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Il ritorno della Bertone

29 novembre 2018

Risorta dopo il fallimento, la Bertone torna a firmare due prototipi sportivi e a svelare alcuni bozzetti di possibili vetture.

Il ritorno della Bertone

NATE PER COMPETERE - A distanza di quattro anni dal fallimento la “B” di Bertone torna sulla carrozzeria di un’auto o, meglio, di due concpet. Sono le “one-off” del nuovo marchio Dianchè creato dalla cordata di imprenditori italiani guidati dalla neonata società Flymove (qui per saperne di più). Vetture legate al passato dalla matita di Carlos Arroyo Turon, il designer spagnolo già attivo nei primi decenni del secolo alla Bertone. Il primo dei due prototipi è la Dianchè BSS GT One (foto qui sopra e nel video più in basso), sportiva equipaggiata con due motori da 150 kW posizionati sui due assi per avere la trazione integrale. Unità che consentirebbero prestazioni di rilievo: 300 km/h di velocità di punta e 2,6” per accelerare da 0 a 100 km/h. L’innovazione principale, però, riguarda la presenza delle tecnologia Battery Swap System (BSS) per la sostituzione degli accumulatori da 100 kWh in apposite stazioni di interscambio. Una soluzione che ridurrebbe a circa 3 minuti il “rifornimento” dei veicoli elettrici eliminando, di fatto, uno dei principali limiti della diffusione dei modelli a emissioni zero. La seconda concept, la Dianchè BSS GT Cube (foto qui sotto), è ancora più estrema, sia per soluzioni aerodinamiche, sia per i propulsori da 300 kW per ogni asse che portano la potenza complessiva a 600 kW, ossia circa 816 CV. Le prestazioni sono di 350 km/h e di 2,2” per lo scatto 0-100 km/h, mentre gli accumulatori sono identici per capacità e tecnologia. Le due supercar firmate Bertone potrebbero avere un futuro nelle gare di endurance, in particolare per sperimentare il sistema di scambio rapido delle batterie.

UN MODELLO PER LA PIKES PEAK - Con i due prototipi i responsabili della Bertone hanno presentato pure i bozzetti di altri tre modelli in fase di sviluppo. Il primo è un’altra vettura da corsa, la Dianchè Picchio BBS Gt Two Pikes Peak progettata in collaborazione con la Picchio, piccola realtà artigianale di Ascoli Piceno nota per la realizzazione di auto da corsa della categoria sport prototipi e ideatrice del sistema BSS per lo scambio degli accumulatori. La Gt Two Pikes Peak, come suggerisce il nome, è pensata per competere nella celebre cronoscalata del Colorado, la Pikes Peak International Hill Climb, con l’obiettivo di battere il record di ascesa stabilito dalla Volkswagen I.D. R. nel 2018. Il modello riprende le forme della GT Cube e, presumiamo, pure le caratteristiche tecniche del sistema elettrico.

DUE VETTURE PER LA CITTÀ - Gli altri due progetti in corso alla Bertone riguardano due modelli per la città. Del primo, la Dianchè BSS City Car One, non sono stati forniti dettagli, mentre per la seconda, la Dianchè BSS City Car Cube (foto qui sopra), sono stati mostrati dei bozzetti e rivelate alcune informazioni. Si tratta di un modello dalle dimensioni compatte e dalle linee avveniristiche caratterizzate dalla grande presa d’aria anteriore, dalle luci posteriori avvolgenti e dai pannelli laterali che si prolungano sui cerchi e pensati per essere intercambiabili e personalizzabili con altri di tinte o grafiche differenti. Dai disegni emerge pure la presenza del tetto con celle fotovoltaiche per l’accumulo di energia e della tecnologia head-up che proietta sui cristalli le informazioni sul viaggio. L’abitacolo è a tre posti con sedile del guidatore centrale e panca posteriore per due passeggeri, mentre i bagagli possono essere riposti nei contenitori sulle portiere e nel piccolo bagagliaio. La “meccanica” sarebbe costituita da un motore da 120 kW e da batterie da 22 kWh, sempre con la tecnologia BSS per consentirne la rapida sostituzione, che dovrebbero garantire un’autonomia di 250 km. L’intenzione dei responsabili della Bertone è di commercializzare la vettura con marchio Dianchè o di proporla come progetto definito a una casa automobilistica. Il prezzo non dovrebbe superare i 18.000 euro senza batterie, che vengono fornite in una sorta di comodato d’uso gratuito facendo pagare agli automobilisti soltanto l’energia contenuta negli stessi. Per un “pieno” si ipotizza una spesa intorno ai 5 euro (circa 0,23 euro/kWh), un esborso che appare ottimistico considerando i costi attuali dell’energia.  



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Ritratto di Giuliopedrali
2 dicembre 2018 - 17:22
Grazie a questi generosi! Però il prototipo raffigurato nella foto di copertina beh lasciamo stare, molto migliori le altre due.
Ritratto di Marco_Tst-97
2 dicembre 2018 - 20:36
Mah, personalmente preferisco il primo, senza nulla togliere al secondo, ma è evidente che se li hanno sviluppati insieme significa che il target è diverso. La terza invece sembra la Multipla del 21° secolo! Facci caso , il punto di contatto tra cofano anteriore e parabrezza è quasi identico, e anche la linea dei finestrini è piuttosto simile. La parte posteriore meno, ma rimane coerente con il resto e quindi richiama comunque un po' la multispazio torinese.
Ritratto di Giuliopedrali
2 dicembre 2018 - 20:50
La Multipla è un capolavoro di design pur essendo considerata tra le auto più brutte della storia... Cioè è un capolavoro di funzionalità ma si doveva con quel layout lì disegnarla più sobriamente. La prima auto raffigurata, quella grigia scura della nuova Bertone è banale, mentre le altre più in basso sono piene di idee. È una vita che disegno lo vedo istantaneamente quando c'è qualcosa da copiare...
Ritratto di Marco_Tst-97
2 dicembre 2018 - 22:36
La prima è una supercar di stile classico, com alcuni piccoli dettagli di stile. La seconda è sicuramente spaziale, ma se potessi non la prenderei mai: troppo vistosa, e troppo complessa. In ogni ambito di design, di solito, "less is more", e queste nuove idee di design eccessivamente piene di linee ed elementi tutti diversi fra di loro sono "troppo". Si dovrebbe tornare ad un design pulito, fatto di poche linee ben studiate e pochi elementi personali.
Ritratto di probus78
3 dicembre 2018 - 13:44
Bella la seconda, mi ricorda Supercar Gattiger.. Sembra una. Supercar nera che si sta infilando dentro una bianca.
Ritratto di Giuliopedrali
3 dicembre 2018 - 14:27
Si ma da lì ci sono parecchie idee di design.
Ritratto di probus78
3 dicembre 2018 - 21:45
A me piacciono da matti. Mi ricordano i bozzetti di auto sportive del futuro che andavano nei primi anni 80... Un po' auto un po' astronavi. La stessa Stratos seguiva quella moda che sembra ora ritornare.