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La Maserati Ghibli compie 55 anni

Pubblicato 04 novembre 2021

Costruita tra il 1967 e il 1972 in 1.280 esemplari, la Ghibli fu una delle granturismo di maggior successo della sua epoca. Oggi, specie nella versione SS con il V8 di 4,9 litri, è ricercatissima dai collezionisti.

La Maserati Ghibli compie 55 anni

QUAL BUON VENTO - Torino, novembre 1966, 48° Salone Internazionale dell’Automobile. Tra le numerose proposte di stile e i nuovi modelli presentati dalle case automobilistiche di mezzo mondo, brilla un prototipo dalle linee tese e filanti. Per ammirarlo, bisogna raggiungere lo stand della Maserati, dove la nuova berlinetta, disegnata da Giorgetto Giugiaro per la carrozzeria torinese Ghia, guida lo schieramento del Tridente, all’epoca formato dai modelli Sebring, Quattroporte, Mexico e Mistral. Il suo nome è Maserati Ghibli e rinnova, a tre anni di distanza, la tradizione, inaugurata con la Mistral e tuttora radicata nella nomenclatura della Maserati, di battezzare le auto con i nomi dei venti. Ghibli, che in arabo significa “meridionale”, altro non è che lo scirocco, il forte e caldo vento di sud-est che, specialmente in primavera e in autunno, spira dal Nord Africa verso il Mediterraneo sollevando turbini di sabbia.

DNA SPORTIVO, STILE MAGISTRALE - E turbini di emozioni genera la nuova Maserati Ghibli, che con le sue forme pure, magistralmente armonizzate in un corpo vettura che abbraccia l’abitacolo senza soluzione di continuità, calamita flash e sguardi, incontrando il favore del pubblico e dei facoltosi clienti della casa del Tridente che, tra il 1967 e il 1972, in 1.280 la sceglieranno in virtù del suo grande impatto estetico e dei suoi potenti motori. Il raffinato layout meccanico facilitò non poco il lavoro di Giugiaro, che ebbe la fortuna di poter spaziare con la fantasia intorno a un’ossatura del tutto simile a quella di un’auto da corsa. Il telaio, derivato dalla struttura tubolare della Mexico, avvolge il motore, identico al V8 di 4,7 litri della Quattroporte ma dotato di lubrificazione a carter secco, soluzione che consentì di ridurne l’altezza e, quindi, di disegnare un cofano basso e spiovente. A snellire il muso contribuiscono i fari a scomparsa, mentre sui fianchi la tensione è assicurata da un diedro che, percorrendola per intero, la divide in due superfici lisce, mosse dalle curvature dei passaruota e dalla spalla, curva e potente, con cui il padiglione si raccorda alla coda, snella e filante.

MENO CV MA PIÙ VELOCE - L’otto cilindri a V di 4709 cc della Quattroporte, a sua volta derivato dal motore della 5000 GT, sprigiona 50 CV in più rispetto alla “berlina di serie più veloce del mondo” (così, nel 1963, era stata legittimamente presentata l’ammiraglia del Tridente, ndr), raggiungendo quota 340 e consentendo alla Maserati Ghibli di toccare i 265 km/h. Entrata in produzione nel 1967, la Maserati Ghibli beneficia di un primo restyling degli interni già l’anno successivo, con la possibilità, inoltre, di essere equipaggiata con un cambio automatico in luogo del tradizionale manuale a cinque rapporti. Nel 1970 la Ghibli riceve una serie di aggiornamenti più profondi: i nuovi fari, più grandi, la plancia in parte ridisegnata, i poggiatesta di nuova foggia, ma soprattutto il motore di 4,9 litri (depotenziato a 330 CV eppure in grado si spingere l’auto alla soglia dei 280 km/h), danno vita a una nuova versione del modello, identificata dalla sigla SS. 

LA SPIDER, RICERCATA SPECIALE - Alla bella versione coupé, che nel frattempo andava affermandosi in Italia e all’estero come una delle granturismo di maggior successo, nel 1969 la Maserati affianca un modello con carrozzeria spider, che porta di nuovo il timbro della carrozzeria torinese Ghia. L’eliminazione del profilo fast-back con cui terminava la coda della variante chiusa, pur comportando la totale ricostruzione del cofano bagagli, non altera l’armonia del disegno originale di Giugiaro, restituendo un risultato d’insieme di grande fascino, soprattutto con la capote ripiegata, nascosta a filo della carrozzeria. Lo stesso non si può dire della versione equipaggiata con l’hard-top, la cui linea, per via della necessaria presenza dei montanti di fissaggio del tettuccio rigido, risulta inevitabilmente appesantita. Nei cinque anni in cui è rimasta in produzione, la Maserati Ghibli Spider è stata costruita in 125 esemplari, di cui una ventina abbondante nell’allestimento SS, tuttora il più ricercato sul mercato delle auto storiche. Oggi, il valore di una Ghibli Spider SS in condizioni da vetrina, calcolato sulla base delle inserzioni dei principali commercianti di auto d’epoca e sugli esemplari battuti nelle aste del settore, supera di slancio i 300.000 euro, mentre per una SS con carrozzeria coupé si spendono, in media, fino 100.000 euro in meno. Può costare anche meno di 200.000 euro, invece, un bell’esemplare con il motore di 4,7 litri.



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Ritratto di mika69
4 novembre 2021 - 12:45
Che bel volante verticale...In Ferrari ci sono arrivati a fine anni 90 con la 360 Modena. Prima erano inclinati da far schifo.
Ritratto di - ELAN -
4 novembre 2021 - 12:51
1
Fantastica. Unico appunto: manca Ivan il Terribile 32° "Nemico del Popolo" all'inseguimento.
Ritratto di - ELAN -
4 novembre 2021 - 12:51
1
O era la Merak?
Ritratto di giulio 2021
5 novembre 2021 - 16:42
No era questa pazzesca Ghibli altro che Merak.
Ritratto di Volpe bianca
4 novembre 2021 - 16:25
@ELAN :))))) è quello con i pomodorini a 2000 gradi fahrenheit? ahahaha.....
Ritratto di Giulio Menzo
5 novembre 2021 - 19:27
2
@ volpe Bianca: no, la scena subito dopo...
Ritratto di Volpe bianca
5 novembre 2021 - 19:35
Sì sì quando è arrampicato sull'albero con Filini :)))
Ritratto di - ELAN -
8 novembre 2021 - 12:15
1
No dopo, ma insomma! :-D Fantozzi si butta dalla finestra perchè ha mangiato il famigerato pomodorino della Contessa Serbelloni Mazzanti Vien Dal Mare (fuori freddo, dentro 800000 gradi fahrenheit - non ricordo la temperatura esatta), e cade tra le grinfie di Ivan il Terribile 32° che "comincia a scavare una preoccupante fossa 3 metri x 2". Poi lo stesso cane presidierà la macchina (stazionando sul tetto) con Fantozzi chiuso dentro ed alimentato dalla Pina per mezzo di un tubo.
Ritratto di Volpe bianca
8 novembre 2021 - 12:50
@ELAN :))))))
Ritratto di - ELAN -
8 novembre 2021 - 16:15
1
e l'ha mangiato perchè glie l'ha dato la sua fiamma: la signorina Silvani!
Ritratto di Volpe bianca
8 novembre 2021 - 16:26
:)))) che grande la Mazzamauro....
Ritratto di Giulio Menzo
8 novembre 2021 - 20:57
2
:))))
Ritratto di fastidio
4 novembre 2021 - 13:00
7
La versione coupè è davvero fantastica..
Ritratto di Blade Runner
5 novembre 2021 - 01:09
Adesso di capisce perché le nuove Maserati non decollano.
Ritratto di Alvolantino
4 novembre 2021 - 13:10
Dopo 50anni sono passati alle versioni mild Hybrid, continuando a inquinare molto. Fortuna che c'è chi ha innovato davvero il settore come Tesla.
Ritratto di Quello la
4 novembre 2021 - 13:39
:-))) Vedi che quando vuoi sei capace di far sorridere?
Ritratto di Turbostar48
4 novembre 2021 - 13:48
@Alvolantino il tuo cervello per ragionare inquina il doppio di una Maserati hybrid. :))))))
Ritratto di Flavio8484
4 novembre 2021 - 16:08
I tuoi commenti producono solo inutile co2, lascia stare
Ritratto di BZ808
4 novembre 2021 - 13:22
Bella, veramente affascinante!
Ritratto di Turbostar48
4 novembre 2021 - 13:46
Auto bellissimamente stupenda, da veri intenditori...
Ritratto di Oxygenerator
4 novembre 2021 - 14:33
L’anteriore e la vista laterale, sia della coupè che della spider, sono una meraviglia. Anche adesso, dopo 50 anni. Il posteriore di tutte e due e sopratutto gli interni, hanno subito l’ingiuria del tempo. Rimane affascinante, come lo sono molte cose vecchie, che riemergono improvvisamente, dal passato.
Ritratto di erresseste
4 novembre 2021 - 14:40
Lezione di stile, ormai perso
Ritratto di giulio 2021
4 novembre 2021 - 16:24
Quello che mi sconvolge è che ha 55 anni appunto, questo capolavoro (di eleganza razionale) come tante altre auto dell'epoca è ormai un classico (questa Ghibli forse lo è nata...) insomma sono auto che oggi vengono considerate esempi per tutte le auto attuali, dei must, le auto che uno sogna e che vorrebbe avere se si potesse, immaginiamoci adesso un'auto di 55 anni nel 1967, quindi un'auto del 1912, a me personalmente le auto del 1912 circa sono quelle che fanno sognare di più e dove davvero butterei i soldi solo per guardarmele in garage (di un castello...) però erano auto considerate primitive e ridicole all'epoca, negli anni 60, e ovviamente primordiali anche oggi, invece un'auto del 1967 è un classico, è come se ci fosse stata un'età dell'oro dell'automobile il 1967 ad esempio (forse anche della società) e oggi fosse finita da un pò...
Ritratto di Giulio Menzo
4 novembre 2021 - 15:09
2
Ragazzi ma quanto è bella, semplice e armoniosa.. Un capolavoro Maserati, secondo me meglio anche di alcune Ferrari
Ritratto di - ELAN -
4 novembre 2021 - 15:29
1
...peccato sia termica...
Ritratto di - ELAN -
4 novembre 2021 - 15:29
1
... peccato sia termica .... ;- )
Ritratto di giulio 2021
4 novembre 2021 - 16:08
Capolavoro assoluto e poi grande coraggio da parte di Maserati a metà anni 60 ad affidare al giovane Giorgetto Giugiaro designer in forte ascesa all'epoca questo progetto, perchè comunque era un designer molto razionalista, ve la immaginate una Ferrari di Giugiaro... E rammentiamo: 1.280 esmplari (anche spider alcune) in 5 anni, si grande successo ma numeri distanti anni luce da quelli di oggi o di altre supercar straniere (di 911 ne avranno fatte milioni) forse confrontabili ai numeri di Maserati dell'era Stellantis, ma con auto quasi di serie.
Ritratto di Il bue
4 novembre 2021 - 16:53
6
Ogni tanto, anche su Al Volante si parla di automobili.
Ritratto di ALBARCA
4 novembre 2021 - 18:06
1
Cosa c'è da commentare ? E' semplicemente stupenda, elegantissima e sportivissima. Altro che Ninja Design Jap o Tank Design tedesco. Stile italiano al TOP.
Ritratto di giulio 2021
4 novembre 2021 - 19:09
Giugiaro.
Ritratto di Dario 61
5 novembre 2021 - 18:06
Quanti rimpianti... sembra che al giorno d’oggi non sappiamo più fare belle auto.
Ritratto di giulio 2021
5 novembre 2021 - 19:16
Secondo me i cinesi si... A parte gli scherzi voglio dire che le auto esotiche ma disegnate in Italia sono oggi le più belle, ma nche tante altre un pò come all'epoca, e le medie o le grandi oggi sono forse migliori che in passato (alcune) mentre se parliamo di supercar il confronto col passato è brutale, quelle del passato erano più belle, più classiche, sopprattutto è quasi un gioco di parole avevano più classe, donavano più classe che arroganza al riccone che le guidava, oggi l'esempio è la nuova Mercedes SL, cioè bella quasi come le Pagoda degli anni 60 o 70: però serviva una versione AMG........
Ritratto di Challenger RT
6 novembre 2021 - 04:43
Capolavoro, anche se le preferisco l'erede, la spigolosa Khamsin.
Ritratto di gbvalli
6 novembre 2021 - 08:58
1
A me cadono le braccia di fronte a quest'auto: è mai possibile che in 50 anni invece di migliorare, affinare il design e l'equilibrio generale della linea di un'auto, continuiamo a banalizzare e uniformare , senza fantasia, classe ed originalità? Basterebbe poco, bisognerebbe avere il coraggio di puntare su semplicità, equilibrio e bellezza. E di dare più spazio ai designers italiani.
Ritratto di giulio 2021
6 novembre 2021 - 12:54
Se intendi designers italiani come giovani disegnatori, i migliori oggi invece sono i russi come singoli designers, però il miglior gusto è espresso dalle design houses italiane: GFG, Italdesign, Torino design, Granstudio, Pinin ovviamente etc, che comunque disegnano per i china in gran parte, infatti se vi dico che se disegno: 8 volte su 10 mi ispiro a Changan (le ultimissime serie UNI-T-K-V ad esempio) o altri così disegnate a Torino non è che lo dico così per sport.
Ritratto di querelle61
7 novembre 2021 - 17:07
Bellissima davvero