NEWS

I giovani e la sicurezza stradale nel rapporto Dekra 2022

Pubblicato 14 dicembre 2022

Nell’Unione Europea gli incidenti stradali nella fascia d’età 18-24 anni causano, nel 64% dei casi, la morte del guidatore o del passeggero al suo fianco. Il rapporto Dekra analizza i giovani e la sicurezza stradale.

 I giovani e la sicurezza stradale nel rapporto Dekra 2022

Il rapporto Dekra 2022 sulla sicurezza stradale fa una fotografia dei giovani neopatentati. Si focalizza su un aspetto di cruciale importante, poiché, a livello mondiale, gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 5 e i 29 anni. In Italia, stando all’ultima stima preliminare dell’Istat (gennaio-giugno 2022), rispetto allo stesso periodo del 2021, i dati indicano che si sono verificati 81.437 incidenti stradali con lesioni a persone, con una crescita del 24,7%; le vittime sono state 1.450 (+15,3%) e i feriti 108.996 (+25,7%). 

Secondo il rapporto Dekra 2022, pur essendo aumentata la sicurezza delle auto, nell’Unione Europea gli incidenti stradali nella fascia d’età 18-24 anni causano, nel 64% dei casi, la morte del guidatore o del passeggero al suo fianco, rispetto al 44% nella popolazione complessiva. Le nuove vetture sono più sicure, tuttavia, stando alle risultanze della ricerca Dekra, i giovani sono poco formati sulle nuove tecnologie. 

Interessante il dato che emerge sul rapporto dei giovani con l’auto, che, da diversi anni, non viene più considerata come uno status symbol. Le nuove generazioni danno sempre più importanza alla connettività e alla flessibilità del mezzo. Secondo un sondaggio condotto in Germania su incarico di Dekra, nell’autunno 2021, tra i giovani nella fascia d’età 18-24 anni, il 42% utilizza più volte alla settimana anche i mezzi di trasporto pubblici, come bus e treno, e il 32% utilizza per diversi giorno la bicicletta o la ebike. La tendenza si accentua nelle aree urbane, sia per la disponibilità di offerte di car sharing, noleggio di scooter elettrici e servizi di trasporto pubblico, sia per i pochi parcheggi disponibili.

In merito alla sicurezza e all’educazione stradale, è risultato che i fattori nocivi per i giovani alla guida sono la droga e l’alcool, l’utilizzo di smartphone, le corse illegali, e la scarsa esperienza. Elementi che possono essere in parte mitigati con un’adeguata formazione e campagne di sensibilizzazione, attraverso il coinvolgimento attivo di scuole, enti territoriali e aziende.

La tedesca Dekra è una delle più importati realtà nel settore delle revisioni e dei test nel settore automobilistico: ogni anno realizza 28 milioni di revisioni nel mondo e testa con i suoi laboratori indipendenti gli standard di sicurezza fisica e digitale di tutti i veicoli, quelli di nuova generazione e circolanti.



Aggiungi un commento
Ritratto di Oxygenerator
14 dicembre 2022 - 12:58
I giovani, per loro natura, sono immortali. Il senso del pericolo è sopito. L’inesperienza unita alla velocità e alle “ distrazioni “ crea un mix rare volte fatale.
Ritratto di Luca Art
14 dicembre 2022 - 13:28
1
Concordo con te Oxygenerator... ogni giorno vedo gente che guida guardando lo smartphone anche a velocità sostenute o svolta senza usare le frecce, incuranti di tutto quello che hanno intorno
Ritratto di Andre_a
14 dicembre 2022 - 19:17
Non avrei mai detto che le corse illegali potessero essere una delle principali cause di morte tra i giovani, la facevo più una cosa da generazione passata. Sempre pensato che ci vorrebbe una "democratizzazione" degli autodromi, per permettere uno sfogo sicuro a chi ne ha bisogno.
Ritratto di Miti
14 dicembre 2022 - 23:31
1
Andre_a , non male come idea. Ho nel mia paesino un tipo che gira con una Smart truccata come un dannato.
Ritratto di Porsche89
15 dicembre 2022 - 10:32
@Adre_a quando sei ai 200orari o sfiori un cordolo in pista la sicurezza non esiste. Chi corre, indipendentemente che sia in strada o su pista, mette a repentaglio la propria vita. prendere o lasciare
Ritratto di Mbutu
15 dicembre 2022 - 10:47
Andrea: sono d'accordo ma più per le mie tasche che altro. Li leggi anche tu i commenti qui su al volante, tutti fenomeni legati all'estremo piacere e divertimento di guida. Quindi pensare che abbassare i prezzi degli autodromi possa aiutare a sfogarsi in pista e non su strada mi pare peccare di ottimismo. Porsche, mi permetto: non direi proprio. La pista è fatta per correre: ha vie di fuga, barriere adeguate, non ha incroci, si viaggia tutti nello stesso senso, ecc. Non c'è paragone tra i rischi che si corrono li e quelli che si corrono su strada.
Ritratto di Andre_a
15 dicembre 2022 - 11:23
@Mbutu: mi spiace mettere sempre in mezzo il Giappone, ma sulle auto spesso ci azzeccano. C'era un grosso problema di street racing, dal drifting in montagna che è diventato uno sport a tutti gli effetti alle corse in autostrada. Hanno costruito o riadattato tante piste, sono sempre aperte, costano due spiccioli... moooolto più pericolose di quelle europee, ma come dicevo poco sopra, almeno rischi solo il tuo collo. Certo, qualche "collione" su Instagram c'è sempre, qualche nostalgico anche, ma non è più un fenomeno culturale come qualche decennio fa.
Ritratto di Andre_a
15 dicembre 2022 - 10:56
@Porsche89: dipende molto dalla pista. Al Mugello devi avere un fuoristrada per colpire una barriera, con una macchina normale ti "spiaggi" prima. Ma se anche fosse, correre in strada significa mettere a repentaglio la vita di persone ignare. In pista rischi principalmente la tua, e al massimo quella di persone più o meno consenzienti.
Ritratto di Porsche89
15 dicembre 2022 - 15:56
@Andre_a giusta osservazione, ma metti caso che sono le 2 di notte su una provinciale di periferia. chi passa? nessuno. chi rischia? solo io. non tutti possono permettersi una pista. la ''tirata'' su strada può starci ma sempre tenendo ben presente che ci sono altre persone e quali sono i limiti del ragionevole
Ritratto di Andre_a
15 dicembre 2022 - 16:07
@Porsche89: non lo puoi mai sapere chi passa. Uno che non riesce a prendere sonno, chi lavora di notte, chi torna da una serata, chi si è preso... Gente per strada la puoi trovare sempre, ovunque. Sul fatto che non tutti possano permettersi una pista hai ragione, anzi, ben pochi possono permettersi di girare in pista. Per questo dico che ci vorrebbe una democratizzazione: tutti potrebbero averne la possibilità. Da una parte ti sfoghi, dall'altra impari in relativa sicurezza cose che ti possono dare una grossa mano anche per strada.
Ritratto di Porsche89
16 dicembre 2022 - 16:25
@Andre_a sarebbe bello, ma col senno di poi, in pratica vogliono portare i limiti di velocità più bassi in autostrada per risparmiare c02....è proprio vero che non è come qualche decennio fa. Sembra ''fuori moda'' divertirsi con la macchina al giorno d'oggi
Ritratto di SSS94
18 dicembre 2022 - 15:05
Va molto a zone la cosa secondo me, almeno in Italia. Se uno abita in pianura padana tendenzialmente va in pista, dato che ne ha parecchie a tiro e magari in zona kon ha strade particolarmente belle, se uno abita in zone montane ed è a centinaia e centinaia di km dalle piste va a scannare in montagna per forza di cose. Perfino Biasion lo ammise in un'intervista. Detto questo, incentivare l'uso degli autodromi potrebbe aiutare, così come chiudere qualche pezzo di strada insignificante ogni tanto per chi abita lontano dalle piste, ma col perbenismo e la burocrazia tipiche dell'Italia, è cosa impossibile. Comunque sicuramente il fenomeno è in netto calo rispetto al passato, ormai pochi guidano per passione.
Ritratto di Porsche89
15 dicembre 2022 - 10:31
''i giovani (18-24) non vedono più l'auto come uno status symbol'' solo perché non possono permettersi auto da status symbol, che scoperta.
Ritratto di Oxygenerator
15 dicembre 2022 - 20:40
Per esperienza con i giovani (3) di casa, mi sa che ha ragione l’articolo. Due maschi di 30 anni, con patente presa da 4/5 anni, ma volutamente senza auto di proprietá ( affittano alla bisogna ) , e una nipote che guida una full hybrid, ma la prossima sará elettrica, perchè lavora in ospedale con guardie e reperibilitá notturne. Ma nessuno di loro col pallino per l’auto. La usano. Poi basta.
Ritratto di Andre_a
16 dicembre 2022 - 11:25
Auto come status symbol non vuol dire potersela permettere o avere il pallino dell'auto. Significa che se vedo uno con una Ferrari lo identifico quasi in una classe sociale superiore alla mia. Significa che tratto meglio il rappresentante che arriva con una Classe E nuova rispetto a quello con la Fiesta o quello con la bicicletta pieghevole... Io la passione per l'auto ce l'ho da sempre (anche se devo ammettere che stia calando ultimamente), però non considero l'auto come uno status symbol.
Ritratto di Porsche89
16 dicembre 2022 - 16:29
@Oxygenator beh, hai dei figli un po' tristi. il car sharing non l'ho mai concepito, metti che quello che c'è salito prima ha fatto le cosucce in macchina :-D e poi dove la trovo l'auto? dove la piantano gli altri? no no. Io ho 33 anni e sono fiero di essere riuscito a prendermi la mia porsche, con nome e cognome a libretto e che posso trattare come una figlia. Però dal non avere la passione per l'auto e non averne una di proprietà o utilizzo unico ne passa eh. Per lo status symbol, è giusto alla fine, è più giustificato su un'auto che su un telefono o un vestiario