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GM: prosegue il lento declino

di Fabio Madaro
Pubblicato 18 febbraio 2020

Dopo Europa, Russia e India la General Motors si ritira anche da Australia, Nuova Zelanda e Thailandia.

GM: prosegue il lento declino

LENTO DECLINO - Un tempo i grandi costruttori mettevano a punto piani di espansione globale. Ora purtroppo  accade spesso il contrario. Come nel caso del colosso americano General Motors (nella foto la sede di Detroit), anni fa numero uno incontrastato del mercato auto, e ora costretto a ritirarsi dalle piazze più importanti del mondo, ad eccezione di Americhe e Cina. Così, dopo avere venduto al gruppo PSA la Opel in Europa, in questi giorni i responsabili della GM hanno confermato che a breve chiuderà qualsiasi attività (vendite, progettazione e costruzione) dell’affiliata Holden in Australia e Nuova Zelanda, ritirando definitivamente questo marchio entro il 2021. La notizia viene diffusa in queste ore da Automotive News che conferma anche la cessione ai cinesi della Great Wall del sito produttivo della GM in Thailandia, nazione dove a breve verrà ritirato dal mercato il marchio Chevrolet, anch’esso di proprietà GM. 

SOLO MERCATI PROFITTEVOLI - Si tratta di una cura dimagrante decisamente drastica che, sempre secondo la GM, permetterà all’azienda di focalizzare le sue energie sui mercati più redditizi. Nel frattempo nel corso di una recente presentazione, Dhivya Suryadevara, responsabile della strategia finanziaria di GM, ha dichiarato che la ristrutturazione delle attività internazionali di GM garantirà margini di profitto migliori di circa 2 miliardi di dollari rispetto al 2018. GM insomma si sta concentrando su quei  mercati in grado di generare rendimenti robusti e privilegiando gli investimenti globali in chiave di mobilità sostenibile con particolare attenzione ai veicoli elettrici. Una priorità spesso ribadita anche dal numero uno di GM, Mary Barra.

CROLLO DI UN IMPERO - Certo è che la contrazione di GM nel corso di questi ultimi anni fa decisamente impressione: dal 2014, anno in cui la Barra ha preso il timone dell’azienda, il colosso americano è uscito dal mercato europeo, con la vendita di Opel e Vauxhall e lo stop al marchio Chevrolet, ha interrotto le attività in Russia, Sudafrica, Vietnam, Indonesia e India. E ora tocca appunto alla Thailandia, Australia e Zelanda: in questi ultimi due casi, secondo le dichiarazioni ufficiali, il crollo delle vendite della Holden non giustifica più gli investimenti per la costruzione di vetture con guida a destra. I dipendenti di GM in Australia e Nuova Zelanda sono 828, mentre altri 1.500 si trovano negli stabilimenti tailandesi. E alla fine più che di un processo di rinnovamento sembra malinconicamente trattarsi di un lento ma inesorabile crollo di un impero.  



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Ritratto di palazzello
18 febbraio 2020 - 12:08
La fanno passare per cura dimagrante drasticissima ma pesa l'assenza di una panoramica di vetture di una fusione con qualche altro gruppo automobilistico vista la tendenza del periodo e la necessita di far fruttare ogni singolo euro o dollaro investito.
Ritratto di Road Runner Superbird
18 febbraio 2020 - 12:32
Chiaro, in Australia anziché importare i loro prodotti di punta, Holden è rimasta con i modelli più cheap, con una Camaro convertita localmente con la guida a sinistra a 20.000 dollari in più della Mustang, e strutture di progettazione e sviluppo rimaste in disuso dai tempi della Commodore, mentre Ford le ha destinate a modelli globali come il Ranger. Le cose sono due. O non hanno soldi e quindi gli serve una fusione, oppure come al solito la GM ha un pessima gestione, tiene poco ai suoi brand storici mostrando un cinismo da businessman di film anni ottanta.
Ritratto di UnAltroFiattaro
18 febbraio 2020 - 21:48
Si potrebbe addirittura dire che è peggio di FCA... :p
Ritratto di Road Runner Superbird
18 febbraio 2020 - 22:52
Guarda, FCA che se ne dica è più attaccata ai brand e piuttosto che chiuderli lascia anche due modelli in croce per anni. Fossero stati GM, Lancia, Chrysler, Alfa Romeo sarebbero già state chiuse da tempo e forse Fiat relegata solo al Brasile. Dirai che sono agonizzanti, io direi dormienti, perché non pesano sul patrimonio e mantengono l'occupazione. GM invece incarna proprio l'immagine dei dirigenti americani senza scrupoli. Ford si salva perché c'è ancora una componente familiare è c'è quel legame affettivo all'industria che porta il loro cognome. È sempre triste quando un marchio viene chiuso, è un pezzo di storia che se ne va.
Ritratto di Woldemort
18 febbraio 2020 - 23:03
Analisi obiettiva,anch’io la penso come te,complimenti per la lucidità del ragionamento,bravo.
Ritratto di napolmen4
19 febbraio 2020 - 13:46
vedasi gruppo Chrysler....ex Mercedes ..giusto?
Ritratto di IloveDR
18 febbraio 2020 - 12:45
3
Gruppi automobilistici americani come GM e FCA sono letteralmente scoppiati, vengono ancora mantenuti a galla dall'arroganza americana (Stati Uniti Brasile), la concorrenza asiatica gli ha rosicchiato enormi quote di mercato anche nei loro mercati interni, Ford, in apparenza, sembra ancora in grado di giocarsi qualche carta...i Virus non capitano così per caso, neanche i vari Trump Bolsonaro capitano li per caso. Sergio M non capiva niente di Automobili, ma gli equilibri mondiali gli erano ben chiari e il matrimonio GM - FCA primo o poi s'ha da fa...
Ritratto di BioHazard
18 febbraio 2020 - 16:10
Il matrimonio GM-FCA solo un microcefalo come te poteva ancora tirarlo in ballo. FCA si fonde con PSA, stop. Per quanto riguarda GM, non vedo alcun declino: ha margini e utili operativi al top, capitalizzazione in borsa di 50 miliardi (6 volte quella di una baracca come Renault), vende più di 8 milioni di auto COSTOSE in mercati strategici come USA e Cina. Si sta solo ritirando da mercati in crisi e a scarso potenziale di sviluppo, dove probabilmente perdono soldi anche altri costruttori che decidono di restarci. Come in Europa dove tutti stanno perdendo soldi ma solo GM ha avuto il coraggio di andarsene o come in Australia e Regno Unito dove devi persino sviluppare modelli con la guida a destra. Fossi azionista di GM sarei decisamente contento di questa decisione.
Ritratto di hipgnosis
22 febbraio 2020 - 18:24
La guida a destra, una delle cose più assurde e anacronistiche del mondo dell' auto.
Ritratto di supermax63
18 marzo 2020 - 08:26
Spiegalo al Regno Unito e al Commonwealth
Ritratto di napolmen4
18 febbraio 2020 - 17:48
non ti dimenticare della Mercede o BMW acquistate dai cinesi......!! e' bello vedere gaic o brilliance tenere per le pa.lle tali marchi
Ritratto di 82BOB
18 febbraio 2020 - 13:27
2
Crollo iniziato molto prima, Daewoo, SAAB, alleanza con FIAT, ecc... che tristezza! Fortuna che in Europa PSA ha raccolto almeno i marchi Opel! La scomparsa di Holden, come lo è la scomparsa di qualunque marchio, è una grossa sconfitta per chi lo detiene, una manifesta incspacità di comprendere il mercato e di valorizzare i prodotti! La croce però non va data alla sig.ra Mary, o almeno non solo, ma a chi l'ha preceduta, e che ha minato l'impero dalle fondamenta... per essersi fatti fare la "magia" dal vampiro maglioncinato, i management precedenti non brillavano certo per capacità!
Ritratto di UnAltroFiattaro
18 febbraio 2020 - 22:01
I manager GM dovrebbero sciacquarsi la bocca prima di nominare Marchionne, perché nonostante la super mossa che ha fatto a loro discapito, lui ha trasformato un'azienda sull'orlo del baratro in un vero player internazionale, mentre loro hanno distrutto in pochi anni l'impero di GM...
Ritratto di 82BOB
18 febbraio 2020 - 23:10
2
Il pifferaio marchionne, che s'intendeva più di tessuti che di vetture, ha distrutto aziende con più di cento anni di storia... Ora, grazie all'operato del vampiro maglioncinato, che oltre a non capire nulla di auto non ha nemmeno saputo circondarsi di manager competenti, FIAT, Lancia, Alfa Romeo e Maserati sono la barzelletta del mondo dell'auto... I manager GM, che hanno sì dimostrato di non essere arguti, visto il raggiro subito dal "signore delle tenebre" darth sergio, hanno almeno avuto la decenza di vendere l'ultracentenaria Opel a chi di auto se ne intende!
Ritratto di Woldemort
18 febbraio 2020 - 23:11
La super mossa come tu la chiami,ovvero l’opzione PUT,era stata una genialata di Paolo Fresco all’epoca presidente di Fiat,Marchionne arrivó dopo e non fece altro che esigere l’opzione,la c*****a fu fatta dal manager GM Rick Wagoneer che si fece infinocchiare da Fresco.......
Ritratto di 82BOB
19 febbraio 2020 - 05:46
2
Quindi a marchionne non può essere riconosciuto nessun merito a questo punto... se la "magia" la fece Fresco e l'"acquisto" degli scarti Daimler fu opera di Obama... a darth sergio rimangono solo i flop! Resta il fatto che in GM erano proprio degli allocchi!
Ritratto di Challenger RT
19 febbraio 2020 - 01:33
Concordo con UnAltroFiattaro
Ritratto di 82BOB
19 febbraio 2020 - 05:47
2
Regalerò un colluttorio a te e all'altro fiatchrysleriota...
Ritratto di Giulio Menzo
18 febbraio 2020 - 14:07
2
Ahimè,questo crollo segna il probabile fallimento della GM (a lungo termine),se non si allea con qualche altro marchio. Può darsi che ciò sia dovuto in parte all'incapacità di Mary.Spero,d'altro canto,che la GM metta un altro al timone e torni almeno in Australia e Russia
Ritratto di Road Runner Superbird
18 febbraio 2020 - 17:40
Dovrebbe restare in attività la HSV, nata come divisione sportiva di Holden, che continuerebbe ad importare modelli Chevrolet "premium" e convertire la guida sul posto. Auto come Camaro, Silverado e si parla di Suburban, Corvette, Cadillac e vetture elettriche, anche perché il Dodge Ram convertito sul posto sta avendo abbastanza successo.
Ritratto di remor
18 febbraio 2020 - 14:18
Certo le economie globali sono alquanto complesse e poco predicibili ma forse qualcosina meglio sarebbe potuto andare se al tempo, non si sa quanto per (si ipotizzò) il niet piuttosto politico che industriale avvenuto in qualche paese a noi confinante, avessero dato Opel a Fiat (facendo polmone economico, in Usa, già da allora col relativo introito) e comunque senza rinunciare al mercato Europeo perché vi avrebbero mantenuto comunque Chevrolet invece che nel 2015 ritirarla (si diceva che il motivo fosse proprio l'erosione ai danni di Opel visto che a marchio Chevrolet erano in diversi casi sostanzialmente le stesse auto ma a costo più contenuto). Magari una cosa non risolutiva ma se molte situazioni fossero state affrontate in maniera analoga...
Ritratto di Ale94
18 febbraio 2020 - 14:19
General Motors ormai è alla frutta.
Ritratto di Andre_a
18 febbraio 2020 - 15:38
Peccato, la storia di Holden e dell’automobilismo australiano era molto interessante, in quel continente sono nate auto molto interessanti. Non so quanto possa servire una fusione, GM è già un megagruppo che nella sua storia ha posseduto più marchi della maggior parte dei gruppi odierni. Secondo me non ha bisogno di nuovi marchi, ma di sfruttare a dovere quelli che ha.
Ritratto di Giuliopedrali
18 febbraio 2020 - 16:03
La verità è che qui tutti grandi esperti di auto senza sapere una cippa di mercati orientali, non so se vedete i numeri che sta iniziando a macinare Wuling e soprattutto Baojun poi ribattezzata in altri modi: MG ad esempio, che sempre (in parte) sono GM molto più moderne ed appetibili, guardate la MG Hector nel sudest asiatico e in India e ho paura tra pochissimo in Australia stessa, cioè GM sta sostituendo la sua divisione storica dell'Oceania Holden che sono decenni che fa solo Opel rimarchiate purtroppo con la filiale cinese dai progetti infinitamente più interessanti anche se molto più indipendenti.
Ritratto di Road Runner Superbird
18 febbraio 2020 - 17:34
Leggi l'articolo, la Holden verrà chiusa, ma già con la fine della Commodore era finita, dipendeva solo da quel modello praticamente. Hanno perso l'occasione di importare prodotti realmente appetibili, vendendo Chevrolet ormai di vecchia generazione. Concordo però sul fatto che potevano vendere le GM cinesi a prezzi aggressivi, visto il discreto successo che stanno avendo MG, Great Wall, LDV.
Ritratto di Giuliopedrali
19 febbraio 2020 - 15:49
Credo che a parte negli USA forse per il resto GM può vendere anche qua prodotti di origine Baojun non so con che marchio infinitamente più appettibili delle Chevrolet che vendeva ma anche migliori delle Opel e di gran lunga, guadagnandoci e facendoci guadagnare.
Ritratto di Road Runner Superbird
19 febbraio 2020 - 18:57
Non so se siano migliori o meno delle Opel, ma non credo vedendo le recensioni di siti anglosassoni, quindi reperibili e comprensibili. Le paragonerei oggettivamente più alle Daewoo o alla Chevrolet coreane il chè è un complimento perchè erano vetture economiche ma oneste e qui avevano riscosso un certo successo. Comunque sì, in un'ottica di espansione sarebbero i modelli ideali per tornare in Europa.
Ritratto di Porsche
18 febbraio 2020 - 16:21
La cura Obama del 2009 è durata solo 11 anni. Evidentemente non è stato fatto un lavoro che l'ha portata davvero ad essere competitiva.
Ritratto di napolmen4
18 febbraio 2020 - 17:49
avevano possibiltà con FCA..ebbene..ebbene chi di suo mal pianga se stesso
Ritratto di Ale8080
18 febbraio 2020 - 21:37
Un certo Sergio Marchionne la sapeva lunga, molto lunga.
Ritratto di Woldemort
18 febbraio 2020 - 23:14
Mancato troppo presto,aveva gran fiuto.....
Ritratto di hipgnosis
22 febbraio 2020 - 18:26
Sì, forse per i tartufi...
Ritratto di GG64
19 febbraio 2020 - 05:30
E il centro ricerche GM di Torino che fine farà? Anche loro lavoravano su motori da montare in Australia... Prossima crisi tipo Whirlpool alle porte???
Ritratto di sergioxxyy
19 febbraio 2020 - 13:25
come tutti gli imperi ti espandi ti espandi per poi regredire pian piano. cmq dire che questo colosso è in crisi è un eufemismo
Ritratto di Montreal70
19 febbraio 2020 - 13:40
Io candiderei Mary Barra come peggior manager automobilistico di sempre. Doveva accettare la fusione proposta da Marchionne e farsi da parte. Invece sono passati dall'essere il primo costruttore mondiale all'essere presente in soli due continenti. É anche una vergogna per il mondo femminile. Per una volta che c'era una donna a capo di una grossa industria automobilistica, ha fatto il peggio possibile