DECISIONE O ILLAZIONE? - Il periodico inglese Autocar ha pubblicato un articolo in cui attribuisce alla Fiat un’opinione totalmente negativa sulle prospettive di concreto sviluppo dell’auto a idrogeno; ciò nonostante una discreta esperienza di sperimentazione in questo genere di veicolo. La Fiat ha realizzato in passato dei prototipi di auto elettriche con celle a combustibile alimentate a idrogeno: una 600 e una Panda (nelle foto), ma l'ultima risale al lontano 2006. L’opinione sarebbe maturata sulla base delle gravi difficoltà esistenti a immaginare una rete di distribuzione dell’idrogeno economicamente realizzabile. Un altro motivo dello scetticismo Fiat sull’auto a idrogeno nasce dalla scarsa durata delle fuell cell; cosa che indurrebbe costi importanti.
La Panda a idrogeno esposta al Motorshow di Bologna del 2005.
MODE E REALISMO - L’articolo riporta la cosa con parole perentorie, senza condizionali o riferimenti a indiscrezioni, ma non fa riferimento ad alcun atto formale o dichiarazione della azienda o di suoi dirigenti. È possibile che quanto scritto si ricolleghi all’intervento dell’amministratore delegato Sergio Marchionne alla conferenza dell’associazione degli ingegneri americani svoltasi a Detroit ai primi di maggio. In quell’occasione, oltre ad affermare che per ogni esemplare di Fiat 500 elettrica venduta la casa perde 10 mila dollari, Marchionne ha anche detto che dieci anni fa l’auto a idrogeno veniva presentata come la soluzione del domani, ormai imminente, ma ora la prospettiva è ancora molto lontana e all’ordine del giorno c’è l’auto elettrica.
RICHIAMO AGLI STATI - Il discorso di Marchionne mirava a richiamare i legislatori di tutti gli scenari del mondo a essere più realisti, ed evitare situazioni in cui le scelte tecniche vengono condizionate da forme varie di intervento dello Stato. E le fuel cell funzionanti a idrogeno per vetture a motore elettrico venivano evidentemente considerate come una delle periodiche “infatuazioni” dei vari legislatori. Molto meno cauti sono altri costruttori, fra cui Honda, Mercedes, Hyundai e GM che credono nell'idrogeno e portano avanti progetti sempre più concreti. E governi, come quello tedesco, che hanno già varato piani con contributi pubblici per espandere la rete dei distributori di idrogeno.
La pila a combustibile della Fiat 600 alimentata a idrogeno: un progetto dell'inizio degli Anni 2000.
FEDE NEL METANO - Il ragionamento della Fiat sull’idrogeno e anche sull’elettrico è anche un modo per valorizzare la scelta del metano, in cui la Fiat crede parecchio, come testimoniano diverse sue ultime proposte. La Fiat Panda a metano emette infatti soltanto 86 g/km di CO2 a chilometro.
ELETTRICA DA DEFINIRE - Sempre secondo Autocar, una posizione particolare la Fiat l’avrebbe anche a proposito dell’auto elettrica con batterie, con un sistema di ricarica che funziona in modalità senza fili con punti di ricarica annegati nell’asfalto delle strade. Questa soluzione sarebbe da preferire alla più complessa e costosa realizzazione di una infrastruttura di distributori di idrogeno.