COME 15 ANNI FA - I dati sono quelli che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti diffonde ogni mese e, anche per aprile 2011, non portano buone notizie per il mondo dell'auto in Italia. Sono state immatricolate 157.309 auto un numero non lontano da quello registrato lo scorso anno, ma in assoluto molto basso: per risalire a livelli inferiori alle 160.000 unità bisogna tornare indietro addirittura all’aprile di 15 anni fa.
SVANITO L'EFFETTO INCENTIVI - Le immatricolazioni registrano una forte differenza negativa (671.788 unità rispetto alle 828.940 del gennaio-aprile 2010: -19%), mentre, per quanto riguarda gli ordini nei primi 4 mesi di quest’anno, i 675.000 contratti sono in crescita (oltre il 10% in più) rispetto alla debole raccolta del primo quadrimestre dello scorso anno (612.400 unità). Il confronto relativo al cumulato dei primi quattro mesi è fortemente condizionato dal fatto che nel gennaio-marzo dello scorso anno le immatricolazioni godevano della coda degli incentivi statali, mentre ciò non avveniva per i contratti.
LE FAMIGLIE SOFFRONO - Particolarmente debole resta la domanda delle famiglie che, ad aprile, ha rappresentato poco meno di due terzi dell’intero mercato (65,4%) e nel 1° quadrimestre con il 68% ha perso 9 punti percentuali di quota di mercato. Parallelamente, recuperano nel mese sia le immatricolazioni di autovetture destinate al noleggio (19,2% la loro quota), che quelle aziendali (15,4%), anche se in termini assoluti sullo stesso livello dello scorso anno. Dall’analisi del mercato, infine, si rileva in aprile la crescita sia in termini assoluti che percentuali, dei segmenti medi (Volkswagen Golf, Fiat Bravo, ecc.) e medi-superiori (Opel Insignia, Volkswagen Passat, ecc.), rispettivamente in aumento del 6,7% e 8,2% nel confronto con lo stesso periodo del 2010. Crescita in larga parte da attribuire al buon andamento in aprile delle station wagon (+10,8%), dei fuoristrada (+8,5%) e soprattutto dei crossover (+65,2%).