PAUSA DI RIFLESSIONE - Nel Principato di Monaco si tiene questo week end il gran premio di Formula 1 e, sebbene le auto turbo di quest'anno siano state ampiamente criticate per il rombo decisamente più sommesso che in passato, non si può dire che sarà un fine settimana tranquillo per gli abitanti del più famoso tra i circuiti cittadini. Tra un anno, però, lo stesso scenario accoglierà altre monoposto che si faranno notare per la loro silenziosità pressoché totale: quelle del primo campionato di Formula E, cioè per vetture a trazione elettrica.
NEL CUORE DELLE CITTÀ - Per la nuova serie la Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) ha stilato un calendario di dieci gare a cavallo di 2014 e 2015. La gara d’inizio è fissata per il 13 settembre 2014 su un circuito cittadino realizzato nelle strade di Pechino. Perché caratteristica della nuova specialità è quella di prevedere solo gare in tracciati cittadini, anzi, il più cittadini possibile, proprio per coerenza con quella che è la destinazione principale dei veicoli elettrici: la città.
A MONACO CIRCUITO ACCORCIATO - Il Principato di Monaco e il locale Automobile Club sono stati tra i primi organizzatori ad aderire alla serie, e il 9 maggio 2015 il nuovo campionato “muto” farà tappa anch’esso in Costa Azzurra. Come tracciato di gara verrà utilizzata una parte del circuito della Formula 1: mancherà la parte alta, dato che alla curva di Santa Devote, le monoposto elettriche non imboccheranno la salita del Mirabeau per andare al Casinò, ma s’infileranno nella strada parallela alla banchina del porto fino a raggiungere la chicane, dove si reimmetteranno di nuovo sul circuito della F1 per puntare alla curva del Tabaccaio, le curve della Piscina e la Rascasse.
TRADIZIONE & INNOVAZIONE - Il Principato continua così la sua tradizione di sede d’eccellenza per il motorismo sportivo, di qualsiasi tipo sia. Va ricordato che già da parecchi anni ogni anno si disputa il rally di Monte-Carlo des Energies Nouvelles, cioè per vetture ad alimentazione alternativa (ibride e a gas, con una gara a parte per le “elettriche”).
ALMENO 800 KG - Per la Formula E la FIA ha messo a punto un regolamento che stabilisce le caratteristiche tecniche delle vetture e le modalità in cui si disputeranno le gare. Le monoposto dovranno avere una lunghezza massima di 5 metri, larghezza di 1,80 e altezza di 1,25. Il peso complessivo (compreso il pilota) non potrà essere inferiore a 800 kg. Le batterie non potranno pesare più di 200 kg.
NON PIÙ DI 270 CV - La potenza del motore non potrà eccedere i 200 kW, cioè un poco più di 270 CV. Questi non saranno però sempre disponibili, ma solo nei momenti dei sorpassi: in modalità normale la potenza a disposizione dovrà essere al massimo di 133 kW, cioè 180 CV. I rimanenti 67 kW saranno a disposizione dei piloti solo nelle fasi di sorpasso. Per le prove di qualificazione le monoposto potranno fare ricorso all’intera riserva di potenza, senza limitazioni. Per le monoposto della Formula E si prevede una accelerazione 0-100 km/h in 3 secondi e una velocità massima autolimitata a 225 km/h.
LE SQUADRE - Al campionato ormai imminente sono iscritti dieci team: Andretti Autosport (Usa), Audi Sport Abt (Germania), Cina Racing (Cina), Dragon Racing (Usa), Drayson Racing (Gran Bretagna), E.Dams (Francia), Mahindra (India), Super Aguri (Giappone), Venturi Grand Prix (Principato di Monaco), Virgin Racing (Gran Bretagna). Ognuno avrà due vetture.
I FORNITORI - Per la prima stagione i team della Formula E utilizzeranno monoposto uguali, poi dalla seconda stagione partirà anche la sfida tecnica tra i progettisti. Pochi giorni fa, a Donington le squadre hanno ricevuto le prime dieci vetture, tutte uguali: la Spark Renault SRT 01E. Il telaio è realizzato dall’italiana Dallara, l’unità di potenza e il sistema di gestione elettronico è della McLaren Electronics System, le batterie sono della Williams Advanced Engineering, mentre la SRT-Renault si occupa della gestione del “pacchetto”. Le gomme sono Michelin.
I PILOTI - Tra i piloti iscritti ce n’è qualcuno che ha esperienza di Formula 1; tra questi gli italiani Jarno Trulli e Vitaliano Liuzzi. Ci sono poi Sebastien Buemi, Nick Heidfeld, Lucas Di Grassi, Takumo Sato, Bruno Senna. Quanto agli italiani, del gruppo fanno anche parte Giorgio Pantano e Marco Bonanomi. Nell’elenco c’è anche una donna: l’inglese Katherine Legge.