IN POCHI SUI BUS - Gli italiani sembra che non conoscano alternative all'utilizzo dell'auto, perché 27 milioni di persone (il 65,4% della popolazione) si spostano ogni giorno a bordo di una vettura. Il dato era del 57,4% diciassette anni fa, segno che i mezzi pubblici, lo scooter e la bicicletta rimangono alternative a cui pochi si affidano per gli spostamenti quotidiani, a maggior ragione considerando che tutti questi altri mezzi di trasporto perdono “terreno” rispetto al 2001: ad usare bus, metro e tram sono 1,8 milioni di persone tutti i giorni (-20,3%), mentre 1,4 milioni “inforcano” la bici (-10,4%) e 1,2 milioni accendono lo scooter (-45,7%). Solo 7,1 milioni di persone effettuano spostamenti a piedi (-23,6%). Lo dice una ricerca messa a punto dal Censis, uno fra i principali istituti di ricerca del nostro Paese, dalla quale si capisce inoltre che gli italiani sono ancora “refrattari” alle tecnologie di autopilota.
L'AUTOPILOTA NON CONVINCE - Lo studio ha svelato infatti che il 47,8% degli intervistati sono contrari alla guida automatica, quei sistemi ancora in fase di sviluppo che fra alcuni anni permetteranno al guidatore di leggere, riposarsi e addirittura dormire mentre l'auto fa tutto il resto: volante, freni e acceleratore saranno controllati dall'elettronica. Il 30,4% del campione si è detto favorevole a queste tecnologie, contro un 21,8% di indifferenti. Fra gli scettici prevale l'idea che un guidatore umano sia più affidabile e sicuro di un computer (35,7%), mentre l'opinione opposta non è del tutto condivisa fra i sostenitori dell'autopilota: soltanto il 10,5% di loro crede che la guida automatica sia più capace dei guidatori umani. Risultati di questo genere non devono essere sottovalutati dalle case automobilistiche, perché altri studi hanno dimostrato che molte persone sono contrarie all'idea dell'autopilota, quindi prima di far arrivare la tecnologia è necessario far svanire i timori.
ATTENZIONE AI FRENI - Agli intervistati è stato chiesto inoltre quali componenti dell'auto curano maggiormente prima di un lungo viaggio: l 71,7% ha detto di controllare i freni, il 64,7% i pneumatici e il 36,2% il livello di olio del motore, mentre il 22% verifica il livello del liquido refrigerante, il 18,5% si accerta che le luci funzionino correttamente e il 10,7% mette alla prova la frizione. Quasi un intervistato su tre (il 30,1%) non parte da casa senza aver testato cinture e airbag. L'attenzione dedicata ai vai componenti dell'auto varia in base al sesso, perché dall'indagine è emerso che le donne si preoccupano maggiormente dei freni (il 73,3% di quelle intervistate) e gli uomini curano in primis lo stato e l'usura dei pneumatici (il 70,5%). Solo il 3,4% degli intervistati non fa distinzioni fra le parti dell'auto e dice che tutti sono ugualmente importanti.