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La GM richiama altri 3,36 milioni di veicoli

17 giugno 2014

Dopo quello di 2,6 milioni di auto richiamate a inizio anno, la GM estende la procedura ad altri 3,36 milioni di veicoli con lo stesso difetto.

La GM richiama altri 3,36 milioni di veicoli
SECONDO COLPO DURISSIMO - Essere costretti a un richiamo gigantesco è una pesante tegola che può cadere sulla testa di un costruttore. Due richiami enormi (il secondo ancora più grande del primo) c’è il rischio che non siano una tegola a cadere, ma l’intero tetto. Viene da pensarlo leggendo l’ultima notizia arrivata dall’America a proposito della General Motors, che ha avviato il richiamo di 3,36 milioni di veicoli per lo stesso motivo per cui a febbraio aveva dovuto fare la stessa cosa per altre 2,6 milioni di auto. Il tutto con la conseguenza di una inchiesta del Congresso americano sulla vicenda e con una pesante sanzione di 25,6 milioni di euro inflittale dall’ente americano per la sicurezza stradale per il comportamento reticente sulla vicenda e il conseguente ritardo nel richiamo.
 
DUE VICENDE COLOSSALI - Come noto il problema in questione riguarda il blocchetto della chiave di accensione che può dare luogo a malfunzionamenti pericolosi nel caso venga sollecitato da pesanti porta chiavi. Si ricorderà che per le 2,6 milioni di auto richiamate a inizio anno gli incidenti con danni alle persone già riscontrati sono stati 54, di cui 13 con morti. L’inchiesta del Congresso aveva messo in luce che in General Motors c’era chi era al corrente del difetto già una decina d’anni fa e non ha fatto nulla per rimediarvi.
 
A sinistra la chiave originale con la ferritoia larga, a destra la nuova chiave con un foro stretto per far passare l'anello del porta chiavi.
 
COSTI ELEVATI - L'intervento previsto dalla casa in officina consiste nella sostituzione del blocchetto se danneggiato e nell'installazione di un adattatore nella ferritoia della chiave per farla diventare un foro passante per l'anello del porta chiavi (foto qui sopra); se questo non fosse possibile viene sostituita la chiave con una nuova. La General Motors ha già comunicato che metterà a bilancio per il secondo trimestre di quest’anno un costo di 515 milioni di euro (700 milioni di dollari) per far fronte ai costi del richiamo. Mentre il richiamo di febbraio ha riguardato le Chevrolet Cobalt (e una parte minore di Saturn Ion) nell’iniziativa di adesso sono interessati diversi modelli. Si tratta, anche in questo caso, di auto vendute in prevalenza nel Nord America e in Messico e non importate in Italia.
 
Buick Lacrosse (prodotte nel periodo 2005-2009)
BuickLucerne (2006-2011, nella foto più in alto)
Buick Regall LS e GS (2004-2005)
Chevrolet Impala (2006-2014)
Cadillac Deville (2000-2005) e DTS (2004-2011)
Chevrolet Monte Carlo (2006-2008)


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Ritratto di onavli§46
17 giugno 2014 - 11:31
mi sa che ormai, la GM, lavora e produce solo per richiamare e/o far richiamare le proprie autovetture super - difettose. Alla prossima.
Ritratto di Luca_93
17 giugno 2014 - 12:54
1
Incredibile quello che sta succedendo, non è possibile richiamare un tale numero di vetture in un periodo di tempo cosi limitato. Inoltre GM non naviga certo nell'oro, quindi quanto accaduto ha ancora più peso..
Ritratto di Diablo
17 giugno 2014 - 13:11
1
Una volta le vetture di provavano e riprovavano per collaudarle in maniera da generare meno grane possibili...ed erano semplici. Adesso che sono zeppe di elettronica si provano per pochi mesi e si lanciano sul mercato. Alle rettifiche poi ci penseranno i futuri eventuali richiami. Che costano. Gli sta bene...Prevenire è meglio che curare....sempre!
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
17 giugno 2014 - 13:38
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di TurboCobra11
17 giugno 2014 - 16:25
con l'ente americano che vigila, qua in Italia ti arrangi e ti svenano per mettertela a posto con i tuoi soldi, altro che richiami....
Ritratto di sharan_TDI
17 giugno 2014 - 18:41
La GM ultimamente si che sta dando i numeri!! Dopo tutto questo credo che non acquistero' piu' auto di questo gruppo.
Ritratto di lucios
18 giugno 2014 - 16:12
4
...si che c'è tutela dei consumatori, altro che in Italia!