Lancia Delta Safarista: ora è pronta

No, ma ci sta. Ho provato la Thema col 2.0 8v, notevolissima, anche se forse il turbo-lag era ancora da sistemare, diventava noiosamente difficile da gestire. Con il 16v hanno messo le cose a posto. Il 2,5 V6 Busso è un 12v, eppure secondo me dà il meglio di sé proprio in quella configurazione, più piena ai bassi (anche al netto di frazionamento e cilindrata), roba che ti tirava fuori dalle curve con coppia/potenza e progressione spettacolari. Il 2.0 8v Lancia (Fiat insomma) a un certo punto ti strappava proprio il volante dalle mani; non era "simpatico" insomma.

Poi vanno guidate, c'è poco da fare e da speculare... La Thema era una TA, aveva una scocca diversa, ovvio, rispetto alla 75 QV era turbo, ecc. Ecco, oggi per avere un benzina aspirato, paradossale ma vero, devi rivolgerti o alle citycar (solo alcune peraltro) o alle supercar (anche qui solo alcune). In mezzo non c'è più niente in pratica, solo turbomediocrità assortita, con le dovute eccezioni, come sempre. Ci sono bicilindrici motociclistici da 100 cv/litro e oltre, veramente molto oltre in alcuni casi. Non vedo la difficoltà nel realizzare degli ottimi aspirati 4C nell'oggi, anche 3C, no problem. E non è una questione di differenza di masse e di coppia fra auto e moto, non certo nell'oggi, saremmo dei tonti. Vuoi la coppia? La vuoi in basso? Schiacci il pedale dell'acceleratore, come s'è sempre fatto, quello che sta più a destra, e fai girare "adeguatamente" il motore, punto. Non si rompe niente, sono fatti apposta... Il rendimento? Migliore, perché la benzina che ci entra è possibilmente meno e, soprattutto, brucia tutta, e meglio. Poi oggi abbiamo i variatori di fase perfino sulle citycar, quindi... Quindi di cosa stiamo parlando in realtà, nella "realtà reale" intendo? Sostanzialmente delle sub-copro-culture motoristiche varie ed assortite che hanno portato, ad esempio, al FireFly 1.3T MultiAir, consumi da offshore e prestazioni penose. Una teoria di componenti inutili ammassati nel vano motore, integrati nel motore, solo per non voler progettare uno straccio di 1.6 aspirato veramente valido e finirla lì, razionalmente. La mia prima auto? Un V6 Turbo GM, certo, ma erano gli '80 perdio! Il turbo era una novità su un V6 "piccolo" (quello delle versioni base di tutte le GM insomma, il 3.8 litri) su una sportiva come la Grand National che andava più forte d'una Vette. Ed erano turbo veri, non certo grossi come un pugno e fatti per lavorare ai bassi; tutto l'opposto proprio. Ebbene: avuto, usato, divertito, ma poi anche basta. E così è stato per molti, lunghi anni, felici, con una sola eccezione: la Celica, l'anti-Integrale per eccellenza caso vuole. Ma il mio 2 litri attuale, BMW, è comunque turbo, giocoforza. Almeno sotto il cofano no c'è traccia di Valvetronic, o ipoteticamente e pure peggio di MultiAir. E che lo usino anche sulle ormai perse Maserati mi fa solo un gran ridere, e Alfa è comunque persa, ma per altre ragioni. Rinascerà francese, o internazionale ecco, com'è giusto che sia a questo punto, e punto. Certo, col turbo ci puoi giocare, con la doppia centralina che poi togli alla revisione, la turbina maggiorata che poi togli alla revisione, il twin scroll che ti permette giochetti aggiuntivi potendo agire coerentemente e separatamente sui cilindri a coppie e non su tutti e quattro assieme, alla 'ndo cojo cojo", ecc. ecc. Tiri fuori potenze notevolissime, sicuramente, ma poi tutto è sempre "intermediato" dalla centralina e dalla stessa turbina, sono le "regole del gioco". Pertanto hai definitivamente perso quella risposta diretta, proporzionale e "fisica" che hai su una moto e che avevi fino a anno (lustro?) fa su un'auto, insomma. Dava grande soddisfazione, era come se stessi guidando e decidendo tutto tu, incredibile vero? A volte penso che alla fine mi divertirei di più con una 127 Sport 70 HP, ma davvero. Viviamo nell'epoca delle grandi pippe, è inutile cercare di nascondersi dietro un dito. L'elettrico è diventato una comica oramai, con risvolti psycho-horror: una combo inedita e cinicamente spassosa, un'inedita produzione fantasy su scala globale, un innovativo concept di fanta-reality che va oltre ogni limite del buon senso, che sdogana la follia. Alla fine farsi ulteriori pippe su 'sti restomod è veramente come lucidare gli ottoni mentre la nave affonda, ed è effettivamente la cifra di quest'epoca malata. In realtà è l'epoca della paura del Babau. In realtà ne hanno "opportunamente" creato un metaforico gruppuscolo, tanto variopinto quanto puerile, ma criminale. E di fatto la sempre metaforica nave di cui sopra di per sé non affonderebbe proprio (in realtà ne hanno "opportunamente" creata una metaforica flottiglia, spassosa pure quella, tanto variopinta quanto puerile anch'essa). Semmai la si vuole far affondare, il che è abbastanza diverso, ecco. Me l'avessero detto a vent'anni mi sarei trovato un posto alla Thelma & Louise e avrei dato giù di gas, come loro, col sorriso stampato in faccia, conscio del pericolo scampato, della m3rda ventura nel caso. E così chiudiamo in "maniera accademica", l'epoca e tutta la gentaglia che la sta plasmando come tale se la merita in definitiva. Miti, per favore, portami le pastiglie!!! Quelle forti, mi raccomando :-)))