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Finlandia, una multa da record

05 marzo 2015

Un imprenditore costretto a pagare 54.000 euro per eccesso di velocità: nel suo Paese le sanzioni sono proporzionali al reddito.

Finlandia, una multa da record
SALASSO - “Vivere in Finlandia, se hai un reddito alto, è diventato impossibile”: questo il lamento via Facebook dell'imprenditore Reima Kuisla dopo avere ricevuto una multa per eccesso di velocità. Andava a 103 km/h in una zona con limite 80: si vede di peggio, viene da pensare. Peccato che in Finlandia le infrazioni con uno scarto superiore a 20 km/h tra velocità registrata e limite imposto siano sanzionate in modo proporzionale al reddito. Al povero (in senso metaforico) Kuisla, che nel 2013 aveva un reddito superiore ai 6 milioni di euro, è toccato sborsare un assegno di 54.000 euro. Un bel salasso.
 
PIEDE PESANTE - Terra strana, la Finlandia: sono meno di sei milioni gli abitanti, ma tre i Campioni del Mondo in Formula 1: Keke Rosberg (pur se svedese di nascita), Mika Hakkinen (per due volte) e il ferrarista Kimi Raikkonen. Di Turku era la leggenda delle due ruote Jarno Saarinen, che in molti pensavano potesse oscurare il mito di Agostini prima che un maledetto incidente lo portasse via a soli 28 anni a Monza, e innumerevoli sono i Campioni del Mondo di rally, da Juha Kankkunen a Tommi Makinen (quattro a testa) fino a Marcus Gronholm (due), Hannu Mikkola e Timo Salonen (uno a testa). Insomma, il DNA del piede tende al pesante, evidentemente: deve essere successo così a Mr. Kuisla.
 
INFLESSIBILE - Al grido di dolore dell'imprenditore è seguito un generalizzato sdegno: “Non saranno certo queste multe a mandare in rovina chi è ricco”, è stato scritto sulla sua pagina. Piccole non più di tanto , ma - a ben vedere - sempre meno dei 116.000 euro che dovette sborsare un top manager della Nokia nel 2002: la sua busta paga era da 14 milioni di euro annui, e il suo torto quello di andare a 75 all'ora su un'Harley Davidson a fronte del limite di 50. Terra inflessibile, quella finlandese.
 
SE GOMMO TIENE - D'altronde, solo a un mostro sacro come il rallysta Markku Alen (che ancor oggi è ricordato col soprannome di Maximum Attack per la sua abitudine di andare sempre al 110%) era permesso di affermare, nel suo colorito italo-finnico: “Se gommo tiene, io vince gara. Se gommo non tiene, io come bomba dentro montagna”. Lo faceva spesso (di vincere); qualche volta capitava “dentro montagna”: sul finire degli Anni 70, era solito fare chiudere l'ultima parte della strada che dal Pian del Tivano conduce verso la sponda bellagina del Lago di Como. Ancor oggi, qualche spigolo di parafango della sua 131 Abarth è ben celata sulle rocce della montagna circostante. Mr. Kuisla, per contro, “come bomba” è finito sotto gli occhi di un autovelox.


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Ritratto di Carlo Recla
5 marzo 2015 - 19:38
Quest'idea non nuova, impraticabile da noi stanti le frequenti infedeltà nelle dichiarazioni dei redditi, mi sembra comunque iniqua. Perché c'è chi vive con rabbia una contravvenzione, ricco o povero che sia, e chi, invece, le considera solo un semplice incidente di percorso. Personalmente credo che rispettare le regole del Codice della Strada sia semplicemente un dovere morale e, sinceramente, cerco di seguire tale via. Ma m'indigno profondamente quando mi accorgo che, nella stragrande maggioranza dei casi, le multe vengono inflitte a tradimento, senza nemmeno contestarle al trasgressore, magari abbassando limiti di velocità o tempi del "giallo" semaforico, o magari tollerando soste in angoli di marciapiede non utilizzati dai pedoni e, come fosse un bancomat, di tanto in tanto passare a "riscuotere".
Ritratto di PongoII
5 marzo 2015 - 19:57
7
Comunque anche tra i finnici ci fu chi se la "svangò" una multa senza pagare la sanzione pecuniaria e subendo "solo" la decurtazione dei punti: la moglie di Mika Hakkinen, in lungimirante separazione dei redditi e nullatenente.... Come dici bene da noi l'operaio pagherebbe più del notaio, l'impiegato più del suo datore di lavoro, quindi una proporzionalità tra reddito e sanzione, per quanto moralmente e socialmente giusta, in Italia sortirebbe l'effetto contrario. Sull'utilizzo degli automobilisti come bancomat, bé, si comincia dalle scuole guida per terminare con i politici, passando per gli esattori in divisa: è una storia vecchia....
Ritratto di Sepp0
6 marzo 2015 - 00:07
...perchè deve essere impraticabile da noi. Basta far rimanere invariate le multe attuali per i redditi al di sotto dei 50k circa (lordi) ed iniziare a bastonare progressivamente dopo. L'operaio continua a pagare come prima, il dentista che dichiara zero continua a pagare come prima, ma il dentista onesto paga una baccata come è giusto che sia. Non è che l'introduzione di una norma del genere deve passare automaticamente per un inasprimento delle sanzioni base attuali, eh. Sarebbe solo che una dimostrazione di civiltà visto che evidentemente 500 euro di velox hanno un peso diverso per l'operaio che gira in Panda e per l'imprenditore che gira in Porsche. E, aggiungo, sarebbe anche l'ora di regolamentare il discorso "punti patente convertiti in multa" per chi commette infrazioni con auto aziendali e poi si sfanga i punti perchè l'azienda non dichiara chi guidava. Io sarei molto hitleriano: al primo rifiuto di dichiarare chi era alla guida, multa moderata. Al secondo rifiuto, con la stessa macchina, multa pari al 30% del valore A NUOVO dell'auto. Al terzo rifiuto, sequestro del mezzo. Ne conosco tanti che corrono impunemente con le auto aziendali e poi si pagano le multe che la scoietà gli schiena ma si tengono i punti perchè tanto guadagnano così tanto che pagare 2-3000 euro di velox al mese non è un problema.
Ritratto di Montreal70
6 marzo 2015 - 11:46
Sono questi ragionamenti che hanno portato l'Italia al fallimento. Ovvio che è giusta una multa proporzionale al reddito, ma se entrasse in vigore una cosa del genere, l'unico cambiamento sarebbe una maggiore evasione. E' troppo facile evadere in Italia, quindi meglio lasciare stare le cose come stanno, o finisce peggio che per il superbollo.
Ritratto di Sepp0
6 marzo 2015 - 13:43
Mica tocchi le cifre attuali per le persone normali, tocchi le cifre a salire per redditi oltre una certa cifra. Non è che se uno sta pensando di evadere le tasse si convince definitivamente solo perché così incidentalmente paga pure meno le multe. Un operaio col BMW pagherebbe la stessa multa del suo collega con la Panda, chi paga di più è l'imprenditore col BMW. I ragionamenti che hanno portato l'Italia al fallimento sono quelli come il tuo. Avrebbe sicuramente più senso un provvedimento del genere del superbollo, perchè ormai è assodato che l'auto non fa il monaco, anzi, qua da noi più sono poveracci e più ostentano l'auto grossa.
Ritratto di Montreal70
6 marzo 2015 - 13:47
Certo, come no. Cosa pensi che ci voglia per dichiarare meno? Con i limiti che abbiamo inizierebbe la caccia al trasgressore ricco. Quei pochi onesti inizierebbero ad evadere. Poi scusa, ma che lavora fai per pensare di capire certe meccaniche meglio degli altri? Ti sembrerebbe giusto che io con un reddito dichiarato alto ed onesto pagherei molto più di un dottore nullatenente con diverse ville?
Ritratto di Sepp0
6 marzo 2015 - 13:57
Chi evade continuerà a farlo, chi non evade non inizierà certo a farlo per paura di pagare un velox 5000 euro invece di 500, SE inizia lo fa per ben altri motivi. Il provvedimento peraltro sarebbe un ottimo deterrente per evitare che i facoltosi con la fuoriserie continuino impuniti a infrangere tutti i divieti, consci che tanto le multe di oggi gli fanno un baffo. E aumenterebbe pure la sicurezza in strada. La lotta sacrosanta all'evasione lasciamola fuori che è tutto un altro discorso. Qua sembra che a pagare le tasse si faccia un favore a qualcuno, pagare le tasse è un DOVERE, chi lo fa fa, appunto, semplicemente il suo dovere, non è che gli si deve dare una pacca sulla spalla e una stretta di mano perchè è onesto. Siamo proprio diventati un brutto paese.
Ritratto di Montreal70
6 marzo 2015 - 14:04
Guarda, difficilmente vedo la Ferrari oltre il limite. L'auto che per quanto mi riguarda è statisticamente più incline alla velocità oltre limite è l'Audi a3, seguita dalla a4 e dalla serie 3. Non sono auto da nababbi e solitamente sono intestate a persone che magari hanno un buon reddito ma che dichiarano quasi zero. Io non credo proprio che si incasserebbero più soldi dunque. Poi si può anche dichiarare un conducente dal reddito basso. Dai, seriamente, le norme italiane avranno anche buoni propositi ma sono ridicole, alla fine non colpiscono nessuno, solo chi si dovrebbe proteggere. Comunque in un paese in cui evadere è facile e il guadagno ottenibile dal farlo enorme, si, gli onesti vanno premiati.
Ritratto di Sepp0
6 marzo 2015 - 14:14
...un solo euro in più, SE non si colpisce ingiustamente chi già paga tanto adesso, perchè non farlo?
Ritratto di luigi sanna
15 marzo 2015 - 22:22
5
...che il limite, lo supera "il piede"... Mica la macchina, che vuol dire A3, A4, Serie 3..... I limiti si superano. E se uno li supera abbondantemente, paga. In Città è 30/50... Quindi anche in bici (volendo), in discesa li superi.. Da noi c'è un tratto in Città, 4 corsie (in discesa), 50 km orari.... Se metti la folle, scendi a 100... Io al senso inverso (salita) in quarta marcia, 72 km orari... Verbale... è una "bastardata"..... Poi per il reddito, se uno è disoccupato? Non paga?
Ritratto di aquilone
6 marzo 2015 - 14:27
Montreal, Sepp0, quanto da voi descritto rientra nella mentalità truffaldina di chi commette certe cose nient'altro. Non centra nulla col problema delle multe in progressione. Anche in questo caso potrei sempre dire che alla guida non c'ero io ma mio nonno
Ritratto di Sepp0
6 marzo 2015 - 14:32
...sono a favore delle multe in progressione, mi sembrava chiaro.
Ritratto di Lo Stregone
6 marzo 2015 - 09:34
se sono ricchi si lamentano, se sono poveri si lamentano.. Allora vogliamo tutti andare a 200 km l'ora e nessuno ha il diritto di multarci?. Se poi in Finlandia le multe servono a finanziare cose utili va anche bene. Al confronto, nel nostro paese si parla di utilizzare i soldi delle multe per cose utili e poi si smentisce clamorosamente l'intento. Da noi esiste ancora un manicomio totale sul quale è meglio non scendere in dettagli. Basti pensare alle multe selvagge che colpiscono chiunque a tradimento. Ed è meglio fermarsi qui.
Ritratto di Pablo
6 marzo 2015 - 11:08
Ma cosa c'entra il codice della strada con la dichiarazione dei redditi???? Questa è follia allo stato puro....
Ritratto di Flavio Pancione
6 marzo 2015 - 11:25
8
esistono i famosi punti apposta.
Ritratto di PongoII
6 marzo 2015 - 12:51
7
Mi permetto di farti notare che l'introduzione dei punti patente ha da un lato omogeneizzato i conducenti, ma dall'altro ha lasciato invariati i divari reddituali. Sono notizie di cronaca, non mere congetture, che determinate autoscuole compiacenti abbiano "reintegrato" a pagamento i punti persi "dall'imprenditore velocipete". Anche un cugino di mia moglie, agente di commercio, telelaserato e con patente ritirata per un mese, ha continuato a viaggiare "arruolando" come autista il figlio del vicino, 20enne disoccupato. Totale esborso tra multa e "stipendio" poco meno di 3k, che per lui equivalgono a circa 4 contratti chiusi, a volte anche in un giorno. Ritieni che questa prassi sia praticabile anche dal "classico" operaio/impiegato (e non me ne vogliano le categorie citate)? Ovviamente, in Italia è più facile scoprire la verità sulle stragi terroristiche (!!!) che sull'effettivo guadagno di un professionista (generalizzo), pertanto, come già scritto, una misura di equità sociale sortirebbe l'esatto contrario...
Ritratto di Flavio Pancione
6 marzo 2015 - 14:31
8
Anche per la misura dei redditi trovo appunto improponibile una cosa del genere. Inoltre non dimentichiamo che per lo stato i "ricchi" non sono quelli dell'immaginario comune. Basti vedere il sistema di tasse nelle università pubbliche (vista la mia età è una realtà che mi è più vicina) , dove in base all'isee racchiudono i contribuenti in fasce.. Ed è facilissimo guarda caso entrare nelle ultime fasce e pagare qualche migliaia di euro l'anno. Tornando alla questione trovo molto azzeccato il sistema punti seppur perfettibile, ma trovo sia scollegata dalla punizione in quanto per le questioni più gravi esiste anche la revoca..
Ritratto di Sepp0
6 marzo 2015 - 13:50
...soprattutto per chi usa auto aziendali, sono facilmente "exploitabili", perchè non c'è l'obbligo di dichiarare il guidatore. In questo modo si ottiene il doppio risultato per cui il poveraccio che prende il velox si vede decurtati i punti e paga la multa, il riccone che prende il velox si paga la multa per lui risibile e non perde manco mezzo punto. MAI. E si è pure comprato il macchinone con tutte le detrazioni del caso e le agevolazioni con l'assicurazione.
Ritratto di Flavio Pancione
6 marzo 2015 - 14:36
8
Al solito bisogna accanirsi sul cattivone di turno .. La stragrande di loro gira in normalissime vetture magari 1.6 perché è in giro da mattina a sera e LAVORA.
Ritratto di Sepp0
6 marzo 2015 - 14:43
...tu continui a spostare il discorso sul tipo di auto. Il tipo di auto in questo caso è irrilevante. Se dichiari 1.000.000 di euro di reddito l'anno e giri in Panda mentre un tuo dipendente che ne dichiara 40.000 viaggia in BMW, non ha nessuna importanza. Conta solo che se entrambi veniamo veloxati per eccesso di velocità, i teorici 500 euro di multa a te peseranno "vagamente" meno che al tuo dipendente, rendendo del tutto superflua la sanzione stessa. La sanzione viene comminata come "punizione" per convincere chi l'ha commessa a non rifarlo, chiaramente se il peso della sanzione per me è nullo, me ne fotto e continuo a infrangere. Scommetto invece che il tizio che ha preso 50.000 euro di multa, magari la prossima volta fa più attenzione. Se la multa fosse stata di 500 euro non ci avrebbe fatto nemmeno caso. Non capisco come un concetto così semplice come "più hai, più paghi" possa incontrare così tante difficoltà ad essere compreso. Siamo proprio in Italia.
Ritratto di Flavio Pancione
6 marzo 2015 - 14:52
8
Inoltre tu ti sei scagliato contro un certo tipi di lavoratori e ipotetici macchinoni, e per inciso come infrazione non esiste solo la foto dal l'autovelox.
Ritratto di Sepp0
6 marzo 2015 - 15:03
...se ti fermano. Se non ti fermano e l'auto non è intestata a te ma alla tua azienda (probabile se hai un'azienda, non stiamo a prenderci in giro per favore), basta che non dichiari chi era alla guida e il gioco è fatto. Ti prendi la multa, che ti fa un baffo perchè tanto è tipo 1/10 o meno del tuo reddito mensile, e via andare. Non ce l'ho con nessuno, solo mi chiedo, da cittadino che paga fino all'ultimo cent. di tasse, dove starebbe il problema nel legare l'importo delle multe al reddito, posto che gli scaglioni siano pensati con un senso logico e non all'italiana.
Ritratto di Pablo
6 marzo 2015 - 16:56
Ma ti immagini se esistesse la stessa legge in Italia che soldi farebbero grazie ai multoni presi dai Balotelli della situazione o i vari Silvio B....e politici vari che commettono violazioni al codice della strada praticamente tutti i giorni.
Ritratto di aquilone
6 marzo 2015 - 14:22
La multa non è una tassa ma una sanzione. E' giusto pagare le tasse in modo proporzionale al reddito, ma non una sanzione, la legge deve essere uguale per tutti, altrimenti confondiamo ogni cosa. Se uno viene condannato per un omicidio, non è che si deve beccare l'ergastolo se ha un reddito di un miliardo e 6 mesi se ha un reddito di 10.000 euro. Oppure niente se non ha reddito. Giusto?
Ritratto di Sepp0
6 marzo 2015 - 14:36
...io rimango basito, certe volte. Ma come puoi paragonare la pena di un reato contro la persona alla pena pecuniaria per un'infrazione stradale? E' ovvio che 10 anni di carcere pesano a tutti nella stessa maniera a prescindere dal reddito, come è ovvio che 500 euro di multa pesano in maniera diversa a seconda che chi la prende guadagni 1000 euro al mese o 5000. Se non si arriva a capire questa cosa basilare, è inutile continuare a discuterne.
Ritratto di PongoII
6 marzo 2015 - 14:43
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Non confondiamo la natura delle leggi e delle normative. Anche se pure nel penale spesso il reddito ha il suo peso (nel ricevere una condanna minore, risibile o nessun provvedimento...) il fulcro del discorso è se sia, tralasciando l'ovvio dubbio sulla fattibilità, più o meno giusto parametrare al reddito le contravvenzioni. Viene da se che per un divieto di sosta l'impiegato/1000 euro mese paga come il professionista/10.000 euro mese, il primo ne farà una tragedia economica e magari era solo dal dottore, il secondo, che magari era dall'amante o è il dottore dell'impiegato, se ne fregherà assai. Ovviamente sono solo esempi stereotipati, ma che danno il senso del post.
Ritratto di aquilone
6 marzo 2015 - 16:33
Scusate, ma io ne faccio una questione di principio, non di merito, quello lo decide lo stato secondo la propria convenienza. Allora ripeto la domanda: parliamo di tasse o di sanzioni? Aumentiamo proporzionalmente il canone RAI se vogliamo, in quanto tassa. Ma non possiamo dire che aumentiamo la sanzione se non lo paghi in tempo, per cui avrai una "mora" del 2% se guadagni meno di 50,000 e del 4% se guadagni di più. Se accettiamo questi concetti allora rifondiamo lo Stato. Perchè allora solo le multe dovrebbero essere proporzionali? Anche i parcheggi allora, il barbiere, un kilo di salame, il biglietto per il cinema o un litro di benzina ecc. ecc. In tal modo creeremo la parità sociale, per cui darsi da fare per guadagnare di più (onestamente) non servirà a niente se non a far guadagnare di più lo stato
Ritratto di PongoII
6 marzo 2015 - 16:44
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In un mondo utopico forse si potrebbe comprendere il senso delle tue affermazioni. Qui sulla Terra, Italialand, il paese delle Meraviglie, un po' meno. Il punto del discorso, lo ripeto, è se parametrare sanzioni a reddito. Se vogliamo estendere ciò a tutte le sanzioni pecuniarie, ok.. ma che centra il pane col salame? Il presupposto giuridico sarebbe che chi trasgredisce o lo fa per necessità o per menefreghismo, quindi, rapportando la sanzione al suo reddito la "punizione" sarebbe presumibilmente adeguata. Un po come dare uno scappellotto al bambino irrequieto e rispondere con le armi al fuoco che ti viene sparato contro. Credi mica che Porošenko voglia sculacciare Putin? Quindi, tornando a noi, che trasgressione è, a patto che tu non sia musulmano, comprarsi il salame? L'operaio lo prenderà al discount, il professionista se lo farà arrivare in elicottero dalla fabbrica! A proposito di affettati, mi sa proprio che c'hai fatto la figura....
Ritratto di aquilone
6 marzo 2015 - 18:01
Pongoli, capisco che tu abbia idee diverse dalle mie, ma le figure lasciale perdere, o sei per caso un illustre autorizzato a dare giudizi? Ad ogni modo, se t'interessa, non sono mussulmano e nemmeno cattolico. Tornando all'argomento, io ho fatto degli esempi (magari, sicuramente, non troppo calzanti) per cercare di far capire quanto sia sbagliato (secondo me, sia chiaro) l'accettare il concetto di "proporzionalità" sulle contravvenzioni, che poi, allargando il discorso, tale proporzionalità potrebbe essere adottata per qualsiasi cosa ci sia da pagare, portandoci alla utopistica (questa volta l'utopia ci sta bene) parità sociale, capace solo di appiattire la voglia di darsi da fare onestamente (di lavorare). Ora, tornando alle sanzioni, che, piaccia o no, vengono anche chiamate "Pene Pecuniare" e, sempre secondo me, basandomi sul concetto che la legge è uguale per tutti, tali PENE non possono essere di ammontare diverso tra i cittadini di diverso ceto sociale. Mi sono espresso male e non ti ho fatto capire il concetto? Pazienza, mi dispiace. Non ti piace e preferiresti la "proporzionalità"? Pazienza, ce ne faremo entrambi una ragione
Ritratto di rebatour
6 marzo 2015 - 18:29
Anche ammettendo che si trovi qualcuno disposto a promuovere un disegno di legge per parametrare le multe al reddito, ci penserebbero i nostri eccelsi costituzonalisti a bloccarlo. Sicuramente non gliene frega niente se in mezza Europa (a cominciare dalla vicina Svizzera) chi sgarra paga in base al reddito.
Ritratto di PongoII
6 marzo 2015 - 20:17
7
Non volevo offendere te né alcune religioni... era un esempio al pari del tuo... ho cercato solo di dire il mio punto di vista, evidentemente non comprendendo a pieno il tuo. A parte le disquisizioni didattico-legali, credevo fosse palese che una sanzione o pena pecuniaria non pesi ugualmente per tutti e, nella fattispecie, punti o non punti, una qualsiasi contravvenzione, dall'art. 158 (divieto di sosta) al 186 (guida in stato di ebbrezza), possa essere affrontata economicamente e socialmente in modo differente da individui di censo diametralmente opposto. Come molti Stati annoverati nel consesso dei più civili già fanno. Come ben dici ce ne faremo una ragione... Anche il presidente dell'Ucraina si accontenterà di dare un buffetto ai suoi (presunti) connazionali che trucidano i suoi soldati...
Ritratto di aquilone
6 marzo 2015 - 21:05
Ma mo' che centra il presidente dell'ucraina, le bombe e chi purtroppo le subisce e muore, con le contravvenzioni se son giuste o sbagliate? Per favore, per favore, per favore, per favore! UUUUUh mi fai davvero cadere le braccia e anche un pò arrabbiare a leggere certe cose! Ciao valà, e comunque buona domenica in famiglia
Ritratto di PongoII
7 marzo 2015 - 08:34
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Era un paragone in stile "Delitto e castigo". LONG LIFE AND PROSPERITY ALSO TO YOU!
Ritratto di aquilone
7 marzo 2015 - 19:26
Avevo già scritto di essere contrario alla multa proporzionale al reddito. Qualcuno mi ha contestato, qualcun'altro pensa invece che sia giusta la "proporzionalità" e ne ha descritto anche i motivi per questa sua opinione. Alcuni di questi motivi sono anche molto condivisibili. Vorrei però aggiungere un altro spunto di riflessione: come la mettiamo con chi per distrazione, per fretta o maleducazione passa col semaforo rosso? Questa infrazione potrebbe rivelarsi pericolosissima, ne può andare di mezzo la vita di altre persone oltre ai danni materiali ad altre vetture o cose. Che facciamo? a qualcuno diamo 50 euro e, aggiungo, tanto per sorridere, una pacca sulle spalle e a qualcun'altro 5.000 e un calcio nel sedere? Anche chi supera i limiti di velocità può mettere a repentaglio la vita degli altri, così come chi non da la precedenza ai pedoni sulle strisce, chi non si ferma allo stop, chi guida in stato di ubriachezza o sotto effetto di droghe ecc. ecc. Che facciamo? A parte i punti/patente che facciamo? se tutto va bene e non ci scappano danni o morti facciamo le multe "proporzionali" ... ma se ci sono danni e morti? Per questo ribadisco che la legge deve essere uguale per tutti a prescindere. Se si mettono a repentaglio le vite altrui, non si possono fare distinzioni di reddito. In quel momento si è un potenziale criminale della strada, senza se e senza ma come si usa dire oggi. Se uno parcheggia in doppia fila o sulle strisce senza permettere il passaggio di carrozzine di disabili o di bambini, è un gran maleducato a prescindere dal suo conto in banca. Dopo di che ognuno la pensi come vuole. Io so soltanto che la mia patente ha 28 punti e quest'anno dovrei arrivare a 30. Eppure faccio circa 30.000 km all'anno. Chissà, forse sono solo fortunato, ma vi assicuro di essere anche molto attento e rispettoso