LEGGERO MIGLIORAMENTO - Più sicurezza sulle strade italiane. Nel 2011, rispetto al 2010, nel nostro paese gli incidenti (205.638) sono scesi del 2,7%, i morti (3860) del 5,6% e i feriti (292.019) del 3,5%: è quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Istat (che tiene però conto dei sinistri verbalizzati dalle forze dell’ordine: per rendere il quadro completo, andrebbero aggiunti anche quelli che non hanno richiesto l’intervento di vigili, polstrada o carabinieri).
OBIETTIVO MANCATO - Ogni giorno in Italia si verificano 563 incidenti stradali, che provocano la morte di 11 persone e il ferimento di altre 800. Rispetto all’obiettivo europeo 2010 (la riduzione della mortalità stradale del 50%), l’Italia non raggiunge il target nemmeno nel 2011, ma fa meglio della media europea (-44,5%): il nostro paese si colloca al 14° posto nella lista di quelli più virtuosi dell’Unione europea, con una riduzione del 45,6%. Meglio di noi, tra gli altri, Spagna (-62,7%), Irlanda (-54,7%) e Francia (-51,4%). Al nostro livello, il Regno Unito. Peggio, invece, Austria (-45,4%), Germania (-42,6%) e Belgio (-41,1%). Agosto è il mese in cui si registra il picco di mortalità, mentre il sabatoè il giorno con più decessi; le 18, infine, l’ora più critica. Di notte, si verificano meno incidenti ma più pericolosi, e i week-end sono fortemente a rischio. I giovani 20-24enni le principali vittime di incidenti mortali. È vero inoltre che il maggior numero di incidenti, morti e feriti si verifica sulle strade urbane, ma quelli più gravi avvengono sulle extraurbane.
MA LE ASSICURAZIONI… - I sinistri, almeno quelli verbalizzati, sono diminuiti del 22% in 10 anni: ma le tariffe Rc auto non hanno seguito lo stesso andamento. Anche perché le assicurazioni rispondono che, in totale, gli incidenti sono in realtà molto più numerosi: 3,1 milioni nel 2011, secondo i dati in possesso delle compagnie.









