IN CRESCITA - Il gruppo Fiat ha chiuso il terzo trimestre 2013 con un fatturato di 20,73 miliardi di euro, pari all’1,45% in più rispetto allo stesso periodo del 2012. E se si considerano i valori tenendo conto delle variazioni valutarie intercorse nel periodo, si rileva che l’incremento è stato dell’8%.
SI SPERAVA IN PIÙ UTILI - Nel trimestre è in crescita anche l’utile netto, arrivato a 189 milioni di euro contro i 171 dell’anno passato. L’aumento registrato del 10,5% è stato però inferiore a quello atteso. Ciò ha portato a modificare le previsioni per i risultati dell’intero 2013. La relazione sui risultati trimestrali del gruppo Fiat indica in 88 miliardi il fatturato prevedibile per il 2013, mentre a inizio anno si era indicato una forbice da 88 a 92 miliardi. L’utile della gestione ordinaria si prevede che sarà tra 3,5 e 3,8 miliardi, con l’utile netto tra 0,9 e 1,2 miliardi, appunto un valore inferiore rispetto all’1,2-1,5 miliardi preventivato.
CALATE LE CONSEGNE - Per quanto riguarda le consegne, nel terzo trimestre sono diminuite da 1.004.000 a 996.000 unità (marchi generalisti), mentre nei nove mesi dell’anno da gennaio a settembre c’è stato un aumento da 3.125.000 a 3.169.000 milioni.
MIGLIORA L’EUROPA - Nei dati finanziari va segnalato un altro dato, forse il più rilevante di tutti: sono sensibilmente ridotte le perdite relative al mercato europeo: da 165 milioni che erano al terzo trimestre del 2012 quest’anno sono risultate di 73 milioni. Da gennaio a settembre il “rosso” quest’anno è stato di 420 milioni, contro i 583 dell’anno scorso, con una riduzione del 27,93%.
SBANDA L’AMERICA LATINA - Del resto l’area europea questa volta non propone scenari critici (i ricavi sono arrivati a 3,86 miliardi, in aumento del 1,05% al valore nominale e del 3% considerando il fattore valutario). Note negative le registra invece la regione Latino-Americana, con un calo dei ricavi a 2,446 miliardi, pari al 17,22% al valore nominale, che diventa il 3% se “corretto” dalle variazioni valutarie. La Fiat spiega questo andamento con i risultati eccezionali che furono possibili nel 2012 in Brasile grazie agli incentivi statali. In crescita è il mercato dell’Asia-Pacifico, arrivato a 1,205 miliardi di fatturato con un incremento del 45,18%.
FERRARI MASERATI PIMPANTI - Da sottolineare sono i risultati particolarmente positivi realizzati dai marchi del lusso e sportivi, Ferrari e Maserati, che hanno sommato ricavi per 922 milioni di euro, di cui 444 prodotti dalla Maserati e 534 dalla Ferrari. Meno buono è il bilancio trimestrale della voce componentistica, calato del 4% a 1,9 miliardi di euro.
NEI NOVE MESI - Nel periodo dei nove mesi da gennaio a tutto settembre i ricavi sono stati di 62,815 miliardi di euro, con un aumento dell’1,02% rispetto al 2012. La zona Nafta (Nord America) ha totalizzato 32,474 miliardi, pari all’1,12% in più; l’America latina 7,753 miliardi (-5,05%); l’Asia-Pacifico 3,29 miliardi (+42,6%) e la regione Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) ha realizzato ricavi per 12,99 miliardi (-1,95%). Ferrari e Maserati assieme hanno totalizzato 2,491 miliardi di fatturato, con un incremento del 18,33%. In calo dello 0,94% sono i componenti (Magneti Marelli, Teksid e Comau) scesi a 5,932 miliardi.