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I francesi contro l’import dalla Corea

08 agosto 2012

Se la richiesta formale di Parigi alla EU sarà accolta si potrebbe arrivare alla reintroduzione di dazi doganali. Ma la maggior parte delle auto coreane sono fabbricate proprio in Europa.

RICHIESTA FRANCESE - La Commissione europea ha confermato di aver ricevuto una nota del governo francese che reclama una iniziativa di verifica e controllo delle importazioni di automobili coreane nell’Unione europea. La richiesta di Parigi era stata annunciata a fine luglio nell’ambito delle iniziative del governo francese a sostegno dell’industria automobilistica nazionale.

IN CORSO DI VALUTAZIONE - Il portavoce della Commissione europea, John Clancy, oltre a confermare la ricezione della nota formale ha dichiarato che la stessa è in corso di attenta valutazione. La richiesta francese si basa su una clausola contenuta nel trattato di interscambio entrato in vigore nel luglio del 2011 tra l’Unione europea e la Corea del Sud. 

NORME DI SALVAGUARDIA - In base a tale clausola se le importazioni di un prodotto crescono in misura tale da mettere in difficoltà l’industria locale, l’Unione europea può reintrodurre dazi doganali. Perché ciò avvenga c’è bisogno di una fase di studio e valutazione, che inizia con la richiesta da parte delle autorità europee di una informazione preventiva di ogni esportazione dalla Corea verso i Paesi dell’UE. La valutazione in corso della nota del governo francese deve appunto portare o meno alla decisione di richiedere queste informazioni preventive, primo passo verso il ritorno di balzelli doganali.

COREANE D’EUROPA - Ovviamente non mancano interventi di parte coreana. Andreas Brozat, portavoce del gruppo Hyundai (nella foto in alto la fabbrica di Nosovice in Repubblica Ceca), ha sottolineato che soltanto il 12% delle 232.454 auto Hyundai immatricolate in Europa nella prima metà del 2012 sono state importate dalla Corea: mentre il 70% è stato progettato e prodotto in Europa, negli impianti che la Hyundai ha in Turchia e Repubblica Ceca. 

AL DI LÀ DELL’AUTO - Ma per certi versi è ancora più significativa la puntualizzazione fatta dal commissario europeo al commercio Karel De Gucht, il quale ha sottolineato come il commercio con la Corea del Sud è conveniente per tutti, visto che nel 2011 l’ammontare delle esportazioni europee in Corea hanno avuto un valore di 32 miliardi di euro, contro i 25 miliardi del 2007. 



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Ritratto di alebri78
8 agosto 2012 - 12:10
i marchi francesi affondano e non sanno + cosa inventarsi
Ritratto di yeu
8 agosto 2012 - 14:33
Non è quello che credi tu, il vero motivo. I francesi vogliono reintrodurre anche dei dazi ai paesi della zona euro. Ti faccio un esempio, in Polonia un operaio Fiat/Ford, percepisce circa 480 euro e questo stipendio è anche inferiore quando l'euro è supervalutato perchè questi paesi che si trovano nella comunità e non adottano l'euro, sono destinati ad arricchirsi a discapito di chi ha la moneta unica. Ci sono paesi che hanno si l'euro, ma hanno dei stipendi da fame e questo non può più essere tollerato. Secondo i francesi, tutti i paesi europei devono avere le stesse fiscalità e gli stessi contratti, per evitare le delocalizzazioni e l'annientamento delle economie nei paesi già sviluppati. Costruttori come Hyundai non hanno uno stabilimento nè in Italia, nè in Francia, nè in Spagna e nè in Germania e guardacaso sono i mercati dove vende di più. Ne ha uno in Turchia perchè non ha l'euro e quindi ci guadagnano col cambio e se vedi tutti quelli che investono in Europa lo fanno nei paesi senza la moneta unica, Inghilterra, Polonia, Danimarca e Romania. Tra l'altro la repubblica Ceca produce 800.000 vetture l'anno ma nel mercato interno non ne vende nemmeno 100.000. L'altra protesta francese è contro l'Olanda che si sta accaparrando le sedi delle maggiori aziende europee perchè hanno una fiscalità ridicola e secondo le leggi, le tasse si pagano nel paese di appartenenza. Credo che Hollande sia molto più sveglio di Sarkozì e credo anche, che abbia una vista migliore. Più che altro dovremmo accodarci ai francesi, ma purtroppo i politici italiani sono di carta.
Ritratto di alebri78
8 agosto 2012 - 16:48
non fai che confermare quanto ho detto: vogliono colpire i paesi "a basso costo produttivo".. in un altro articolo di una rivista concorrente parlavano proprio di concorrenza sleale... e non è un caso che l'iniziativa sia francese visto che molto probabilmente psa è prossimo al fallimento
Ritratto di yeu
8 agosto 2012 - 20:10
Appunto!!! Pertanto sono in pieno accordo con i francesi. Personalmente ritengo che sia ingiusto soffrire per quei paesi che hanno dalla loro dei costi ridicoli. Per altro c'è anche da considerare che in quei mercati non c'è ancora sufficiente consumo e come possono i politici pensare che i paesi che il mercato ce l'hanno, possano continuare ad averlo? Se in Italia c'è un mercato, in tempi normali, da 2,500,000 auto, come si può accettare che ne vengano prodotte meno di un milione? Tra l'altro non è certo colpa della fiat, perchè nel 2006, ha prodotto più di 950,000 auto in Italia e ne ha vendute poco più di 650,000, quindi tutte quelle che mancano devono produrle altri, cioè quelli che vendono bene. Un esempio il gruppo vag, fra auto e veicoli commerciali, in quell'anno ha superato le 350.000 unità, allora mi chiedo io, uno stabilimento da 250.000 auto non doveva farlo? Visto che nella repubblica Ceca ne produce 400.000. Bisogna tutelare il mercato e se si vuole invece il mercato unico, unico deve essere anche il costo aziendale, solo così si ristabilisce l'ordine sulla giusta concorrenza. Personalmente dico forza Francesi, pensateci voi perchè i nostri pensano solo ai loro privilegi.
Ritratto di AyrtonTheMagic
9 agosto 2012 - 14:06
1
I nostro politici sono impegnati con le prossime alleanze... E c'è ancora gente che si fa prendere per i fondelli..
Ritratto di Baq
9 agosto 2012 - 15:20
con te e con i francesi! Fosse per me, RImetterei i dazi doganali su TUTTO, vedrai dopo i cinesi ,coreani e compagnia bella come abbassano la cresta!! E in Italia ci sarebbero migliaia di posti di lavoro in piu' !!
Ritratto di madeinitaly73
9 agosto 2012 - 14:49
...affondano!!! E qualcuno l'aveva detto...solo che come al solito siamo tutti anti nazionalisti!!! FORZA SERGIO, POI SE NE ACCORGERANNO!!!
Ritratto di Baq
9 agosto 2012 - 15:21
commenti uguali ??
Ritratto di madeinitaly73
9 agosto 2012 - 16:26
BALBETTOTOTO!!!
Ritratto di madeinitaly73
9 agosto 2012 - 16:26
BALBETTOTOTO!!!
Ritratto di madeinitaly73
9 agosto 2012 - 14:49
...affondano!!! E qualcuno l'aveva detto...solo che come al solito siamo tutti anti nazionalisti!!! FORZA SERGIO, POI SE NE ACCORGERANNO!!!
Ritratto di madeinitaly73
9 agosto 2012 - 14:49
...affondano!!! E qualcuno l'aveva detto...solo che come al solito siamo tutti anti nazionalisti!!! FORZA SERGIO, POI SE NE ACCORGERANNO!!!
Ritratto di madeinitaly73
9 agosto 2012 - 14:49
...affondano!!! E qualcuno l'aveva detto...solo che come al solito siamo tutti anti nazionalisti!!! FORZA SERGIO, POI SE NE ACCORGERANNO!!!
Ritratto di pcatalini
9 agosto 2012 - 17:47
Io la saprei cosa inventarsi per incentivare le vendite........prezzi più bassi per auto nuove, migliorare i servizi e produrre più automobili elettriche, o con carburante gpl o metano, che per ora sono quasi inesistenti sul mercato....e quelle che si possono avere, sono solo Citycar!!!!
Ritratto di osmica
8 agosto 2012 - 12:22
Invece di chiedersi perchè e reagire di conseguenza, bisogna impedire o limitare la vendita dei loro prodotti... Normale...
Ritratto di Baq
9 agosto 2012 - 15:25
Sede legale in Olanda ( che vuol dire non pagare tasse ), stabilimenti produttivi in Korea ( costo del lavoro bassissimo ), stabilimenti europei in paesi senza euro ( grossi guadagni nel cambio monetario tra loro moneta e moneta locale, fregandosene dell'euro se sale o precipita , oltre a costo del lavoro bassissimo ). E' questo che vogliono limitare, LA CONCORRENZA SLEALE, non le auto coreane in se'.
Ritratto di osmica
9 agosto 2012 - 19:46
In che cosa? Rispettano le lggi? Si. In sostanza chi va ad aprire una società in Olanda (oppure qualsiasi altro paese europeo) è sleale? Chi va a produrre in paesi privi dell'euro è sleale? Ma per favore... Il mercato è libero. Come lo si voleva! Però quando qualcosa ci si torce contro, non va bene e bisogna chiamare la concorrenza "leale".
Ritratto di yeu
10 agosto 2012 - 00:54
No, chi apre una società in Olanda non è sleale, ma chi sposta la sede legale da un altro paese, lo fa per speculare. Chi va a produrre nei paesi dove non c'è l'Euro, non è sleale, ma sleale è la condizione di sfavore che si è innescata. Pertanto ci vogliono delle regole. Nessuno può più pensare che sia giusto che un paese che non ha un vero mercato interno possa produrre per vendere nei paesi dove il mercato è già consolidato distruggendone il polo industriale. Per altro bisogna capire che se si impoveriscono i paesi ricchi e che hanno un mercato, lo stesso mercato crolla e quindi, anche questi paesi che provcano il disagio, per ovvi motivi crolleranno. Mettendo delle regole e una politica di sviluppo basata sul buon senso, si può uscire dalla crisi e questo farebbe bene a chiunque, anche a questi paesi, perchè se si continua così, il disastro travolgerebbe tutti, nessuno escluso. Il problema è la politica economica e industriale europea perchè non ha mai messo a punto un piano regolatore su questi temi ed eccone il risultato.
Ritratto di domycol
8 agosto 2012 - 12:56
anzichè cercare di competere facendo vetture belle, di qualità e con la giusta garanzia ecco quale sarebbe il miglior metodo per contrastare la concorrenza!!!! davvero senza parole! a sto punto ogni nazione compri solo le proprie auto e mettiamo le dogane in ogni Paese!!!! dato che le vetture Hyundai sono fatte in Europa con stabilimenti e manovalanza europea!
Ritratto di Baq
9 agosto 2012 - 15:27
a 400.00 euro al mese, in Rep. Ceca e Turchia, paesi senza euro, con forti guadagni solo con lo scambio monetario. Per non parlare della sede legale in Olanda = niente tasse....
Ritratto di fabri99
8 agosto 2012 - 12:59
4
Si potesse fare una cosa del genere, e nemmeno pensarla... Comunque credo che la cosa passerà, dato che va bene per tutti: non solo per i francesi altamente minacciati, ma anche per gli altri marchi italiani ed europei.. Il gruppo Koreano ha successo e fa paura e perlopiù ha ragione... Dovremmo protestare: ci stanno togliendo il diritto di scegliere un'auto che provenga dalla Corea, cosa non vera, dato che il 70% delle Kia\Hyundai immatricolate sono prodotte in Turchia e Repubblica Ceca. Sarebbe quasi più giusto bombardarli! E' per caso colpa dei coreani se le Kia\Hyundai mettono in "pericolo"(cioè RUBANO CLIENTI) ai marchi locali che stanno andando in mazz@?! E' come se, dato che si vendono più Cruze che Bravo in Italia, gli americani GM debbano limitare al minimo le vendite in Italia di Chevrolet Cruze per incentivare ad acquistare la Fiat Bravo: è inutile, piuttosto che essere limitati in questo modo, me ne vado oppure non compro l'auto, anche solo per dare un po' fastidio a sti parigini b@stardi... Saluti ;)
Ritratto di osmica
8 agosto 2012 - 13:20
Quindi il dazio ci può stare ;)
Ritratto di fabri99
8 agosto 2012 - 13:44
4
Ciao osmica... ;)
Ritratto di pippoc73
8 agosto 2012 - 14:41
3
deriva dalla povertà di un altro! Gli effetti della globalizzazione ha portato ad uno spostamento di queste ricchezze in paesi come Cina, Corea e India, con effetti devestanti per la nostra economia. Un paese che non produce è un paese destinato a soccombere! Anche l'unione Europea ci ha devastato, ma vi rendete conto che in Romania ci sono più di 25000 mila imprese italiane! Secondo il tuo ragionamento, condivisibile x carità, ognuno di noi deve poter scegliere tra un'arancia italiana e una spagnola di qualità sicuramente inferiore. Bene scegli la spagnola, ma considera che così facendo uccidi piano piano un settore dove lavorano tante persone. Cosi con il latte, con i formaggi, con l'abbigliamento, con tutto. Lungi da me fare un discorso pro Fiat, anche xchè nn ci mette in condizioni di acquistare auto x evidenti carenze in vari segmenti, ma se fosse x me metterei dazi in qualsiasi reparto commerciale x salvaguardare la nostra economia. Non si risolvono i problemi solo con i dazi, ci vogliono piani di crescita e sviluppo ben precisi, ma una mano sicuramente la da, saluti.
Ritratto di Baq
9 agosto 2012 - 15:29
al 100%!!!!!!
Ritratto di LanciaRules
9 agosto 2012 - 12:57
Questo sistema dei dazi non se lo sono mica inventato i francesi: ti sei mai chiesto perché le auto europee in Giappone praticamente non vendono? Perché ci sono dei dazi altissimi. C'è chi è intelligente e tutela ciò che produce, ed invece c'è chi è stolto...
Ritratto di osmica
9 agosto 2012 - 19:48
che per non incorrere ai dazi, va a produrre le vetture direttamente nel mercato dove saranno vendute. Però non va bene neppure questo.
Ritratto di LanciaRules
10 agosto 2012 - 14:55
In quel caso va bene, ma solo perché danno lavoro agli operai europei. Ad ogni modo negli anni 20 in Giappone c'erano una filiale GM ed una Ford, e furono messe in condizione di dover chiudere, pure se davano lavoro ai giapponesi, per consentire lo sviluppo dell'industria automobilistica locale...
Ritratto di Porsche
8 agosto 2012 - 13:12
esattamente come Marchionne !!! Davanti al fatto ECLATANTE della inferiorità si appellano a questo o a quell'altro. Sono solo degli incapaci.
Ritratto di Baq
9 agosto 2012 - 15:30
perche' non ci vai tu a dirigere una grande azienda Europea? Risolveresti tutti i nostri problemi!!!
Ritratto di maxante
8 agosto 2012 - 13:12
L'unico campo di battaglia della categoria economy delle auto è ovviamente il prezzo. Per poter abbassare il prezzo delle auto senza scendere qualitativamente con i materiali bisogna intervenire sul costo della mano d'opera. Se vogliamo diritti sindacali, ambienti ed orari di lavoro salubri, magari qualche assunzione di figli, raccomandati e bellocce, così come succede in Italia e Francia è impossibile competere con gente che impone di lavorare 50 ore settimanali, che vive in alveari costruiti in adiacenza alle fabbriche, che impone ferie turni e regolamenti per noi inaccettabili, che esegue le lavorazioni in spregio di economia energetica e tecnologia inquinante. Le strade sono solo due: o imponiamo anche agli asiatici i nostri regolamenti sindacali (un po' come successo in giappone) o realizziamo prodotti qualitativamente differenti dai loro (strategia intrapresa dai tedeschi). Attenti che già le loro auto sono forse meglio delle europee a livello tecnologico, e hanno anche assunto batterie di designers europei per ottenere prodotti conformi al nostro gusto estetico, pertanto l'invasione è arginabile solamente a parità di condizioni industriali altrimenti la partita è persa, a nulla servono i balzelli doganali (vedi Samsung, LG Electronics, Hyundai, Daewoo ecc)
Ritratto di Porsche
8 agosto 2012 - 13:15
guarda che sono costruite in europa.
Ritratto di maxante
8 agosto 2012 - 13:16
ma adottano ancora regolamenti aziendali asiatici
Ritratto di Porsche
8 agosto 2012 - 13:17
perchè la fiat nell'est che fà ?
Ritratto di maxante
8 agosto 2012 - 13:21
Esattamente quello che fanno i coreani, con peggioramenti dovuti al fatto che acquista componentistica elettronica coreana e vende qua a prezzi maggiori dei coreani spacciando i propri prodotti come di maggior pregio
Ritratto di osmica
8 agosto 2012 - 13:30
Spacciandola per compnentistica di maggior pregio? Ma di cosa parli??? O capito che ogni due per tre dovete dare aria alle trombe, ma non ti pare di esagerare? p.s. le Hyundai/kia vendono eccome... vorresti dire che son tutti fes..si?
Ritratto di osmica
8 agosto 2012 - 13:25
Rispettano le leggi vigenti del paese dove c'è la produzione... Quanto hai scritto è un'assurdità.
Ritratto di maxante
8 agosto 2012 - 14:46
Prova a confrontare il sistema optional di sensori di parcheggio della fiat e delle coreane, sono sistemi analoghi probabilmente realizzati con la medesima componentistica con differenza di prezzi abissali, per quanto riguarda i diritti aziendali possiamo essere padronissimi di ritornare alla condizione dei lavoratori del dopoguerra, basta esserne coscienti. Guarda le proteste di questi giorni a Taranto, appare sacrosanta la chiusura di una industria estremamente inquinante e pericolosa, eppure per i padri di famiglia che rischiano il posto di lavoro, preferisconoo quello che il riconvertirsi in qualche altra cosa. Costi di produzione oggi in europa vuol dire rispetto in tutti i sensi di tutta la filiera produttiva, se FIAT, i coreani o i cinesi ( ma anche fracesi tedeschi ed altri senza preferenze ) trasgrediscono perchè non lo si può dire? Lo stesso Marchionne pochi giorni fa si è lamentato che la politica di aggressione industriale sui prezzi di VW è costruita su utili provenienti da altri settori industriali pertanto è ovvio il buco normativo tendente a non permettere un equo confronto industriale. Ti ricordo a tal fine un passaggio di un film divertente di qualche anno fa (mi pare armageddon) in cui un tecnico spaziale russo spiegava agli americani che spesso la tecnologia mondiale più sofisticata è prodotta sempre dagli stessi produttori ultraspecializzati, direttamente, su concessione o anche banditescamente nei paesi compiacenti.
Ritratto di maxante
8 agosto 2012 - 14:38
Io normalmente parlo per me e per quello che penso e per l'idea che mi costruisco documentandomi anche al di fuori del mondo dell'auto. In generale non compro palloni o scarpini di una nota marca best sellers perchè è provato che sfrutta bambini indiani o pachistani come mano d'opera a basso costo, come con ho mai comprato computers di un'altra notissima marca perchè finanziatrice di attività sovversive, certo se devo comprare un auto entro dal concessionario e non mi faccio troppe s*** mentali probabilmente compro quella che a mio giudizio offre il miglior rapporto prezzo/prestazioni! Ma un minimo di coscenza dovremmo averla. Puoi rivolgerti direttamente a me per i giudizi in quanto non faccio parte di nessun gruppo di commentatori.
Ritratto di osmica
8 agosto 2012 - 16:25
Il 99% dei commenti non ha che vedere con l'articolo. Il restante 1% dice che le case in europa non rispettano le leggi... Ok. Se fosse vero, basterebbe far rispettare le leggi, non inventarsi dazi all'interno della EU.
Ritratto di wiliams
8 agosto 2012 - 13:24
Si in EUROPA,è più precisamente in TURCHIA e REPUBBLICA CECA,Paesi dove si lavora senza regole e con manodopera a bassissimo costo,a questo punto onore a MARCHIONNE per aver riportato in ITALIA la produzione della PANDA.
Ritratto di osmica
8 agosto 2012 - 13:28
e ha portato la Y in Polonia... Ha fatto l'inverso di prima. In sostanza non ha cambiato nulla. Però bisogna dire "onore a marchionne". (lo stesso discorso vale praticamente per tutte le case europee)
Ritratto di Porsche
8 agosto 2012 - 13:30
guarda che gli stipendi di fiat sono fra i più bassi del settore automotive. Come si fa a paragonare alla concorrenza ? Cerchiamo di fare le persone serie per cortesia.
Ritratto di Porsche
8 agosto 2012 - 13:28
illuminaci sugli stipendi degli operai, che nell'europa dell'est prendono 300 euro mensili se va bene. Onore ? Io direi che c'è da vergognarsi !!!
Ritratto di osmica
8 agosto 2012 - 13:32
vorresti dire che toyota, citroen, e quant'altri offrono una paga più alta? Non ho dati in merito, ma dubito che nelle fabbriche non fiat se la passino alla grande.
Ritratto di osmica
8 agosto 2012 - 13:19
Siamo certi che le restanti case (Vw, peugeot, fiat, ecc) che hanno le loro produzioni in Turchia, Marocco, Cina e quant'altro rispettano i nostri regolamenti sindacali? p.s. le hyundai/kia non sono più categoria "economy", la loro qualità è salita nettamente. Il prodotto sta avendo un grande aumento di vendite (e quindi di consensi). p.s.2 buona parte delle huyndai/kia vendute da noi sono prodotte in EU e Turchia
Ritratto di wiliams
8 agosto 2012 - 13:46
Infatti il discorso è proprio questo,buona parte delle HYUNDAI e KIA vendute in EUROPA vengono costruite in TURCHIA e REPUBBLICA CECA,paesi dal costo del lavoro e manodopera molto basso,con leggi sindacali quasi inesistenti,quindi diventa molto difficile per i costruttori europei che producono in casa propria con costo del lavoro e della manodopera molto più alto e con sindacati sempre sul piede di guerra riuscire a fare concorrenza ai costruttori coreani o asiatici in generale.Grande coraggio ha avuto MARCHIONNE di produrre una utilitaria come la nuova FIAT PANDA in ITALIA,certo ha dovuto riscrivere alcuni regolamenti dello stabilimento di POMIGLIANO,escludendo di fatto la FIOM-CGIL dallo stabilimento,ma alla fine non si riesce a produrre con la tranquillità neccessaria visto che comunque sia LANDINI e tutta la FIOM-CGIL sono sempre li' a mettere il bastone tra le ruote con denunce,appelli,sentenze,ricorsi e controricorsi.A questo punto cosa bisognerebbe fare?????Produrre il più possibile in quei Paesi senza regole sindacali e dal basso costo della manodopera????Poi non lamentiamoci se FIAT (e non solo lei)abbandona l ITALIA!!!!!
Ritratto di francesco alfista
8 agosto 2012 - 13:51
concordo con te...!!
Ritratto di osmica
8 agosto 2012 - 13:55
Concordo, ma come tu stesso hai citato, anche hyu/kia producono in EU. Quindi un dazio è incoerente con le fondamenta della EU, ovvero il libero mercato (all'interno della comunità ovviamente). Quindi perchè limitare una azienda che produce in EU? E' un controsenso... Casomai, di dovrebbe lavorare tramite la EU per far leggi (nelle aziende) più simili su tutto il territorio. Marchionne ha si portato la produzione della Panda in Italia, ma non è che da elogiarlo quando ha portato la produzione della Y in Polonia... Parli del costo della manodopera, che in Italia è più alta. Ma ci sono altri paesi dove costa ancora di più. L'Italia ha il vero problema legato alle tasse, non al costo della manodopera. Solo che le tasse non le puoi ridurre, ma sulla manodopera ci puoi "lavorare"...
Ritratto di wiliams
8 agosto 2012 - 20:05
Sono d accordo con te quando sostieni che bisogna lavorare tramite l EU per regolamentare tutte le aziende che producono in EUROPA,è impossibile che nella stessa EUROPA ci siano Paesi dove costruire un auto costa 3 volte meno che in altri Paesi e dove non ci sono regole per orari di lavoro,in questo modo alla fine ci rimettiamo noi lavoratori e non certo le imprese,perchè ad un certo punto se un impresa non cè la fa più può fare le valige ed emigrare dove gli conviene di più a produrre,lasciando a casa migliaia di lavoratori.
Ritratto di pujentil
8 agosto 2012 - 13:24
Il fatto è che i marchi coreani stanno proprio andando avanti e fanno auto che al pubblico piacciono a partire dai prezzi e dalle linee. Sono stato in Oregon e mi sono meravigliato per quante Hyunday e Kia ho visto, lo stesso in Europa, mi meravigliava di vedere negli USA tante i30 e Kia cee'd e rio,credevo che quei segmenti non fossero la categoria di auto che piacciono agli americani ma invece li ne era pieno, i marchi coreani vanno sempre più avanti sia nelle vendite che nel fare le macchine e i nostri marchi europei (tranne VW) scendono sempre più in basso! E non capisco perche' molte persone non scelgono auto del loro paese e comprano il Made in Corea. Comunque brave Hyundai e Kia..
Ritratto di probus78
8 agosto 2012 - 16:01
ormai tutti i colossi mondiali dell'auto hanno stabilimenti in Europa per produrre le auto da vendere nella stessa Europa. Piuttosto che pensare ai dazi, dovremmo pensare come accrescere la competitività complessiva del sistema Europa. Uniformare le leggi statali in materia di tutela del lavoro? Conferire alla Banca Centrale Europea la possibilità di concedere prestiti direttamente alle imprese europee?(piuttosto che finanziare le moribonde singole banche fallite). Uniformare la pressione fiscale in ambito europeo...? Modernizzare le infrastrutture delle regioni europee più arretrate?? Ma è inutile pensare a cosa dovremmo fare... perchè tanto in Europa siamo e resteremo un'accozzaglia di staterelli, gli uni sempre in lotta contro gli altri. Normale che Corea del Sud e i Brics ci stiano fagocitando.
Ritratto di maxante
8 agosto 2012 - 16:17
Stessi concetti che ho tentato di esporre anch'io ma per "orecchie che non vogliono sentire ......." Ad esempio il fatto più banale: nell'unione (e a maggior ragione fuori) il regime dell'IVA è diverso da stato a stato, pertanto lo stesso bene venduto allo stesso prezzo di listino costa prezzi finiti differenti!
Ritratto di probus78
8 agosto 2012 - 16:28
per non parlare delle diverse politiche energetiche dei vari Stati nazionali... politiche talmente diverse da determinare differenze enormi sul prezzo dell'elettricità da Paese a Paese... a tutto danno per le imprese che devono produrre in Paesi (tipo l'Italia) dove l'elettricità costa di più!
Ritratto di miscone
8 agosto 2012 - 16:14
1
i francesi invece di fare i prepotenti e i dittatori potrebbero cercare di fare auto di qualità a prezzi concorrenziali. La Renault fa auto orribili e antiquate, la Peugeot si sta dando da fare ma i prezzi sono alti e le auto poco recenti anche se stanno iniziando ad ammodernare la gammma ma pare che abbiano sbagliato i tempi, la Citroen pensava di stupire il mondo come ha fato 40-50 anni fa ma ormai fa solo auto spaziali che non trovano posto in un mercato sempre piu concreto. Le orientali Kia e Hyundai sono moderne, pratiche, rapporto qualità/prezzo equilibrato e anche belle. Tra un po anche i tedeschi insorgeranno ...
Ritratto di maxante
8 agosto 2012 - 17:44
Ma che stai a di'! Passi per i giudizi estetici, ognuno è libero di pensarla come vuole per l'estetica, La renault è la marca che è all'avanguardia per la tecnica di costruzione e per la produzione di auto sportive, vedi rally, F1, e monomarca sia su linea propria che con le controllate Nissan. Lascia sta!
Ritratto di miscone
8 agosto 2012 - 18:27
1
antiquate esteticamente .... va bene ora? Mica bisogna sempre usare toni esagerati per dire che nn si è daccordo con l'opinione altrui ... ti pare? E poi non si parlava del mondiale F1 o rally o di auto sportive da corsa ... si parla del fatto che le auto francesi (di serie) non riescono a competere con le coreane (di serie) sia per l'estetica che per le scelte tecniche. E i prezzi ...
Ritratto di osmica
8 agosto 2012 - 18:38
Sarà un parere personale, ma la Clio è nella top 10 europea (e la Clio è vecchiotta). Forse piace?
Ritratto di miscone
9 agosto 2012 - 09:08
1
si rimango della mia opinione ... un auto nella top ten su una gamma di 20 modelli non è un successo ... è c.u.l.o. E di sicuro non potrebbe sovvertire le sorti della crisi di Renault. Che andrà sempre peggio. Ora con la nuova Clio potrebbe bissare il successo delle precedenti ma non servirà a molto. Non investono e tirano i remi in barca in attesa di tempi migliori. Scelta pessima perche intanto la concorrenza si ritaglia fette di mercato sempre maggiori.
Ritratto di osmica
9 agosto 2012 - 11:59
a) vetture elettriche? Twizy, Fluence, Kangoo... b) la renault sta pensando di sviluppare un nuovo marchio per vetture premium + il nuovo Suv dopo quel samsung di scarso successo c) la nuova clio è ormai in vendita d) il resto della gamma è ancora moderna e non necessità di un cambio veloce e) che cosa intendi con "un auto nella top ten su una gamma di 20 modelli non è un successo"? Vende più di tante altre concorrenti, seppur ha sulle spalle una bella dose di anzianità ed un restyling che non è stato molto aprezzato dalle riviste del settore, eppur vende... questo sarebbe cu..lo? La Clio, per quanto può non piacerti, è aprezzata dal pubblico.
Ritratto di miscone
9 agosto 2012 - 16:26
1
guarda possiamo discutere per giorni tra di noi su cosa è meglio o peggio, possiamo anche nn essere daccordo e ci sta tutto ... ma alla fine tornando all'articolo sono i numeri che parlano e i fatti ... le vendite calano per le francesi e crescono per le coreane. Punto. e cmq le elettriche stanno inziando a regalarle ... non vorrei dire ...
Ritratto di Franchigno
8 agosto 2012 - 18:03
Questa notizia sarà un Boomerang che gi ritornerà in testa ai francesi ed aumenterà ancora di più le vendite delle ottime Hyundai&KIA.L'invidia è una brutta bestia!!
Ritratto di gig
8 agosto 2012 - 20:06
Sante parole! Concordo su tutto! :)
Ritratto di roby-
8 agosto 2012 - 18:15
2
vorrei comunque ricordare che in corea a qualsiasi bene importato viene applicato un dazio doganale quindi voi non esporterete mai niente in quel paese neanche una bottiglia di spumante.loro usano consumano ed esportano le loro cose e noi p..la compriamo e consumiamo le loro cose e non ci dicono nemmeno grazie . la differenza tra noi e loro è proprio questa loro si concentrano sul loro paese e sui propri interessi commerciali noi invece pensiamo a come chiudere l'ilva a non fare la tav a chiudere i pozzi petroliferi in basilicata e possibilmente dare una casa ed un lavoro ed assistenza sociale gratis a qualsiasi immigrato si presenti a lampedusa.complimenti questa si che è una ricetta di sviluppo
Ritratto di Franchigno
8 agosto 2012 - 19:10
Mi risulta che ad esempio la Cina,per parecchie industrie italiane,sia diventato un importante mercato,mi sembra strano che non sia così in Corea,ovviamente parlo della Corea del sud.
Ritratto di osmica
8 agosto 2012 - 23:37
1.300.000.000 cinesi contro 50.000.000 sud-coreani forse è un dato da tener conto?
Ritratto di CARLONI MASSIMO apai@assoc-apai.org
9 agosto 2012 - 13:51
Buongiorno. Sbaglierò ma ho la sensazione che i Francesi abbiano la vista piu' lunga. Li associo a Marchionne. Inutile continuare a disquisire sino alla noia , sulla situazione, sulle delocalizzazione, oramai la conosciamo tutti. Cerchiamo di capire, altresì, un dato che giorno dopo giorno, mi sembra sempre piu' evidente. La U.E. così come è stata concepita, le logiche seguite, sembrano terribilmente deleterie, fuori tempo. Per quale motivo è stata pensata la U.E ..? In sintesi, credo, per garantire, per precostituire le basi di una vita migliore. Purtroppo queste basi, i valori delle stesse, sono radicalmente insostenibili. Purtroppo i ns. superpagati rappresentanti a Bruxelles, quelli presenti, o non capiscono cosa stiano votando (la maggior parte non parla lingue diverse) o sono assenti. Credete che leggano le traduzioni..? Temo di no. Conosco due validi rappresentanti. Poi assistiamo a decisioni eroiche.. decisioni tipo quanto debbano essere lunghe le patate..! Oppure altri vincoli che comportano altri costi. Nel frattempo i popoli che dovevamo controllare, bene per loro, si sono aggiornati ed hanno invertito la logica. Sono questi popoli che ci stanno conquistando, con il loro sacrificio. Mi sembra che sia da riconsiderare tutta l'impalcatura, mi sembra che ci dovremo accontentare di piu' e pretendere di meno. Non vedo via di uscita. I Francesi, ovvero un popolo vero, si rendono conto oramai che siamo in una discesa molto pericolosa. Iniziano, a mio avviso, con lo storiella dei dazi, ma, in buona sintesi il messaggio è ..SVEGLIAMOCI . Dimentichiamoci delle auto premium.. Altrimenti il ns. futuro sarà..portavalige degli asiatici. Saluti
Ritratto di Paolo_1973
9 agosto 2012 - 13:19
Quando Marchionne contestava i trattati di libero scambio con la Corea, era un barbone e lo faceva solo perché Fiat fa càgare. Ora che lo chiedono i francesi, sono dei portatori di Democrazia e di Diritti Umani. Ma non vi vergognate????? Il problema è proprio questo, che qui ormai nessuno si vergogna. La verità è che tutti pensavano fosse Fiat la prima a saltare, invece ora è PSA a trovarsi col cerino in mano. E Marchionne giustamente se la ride. Fiat sta in attivo, e anche di diverse centinaia di milioni a trimestre. Ma questo agli italioti dispiace, preferivano fosse Fiat a fallire, e ora plaudono ai francesi ipocriti, che fino all’altro ieri facevano orecchie di mercante alle parole di Marchionne. L’Italia merita di essere una colonia, perché fondamentalmente popolata da sudditi. Gente che preferirebbe lustrare le scarpe a un Capo PSA che lavorare dignitosamente in uno stabilimento Fiat.
Ritratto di poisonchosen
9 agosto 2012 - 17:23
non morirà mai!
Ritratto di BrettSinclair
9 agosto 2012 - 18:59
Ahhh.... perché Renault le Dacia le produce in Francia.... ma mi facciano il piacere... Allora mettiamo in dazi sulle Dacia e sulle auto che producono in Marocco e Turchia! Ridicoli!