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Sede negli USA per la Fiat?

16 maggio 2013

Secondo indiscrezioni, la famiglia Agnelli pare intenzionata a spostare il quartiere generale della Fiat a Detroit.

Sede negli USA per la Fiat?

VOCI E REALTÀ - Fiat significa Fabbrica Italiana Automobili Torino, e presumibilmente la T resterà sempre, ma a volerci scherzare su si potrebbe immaginare che il nome potrebbe cambiare in Fiad, dove la d starebbe per Detroit. Il cambio della T in D è una boutade ma non lo è l’ipotesi che la centenaria casa automobilistica italiana sposti il suo quartiere generale in America. Questo non adesso e neanche tra pochi mesi, ma al dunque dell’acquisizione del 100% della proprietà del gruppo Chrysler - che si sta avvicinando abbastanza rapidamente - è possibile che il trasloco avvenga. 

VOCE CONFERMATA - Ad affermare che l’ipotesi di lavoro è in corso di discussione in seno alla più alta dirigenza Fiat è l’autorevole periodico specializzato Automotive News, il quale afferma di avere avuto la notizia da tre persone addentro alle cose più strategiche e riservate della Fiat, persone che ovviamente hanno chiesto di rimanere anonime.
 
VA DOVE LA PORTA IL BUSINESS - Secondo le indiscrezioni l’opportunità dell’iniziativa sarebbe argomentata dall’amministratore delegato Sergio Marchionne con il quadro dell’attività del gruppo Fiat Chrysler, caratterizzato dal maggior peso del mercato statunitense. Testimonianza  concreta di questa realtà viene indicato il fatto che nel 2012 il 75% dell’utile operativo del gruppo Fiat è stato generato dalle attività americane.
 
BUONA ACCOGLIENZA, SE VA - Automotive News ricorda anche che l’ipotesi del trasferimento del vertice Fiat in America è anche stata delineata l’anno scorso dal capo della contea di Oakland, in cui ricade la sede del gruppo Chrysler (foto in alto), in un incontro avvenuto a Torino con Sergio Marchionne. Da parte della Fiat non c’è stato alcun commento alle indiscrezioni di oggi così come non ce ne furono per l’intervista dell’anno scorso con il capo della contea di Oakland. Quanto a Sergio Marchionne l’argomento non lo ha mai affrontato pubblicamente, salvo solo dire che l’imminente grande gruppo Fiat Chrysler dovrà avere come mercato azionario principale quello della Borsa di New York e che è bene che i centri decisionali siano il più vicino possibile alle sedi dove possono essere prese le decisioni finanziarie attualmente necessarie.
 
QUESTIONE COMPLESSIVA - Val la pena comunque sottolineare che l’acquisizione del 100% della Chrysler è cosa particolarmente complessa. Anzitutto si tratta di una operazione finanziaria enorme. A raggiungere il 100% delle azioni manca il 41,5% oggi in mano al fondo VEBA dei sindacati americani. Va anche ricordato che attualmente la questione del valore delle azioni Fiat è al centro di una causa civile tra Fiat e sindacati.
 
Aggiornamento del 17 maggio
 
Da parte della Fiat c’è stata una risposta ufficiale in cui si dice che “la notizia è una non notizia” in quanto non c’è stata nessuna decisione e che, come aveva riportato l’agenzia Bloomberg, la casa ha allo studio anche “altre opzioni”. La stessa Fiat ha anche ricordato che per la società operante nel settore dei mezzi pesanti Fiat Industrial, creata con lo smembramento dal gruppo Fiat, è stata scelta l’Olanda. Dunque, forse si può dire che così come la notizia è una non notizia anche la smentita è una non smentita.


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Ritratto di napolmen
16 maggio 2013 - 19:20
Mi sembra giusto apostate buona parts fella testa di comando in America!! Difatti in America che fiat fa' profitti e giustamente la parte americana e' piu' forte
Ritratto di lucios
16 maggio 2013 - 19:38
4
....come dici tu, anche la VW dovrebbe spostarsi in cina, o la multinazionale norvegese del baccalà dovrebbe trasferirsi in italia.........
Ritratto di wesker8719
16 maggio 2013 - 19:38
e giustamente la cassa integrazione poi se la pagano di tasca loro !!
Ritratto di napolmen
16 maggio 2013 - 19:52
Veramente stanno assumendo...
Ritratto di wesker8719
16 maggio 2013 - 20:01
si vai a chiedere a melfi, cassino e mirafiori poi parlami di assunzioni !!
Ritratto di Montreal70
16 maggio 2013 - 21:07
Veramente in America le aziende possono licenziare quando non hanno da produrre. Qui li si deve lasciare dove stanno fino a quando la ditta non fallisce. In ogni caso, la cassa integrazione la pagano le aziende tramite delle apposite tasse, o i dipendenti come trattenute, a seconda di come la vuoi vedere.
Ritratto di wesker8719
16 maggio 2013 - 21:12
perfetto fuori dalle palle ,paghino le tasse in america e finisca lo stato italiano di pagare la cassa integrazione in italia mentre fiat apre stabilimenti all'estero!!
Ritratto di Montreal70
16 maggio 2013 - 21:47
Che simpatico che sei, fai pure tenerezza. Non comprendi l'italiano...
Ritratto di grandedanny
17 maggio 2013 - 07:39
almeno sai che se la fiat sposta tutte le fabbriche italiane all'estero, con conseguente crisi dell'indotto, una buona fetta dei lavoratori italiani rimangono a piedi??? meglio la cassa o chiudere definitivamente gli stabilimenti?
Ritratto di Volks
16 maggio 2013 - 22:36
Documentarsi no? Vivi tra telefilm e reality? Non è che guardare DMax ti rivela tutto sull'America.... In America possono licenziare nelle piccole aziende (come ad esempio qua sotto i 15 dipendenti), altrimenti devono esserci fondati motivi (la crisi, ad esempio)...E i sindacati americani non sono certo molli, come dimostra il caso Veba.... E in Italia non è vero che la CIG è pagata SOLO dalle aziende...altrimenti perchè lo Stato adesso starebbe cercando i fondi disperatamente? Tanto se la pagano tutta le aziende.....sisi.... Ma mi pare di capire come ragioni....per te un operaio è solo un peso....perchè non ritorni ai tempi dello schiavismo? In tutto il mondo (anche in Cina e nei paesi in via di sviluppo) stanno costantemente migliorando stipendi e condizioni di vita, ma facciamo pure il gambero.... oggi in Germania la IG Metall ha spuntato un +5%....ma meglio ridursi gli stipendi vero??? Ti auguro di cuore di essere assunto da un'azienda (magari USA, visto che le lodi tanto) e dopo qualche mese o anno lasciato con il c..o per terra, magari quando hai delle bocche da sfamare, poi vedi se cambi idea alla svelta....e magari quando hai 40-50 anni e non ti prende più nessuno.... Parlando invece della FIAT, beh secondo me farebbe anche bene...è nell'interesse dei suoi dirigenti e degli azionisti andare dove si paga meno di tasse e molte altre aziende lo farebbero o lo fanno già...Google ha sede in Irlanda per le operazioni UE, ma lavora molto più in Germania o Francia....non è illegale e come tale si può fare....e se paghi meno poi puoi investire più nel prodotto.... devono però considerare bene se il gioco vale la candela, perchè spostando la sede in USA poi il marchio perde molto in Made in Italy.....e penso sia questo il motivo se nel campo Automotive pochi fanno questa scelta (ma magari può anche essere che abbiano un fisco migliore che il nostro in patria)..... ma finchè è solo la Sede e non gli Impianti e dà lavoro alla gente, per me va anche bene....sarebbe un po' come la Bentley....
Ritratto di Montreal70
16 maggio 2013 - 22:48
Devo dire che dal nome avevo intuito che il commento sarebbe stato molto populista... Hai un'azienda? Sai cosa significa avere un dipendente? Sai quant'è frustante avere sotto qualcuno che vive a stenti con mille euro quando ne paghi più di 2100? Sai quante aziende non assumono il quindicesimo dipendente per non fallire? Ma di che parliamo? Schiavismo, oppressione, padrone... Il mondo non è quello che vedi sul fatto quotidiano o su rai3. E te lo dice un nipote di sindacalista che era a Portella delle Ginestre. Impara a non ragionare in bianco e nero e ad uscire dalla massa. Anzi, impara che la verità non sta mai ad un estremo, e che pertanto sia un Berlusconi che un Landini sono quanto di più distante da essa.
Ritratto di Volks
16 maggio 2013 - 23:14
quando ti si coglie in castagna viri sul personale....e non rispondi sulle domande.... Comunque hai completamente toppato...Il nick non è per quello e se può interessarti non sono minimamente populista e il fatto quotidiano, se mai dovessi comprarlo, sarà solo per tappezzare in terra quando pitturo in casa.... So molto bene la situazione delle PMI in Italia e quanto siano alte le tasse (ma per chi le paga, chi evade se ne frega...), ma proprio tu dici questo quando prima sostenevi che il modello migliore è quello nel quale si può licenziare quando ti pare, trattando i dipendenti come merce rotta? tu che poi dici che sei frustrato per il dipendente? E non è la prima volta che ti leggo imprecare contro le garanzie ai dipendenti.... E secondo te allora la IG Metall è estremista vero? i lavoratori cinesi che chiedono paghe più alte e vita dignitosa pure? Henry Ford non mi pare fosse uno che leggeva il fatto quotidiano o marx (era anzi di simpatie nazi), ma ha aumentato la paga ai suoi dipendenti perchè potessero comprare le sue automobili....ma anche allora c'erano i Montreal70 a dirgli che sbagliava e che era populista.... Estremismo per me è dire che i lavoratori è meglio poterli licenziare quando ti pare o, all'opposto, sostenere che possano andare a vedere la partita mettendosi in malattia o che la decrescita felice è il meglio.... L'ultimo paragrafo da te scritto, secondo me, si adatta molto meglio a te stesso che a me....
Ritratto di Montreal70
16 maggio 2013 - 23:26
Ovviamente, non pretendo che tutti mi comprendano, specie se educati all'italiana. Nel resto del mondo, un operaio può venire licenziato con molta più facilità, ovviamente per giusta causa (sai, siamo nel 2013). Ciò non significa che nel resto del mondo la gente sta in mezzo alla strada. Le aziende, potendo licenziare, sono molto più propense ad assumere. Perchè mai un'azienda italiana dovrebbe mettersi una palla al piede? Se domani le cose vanno male, come li mantiene i dipendenti? Fino a fallire? All'estero, li può licenziare, quindi, se oggi c'è lavoro, li assume ad occhi chiusi. Assumendo si distribuisce ricchezza e l'economia gira. Invece, siccome in Italia ci sono tanti piccoli ottusi che devono pur giustificare il loro lavoro ai propri elettori/iscritti, questo non esiste. Il licenziamento è il male assoluto, si deve avere il posto fisso. Dunque le aziende, per il timore di chiudere domani non potendo pagare gli stipendi di operai che non possono essere licenziati, non assumono. Non assumendo, non ci sono redditi da distribuire, quindi niente consumi ed economia in recessione. Però, siccome siamo in Italia, io sono il qualunquista schiavista (ma guarda te poi, non hai idea di come io sia), e chi parla come te è un eroe. Sarà... Fatto sta che, dove in America Marchionne ha potuto licenziare migliaia di dipendenti, oggi ne ha assunti molti, molti di più.
Ritratto di 911 Carrera
17 maggio 2013 - 00:53
E questo tipo di licenziamento NON dovrebbe poter essere impugnabile, se non si dimostra che NON viene fatto x giusta causa, se trovo 1 nei bagni a fare FIKI-FIKI con la collega, non resta 1 giusta causa?, in Italia NO, e la FIAT, anche in questo caso, fu obbligata alla RIASSUNZIONE.
Ritratto di Volks
17 maggio 2013 - 16:32
Ma leggete i miei commenti o vi fermate alle prime righe? dove ho mai scritto che non si possa licenziare per giusta causa? ho anche detto che sono profondamente contrario a quei sindacati/sindacalisti che parano il c..o a chi si mette in malattia ingiustamente....così come sono contrario a quegli imprenditori che vedono la panacea di tutti i loro mali nel licenziamento.... Marchionne e la GM non è che hanno detto state a casa dalla mattina alla sera...c'è stata prima una lunga trattativa a tre, tra Azienda, Stato e Sindacati.... Non è liberalizzando al max il licenziamento che si risolvono tutti i problemi...in Germania è ancora peggio che qua in quanto a libertà di licenziare, ma non vedo aziende scappare con le mani tra i capelli...Certo che se un imprenditore quando assume pensa già all'eventuale licenziamento siamo messi bene....non so che imprenditori tu conosca... Qua è il solito problema all'italiana...la legge è poco chiara e imprenditori e sindacati ci sguazzano, mentre lo Stato si occupa di altro....ma da quando c'è la riforma Fornero con maggiore libertà di licenziamento, vedi segnali positivi? Ma poi sei veramente convinto che in USA si licenzi per giusta causa in modo così leggero? Lascia stare la velocità dei tribunali, ma un licenziato può sempre trascinarti davanti ad un giudice, con la differenza che non esiste il reintegro in caso di licenziamento ingiusto, ma solo un indennizzo (di molte mensilità, non 2-3 come qua). Ti faccio un altro esempio di leggi all'italiana... Concordato in bianco ti dice qualcosa? è stato approvato dal Gov. Monti nell'estate 2012 e prevede una dilazione dei tempi per il fallimento. In teoria è nato come mezzo per salvaguardare le aziende in ginocchio per la crisi, in realtà è stato abusato (con picchi di +100% di concordati in certe regioni) perchè in pratica permette all'azienda di non pagare i debitori (ci sono casi di fornitori che hanno ottenuto solo il 10%)...anche qua colpa dei lavoratori? i lavoratori (alcuni) hanno molte colpe, ma molte risiedono anche tra imprenditori e Stato.... Non sono laureato in Economia (sono più sul tecnico-automotive) e quindi potrei aver sbagliato qualche cifra, ma vi invito a confutare questo.... Ringrazio onavlis46 per il contributo sulla CIG....correttissimo! Complimenti! Ah...per finire...dai vostri commenti sembra che pensiate che questa cosa, se si farà, sarà solo per pagare meno i dipendenti e poter licenziare...se veramente pensate questo, siete completamente fuori strada....
Ritratto di Montreal70
17 maggio 2013 - 17:03
Il nesso tra cambio di sede e licenziamenti l'hai tirato in mezzo te, non noi. Anzi, mi hai accusato pure di favorire lo schiavismo. Sugli imprenditori che conosco, magari sei tu a non conoscere la realtà imprenditoriale. L'impresa si fa con l'occhio lungo. Se io oggi ho un aumento degli ordini del 300%, non triplico il personale aumentando notevolmente i costi fissi del lavoro dipendente. Assumo a tempo determinato per qualche mese. Questo perchè, superando i 15 dipendenti, lo stato non accetta la scusante che non c'è più lavoro. Se invece, si rendesse il mercato del lavoro più flessibile, un imprenditore assumerebbe a tempo indeterminato, sapendo che in caso andasse male, la controparte accetterebbe il fatto che oggettivamente tale occupazione non si può mantenere. Ovviamente, siccome mi tocca pure spiegarlo quando dovrebbe essere sottinteso, ciò non significa avere il potere di licenziare chi si vuole, quando si vuole, ma semplicemente di rendere ragionevoli le "giuste ragioni". Tali problematiche al momento non mi toccano, ma come ho avuto modo di dire spesso, nella mia città ci sono aziende uniche in Italia per il tipo di produzione che fanno, che esportano in tutto il mondo e fatturano milioni. Danno lavoro a molte famiglie, ma hanno tutte 14 dipendenti. In pratica, comprensibilmente, vista l'incertezza del futuro, preferiscono oggi mantenere costante la produzione piuttosto che ampliarsi, tutto per il timore di essere soggette a nuove regolamentazioni che potrebbero comprometterne il futuro. E se invece, si eliminasse il posto fisso? Ho molti parenti nel Regno Unito. Dall'inserviente al direttore dell'aeroporto di Londra, al manager di una famosissima multinazionale. Cambiano continuamente lavoro. E lo ritrovano subito. Rimettersi in gioco lì è la normalità. Le imprese sono più libere e dunque anche le assunzioni. E tutto funziona alla grande.
Ritratto di Volks
17 maggio 2013 - 17:54
Che le problematiche di legislazione del lavoro non ti tocchino, si capisce...abolire il posto fisso? ok, e poi quando vai a chiedere un mutuo in banca e ti ridono dietro? Le banche vogliono garanzie (almeno in Italia) e se non hai il posto fisso, niente da fare....dovresti anche cambiare qualcosa nelle banche, allora... Non puoi dalla mattina alla sera cambiare tutto...che qualcosa vada cambiato, se hai letto il mio commento lo dovresti sapere, ok lo penso pure io....ma molte cose vanno cambiate... Solo che per te basta cambiare solo i lavoratori ed il loro contratto, per me va cambiato anche altro.... Che in Inghilterra tutto vada alla grande e si licenzi su due piedi, è la solita leggenda metropolitana....come quelle che dici prima sugli USA e sulla CIG..... certo che ragionare con uno che tira fuori due o tre leggende metropolitane e fa discorsi per sentito dire... Qui da me invece è pieno di aziende che, nate come piccole realtà a guida famigliare, sono cresciute e sono diventate Medie Aziende di successo....mah....avranno avuto dei poteri magici.... Se veramente conosci la realtà imprenditoriale, dovresti anche sapere che uno dei maggiori problemi delle nostre PI è la dimensione troppo ridotta.... Sulla difficoltà di licenziare, non mi pare che in Italia nel 2012 non abbiano licenziato (anche grandi gruppi con migliaia di dipendenti, non 14)...solo nell'ultimo anno ci sono stati molte migliaia di esuberi.... Sullo schiavismo era una battuta per farti capire che il tuo pensiero, a volte, ci tira vicino.... E sulle cause della fuga Fiat leggi bene i commenti nel sito....
Ritratto di Montreal70
17 maggio 2013 - 18:35
Ma, è possibile che debba spiegare sempre nel dettaglio ogni cosa perchè devi mettermi in bocca parole non mie? Chi ha mai parlato di licenziamento facile in UK o USA???? Ho parlato di giuste ragioni ragionevoli! In Italia non sono ragionevoli!!! Comunque, in Germania ad esempio, cani e por.ci possono avere un mutuo. Non c'è bisogno nè di posto fisso, e neanche di chissà quali garanzie. La banche danno i soldi. Se salti un certo numero di rate, dormi fuori e la casa se la riprendono. Semplice. Così come in America ti cacciano fuori di casa se non paghi la tassa che vi grava. Semplicemente, applicano quelle poche regole che ci sono. In Italia invece, le regole sono un infinità e poche volte vengono applicate. Con la conseguenza che molti le ignorano. Sul posto fisso, pensa che bello se non ci fosse nel pubblico. Sei un impiegato che non è capace di usare il computer e generi code chilometriche al comune per un certificato? Fatti un corso, altrimenti trovati un lavoro. Al posto tuo assumiamo un giovane preparato. Sei un impiegato che si prende il caffè mentre la gente aspetta e perde ore di lavoro? Ad un tot di lamentele, fuori. In Germania, si immatricola un auto in 15 minuti, fila medio-lunga inclusa. Qui non si tratta di avere la mentalità a destra (fidati, tutt'altro), ma di essere ragionevoli. Un'azienda esiste per fare profitti. Nessuno metterebbe a rischio il proprio denaro altrimenti. E quasi mai gli imprenditori sono ricchi. Non si può mettere a rischio il futuro di un'azienda che ha 100 dipendenti, per non poterne licenziare 10 in tempi di magra. Così come non è giusto che chi ha avuto la fortuna di avere il posto statale un secolo fa, possa fare di tutto con la consapevolezza di poter essere al massimo trasferito, quando c'è gente meritevole che potrebbe fare molto meglio. Ora, avendo imparato la lezione, dico a priori che si parla in generale. Non cominciamo a tirar fuori le regolamentazioni specifiche del lavoro pubblico.
Ritratto di Volks
18 maggio 2013 - 09:50
In Italia la legislazione del lavoro prevede il licenziamento per giusta causa, il fatto è che poi ci sono altre entità che bloccano e rendono difficoltosa la cosa….ti pare possibile che la maggior parte dei processi vadano in prescrizione?? È sbagliata la legge che prevede la prescrizione o è sbagliato qualcos’altro? Non è la legge specifica che va cambiata, sono un mare di cose che vanno cambiate! Beh…il tuo commento è la copia del mio sopra…sono d’accordissimo con quanto scrivi, che chi lavora male vada cacciato su due piedi (e non sai che rabbia quando vedo e sento che certe persone vengono poi reintegrate, alla faccia dei tantissimi lavoratori onesti che si fanno il ma.z.zo)….dici bene…andrebbe reso possibile il mutuo anche a chi lavora a tempo determinato…..è quanto sostengo io….solo che non puoi prima liberalizzare il licenziamento ed il mercato del lavoro, e solo dopo pensare alla concessione dei mutui….almeno con i tempi Italiani…sono 20 anni che discutono di una dannata legge elettorale senza mai arrivare al dunque…pensa un po’ te quanto ci metterebbero per questo… quello che io sostengo è che prima si impone alle banche di concedere mutui più facilmente e si rende lo Stato più efficiente, poi si fa subito una riforma del lavoro….non ti pare una buona cosa? Io sono il primo a sostenere che ci sia bisogno di una riforma del lavoro, ma fatta bene…non come la grana degli esodati che è scoppiata ora (e ti assicuro, non per esperienza personale per fortuna, che trovarsi a 50 anni esodato e senza pensione né stipendio con famiglia a carico non è bello)…. Non ho mai detto che hai mentalità di destra (né mai penserei di categorizzare un’altra persona per le sue idee politiche, pensa che tra i miei amici ci sono tante persone dei più svariati orientamenti politici), anzi condivido molti dei tuoi pensieri….solo penso che bisogna iniziare da un’altra parte (ma arrivando dove dici tu)…. Se si parte solo dal fronte dei lavoratori, il rischio molto forte (come sottolinea anche Italico sotto, oltre a molto insigni Economisti) è che si arrivi a stipendi di 200 Euro e operai cambiati come calzini…tanto se non accetti tu il posto lo fa il tuo amico più affamato di te…e dimmi se non è sfruttamento questo… Se permetti, secondo me però confondi il posto fisso nel pubblico (non sbagliato tout-court) con l’impossibilità di licenziare (sbagliatissima). Sulla Germania e UK, non è tutto oro quello che luccica…anche là ci sono molte storture (ad esempio in Germania i finanziamenti ai partiti sono di oltre 460 mln all’anno, oltre tre volte in Italia), ma diciamo che quando hai un prosciutto, puoi anche togliere il grasso; in Italia invece se si va avanti così non rimane nemmeno il piatto… Beh….devo comunque farti i complimenti per la qualità della discussione….altro pianeta rispetto alle solite fiattaro-vs-esterofilo che si leggono quassù…. :) @911: Se permetti, il mondo del lavoro pubblico non è così rose e fiori...nella scuola che tu citi, ci sono decine di migliaia di precari, pagati un niente e che si fanno il c..o tanto...e con i genitori sempre contro.... Poi, leggi il mio commento e vedrai che non la penso tanto diversamente..: Saluti a tutti e buona giornata!
Ritratto di Montreal70
18 maggio 2013 - 11:38
Come ti dicevo, il nostro problema sono le leggi. Ognuno che arriva, fa il lavoro alla bene e meglio, aggiungendo piuttosto che modificare del tutto le leggi, rendendo tutto un groviglio inestricabile che si presta a numerosissime interpretazioni e che pertanto viene facilmente eluso dal furbetto di turno. Bisognerebbe azzerare tutto, lasciando solo i principi fondamentali e ripartendo da zero. Ovviamente è impossibile. Il problema è la mentalità italiana, che porta a pensare che a tutto ci sia un rimedio, che se sbaglio oggi domani si troverà una soluzione. Io ipotizzo, e quindi si tratta di una mia personalissima opinione che molto probabilmente può essere sbagliata, che il principale motivo di tale mentalità sia la chiesa. Noi abbiamo una chiesa nazionale, che si trova sul nostro territorio e che manteniamo da secoli. Questa chiesa, condanna tutti all'inferno (tutto è peccato). Un pò come le nostre leggi. Però, se ti confessi o ti penti, anche in punto di morte dopo una vita da dittatore assassino, tutto ti viene perdonato e vai in paradiso. Un pò come da noi, che se infrangi la legge, alla fine del processo non succede nulla. Non vai in galera, non paghi i debiti, ecc... Ora, potrò anche sbagliarmi, ma forse per uscircene, dovremmo prima applicare quella parte di costituzione che afferma la laicità dello Stato.
Ritratto di Volks
18 maggio 2013 - 15:09
Ahah...ti stra-quoto sulla laicità! Sono fortemente a favore di una maggiore laicità dello Stato... E ce ne sarebbero di articoli da applicare meglio!!! :) Mah...forse però più che la Chiesa è la morale cattolica del perdono sempre e comunque...i paesi protestanti infatti sono tendenzialmente più ligi (ma anche lì, ricordiamolo, non tutto è oro quello che luccica e hanno pure loro delle magagne)...e Spagna, Portogallo ecc. ci tengono compagnia in quanto a % di evasione ecc...ma anche la Grecia se per questo...sarà mica il clima allora?? :) La corruzione e il malcostume sono presenti da sempre nella storia umana, ancora prima degli Antichi Romani o dell'invenzione della scrittura...è un po' come le erbacce...tu fatichi tutto il giorno a toglierle e poi rispuntano...ma come dici tu in Italia sta raggiungendo livelli troppo elevati... Le divisioni tra italiani sono poi secondo me un grave difetto...ma è mai possibile che dopo millenni di evoluzione, nel 2013 si registrino ancora scontri tra tifoserie di calcio? ma dai... Se guardi Crozza, mi pare che qualche settimana fa abbia detto che gli italiani per natura tendono ad incasinare sempre le cose....non è poi tanto una battuta!! La parola furbetto mi ricorda quello che disse Monti, che bisogna a chiamarli con epiteti offensivi...secondo me ha ragione...magari serve a cambiare un po' la mentalità della gente! Siamo andati un po' OT, ma ti ringrazio per la bella chiacchierata....anche se a volte non la pensiamo proprio allo stesso modo (ma che noia se tutti pensassero le cose nella medesima maniera), ogni scambio di idee è sempre un arricchimento.... Saluti..
Ritratto di Montreal70
18 maggio 2013 - 15:23
Se ci fai caso, Brasile, Argentina, Italia, Spagna, Grecia, ecc, hanno due cose in comune: meridionalità e cattolicesimo. Tornando al nostro paese, le stime del costo annuo della chiesa oscillano dai 4,5 ai 20 miliardi. Insomma, io direi che più che di morale, ci sono anche motivi più concreti per essere laici... :-D Guarda, di cose da cambiare ce ne sono, però la prima è la mentalità. Dobbiamo imparare a non farci lobotomizzare dai media. Piuttosto che seguire in esclusiva un solo giornale o un solo TG, imparando il rancore verso la parte opposta, dovremmo cercare di informarci da più fonti possibili per arrivare da noi alla verità. A questo punto, estremisti che fanno della demagogia il loro business, non avranno più nulla su cui appoggiarsi e abbandoneranno il potere. Ti ringrazio anche io per la piacevole discussione, alla prossima! ;-)
Ritratto di Volks
18 maggio 2013 - 18:39
Concordo in pieno con quanto da te detto... Il Brasile però ormai ci bagna il naso....sentivo ieri che sempre più aziende straniere fanno shopping qua e le vecchie teorie di "noi siamo meglio" ormai stanno diventando acqua passata....a detta di molte aziende, negli ex Paesi del 3 Mondo hanno impianti più avanzati che da noi...Se non ci diamo una mossa, finiamo male....Anche puntare sulla qualità fra poco non basterà più, perchè potranno fare meglio...Però se cerchiamo una lotta sul prezzo, siamo finiti prima di partire.... Sui giornali certo che è difficile trovarne uno non di partito nel quale poter leggere qualcosa che non sia la velina che viene dalla sede del partito...e pensare pure che li paghiamo anche senza comprarli, grazie alle nostre tasse...(va bene la libertà di stampa, ma appunto che deve essere libera e non di partito).... Buona serata e alla prossima! :)
Ritratto di 911 Carrera
19 maggio 2013 - 01:19
Xchè chi lavora MALE non può essere cacciato, un cane che si morde la coda. E supplenti + preparate di molte maestre, magari raccomandate, non hanno quasi nessuna speranza di entrare fisse, proprio xchè resta QUASI impossibile licenziare uno statale, fosse anche x giusta causa. Concordo sul resto. (Hanno riabilitato, di recente, maestre e bidelle accusate di pedofilia, abbiamo detto tutto).
Ritratto di 911 Carrera
17 maggio 2013 - 23:24
Ma + che eliminare il posto fisso, lo farei meno fisso, contratto x 5 anni anche agli statali e a TUTTE le varie CASTE (io in cooperativa lavoro ad APPALTO, se c'è e se nel precedente sono stato produttivo, lavoro, altrimenti rumeni e marocchini sono pronti a prendermi il posto), Xchè una maestra, magari anche MEDIOCRE deve lavorare con il posto fisso?. Segue i 5 anni della classe che gli fu affidata, se va bene , altra classe, se va male FORA DAI CHAP. Idem x gli altri statali. Certo che si dovrebbe iniziare dai POLITICI, e li la vedo DURA. Nel 2012 c'è il licenziamento x CRISI, in altre circostanze resta difficile licenziare, NOI della cooperativa, NON possiamo essere licenziati se non x violazione delle regole o dei termini contrattuali, (contratto INDETERMINATO part time, anche se ad appalto esterno). Adesso i nostri statali vari stanno vivendo nel LUSSO, mentre gli operai sono in crisi, loro pagano TUTTO meno, e devi vedere come spendono, case, auto, moto, LORO, ora, comprano a meno e i loro stipendi hanno + valore adesso che in tempi di bonaccia. Ed alcuni NON si meritano questa fortuna, ma ormai sono inseriti e ci MARCIANO, sbagliato, se avessero un contratto di MAX. 5 anni, si spaccherebbero di + le OSSA.
Ritratto di 911 Carrera
17 maggio 2013 - 00:48
Mio papà vide, in 35 anni di Fiat (oggi 78 anni) di TUTTO. Operai mettersi in mutua dal giovedì al martedì x poter andare al mare, montagna, campagna, operai in sala prova motori collaudare, si fa x dire, 4 motori in 2 ore, e passare le altre 6 a giocare a poker con il caporeparto e il caposquadra nel turno di notte. Questi "operai" furono notati dai sorveglianti, che, insospettiti, fecero irruzione nel reparto con la commissione di controllo, pensi che furono licenziati?, NO, i sindacati li difesero e dopo 3 anni di cause, in cui furono STIPENDIATI al 70% RIENTRARONO. Vergogna TUTTA italiana. Anche cosi la FIAT andò in malora, e di li uscirono i motori delle vecchie Croma che si FONDEVANO dopo 2/3/4000 km. NON avevano passato nessun collaudo.
Ritratto di 911 Carrera
17 maggio 2013 - 00:48
Mio papà vide, in 35 anni di Fiat (oggi 78 anni) di TUTTO. Operai mettersi in mutua dal giovedì al martedì x poter andare al mare, montagna, campagna, operai in sala prova motori collaudare, si fa x dire, 4 motori in 2 ore, e passare le altre 6 a giocare a poker con il caporeparto e il caposquadra nel turno di notte. Questi "operai" furono notati dai sorveglianti, che, insospettiti, fecero irruzione nel reparto con la commissione di controllo, pensi che furono licenziati?, NO, i sindacati li difesero e dopo 3 anni di cause, in cui furono STIPENDIATI al 70% RIENTRARONO. Vergogna TUTTA italiana. Anche cosi la FIAT andò in malora, e di li uscirono i motori delle vecchie Croma che si FONDEVANO dopo 2/3/4000 km. NON avevano passato nessun collaudo.
Ritratto di mecner
17 maggio 2013 - 11:55
Ero ora che Fiat prendesse questa decisione. In Italia, ormai, non vi è rimasto più NULLA da fare. Complimenti e tanti, tanti, ma tanti....AUGURI
Ritratto di IloveDR
16 maggio 2013 - 19:53
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visto che i principali mercati sono nel continente americano (Usa, Brasile, Canada, Argentina, Messico) è giusto che si chiami Gruppo Chrysler con sede a Detroit...questa è magia vera, l'illusionista Marchionne ci ha fatto credere 3 anni fa che l'italiana Fiat salvava l'americana Chrysler, ma, in buona sostanza, sono gli americani che hanno gestito il tutto...ci hanno imposto di vendere le loro auto con lo storico e glorioso marchio Lancia, ma per contropartita nessuna auto "made in Italy" (escluse Ferrari e Maserati) è stata esportata in America (Panda, Punto, Bravo)...dicono che non conviene. Ma la Yaris Made in France sarà esportata anche sui mercati americani. Molte cose non tornano, si è sempre favorito il lavoro americano...
Ritratto di napolmen
16 maggio 2013 - 19:57
Le maserati?...le 500 ..l..xl?...la viaggio\dart?...etc etc
Ritratto di IloveDR
16 maggio 2013 - 20:01
3
(escluse Maserati e Ferrari)...500 Made in Mexico, 500L Made in Serbia, Dart Made in Usa...ragiona che anche tu hai un cervello (credo!!!)
Ritratto di wesker8719
16 maggio 2013 - 20:18
eh ma pure tu che pretendi da napolmen alias peppone di autoblog...
Ritratto di napolmen
17 maggio 2013 - 22:26
Cojone 500 progetto...motori...componentistica made Italy....dart sotto made Italy compresi motore e cambio tct (biella)...cojone
Ritratto di IloveDR
18 maggio 2013 - 09:26
3
quando ti rendi conto che non capisci niente, passi alle offese personali...ragazzino senza attribbuti va minate a mare!!!
Ritratto di LucaPozzo
16 maggio 2013 - 20:17
Redazione, l'articolo non é di Automotive News ma di Bloomberg. AN ha solo ripostato il contenuto
Ritratto di romeo64
16 maggio 2013 - 20:40
Non è ormai da tempo un paese attraente per chi investe, e soprattutto chi ha sede legale per non parlare dei sindacati... e esterofili vari che prima pensano di acquistare una golf, poi semmai una giulietta.... stesso dicasi per corsa invece di punto ecc ecc. non pensando ad occupazione, P.I.L. e di conseguenza poi ripagando anche singolarmente "qualcosa in termini di altre tasse" la scelta fatta. Grazie a dio pure i politici hanno fatto la loro parte..... Io credo che Fiat mantenendo le fabbriche in italia... ed investendo su nuovi prodotti esportabili, stia già facendo il suo......non gli si può dare addosso se decide di quotarsi a wall street perchè la visibilità e l'accoglienza dell'operazione di fusione porterebbero al naturale raddoppio della capitalizzazione... oltre al regime fiscale meglio distribuito....(almeno dell'italia)
Ritratto di Jinzo
16 maggio 2013 - 20:53
per le grandi aziende in america sono molto meno rispetto da noi...se la spostava in brasile era ancora più producente...ormai il mondo è questo cina e america come una partita da ping pong, dall'uno all'altra... non manca poco per diventare africa del nord... con tutto il rispetto per gli africani
Ritratto di wiliams
16 maggio 2013 - 21:42
Sempre le solite notizie e quindi i soliti commenti.......questa "storia" della sede FIAT negli USA è una telenovelas come quella dell ALFA ROMEO ai tedeschi della VOLKSWAGEN,ogni tanto salta fuori questa o quella notizia che alla fine non viene mai confermata ufficialmente,solo voci,indiscrezioni,spettegolezzi,voci di corridoio,alla fine il tempo passa e non succede mai nulla........
Ritratto di 911 Carrera
17 maggio 2013 - 01:03
In vendita, molti dissero che non era vero, io VIVO a Torino, il Lingotto stava già trasferendo gli uffici 3 mesi fa, circa, abbiamo finito con FIAT. Troppo tardi, dovevamo farla chiudere 35 anni fa. Meno danni, meno conseguenze, investimento di denaro in ALTRI settori. Adesso siamo veramente in CRISi e con soldi BUTTATI in chi ci volta le spalle, come scritto già su, anche con le loro ragioni, ma con i NOSTRI SOLDI.
Ritratto di Fojone
18 maggio 2013 - 02:27
se lo stato italiano invece di favorire in ogni occasione sempre e soltanto fiat avesse investito anche sugli altri e soprattutto in altri settori ora molto probabilmente staremmo messi meglio...
Ritratto di 911 Carrera
18 maggio 2013 - 03:07
Almeno tu vedi un po la realtà, in troppi qui si fanno ancora illusioni sulla FIAT. Rispetto la loro posizione, ma la trovo un po indifendibile. VEDREMO cosa verrà fuori. Ciao.
Ritratto di Fojone
18 maggio 2013 - 13:36
a me pare che si mettano operai italiani in cassa integrazione...che chiudano stabilimenti in italia e che contemporaneamente si cerchi di acquisire la totalità di Chrysler... logicamente non succede tutto in un mese...ma piano piano stanno tagliando la corda! e non è detto che si portino Alfa con se....
Ritratto di osmica
16 maggio 2013 - 23:24
Adesso cosa dovremmo comprare? L'Ape! ;)
Ritratto di italico
17 maggio 2013 - 08:49
1
..se andiamo ad analizzare, nel campo della moda ( ma anche in altri campi economici) tanti stilisti hanno sede fuori all'estero, ma nienta loro vieta di fregiarsi del marchio made in italy. E questo perchè se andiamo a vedere c'è una legge che espressamente fa a a capo a tale situazione ed è che un marchio o meglio un prodotto si definisce Made In Italy se tale prodotto viene fatto in italia nella misura del 30 %. Per cui un'esempio arriva una scarpa ...dalla cina, noi mettiamo i lacci e facciamo la scatola il prodotto si può fregiarsi del marchi del Made in Italy...Tornando all'articolo, a me se la dirigenza fiat se ne và in america vadi, l'importante però che in italia mantegga i posti di lavori e le fabbriche...a me preme più il lavoratore padre di famiglia..che un dirigente pagato con tanti soldoni...vadi ..vadi in america..
Ritratto di 911 Carrera
17 maggio 2013 - 09:43
+ made in italy, e poco mi interessa della legge che dice che basta il 30%. Sono contrario a comprare vestiti dai cinesi, sabato feci 1 eccezione x mio figlio che vide un completo maglietta e pantaloncini, non lo mollo +, (maglietta rossa con teschio mimetico spiritoso, e bermuda marroni), 12 e. made in Cina. Poco prima gli presi 1 maglietta di MARCA (NON firmata, ma di marca), in un negozio,( con una 500 bianca su sfondo blu elettrico) arrivando a casa , made in Cina, e l' etichetta SEMBRA IDENTICA, entrambe di COTONE (non compro poliestere ne x lui, ne x noi), la solo maglietta SCONTATA 15 e. Continuerò a NON comprare vestiti cinesi, SPERANDO che il negozio di marca abbia + controllo sulla filiera ,MA il dubbio che vengano dallo stesso posto entrambi le magliette resta FORTE.
Ritratto di italico
17 maggio 2013 - 13:33
1
lo sò ...neanche a me piace l'idea ...però è così la dainese produce in romania ..la nike in india e pakistan....senza contare armani versace e similari ...tutto dalla cina, sarà la globalizzazione chimatela come vi pare ...per me è il massimo del guadagno con il minimo della spesa, e il futuro non lo vedo roseo anzi sempre più verrano fatti prodotti dove l'operaio costa sempre di meno. Penso che per uscire fuori da una situazione del genere ci dobbiamo mettere in testa di produrre cose di qualità qualsiasi ma di qualità..tanto a basso prezzo c'è già chi lo fà e neanche mai riusciremo a essere competitivi se ci mettiamo al loro livello .....a meno che un' operaio lo paghi a 200 euro al mese.
Ritratto di Volks
18 maggio 2013 - 09:54
Italico: hai ragione, è la globalizzazione, ma omai anche in romania, cina ecc. i dipendenti stanno chiedendo stipendi maggiori e la convenienza di produrre lì va a farsi benedire…non è un caso che molte imprese stiano tornando a casa (almeno in USA) o si spostino verso paesi del 4 mondo…anche il 3 mondo è diventato troppo! Per i paesi cosiddetti sviluppati l’unica alternativa è puntare, come tu fai notare (e come i Tedeschi hanno capito da tempo e ora sembra anche in Fiat), sul lusso e su prodotti di alta gamma, che non potranno copiarci…altrimenti anche 200 Euro saranno un miraggio, visto che in certi posti pagano 2-3 Euro al giorno…. sulla produzione all’estero poi grava anche il fattore dazi, ovvero se importi una vettura in Cina paghi quasi il 50% in più di tasse, per cui le aziende devono stringere joint-venture locali e produrre in loco….(e questo spiega le fabbriche di Vw, MB e BMW all'estero, che sono tanto spesso criticate)... La Fiat sposterà solo (se mai lo farà) solo la Sede Legale, le fabbriche rimangono qua…e non è poco… La storia delle Fiat e delle Dr è come Apple….le Fiat sono Designed in Italy e ALCUNE sono Assembled in Poland or similia, le DR sono Designed and Produced in China e Assembled in Italy…(NOTA: Non è una difesa di Fiat o quant’altro….è solo una constatazione!). Comunque a Termini non ci spererei troppo…stanno per scadere molto a breve i 2 anni di CIG…dopo di che tutti a casa, purtroppo (e la situazione attuale Dr non mi pare molto florida)…. @911: Non è che Fiat ha preso i soldi dagli italiani…è che qualcuno glieli ha concessi…dovrebbe arrabbiarsi con chi ha fatto questo, senza pretendere alcuna garanzia….
Ritratto di 911 Carrera
18 maggio 2013 - 23:48
FIAT FECE CREDERE che i sodi servissero x ammodernare impianti qui x fare nuovi modelli in REALTà ( e mio papà e un nostro conoscente ci lavoravano, operaio, e vice-dirigente) andavano in Polonia e Brasile x buona parte. Qui vendavamo Tipo e Tempra di VETRORESINA, e sfidavamo le solide Golf e Jetta con questi modelli. Adesso, ammesso che non sia colpa da MARK, LUI però, cosa fa?, ALFA con 2 modelli + la 4Celise, Lancia quasi all' abbandono, e FIAT con le solite auto, nella fascia media, e senza s.w.
Ritratto di osmica
18 maggio 2013 - 10:09
Ma almeno sulla felpa Nike trovi l'etichetta made in india/pakistan/ecc, e non leggo commenti "la felpa più americana di tutte", invece devo leggermi che la 500 è tutta italiana e chi più ne ha, più ne metta! Parli tanto di qualità! Bene! Di che qualità parli? Quella delle tedesche?
Ritratto di italico
19 maggio 2013 - 08:03
1
..non perchè è prodotta in india ...ma perchè è nike e come tale è un marchio americano ...e tu la compri perchè sinonimo di america non india...possono mettere tutte le etichette ( interne) del made...ma tu compri perchè sulla maglietta c'è la scritta nike = america.
Ritratto di italico
19 maggio 2013 - 08:22
1
..ragionamento è valido per tutte le case automobilistiche che producono modelli all'estero ...compri il marchio ...bmw mercedes vw opel porsche= tedeschi....fiat ferrari maserati = italiane,... peugeot citroen renault = francesi.....ecc.ecc......uno compra in primiss quello che gli piace o che più gli è utile e poi il marchio....non certo dove è costruita ...
Ritratto di osmica
19 maggio 2013 - 13:12
Allora perchè ad ogni singolo articolo della 500 bisogna "ricordare" che è la vettura che rappresenta al meglio il "made in Italy" quando è una "made in Poland"? p.s. non compro nike
Ritratto di italico
19 maggio 2013 - 17:31
1
..si parlava di nike e io ho fatto il discorso sulla nike mi riferivo in prima persona con te come interlocutore e non come chi compra nike, scusami se non mi sono fatto capire, per il resto ( parlo di auto ) non sò che dirti la gente la pensa diversamente ...eppure non credo che il ragionamento sia così difficile ..
Ritratto di italico
19 maggio 2013 - 08:13
1
..è un discorso più ampio, mi sono espresso male, era un discorso sul globale dell'economia o industriale ...un'esempio ..una cabina doccia della jacuzzi di un certo livello costa 5.000 euro, uguale cabina pari accessori fatta in cina ( marchio fabbrica non ricordo) 1.200 euro...( prezzi fatti da un venditore )....a te la scelta. Un' appunto però ti voglio dire che in cina la nuova classe media ( quella che ha qualche soldo) compra jacuzzi .....perchè è un marchio di qualità ....chiaro!
Ritratto di osmica
17 maggio 2013 - 10:30
Quella legge, secondo me, permette troppo. Non è il made in Italy di una volta. Se la legge era più restrittiva, la produzione sarebbe maggiore in Italia, con tanti altri posti di lavoro; invece si va a produrre all'estero per poi utilizzare il marchio "made in Italy". p.s. Le Dr sono made in Italy...
Ritratto di 911 Carrera
17 maggio 2013 - 10:46
ripartire Termini, se riusciranno i posti di lavoro non saranno pochi. Vedremo, x ora TUTTO fermo. E fa + del 30% con tutto l' assemblaggio, resta MENO italiana la 500 o la Y o il Fremoont. Queste nemmeno + le assemblano in Italia.
Ritratto di osmica
17 maggio 2013 - 12:56
Secondo qualcuno la 500 è il non plus ultra del made in Italy, e la Dr è una cinesata tremenda... Spero per la Dr che faccia ripartire Termini, oltre a dare parecchi posti di lavoro, anche le nuove Dr (non ricordo il nome, ma la berlina tipo Bravo) non era male.
Ritratto di probus78
17 maggio 2013 - 08:46
ma dubito che avverrà. In ogni caso è l'ennesima dimostrazione dell'inesorabile declino economico, sociale e politico che sta vivendo l'Europa occidentale, Germania compresa. La vera fortuna del gruppo Fiat-Chrysler è proprio quella di essere "forte" in Usa, Canada, Messico e Brasile. Quando hanno fatto fallire la Chrysler, i tedeschi (brillanti come sempre) non si sono resi minimamente conto di cosa avevano in mano.
Ritratto di SaverioS
17 maggio 2013 - 09:47
non c'e nè eravamo mica accorti !? (una volta che vanno là però che buttino via le chiavi per non ritornare più in Italia!! )
Ritratto di Erdadda
17 maggio 2013 - 10:40
1
Leggo che manca ancora il 41%ca per trasferire. Quindi di tempo c'è ne. Comunque a livello umano non mi piace molto questa situazione ma da imprenditore ( non lo sono magari ) farei lo stesso. Qua per ogni dipendente devi cacciare quasi tre stipendi. È normale economizzare. Comunque Fiat ha investito e continuerà a farlo. La 500 non la ritenete italiana? È tutte le tedesce prodotte fuori la Germania quelle sono tedesche vero?
Ritratto di 911 Carrera
17 maggio 2013 - 11:20
I TEDESCHI stiano facendo morire di fame il proprio POPOLO x produrre FUORI. Anzi mi risultano premi agli operai e forti sconti sui vari modelli. L' unica che sta licenziando, ma SOLO ed ESCLUSIVAMENTE x colpa della crisi e PSA. Non facciamo moralismi inutili, il governo tedesco rispetta il suo popolo, e fa in modo che non venga prodotto oltre un TOT. fuori. Il nostro governo ci usa solo come rendita, se ne fregò sempre di ciò che fa, e fece, il G.FIAT, gli REGALò SOLDI NOSTRI a fondo perso, e SENZA vincoli o patti di sorta, ora gli permette di andare dove vuole. Pensare che potevano statizzarla al 1° prestito, invece NO. Ecco il ringraziamento (grazie anche ai SINDACATI, che non permisero i licenziamenti x GIUSTA CAUSA). NO , non trovo nulla di italiano nella 500, ANZI la trovo un' offesa verso la vecchia 500, 1° auto del POPOLO operaio, questa resta un giocattolino x figli di papà.
Ritratto di italico
19 maggio 2013 - 08:27
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per avermi ringiovanito ....hahahah
Ritratto di 911 Carrera
19 maggio 2013 - 13:38
Se serve anche un lifting....hahaha.
Ritratto di italico
19 maggio 2013 - 17:33
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..alle torture ancora non ci penso ...e manco ci voglio pensare!!..ahahah
Ritratto di leonardolori
17 maggio 2013 - 11:17
Io è un pezzo che temevo tutto ciò. IL sig Marchionne è da tempo che stà manifestando l'intenzione di fare quello che la stampa stà scivendo. Io spero che non avvenga mai il trasferimento in USA, se dovesse succedere ciò prima mi farei rendere tutti i soldi (e sono miliardi) che lo stato a versato a fondo perduto ai sig. Agnelli. Poi a chi facciamo pagare la cassa integrazione a tutti gli operai(diretti e indiretti) a noi italiani. Bravo sig. Marchionne ma non doveva essere il salvatore della Patria. MA UN PO' DI VERGOGNA MAI.
Ritratto di 911 Carrera
17 maggio 2013 - 11:22
Qualcuno in questo forum addirittura NEGA che Fiat ci deve dei SOLDI. Pensa come siamo messi.
Ritratto di jinfizz
17 maggio 2013 - 11:27
Balle negli USA si vendono cifre irrisorie di Fiat e la quota Chrysler/Jeep è minoritaria rispetto alle altre BiG ONES Dopo la fusione ed un periodo di incremento notevole del marchio Chryler/jeep in Italia ed in Europa questo sta nuovamente crollando e le spiegazioni sono agevoli: tecnologia vecchia, nei cambi, nelle trasmissioni, solo una buona immagine ma Ford è avanti anni luce La Fiat fa utili quasi soltanto dai paesi emergenti, sudamerica in testa. Quindi NON C'E' una SOLA RAGIONE per questa cavolata colossale di sradicare l'industria storica dell'auto italiana dall'Italia. E' una scelta sciagurata che spero non passi
Ritratto di maximize
17 maggio 2013 - 12:00
ecco i lupi vestiti da pecore... o forse è meglio dire i topi che abbandonano la nave! la FIAT si è fatta mantenere dallo stato italiano e cioè da NOI che paghiamo le tasse finchè ha potuto... ora se ne vanno visto che qui siamo al collasso economico! ottima politica... FURBA! forse i precendenti governi che hanno finanziato direttamente o indirettamente fiat e tutto il comparto automobilistico dovevano mettere dei paletti per reinvestire in italia quella vagonata di soldi che gli abbiamo regalato!
Ritratto di Erik Casini
17 maggio 2013 - 12:26
Altro che FIAT o FIAD; se mai sarà FWVD, ovvero Factory World Vehicles Detroit Che poi, guardando lontano, mi pare già vecchia "l'idea" di trasferirsi a Detroit; visto l'andazzo, o meglio il "trend", perchè non hanno scelto China/Asia o il Sud America anche per la direzione? Scelte già vecchie anche queste. Fossi in Marchionne brucerei tutti in anticipo e andrei direttamente in Africa, anzi la luna è troppo vicina, andiamo su Saturno e creiamo la FUVS, la Factory Universe Vehicles Saturn. Tutto questo sbattimento per far comprare ai futuri cinesi o sud americani, nient'altro che l'evoluzione (chiamiamola) della Fiat Uno o della Bravo. Alla fine...perdonate il francesismo, ma mi sembrano solo delle gran porcate. Onestamente non vedo il fine ultimo da qui a 100/200 anni di tutti questi cambiamenti di sedi e di teste che si spostano da una parte all'altra del globo. Cioè la Toyota viene in Europa, la Volvo va in cina, la Ford sposta in Brasile/Russia/Asia e chiude in Europa, la Fiat vuole ancora... "l'American Dream".
Ritratto di Limousine
17 maggio 2013 - 13:02
Credo d'aver anticipata la notizia dello sbaraccamento di Fiat, sin dal primo giorno che partecipo a questo forum. La cosa, beninteso, era talmente evidente (tranne per i soliti ritardati fiattari, ma va beh, loro non fanno testo) da non lasciare dubbi in merito. Non solo; scrissi pure (più e più volte) che la partenza di Fiat in USA avrebbe decretato la morte commerciale (o chiusura definitiva, fate un po' voi) dei Marchi Fiat, Abarth e Lancia, mentre - probabilmente - Alfa Romeo sarà acquistata da qualcun altro. E così, "cari" sciocchi fiattarucoli dei miei stivali, il vostro imperatore vi lascia col cu... per terra, vero? Ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah!!! Ve lo dicevo, o no, di smetterla di lucidargli il didietro con la vostra ipocrita "crociata patriottica", perchè tanto lui, di voi, se ne sbatteva i cosiddetti? Ma tanto, pure quando vedrete, per sempre, abbassarsi definitivamente le saracinesche coi vostri beneamati vessilli, starete lì a pontificare sciocchezze, nel vano tentativo di non passar per stupidi. Pazienza...
Ritratto di Erik Casini
17 maggio 2013 - 14:18
Premesso che ODIO la finta supremazia tecnologica tedesca, dal momento che i tedeschi per una pura questione di immagine storica di cui ancora godono, riescono a vendere ancora le loro 4 lamiere con 4 ruote, non riesco a capire, poichè non ti conosco, da dove proviene tutto questo "godimento" nel veder chiudere un impresa. Io non avrei neanche il coraggio di scrivere un "ah, ah, ah,...", quando so che dietro la chiusura di un impresa ci sono poi persone che rimangono in una situazione di terribile disagio economico e sociale. Con un messaggio così, siamo ben lontani dal vedere un certo tipo di "unità nazionale" che a mio parere sarebbe bello ci fosse.
Ritratto di Limousine
17 maggio 2013 - 14:58
Ullallà (che cuccagna) eccolo qui il fiattaro "risentito" che s'infervora tutto se gli toccano il giocattolino! E dov'eri, di grazia, quando Fiat (nella figura del suo "prode" nocchiero, dott. ing. gran farabutt di gran croc., cav. merdionne) si puliva il cu... dei diritti dei suoi lavoratori, buttandoli in mezzo una strada a Termini Imerese e a Valle dell'Ufita (Irisbus) o mettendoli in cassa integrazione un giorno si e l'altro pure - a piacere - in tutti gli altri stabilimenti? Eh? Dov'eri tu, o difensor dei deboli, che adesso fai tutto l'"indignato"? Ma se a pigliare a calci nel cu... i suoi dipendenti è solo e sempre Fiat a te sta bene? Povero omino di cartapesta che non sei altro, come da tradizione fiattara, hai aggiunta l'ennesima "perla" da cioccolataio ai tuoi compari che blaterano a vanvera su questo sito. Contento?
Ritratto di 911 Carrera
17 maggio 2013 - 23:56
MA a FIAT non gli importa NULLA, va via xchè dallo Stato italiano NON PUPPA +. I tedeschi vendono x immagine storica?, OK, mettiamo che sia VERO, ma di IMMAGINE STORICA la FIAT dovrebbe averne il triplo, come mai venne , intorno agli anni '70, rimarchiata come FIAT= Famiglie Italiane Abilmente Truffate?, xchè x VW non esiste un DAS AUTO dove DAS voglia dire es. Distribuzione Auto Scadenti, xchè?. Golf , come già scritto innumerevoli volte NASCE da 128, ma poi ?, i tedeschi migliorano e si espandono, noi andiamo alle ORTICHE, x colpa di tutti , intendiamoci, dei vari dirigenti che presero soldi da investire fuori, ai politici che se ne fregarono, e se ne fregano, all' operaio assenteista e menefreghista protetto dai vari MAFIOsindacati, a chi decise, GENIO dei GENI, di non fare + ALFA T.P., x colpa di tutti e di nessuno, questi ci fot/fregano i soldi, e vanno a Detroit alla faccia d'u piffero. E ,( NON ME NE VOGLIA ITALICO), ancora noi compriamo 500, Y, e altre belle auto STRANIERE. Son + sicuro di far lavorare 1 italiano comprando auto tedesche, i motivi son già descritti in un altro post qui, che PRESUNTE auto italiane. Bravo ,Delta, Giulietta?, e poche altre, si salvano xchè producono in Italia, ma utilizzando quanti extracomunitari?, io passo davanti ad 1 famosa fabbrica di pneumatici italiana, TUTTI di colore o marocchini. A Mirafiori ne vedo già molti, nulla contro di loro, ma da ridire, anche qui , + che sul made in Italy, sul MADE da ITALIANO. Appena partiranno a Grugliasco, voglio proprio andare a vedere quanti italiani ci saranno.
Ritratto di italico
19 maggio 2013 - 08:55
1
prego ...figurati stai esprimento un concetto, ogn'uno è libero di dire la sua ...in quanto potrei darti ragione...ma in tutto ciò manca ancora un qualcosa sulla storia fiat...ed è quello riguardante l'accordo stato fiat ( non me ne vogliano i magistrati) che era un'accordo sul mantenimento degli operai dando soldi alla fiat la quale li riggirava per costruire altre fabbriche all'estero. Ogni volta che servivano soldi sbandieravano licenziamenti ( la maggior parte degli operai avevenao la tessera del pci)...e giu lo stato pagava. Chi governava aveva fatto questa scelta di pagare onde evitare manifestazioni o di peggio nella piazza dominata da quel tempo dal pci. Unico vero sbaglio è quello che ci governava doveva forzare la mano ed entrare in fiat con una partecipazione statale, tanto con i soldi dati ci si poteva prendere comodamente il 33 % che quanto basta negli azionisti per governare, non ci scordiamo che in germania a difesa delle sue fabbriche versa alle case automobilistiche i 4% della loro finaziaria..con la dicitura "per lo sviluppo tecnologico e nuove tecnologie".....la storia fiat è di quanto più tragico ci sia stato ... voglio ricordare 1 la colpa dei sindacati di dovere per forza difendere diritti a gente che non merita, ma che anche lì c'è stato il gioco forza con ordini provenienti dall'alto ( vedi pci)..devi difendere !! ...2 la fiat non è dalla parte degli operai sia chiaro e certo non concede benefit come fanno in germania......Alla luce dei fatti la colpa è suddivisa in potere politico..dirigenza fiat ...e alla fine al sindacato che per dare retta a tutti si è legata le mani da sola...che fine farà la fiat? ...non so ma non potrei saperlo dal momento non sono l'ad della fiat.. non sappiamo quello che c'è sotto non possiamo sapere di tutte le ragioni o problematiche che ci sono ...fare supposizioni ci è concesso ..vediamo alla fine chi ci si avvicina di più ...
Ritratto di 911 Carrera
19 maggio 2013 - 13:43
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Ritratto di saab91
17 maggio 2013 - 18:13
ma che sta a dire ? il busines lo fanno in brazil e meglio che si trasferiscano a belo horizonte
Ritratto di betapleng@hotmail.it
17 maggio 2013 - 19:40
gli studi fatti, non riesco a spiegare, con linearità i miei pensieri. Se dico, ipotesi, acquisterei Giulietta non è che lo dico perché è un prodotto Italiano, ma perché progettualmente e costruttivamente (pur con tutti i difetti, veri o presunti, che le possiamo additare) è, secondo i miei standard di paragone, meglio di altre (magari osannate pubblicitariamente) che poi ti costano un occhio ed un orecchio di manutenzione. Detto questo la sede Fiat può trovarsi dove par loro e se si chiudono delle porte alle spalle, non significa che altri non siano disposti a prendere il loro posto; e non è detto che con la mancata produzione di autoveicoli, non vi sia spazio per altre attività o per altre fabbriche di automobili europee o extraeuropee. Quindi il management Fiat sviluppi pure come crede la propria attività nella sede che ritiene opportuna, il resto sono chiacchiere e solo chiacchiere. Un saluto
Ritratto di 911 Carrera
18 maggio 2013 - 00:04
costa di + ripararle, dal 20 al 30%, quello che NON si scrive MAI e che es. pattini freni, durano, in media, il 40% in + della auto del G.FIAT, Peugeot, il 15/20% in +, durata past. freni, circa, il 30 % in +. E vale anche x molte altre riparazioni. Concordo con la 2° parte, ma doveva succedere 35 anni FA, CHIUDERE FIAT (un paese PICCOLO come il nostro, non aveva assoluto bisogno di produrre auto x tutti), tenere solo Ferrari, Maserati e Lamborghini, POCHE MA BUONE, allora si sarebbero investiti i soldi in altri settori.
Ritratto di betapleng@hotmail.it
18 maggio 2013 - 21:17
Forse non tutti possono permettersi di investire, ma succede (per es...) che qualcuno acquisti la Aston Martin e qualcun altro espanda verso Singapore e da li verso il resto del mondo i propri interessi. Quindi anche se il Paese è piccolo, c'è gente che come me e come Lei (oltre tanti altri che frequentano questo sito) che si dedicano alle costruttive diatribe (espresse, mi pare, con educazione) per argomentare sulle produzioni (nazionali e non) di autoveicoli ed, a volte, anche di altro attraverso il social club di alVolante. Quanto alla manutenzione ed alla durata dei componenti, non mi trova d'accordo in quanto sulle mie autovetture gli interventi sono stati sempre effettuati presso le relative concessionarie; ho sempre avuto macchine efficientissime, apprezzate da tutti, anche dai successivi acquirenti; l'unica per la quale (dopo 16 anni) ho ancora il dente (anzi i denti) avvelenato; non era Italiana ed era stata acquistata per seguire (una sola volta) la moda. Quindi per Fiat, affari loro, per come vorranno gestire i loro capitali; per gli azionisti, affari loro, per quel che riguarda i loro orientamenti azionari e per noi (poveri mortali) amen (tutto fa brodo) ma per fortuna non siamo costretti a preoccuparcene (non abbiamo fondi). Rileggendomi il commento, posso aver dato l'impressione del tranquillo rammollito alla guida..... errore; viaggio come sui circuiti e sempre in gara per la pole; ovviamente classe di merito ultimo gradino in basso; aggiungo che se un ferito che incontro sulla strada riesce a salire in macchina da solo (non li muovo per la loro sicurezza) arriva in ospedale prima che se fosse stato portato in elicottero; inoltre non mi interessa se si sporcano i sedili e/o gli interni, perché, anche all'autolavaggio mi reco nelle stazioni che lo eseguono a mano. Grazie per la risposta rinnovo i miei saluti
Ritratto di 911 Carrera
19 maggio 2013 - 00:04
1 solo esempio, Hyundai Accent 1500 cc diesel, 85 cv, problema ai 20000 km x un tibicino rotto , avevano messo il benzina, al posto del diesel , e il RICHIAMO UFFICIALE (2003) non arrivò causa il mio trasloco. Riparato in garanzia, dopo essere rimasto in panne, l' auto fece + di 59000 km, SENZA cambiare le past. dei FRENI, e con normalissima manutenzione e senza altre noie. Lei fu proprietario di un' auto FIAT con freni tanto longevi?, e non solo i freni?. IO no, in particolare alla Y E. blu, le faceva fuori a 25/28000 km, a 32000 mi rigò anche i DISCHI, STESSO stile di guida con tutte le mie auto, non proprio tranquillo, ma nemmeno da ritiro della patente, come mi pare sia il suo ma le past. duravano poco SOLO sulle FIAT, 206 s.w diesel 48000 km, cambiate x un viaggio, erano ancora al 10% circa. Sia Accent che 206 s.w. erano ben + pesanti della Y e.b.....Non l' annoio con altri esempi, ma posso garantirle che il G.Fiat, soldi miei non ne vede +, 5 auto (solo le mie) piene di noie varie, e che si ripetevano nel tempo( es. motorini elettrici vetri, non ne tengo + il conto), 8 straniere, pochissime noie, e risolte in modo definitivo (es. Accent).......... ......................saluti.
Ritratto di 911 Carrera
19 maggio 2013 - 00:06
in discussione ciò che lei mi racconta, solo che x me fu diverso.
Ritratto di betapleng@hotmail.it
19 maggio 2013 - 17:29
ho inserito la risposta ma è sparita. A rileggersi alla prossima. Saluti
Ritratto di 911 Carrera
20 maggio 2013 - 00:12
non sparita. Arriverà....................saluti.
Ritratto di betapleng@hotmail.it
20 maggio 2013 - 16:52
Sono andato, forse, leggermente fuori dal seminato e mi scuso con la redazione. Penso comunque che non arriverà. Riprenderemo i commenti sui prossimi lanci. Rinnovo i saluti
Ritratto di Mikelibramani
18 maggio 2013 - 16:47
Sotto Marchionne la Fiat ha fatto tutto il possibile Infatti doppo essersi liberata dalla GM, appena rinata gia si è messa ad aquistare la Chrysler. Chrysler che negli ultimi due anni per gli introiti raggiunti si è mostrata essenziala per la sopravivenza del gruppo Fiat. Gli esterofili fanno finta di non capire, che la Fiat dopo decenni di malgestione, con strategia di mercato sbagliate, mancata espansione a livelo globale, non aveva altra scelta per sopravivere che allearsi con un'gruppo che ne completasse le mancanze. Gli esteropolli avrebbero preferito la morte del gruppo Fiat, piuttost che vedersi nascere un concorrente per i loro marchi preferiti. A loro poco importa che con l'aquisto della Chrysler, si è aperto un' futuro per gli moltissimi lavoratori della Fiat in Italia. Veramente esiste qualche esteropollo che la Fiat avrebbe potuto superare la crisi europea senza il gruppo Chrysler? Se la fusione di questi 2 gruppi complementari, avra per conseguenza lo spostamento della sede Fiat, ben venga se questo garantira un futuro a gli operai italiani! Non siete voi quelli che in monotona ripetizione, ci ricordate che non importa se l'Alfa diventa un marchio della galassia VW con sede in Wolfsburg, se solo cosi si potra salvaguardare/creare posti di lavoro in Italiani? Perchè allora usare due pesi e due misure quando si parla del gruppo Fiat? Perchè in un passato remoto ha preso soldi dal governo italiano? Trovatemi un gruppo che in passato non abbia preso soldi? Se si scava u pocchino, si scopre che tutti i gruppi automobilistici prima o poi nella loro storia hanno avuto momenti di crisi, con collegato bisogno di soldi. I vari governi dei paesi che ritenevano un continuo prosperare delll'industria automobilistica nei loro paesi per indispensabile, per assicuare elevata occupazione al popolo, non si sono fatti mai lungo pregare
Ritratto di 911 Carrera
19 maggio 2013 - 00:20
Le CHIUSERO senza troppi complimenti. Ok dare i soldi a FIAT (1 volta e STOP, poi, se non ti riprendi CHIUDI), l' errore fu darli senza vincoli (come fece il SARCO. con le case francesi, VINCOLI, limiti di tempo x la RESTITUZIONE idem x gli americani con il G.FIAT, con limiti x restituirli), e x il grosso, a fondo perso. Farà lavorare gli operai in Italia?, vieni a Torino che ti presento il 65/70 % degli operai fermi a Stura, idem x Mirafiori , e il 3° che non ricordo MAI il nome. Poi ti presento gli impiegati lasciati a casa dal Lingotto, e quelli dagli innumerevoli indotti, SPIEGALO a loro che il G.FIAT poi, forse, magari, può essere che gli darà lavoro. Grugliasco sono BRICIOLE di 1 grande tavola, la Panda 1 bufala, l' hanno scambiata con Y, nessuna linea in +, solo le stesse scambiate. Grugliasco facendo MASERATI in 2 modelli, dovrebbe riassorbire il 180/190 % degli operai?. Anche ammesso che riparta un po Mrafiori, da favole che raccontano, gli altri 2 e gli indotti collegati agli altri 2?, e Termini già chiusa?.
Ritratto di Mikelibramani
18 maggio 2013 - 16:47
Sotto Marchionne la Fiat ha fatto tutto il possibile Infatti doppo essersi liberata dalla GM, appena rinata gia si è messa ad aquistare la Chrysler. Chrysler che negli ultimi due anni per gli introiti raggiunti si è mostrata essenziala per la sopravivenza del gruppo Fiat. Gli esterofili fanno finta di non capire, che la Fiat dopo decenni di malgestione, con strategia di mercato sbagliate, mancata espansione a livelo globale, non aveva altra scelta per sopravivere che allearsi con un'gruppo che ne completasse le mancanze. Gli esteropolli avrebbero preferito la morte del gruppo Fiat, piuttost che vedersi nascere un concorrente per i loro marchi preferiti. A loro poco importa che con l'aquisto della Chrysler, si è aperto un' futuro per gli moltissimi lavoratori della Fiat in Italia. Veramente esiste qualche esteropollo che la Fiat avrebbe potuto superare la crisi europea senza il gruppo Chrysler? Se la fusione di questi 2 gruppi complementari, avra per conseguenza lo spostamento della sede Fiat, ben venga se questo garantira un futuro a gli operai italiani! Non siete voi quelli che in monotona ripetizione, ci ricordate che non importa se l'Alfa diventa un marchio della galassia VW con sede in Wolfsburg, se solo cosi si potra salvaguardare/creare posti di lavoro in Italiani? Perchè allora usare due pesi e due misure quando si parla del gruppo Fiat? Perchè in un passato remoto ha preso soldi dal governo italiano? Trovatemi un gruppo che in passato non abbia preso soldi? Se si scava u pocchino, si scopre che tutti i gruppi automobilistici prima o poi nella loro storia hanno avuto momenti di crisi, con collegato bisogno di soldi. I vari governi dei paesi che ritenevano un continuo prosperare delll'industria automobilistica nei loro paesi per indispensabile, per assicuare elevata occupazione al popolo, non si sono fatti mai lungo pregare
Ritratto di Mikelibramani
18 maggio 2013 - 16:47
Sotto Marchionne la Fiat ha fatto tutto il possibile Infatti doppo essersi liberata dalla GM, appena rinata gia si è messa ad aquistare la Chrysler. Chrysler che negli ultimi due anni per gli introiti raggiunti si è mostrata essenziala per la sopravivenza del gruppo Fiat. Gli esterofili fanno finta di non capire, che la Fiat dopo decenni di malgestione, con strategia di mercato sbagliate, mancata espansione a livelo globale, non aveva altra scelta per sopravivere che allearsi con un'gruppo che ne completasse le mancanze. Gli esteropolli avrebbero preferito la morte del gruppo Fiat, piuttost che vedersi nascere un concorrente per i loro marchi preferiti. A loro poco importa che con l'aquisto della Chrysler, si è aperto un' futuro per gli moltissimi lavoratori della Fiat in Italia. Veramente esiste qualche esteropollo che la Fiat avrebbe potuto superare la crisi europea senza il gruppo Chrysler? Se la fusione di questi 2 gruppi complementari, avra per conseguenza lo spostamento della sede Fiat, ben venga se questo garantira un futuro a gli operai italiani! Non siete voi quelli che in monotona ripetizione, ci ricordate che non importa se l'Alfa diventa un marchio della galassia VW con sede in Wolfsburg, se solo cosi si potra salvaguardare/creare posti di lavoro in Italiani? Perchè allora usare due pesi e due misure quando si parla del gruppo Fiat? Perchè in un passato remoto ha preso soldi dal governo italiano? Trovatemi un gruppo che in passato non abbia preso soldi? Se si scava u pocchino, si scopre che tutti i gruppi automobilistici prima o poi nella loro storia hanno avuto momenti di crisi, con collegato bisogno di soldi. I vari governi dei paesi che ritenevano un continuo prosperare delll'industria automobilistica nei loro paesi per indispensabile, per assicuare elevata occupazione al popolo, non si sono fatti mai lungo pregare
Ritratto di Fojone
18 maggio 2013 - 20:19
il problema e che la sede va in nord america e gli stabilimenti in sud america... a torino rimane Lapo!
Ritratto di 911 Carrera
19 maggio 2013 - 00:24
Dov'à el chan?, suta na rua dal trattur?. CONCORDO Fojone.