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Francia: riabilitare i diesel più moderni?

11 febbraio 2019

Nel governo di Parigi c’è chi vuole riconoscere alle più recenti auto diesel la stessa “rispettabilità ambientale” delle benzina Euro 5 e 6 e delle ibride.

Francia: riabilitare i diesel più moderni?

VOCI DAL PALAZZO - Secondo le autorevoli indiscrezioni del quotidiano parigino Le Monde, il governo francese potrebbe modificare la recente normativa sulle emissioni delle automobili, riconoscendo alle vetture diesel dell’ultima generazione (quelle omologate in base agli standard Euro 6d-Temp) la stessa classificazione delle auto a benzina più moderne. Un cambiamento non da poco, visto che attualmente anche auto diesel più evolute sono penalizzate. La cosa non è ancora certa, anzitutto perché dell’esistenza di questa possibilità ha informato soltanto la stampa (raccogliendo indiscrezioni interne al ministero dell’Economia) e poi perché nello stesso governo c’è chi non è d’accordo, per la precisione i responsabili dell’ecologia. 

IL SISTEMA FRANCESE - Per comprendere la questione va detto che in Francia le automobili sono sottoposte a regolamentazioni differenti a seconda della loro classificazione in base agli aspetti ambientali. Le auto più vecchie non hanno alcun contrassegno, mentre quelle più recenti ne hanno uno che riporta il livello di ecocompatibilità del veicolo. Le auto ibride e quelle a benzina omologate Euro 5 ed Euro 6 hanno il contrassegno “Crit’Air 1”, mentre quelle diesel anch’esse Euro 5 ed Euro 6 sono a un livello inferiore, con il bollo “Crit’Air 2”. Ciò comporta notevoli differenze: per esempio, nelle città più importanti l’accesso al centro urbano è condizionato al possesso appunto del contrassegno “Crit’Air 1”. Di fronte a questa realtà e alle sue conseguenze, all’interno del governo c’è chi vuole dare il bollo “Crit’Air 1” anche alle auto a gasolio più recenti, quelle omologate Euro 6 Temp, per lo meno. Per la precisione, per il quotidiano Le Monde, a sostenere questa novità è il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire.

PROBLEMI DI LAVORO - Da parte dei commentatori si sottolinea che a spingere il ministro dell’Economia a considerare la modifica della normativa sono stati i dati di mercato più recenti, che evidenziano un forte calo delle vendite delle auto diesel (a gennaio il 38% del mercato rispetto il 55% del 2016, quando fu introdotto il sistema dei bollini “Crit’Air”). Questa tendenza infatti sta generando forti contraccolpi occupazionali nel tessuto industriale delle aziende impegnate nella produzione di componenti per motori diesel. Secondo gli ambienti economici a essere toccati sono circa 38 mila dipendenti.



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Ritratto di Gordo88
11 febbraio 2019 - 12:20
1
Prima legiferano i dievieti da completi ignoranti del settore generando "terrorismo" non solo in francia ma di riflesso anche in tutta europa, poi quando vedono che queste leggi toccano gli interessi economici di molte aziende allora fanno marcia indietro... ma come sono messi??? P.s. le più recenti diesel sono euro 6 d-temp
Ritratto di Giuliopedrali
11 febbraio 2019 - 12:37
Alla fine la vera dipartita del diesel sarà perché come status symbol i segmenti alti nel corso dei prossimi anni 20 diventeranno elettrici, quindi alla fine il diesel sembrerà da barboni. Niente funziona più dei must.
Ritratto di lucios
11 febbraio 2019 - 21:34
4
Il Diesel non è da barboni! Anche perché tra tutti i motori sono quelli più tecnologicamente avanzati di tutti.
Ritratto di Paolo-Brugherio
12 febbraio 2019 - 10:03
6
Sarà, come dici, che i diesel sono quelli più tecnologicamente avanzati, comunque sono e resteranno sempre motori da camion!
Ritratto di lucios
12 febbraio 2019 - 11:29
4
Per i camion lo saranno ancora per parecchio. Visti i pesi che devono trasportare, nessun'altra motorizzazione è in grado di portarla. Ci stanno provando col metano ma sono gocce nell'acqua. Ad ogni modo, non direi che sono motorizzazioni esclusivamente da camion. La maggior coppia, la maggior elasticità ne riprendere dai bassi, garantiscono per ora un grande piacere di guida.
Ritratto di Paolo-Brugherio
12 febbraio 2019 - 12:25
6
Bah, piacere di guida... quelle poche volte che ho guidato un'auto diesel ho avvertito che mi mancava qualcosa, quasi come se l'auto avesse il freno a mano tirato. Ricordiamoci che il motore diesel fu concepito per camion, trattori e motonavi... che poi, per il suo minor consumo e maggior (?) longevità, lo si abbia "adattato" alle autovetture, ci può anche stare. Ma - fondamentalmente - è e rimane un motore da camion e trattori.
Ritratto di lucios
12 febbraio 2019 - 13:46
4
Non so che auto ha guidato lei, ma tra zii, nipoti, genitori e fratelli, in famiglia, abbiamo auto a benzina, gpl, metano e diesel e devo dire che come si riprende il diesel nelle salite non lo fa nessun'altra auto di quelle che guidiamo normalmente. Un po' bicilindrico FIAT è sprintoso, perché ha il turbo, ma è un frullino! Poi, se parliamo di motori a benzina particolari come il V6 busso, il 6 cilindri BMW, il 2.0 bialbero Lampredi, il 1.6 Vtec Honda e via piacendo, allora quello è un altro discorso.
Ritratto di Paolo-Brugherio
12 febbraio 2019 - 14:12
6
Io ho sempre posseduto auto a benzina che, per la verità, a basso regime non hanno la coppia dei motori diesel... ma la progressione, l'elasticità e la briosità del benzina sono tutta un'altra cosa. Per non parlare del (vecchio) sei cilindri 2000 BMW: un vero piacere del viaggiare! I camioncini li ho sempre lasciati volentieri agli altri, con la speranza di non stare dietro ai loro maleodoranti scarichi...
Ritratto di lucios
12 febbraio 2019 - 15:39
4
Guardi, le consiglio di guidare anche il 6 cilindri in linea BMW 3.0 tdiesel. Vedrà che la sorprenderà. Più dell'aspirato benzina.
Ritratto di tramsi
12 febbraio 2019 - 18:28
Proprio il vecchio L6 aspirato a benzina BMW è il MENO RIUSCITO dei suoi L6. Guida un L6 a gasolio BMW (l'ho avuto sul 330 cd), poi mi racconterai.
Ritratto di Zot27
12 febbraio 2019 - 19:38
Infatti su ruvidità e vibrazioni i progressi sono stati deludenti
Ritratto di Zot27
12 febbraio 2019 - 19:39
risposta a P-B..
Ritratto di tramsi
12 febbraio 2019 - 18:26
STUPIDAGGINI!
Ritratto di Mbutu
11 febbraio 2019 - 12:43
Secondo me bisogna tenere la barra dritta. Consentire alle case di farsi forza dello spauracchio occupazionale significa non riuscire a cambiare nulla. Piuttosto bisogna forzare il processo di ammodernamento tecnologico delle stesse. Ed in questo affiancare al bastone rappresentato da blocchi e divieti una carota in termini di incentivi e sostegni alle vendite.
Ritratto di FOXBLACK
11 febbraio 2019 - 12:46
Mo guarda un po. ...chissà com'è. .diesel e benzina continueranno per anni. .alla faccia delle elettriche. ..
Ritratto di Roomy79
11 febbraio 2019 - 12:48
1
no comment...il diesel adesso diventa di nuovo buono, al lupo al lupo, no ci siamo sbagliati!!! Forse prima ci sono altri problemi!!!
Ritratto di Zot27
12 febbraio 2019 - 19:40
I problemi sono quelli dei posti di lavoro delle case francesi
Ritratto di 82BOB
11 febbraio 2019 - 13:05
2
Ma proprio ora che s'era intrapresa la strada si torna indietro? Senza senso... La ricaduta sull'occupazione ha del comico! Se crolla l'indotto del diesel sale l'indotto del benzina e dell'elettrico! Il problema è se crolla il mercato dell'auto in generale...
Ritratto di Roomy79
11 febbraio 2019 - 21:43
1
Ma il mercato dell’auto crolla anche (non solo), perché l’elettrico è ancora una soluzione radical-chic lontana dalla fruibilità quotidiana e dalempossibilita dell’utente medio, l’ibrido offre poca scelta come gamme, chi necessita del diesel per ragioni di percorrenza nel dubbio tiene la vecchia auto, tanto per rimanere bloccati con euro 6 o un euro 5,,.
Ritratto di Rav
12 febbraio 2019 - 01:50
4
Sì ma se le aziende non sono pronte a proporre motori che il mercato è spinto a volore che si fa? A casa tutti e ciao? Qualche anno fa erano state dettate delle tempistichs in anni e le case dovrebbero adattare i piani industriali a quelle tempistiche seguite dal mercato che pian piano si sposta. Peccato che ora arrivano politici e media a dire "orrore al diesel" senza distinzioni e tutti si buttano di là creando caos. Tra chi pensava di cambiare auto e non lo fa vista l'incertezza e chi non ci capisce più nulla, si fa male ad un settore che ci sarebbe arrivato tranquillamente. Pensa che grazie all'allarmismo, discutevo con amici che dicevano "come posso prendere un'auto diesel o benzina nuova, e se tra 5 anni smettono di produrre quel tipo di carburante?". La cosa è impossibile e fa sorridere, ma un profano finisce per pensare alle peggio cose, e si sfascia tutto.
Ritratto di 82BOB
12 febbraio 2019 - 06:26
2
Perché siete così catastrofici? Chi ha bisogno del diesel (chi?!?) lo compra lo stesso, anche perché va in autostrada e non in città... Le aziende sono pronte da secoli a elettrico, ibrido, idrogeno, solo FCA ha abbandonato tutto... Mi sembano le paure stile millennium-bug! Ma quella volta, almeno, avevano un pizzico di fondamento! L'ibrido e l'ibrido plug-in sono realtà consolidate, metano e gpl sono ancora funzionali, chi usa l'auto quotidianamente e ha un garage o un posto auto non ha nessun problema... E se uno (chi?!?) per forza vuole il diesel nessuno lo fucilerà! Il mercato dell'auto non crolla per questo, al massimo rallenta!
Ritratto di Probos
11 febbraio 2019 - 13:18
Ragazzi sono solo dei politici che si affidano per le loro decisioni a consulenti esterni pagati e probabilmente pagati anche da lobbies nello stesso momento. Quindi per me non è una novità vedere delle cose di questo tipo
Ritratto di Fr4ncesco
11 febbraio 2019 - 13:36
2
Finché l'elettrico non avrà l'affidabilità, le prestazioni, l'autonomia e i costi di una pari benzina o diesel è una tecnologia inferiore, e difatti è ancora allo stato poco più che primitivo. Forzarla con divieti o incentivi è anti naturale e mina la libera circolazione delle persone. Non sarebbe diverso da Cuba con solo una parte di autoveicoli accessibili ad una certa elite, soltanto in linea col nostro politicamente corretto che a Cuba è il pensiero comunista. Merito alla popolazione francese pronta ad imbracciare puntualmente i forconi, qui al massimo abbiamo ricchi facinorosi di sinistra in preda alla cannabis.
Ritratto di stefano.zoppi56
11 febbraio 2019 - 14:39
Prima cosa i facinorosi francesi con i giubbotti gialli sono una netta minoranza nel loro paese e sempre più isolati, secondo il clima di caccia alle streghe in materia di trasporto individuale mi sembra ampiamente avallato dall'attuale governo con fatti concreti, vedi i nuovi balzelli introdotti in finanziaria e visto che ami i luoghi comuni non mi sembrano propriamente dei rappresentanti delle "élite radical chic". Anzi da loro mi sarei aspettato l'abolizione del bollo e del superbollo, delle accise sul carburante (promesse), ecc.. Se poi credi che le nostre scelte senza lobby sarebbero sempre naturali ti sbagli, sono invece condizionate dagli interessi di alcuni contro quelli di altri da quando esiste l'uomo, persino noi nel nostro piccolo esercitiamo questa pratica... Comunque per tornare sull'argomento trovo molto positivo che in Francia si tenti di riaprire il dibattito sul motore Diesel credo sia utile per tutti magari stimolando gli altri stati a fare altrettanto. PS. Occhio che la cannabis e derivati è un prodotto consumato in modo molto trasversale.
Ritratto di Mbutu
11 febbraio 2019 - 16:38
Esiste l'ibrido che ha "affidabilità, prestazioni, autonomia e costi" paragonaibili ai normali benzina e diesel. E, come dice 82Bob, non ci sarebbe ricaduta occupazionale perchè quanto perso da una parte verrebbe recuperato dall'altra.
Ritratto di Roomy79
11 febbraio 2019 - 21:46
1
Ancora...ma a parte toyota e alcuni modelli hyundai-kia, che scelta ho con l’ibrido su berline e suv segmento C? Manca la scelta e in autostrada l’ibrido continua ad essere ben distante dal rendimento dei migliori diesel.
Ritratto di Mbutu
11 febbraio 2019 - 23:11
L'ibrido lo hanno anche altri, non solo jap e coreani. Ed in autostrada non è "ben distante". E qui torniamo al discorso "politico": se il problema è il costo al distributore si faccia qualcosa. Con quello che si risparmierebbe in sanità e costi ambientali ...hai voglia.
Ritratto di Roomy79
12 febbraio 2019 - 08:49
1
Ok allora consigliami una monovolume medio-grande (tipo picasso-lodgy) ibrida che non sia l’orrore prius
Ritratto di tramsi
12 febbraio 2019 - 19:53
BMW Active Tourer 225 xe.
Ritratto di SixWheels
11 febbraio 2019 - 21:48
Pienamente d'accordo, tra l'altro i sostenitori delle elettriche le definiscono PULITE solo perché l'energia è prodotta da centrali a carbone o nucleari lontano da casa loro...azzeccato il paragone con Cuba di 25 anni fa
Ritratto di Mbutu
11 febbraio 2019 - 23:13
Come detto mille volte, anche solo la delocalizzazione dell'inquinamento è un vantaggio. Se poi si considera il mix energetico l'elettrico vince due volte.
Ritratto di Fr4ncesco
12 febbraio 2019 - 01:02
2
Certo, spostiamo l'inquinamento dalle città alle campagne in mezzo alle coltivazioni. Finché non produrranno energia nello spazio o su altri pianeti è impossibile non inquinare la Terra, a meno che non torniamo all'età della pietra.
Ritratto di Rav
12 febbraio 2019 - 01:40
4
Ma se ogni volta che intendono fare una qualsiasi discarica, inceneritore, centrale a biomasse o altro, arrinano i No Tutto del posto e si mettono di traverso (torto o ragione che abbiano, non entro nel merito). Quando sarà ora di fare la centrale elettrica o nucleare per ricaricare le loro auto elettriche, nelle loro campagne, inizieranno a urlare perchè "viva l'elettrico ma mica si venga ad inquinare a casa mia". L'elettrico va pure bene, ma il cittadino non può pensare di iniziare a respirare bene perchè tanto si affogano in campagna. Iniziassero ad incentivare i mezzi pubblici e ognuno di noi a fare qualche sacrificio. Perchè l'auto elettrica più che mezzo pulito sta diventando un mezzo per pulirsi la coscenza, per come la stanno ragionando in questi anni.
Ritratto di Roomy79
12 febbraio 2019 - 08:52
1
Delocalizzare l’inquinamento e un vantaggio? E poi voi fanboy dell’elettrico ci fate i sermoni sul futuro del mondo, il senso di responsabilità verso le nuove generazioni...mamma mia
Ritratto di tramsi
12 febbraio 2019 - 19:57
I tempi sono ancora acerbi per il passaggio di massa all'elettrico, per l'offerta e le infrastrutture. Sono un sostenitore dell'ibrido diesel-elettrico: associa rendimento e parsimonia del motore a gasolio al vantaggio dell'elettrico in termini di recupero dell'energia cinetica, altrimenti inutilmente dissipata. Per molti, scioccamente, l'ibrido è solo benzina-elettrico.
Ritratto di stefbule
11 febbraio 2019 - 16:33
12
E' ovvio che succede questo. Ora che si adattano fabbriche e città all'avvento della batteria ci vuole tempo e non solo quello (chissà, qualcuno rimarrà senza lavoro). Senza contare che, visto che vanno di moda i suv che pesano come i panzer, il diesel sembra la motorizzazione più consona. Il solo benzina è un non senso. A malapena accompagnato dall'ibrido limita i danni da consumo e inquinamento, e il gas è di nicchia, non piace a molti. Per assurdo vedrei bene un diesel ibrido su motorizzazioni dai 2000cc in su.
Ritratto di Al Volant
11 febbraio 2019 - 18:31
Io suppongo che le prossime clio e 208 diesel microibride, probabilmente faranno 30 km con un litro (reali) ad un costo di acquisto accessibile rispetto ad altre soluzioni.... Sarebbe un peccato per le due aziende francesi vedersi escludere il mercato interno. Giusto che se ne parli.. Almeno c'è dibattito pseudo scientifico.. Qui si parla di ben altro..
Ritratto di news
11 febbraio 2019 - 20:23
alla fine vedrete che anche qui avra' ragione Marchionne.....
Ritratto di Gatsu
11 febbraio 2019 - 20:34
2
Ecco perchè il governo non dovrebbe mettere mano in questioni di cui non ha alcuna cognizione
Ritratto di MarcoSalerno
11 febbraio 2019 - 20:50
Ormai la Norma contiene il rispetto del delirio.Curatevi.
Ritratto di lucios
11 febbraio 2019 - 21:36
4
Per la serie: "quando i politici non capiscono na' beata m............ di una questione". Per la cronaca, tutta la gamma diesel euro6 e non solo i d-temp sono puliti.
Ritratto di Pompilio
11 febbraio 2019 - 22:11
Forse la Toyota è stata un po' precipitosa ad abbandonare il diesel.... attualmente non c'è niente di meglio del diesel...
Ritratto di Zot27
12 febbraio 2019 - 19:43
Come dire, non c'è niente di meglio del cancro
Ritratto di DavideK
11 febbraio 2019 - 22:25
I diesel sono puliti da €5 in poi, il resto è propaganda basata sostanzialmente sul nulla. La devono finire di rompere senza motivo.
Ritratto di Zot27
12 febbraio 2019 - 19:44
Quando si parta di Ufp, lei proprio fa finta di non sentire
Ritratto di Rav
12 febbraio 2019 - 01:29
4
Il vero problema è che se si facessero meno proclami e invece ci si documentasse e si prendessero decisioni ponderate, forse non si arriverebbe a questi ridicoli casi, che poi tanto ridicoli non sono dato che si gioca sulla pelle delle persone. È una cosa che dico da tempo. Purtroppo in questo clima a livello mondiale si fa prima a urlare "abbasso questo" o " viva l'altro" piuttosto che dettare una direzione da seguire sul lungo periodo. E così prima additano il diesel, senza distinzioni alcune, per poi capire che l'industria dell'auto, proiettata allo sviluppo di elettriche efficienti per fra qualche decina d'anni, dato che ora sono quasi sperimentali sia per mercato che per rete e infrastruttura, non può (e non riesce) a ristrutturarsi in un mese. Io non sono contrario all'elettrico, seppur scettico, e sono sperto ad una vera alternativa al diesel se questa asseconda le mie esigenze. Ma pensare che qualsiasi azienda sia in grado di adattare le linee di produzione, la formazione degli operai, investimenti e fornitori a qualcosa che viene proclamato per moda di mese in mese è utopico oltre che pericoloso. Di Toyota ce n'è una. Loro ci han creduto e ora hanno vita facile, ma non per questo bisogna bastonare chj i piani li sta facendo ora. Anche quegli operai devono pur mangiare e un Euro6 di ultima generazione è indubbiamente poco inquinante se confrontato con altri motori vecchi e nuovi. Ma mi riferisco anche ai benzina o ai bifuel a gas di cui nessuno parla più, perchè passati di moda, e che fino all'anno scorso erano "i buoni".
Ritratto di DavideK
12 febbraio 2019 - 02:47
Sono 15 anni che vanno avanti, ovunque, a decisioni irrazionali. Ultimamente sono degenerati e partiti per la tangente, vietando a caso a seconda dei capricci del politicante di turno. Vanno fermati.
Ritratto di tramsi
12 febbraio 2019 - 18:36
Nulla vieta di abbinare i vantaggi dei motori a gasolio di ultima generazione a quelli dell'ibrido. Mercedes lo fa già, la sua E 300 de ha 306 cv e 700 nm, il termico è L4 a gasolio e i consumi sono irrisori rispetto a massa e prestazioni. Rilancerà sulla prossima C-klasse. IBRIDO non è sinonimo di Atkinson + CVT+ elettrico. Quello è solo il full hybrid più semplice ed economico. Vedremo quali novità ci riserverà il futuro in merito alle ibride a gasolio.