GUARDANDO AL FUTURO - Sono davvero nuovi scenari quelli delineati da Google con i suoi progetti automobilistici. L’idea di fondo è di mettere a disposizione un veicolo a guida autonoma che offra mobilità sostenibile nella totale sicurezza senza che i trasportati non debbano fare altro che premere il pulsante di avvio e predisporre la destinazione desiderata (guarda il video più sotto). Poi basta: a tutto pensano i sistemi del veicolo.
TEST CON 100 PROTOTIPI - Google pensa da tempo a questa rivoluzione, e dopo numerose sperimentazioni ha deciso di lanciare un programma di test su grande scala, realizzando ex novo dei prototipi che avranno il compito di raccogliere informazioni su quelle che dovranno essere le caratteristiche definitive del veicolo con il pilota automatico. Secondo quanto scritto nei comunicati ufficiali Google prevede di costruire un centinaio di prototipi, e il lavoro dovrebbe essere molto avanzato, visto che la stessa casa afferma che i test cominceranno nella prossima estate, dunque tra poche settimane.
BASTERÀ UN PULSANTE - Il progetto della Google Car è chiaro in ciò che vuole essere: un’offerta di mobilità “pulita” e sicura, dall’uso assolutamente non stressante, ma soprattutto capace di dare un grande contributo alla riduzione degli incidenti e alle vittime della strada. Per quanto riguarda i contenuti tecnici è invece tutto un punto interrogativo. Le poche indicazioni fornite sono principalmente su ciò che “non” ci sarà: il volante e i pedali, dato che alla guida dovrà provvedere il sistema.
ESSENZIALITÀ - Oltre a ciò Google dichiara che la sua Google Car sarà quanto di più semplice e perfino spartano possa esserci. Le dimensioni saranno contenute e l’abitacolo conterrà solo due posti. Quanto alle prestazioni la velocità non andrà oltre i 40 km/h. La struttura sarà concepita per proteggere gli occupanti (segno che l’ipotesi di incidente non è esclusa del tutto…) e prevederà la parte anteriore in materiale comprimibile per assorbire gli urti, mentre il parabrezza sarà in plastica. Altro non è specificato.
TEST DI GRANDE INTERESSE - Il progetto della nuova Google Car dunque appare principalmente come una dichiarazione di intenti di cui non è facile immaginare gli sviluppi. Sarà di grandissimo interesse vedere quali saranno gli esiti della sperimentazione sul campo che la Google ha in programma. Da quando la grande azienda informatica americana ha cominciato a pensare all’auto autonoma il lavoro svolto si è basato su vetture esistenti (Toyota Prius e Lexus RX). Se è senz’altro enorme e di grande interesse ciò che Google ha sviluppato e sperimentato, non va sottovalutato che tutto è stato fatto su una base automobilistica già esistente.
PRODOTTO MATURATO NEL TEMPO - Il programma di cui Google ora parla fa riferimento a qualcosa di completamente nuovo, anche nella struttura del veicolo, un terreno che per quanto collaudato e “maturo” sia, non consente né scorciatoie, né iniziative improvvisate. E lo stato dell’arte attuale in materia di autotelai, resistenza dei materiali, sospensioni, comportamento stradale, robustezza, oltre che di motori, è frutto di un processo di ricerca e sviluppo ultrasecolare.
SOGNARE MA CON CONCRETEZZA - Dunque, grande attenzione e interesse per il progetto dell’auto autonoma di Google, che vuole offrire nuove prospettive alla mobilità umana, ma in aggiunta, e forse è il caso di dire “a monte”, di tutto ciò che è informatica e connettività c’è un corposo insieme di questioni di grande complessità non aggirabili. Neanche dalla società più grande e potente del mondo come è stimata la Google. Se è giusto e bello seguire le nuove idee senza scetticismi e pregiudizi, è altrettanto giusto e bello mantenere i piedi per terra.