TEST SVOLTI IN GERMANIA - L’agenzia Reuters scrive di aver potuto vedere una lettera inviata all’Unione Europea dal ministro tedesco dei Trasporti, contenente la richiesta di avviare una verifica sulle emissioni dei veicoli del gruppo Fiat Chrysler. Questo perché ci sarebbero motivi per ritenere che tali auto siano attrezzate in maniera da poter manipolare le emissioni di NOx. Alla base dell’iniziativa ci sono i test che l’ente tedesco per i trasporti KBA ha compiuto nei mesi scorsi su decine di auto di diverse marche, tra cui appunto Fiat e Jeep. Secondo la KBA in quei rilevamenti le Fiat 500X (nella foto) e Doblò e la Jeep Renegade hanno dato luogo a esiti che potrebbero provare “l’uso illegale di un dispositivo capace di disinserire il sistema di trattamento dei gas di scarico”.
SI POSSONO DISINSERIRE - Va anche ricordato che in Europa la norma ammette l’impiego di software capaci di disinserire i sistemi di gestione dei gas di scarico se il motore viene a trovarsi in condizioni ambientali in cui il trattamento stesso potrebbe causare il danneggiamento del propulsore. Una di queste condizioni è la temperatura ambientale. Ma questa formulazione è vaga e non stabilisce con chiarezza quali siano tali condizioni (cioè la temperatura a cui il software può disinserire il sistema di “pulizia” dei gas) in cui i motori sono messi a rischio. Da ciò le applicazioni diverse da parte dei costruttori.
RICORSO ALL’EUROPA - Già alcuni mesi fa, dopo i test compiuti dal KBA, il ministro tedesco dei Trasporti tirò subito in ballo la FCA per i risultati forniti dai modelli citati, ma in quell’occasione il ministro italiano Del Rio ebbe buon gioco a rispondere ufficialmente che le autorità tedesca non avevano competenza a intervenire su veicoli omologati da altre autorità dell’Unione Europea (nel caso della FCA, la Motorizzazione italiana). Il governo tedesco a quel punto ha deciso di rivolgersi alle autorità europee appunto sollecitando l’apertura di una indagine sui veicoli FCA.