Fia Wec 2016: in Messico la Porsche vince ancora

QUINTA TAPPA - La Porsche 919 Hybrid numero 1 (foto qui sopra) vince la quinta tappa del Fia World Endurance Championship (Wec), a Città del Messico, e la casa tedesca rafforza la sua leadership in campionato. L’epilogo della 6 ore, sul circuito Hermanos Rodriguez, nasconde una gara ricca di colpi di scena in cui non ha vinto solo la velocità ma anche la strategia adottata. A spuntarla su tutti sono Mark Webber, Brandon Hartley e Timo Bernhard: il trio, campione del mondo in carica, coglie la seconda vittoria stagionale. L’Audi R18 ibrida numero 7, guidata da Andre Lotterer e Marcel Fassler, è seconda e artefice di un bella prestazione. In terza posizione c’è la Toyota TS050 ibrida numero 6 con Mike Conway, Stephane Sarrazin e Kamui Kobayashi.

LA PORSCHE SFIORA IL BOTTO FINALE - Uno dei colpi di scena, che poteva cambiare le sorti della gara, è il “lungo” di Bernhard a cinque minuti dal termine. Il pilota della Porsche, sul bagnato, sfiora le barriere e rischia di vanificare una gara di grande qualità. Il trio è riuscito a sigillare la corsa nonostante uno “stop and go” che ha dovuto scontare per un errore di Bernhard. Onore al merito, comunque sia, tanto per l’Audi in seconda posizione quanto per la Toyota in terza: entrambi i prototipi hanno dimostrato di avere un bel passo e di aver rosicchiato un po’ della superiorità tecnica evidenziata dalla Porsche fino a questo momento del mondiale. In campionato Costruttori, la Porsche è comunque sempre più sola con 201 punti contro i 158 di Audi e i 112 di Toyota. Nella categoria LMP2, riservata ai prototipi con potenze minori e tecnologie meno sofisticate, la vittoria è spettata alla Ligier di Senna-Albuquerque-Gonzalez, insidiata fino all’ultimo dalla Alpine di Lapierre-Richelmi-Menezez, staccati di 1”985.

DOPPIO PODIO FERRARI NELLA GT - Nelle due categorie GT, la Ferrari conquista due secondi posti con la 488 numero 51 (foto qui sopra) e con la 458 Italia numero 83, entrambe schierate da AF Corse, l’unico team italiano impegnato nel Wec. A vincere nella GTE Pro è l’Aston Martin di Turner-Stanaway, davanti proprio alla 488 di Gianmaria Bruni e James Calado. La coppia italo-inglese ha tirato fuori i muscoli e recuperato posizioni di ora in ora: dopo un drive trought subito per aver superato i limiti della pista, la Ferrari 51 si è ritrovata in ultima posizione dalla prima delle sei ore. Quando è arrivata la pioggia, non insistente, il team ha deciso di non montare gomme da bagnato. Scelta azzeccata che ha consentito a Bruni e Calado di risalire fino in seconda piazza. Nella GTE Am, dove ai professionisti si affiancano piloti che non corrono per mestiere, a vincere ci ha pensato la Porsche 911 di Long-Al Qubaisi-Heinemeier-Hansson. Dietro, la Ferrari 458 Italia con Perrodo-Collard-Aguas. Nel mondiale Costruttori GT, Ferrari è seconda con 176 punti, soltanto tre lunghezze in meno di Aston Martin. Ora, il mondiale endurance si sposta negli Stati Uniti: il 17 settembre c’è la 6 ore di Austin, in Texas.