CAMBIO DI ABITUDINI – Gli americani dovranno imparare a dire addio al loro modo di pensare “bigger is better”. O, quanto meno, in tanti potrebbero ringraziare se imparassero a farlo.
Secondo uno studio presentato da Marianne Fay, capo economista per lo sviluppo sostenibile della Banca Mondiale, se negli Usa al posto dei 40 milioni di Suv circolassero delle auto come quelle europee, più piccole e più efficienti per consumi di carburante, le emissioni di CO2 verrebbero tagliate di 142 milioni di tonnellate all'anno.
Nell'ottica di una gestione globale dell'ambiente, riducendo le emissioni negli Usa, si potrebbe industrializzare i paesi in via di sviluppo senza alcun aggravio sul sistema. Infatti, fornendo energia elettrica a 1,6 miliardi di persone in questi paesi, si emetterebbero in totale 160 milioni di tonnellate di CO2.
DI NECESSITÀ VIRTÙ - Contrariamente a quanto auspica lo studio della Banca Mondiale, gli americani difficilmente rinunceranno alle Suv e pick-up. Ma, sicuramente, seguendo la linea politica introdotta dal presidente Barack Obama, queste auto potranno avere impatto ambientale minore grazie alle nuove tecnologie come quella dei motori ibridi.
Un risultato a portata di mano, se si considera che una Cadillac SRX 4.6 V8 emette 331 g/km di CO2, un valore che scende addirittura a 148 g/km per la Lexus RX 450h con motore ibrido. La "rivoluzione" potrebbe iniziare proprio da qui.