serviranno nuovamente a EXOR per sottoscrivere pro quota l'aumento di capitale finale necessario per portare la newco FIAT-Chrysler a Wall Street. Non dimentichiamo però, ed è per questo che ho fatto un appunto alla Redazione riguardo al non avere specificato la valuta della vendita di SGS, che è ben diverso ragionare in € o in US$ infatti, al cambio di ieri, bastano 0,756 € per comprarsi 1 $, come dire che per ogni miliardo di US$ richiesti, bastano (si fa per dire) 756 milioni di €, e analogamente i 2 mld di € della vendita della quota in SGS valgono ben 2,645 miliardi di US$. Chiarito questo, c'è un altro punto di cui ogni tanto si parla e che Marchionne sempre categoricamente smentisce: la vendita di Alfa-Romeo. A mio modesto parere non solo non è in vendita ma, al di là del Marchio, non è vendibile. Come sappiamo infatti, per vendere un bene è necessario dargli una consistenza e creare il contorno dell'oggetto della vendita, né più né meno come un alloggio per il quale il Notaio oltre ai dati catastali specifica le "coerenze": Alfa-Romeo dove inizia e dove finisce? Mito è prodotta a Torino Mirafiori mentre Giulietta a Cassino (assieme a FIAT Bravo e Lancia Delta) in stabilimenti quindi condivisi, e lo stesso è per i motori prodotti a Pratola Serra. Idem per i cespiti (scrivanie, attrezzature, PC, ecc.) che immagino sia condivisi con FIAT e Lancia. Quindi rimane solo il Marchio. Diverso il discorso di Maserati che ha due stabilimenti suoi (Modena e Grugliasco) e per ora condivisi solo in parte con il Gruppo con le 4C prodotte a Modena, mentre la meccanica viene fornita da Ferrari, quindi Maserati così come Ferrari è teoricamente vendibile. Concludendo, a ormai quattro anni dall'avvio dell'operazione Chrysler, si può dire di essere a metà del lavoro ma ben lontani dal potersi rilassare, ma non c'è dubbio che lo sappiano anche John Elkann e Sergio Marchionne.
Ritratto di Montreal70
8 giugno 2013 - 13:01
Beh, io direi invece che sei tu a non aver compreso la mia sintesi. In soldoni è quello che ho detto, dalla vendita di SGS ne consegue un risultato finale che è una liquidità utile alla fusione con Chrysler. Servono a Exor per Ferrari, ma che fine fanno i due miliardi? Non vanno a Fiat? Comunque, Fiat non userà soldi propri, perchè la nuova società avrebbe un rating troppo basso. Ristrutturerà i debiti e li ottimizzerà al meglio.
Ritratto di yeu
8 giugno 2013 - 12:56
In questi anni ci sono state un'infinità di indiscrezioni che non erano mai vere e quindi, anche questa potrebbe essere fra queste. Il punto della questione è che se il gruppo ha bisogno di liquidità e se un'aumento di capitale terrorizza gli azionisti, allora Exor potrebbe mettere nelle casse della Fiat quei soldi che mancano prendendosi quote della Ferrari in proprio e che in un futuro, quando le finanze lo consentono, far tornare le quote nel gruppo rivendendogliele, oppure diluendosi in esso aumentando la propria partecipazione . Chiaramente è un'ipotesi personale e l'ho dedotta dal fatto che Ferrari vale fra i 6 e gli 8 miliardi e difficilmente Exor tirerebbe fuori una somma del genere per rilevare l'intera azienda.
Ritratto di Merigo
8 giugno 2013 - 15:17
1
Non essendo singolarmente quotata in Borsa non se ne conosce il valore ufficiale, quindi dove hai reperito il dato del valore di Ferrari? Non ho elementi per dare un valore diverso dai 6-8 mld di € (intendevi € vero?) di cui scrivi, ma è una cifra inverosimile, non fosse altro perché il 41,5% di Chrysler vale, come sappiamo dalla querelle FIAT vs VEBA, tra i 2 e i 4 mld di US$, cioè tra 1,51 e 3,02 mld di € (valore che deciderà il Tribunale del Delaware non essendo anche Chrysler quotata), come dire che il 100% di Chrysler vale tra 3,63 e 7,27 mld di € ma e soprattutto (e questo è un dato ufficiale che puoi leggere anche tu sul sito Borsaitaliana.it), il controvalore di tutta FIAT spa (quindi Ferrari compresa) era venerdì in chiusura di Borsa di € 10.693.229.196!
Ritratto di yeu
8 giugno 2013 - 15:34
L'ho letto in un articolo dopo l'estate scorsa quando si ipotizzava come adesso la cessione di quote Ferrari per l'operazione Chrysler e in questo articolo veniva citato che uno dei possibili interessati era proprio Ferdinand Piech per ingrandire Volkswagen. La somma del valore era ricavata non solo dalla produzione ma anche dagli utili generati dai gadget a marchio ferrari e dai diritti in F1 che sono di granlunga superiori a quelli di qualsiasi altra squadra non a caso è l'unica scuderia ad avere il più grosso diritto di veto in quello sport. Gli utili della Ferrari che sono stati ufficializzati a inizio primavera sono solo del comparto produttivo. Solo il comparto sportivo in F1 potrebbe valere circa 2 miliardi di euro.