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Mercato auto: i flop dei paesi emergenti

24 novembre 2014

Al contrario di quanto previsto dagli analisti e dalle case, i mercati dei grandi paesi in via di sviluppo stanno perdendo colpi.

Mercato auto: i flop dei paesi emergenti
PREVISIONI DI SVILUPPO - Fino a poco tempo fa il mondo dell’automobile guardava ai nuovi grandi mercati emergenti come la via di uscita dalle difficoltà esistenti nelle realtà “mature”. Per Russia, Brasile, India e gli altri grandi paesi dei cinque continenti venivano previsti tassi di crescita a doppia cifra, con conseguenti ottime occasioni per i costruttori. 
 
REALTÀ DIVERSA - Ora le cose sono sotto una luce del tutto diversa. Il segno meno è diffuso nelle statistiche di vendita di questi paesi eldoradi mancati. A ottobre in Brasile c’è stato un calo del 9,5%, in Russia la contrazione è stata del 9,9%, in India la diminuzione è stata del 2,5%. E in tutti questi paesi il trend negativo è in atto da più mesi. 
 
CROLLO ARGENTINO - Le ultime notizie particolarmente preoccupanti arrivano dall’Argentina, dove da alcuni mesi i consuntivi mensili registrano fortissime riduzioni delle immatricolazioni e dove la situazione economica generale è tale che si parla di pericolo default. A ottobre le statistiche hanno fissato il bilancio delle immatricolazioni a 50.319 unità, che vuole dire un calo del 41,1% rispetto all’anno scorso. Nei dieci mesi da gennaio a ottobre i veicoli immatricolati sono stati 589.146, con un calo del 27,3% nei confronti del 2013. 
 
POLITICA ECONOMICA ERRATA - Il problema dell’Argentina è la politica economica seguita dal governo, che ha spinto i consumi con a una fortissima crescita della spesa pubblica da cui è derivata una altrettanto forte inflazione che ha dato benefici nel breve periodo ma sta ora creando pesanti danni alle famiglie, alle aziende e agli stessi conti pubblici. Tanto che il governo ha messo sotto controllo i movimenti di dollari, nonostante sia indispensabile per molte attività, come l'importazione dei componenti per la produzione di auto
 
MISURE STRAORDINARIE - Le case costruttrici hanno così dovuto bloccare l’import di molte componenti impiegate per la costruzione delle auto, e il mercato si può dire semiparalizzato. Analogamente anche le auto importate stanno subendo la situazione, con forte calo degli arrivi. Come la situazione potrà evolvere non è facile dirlo. 
 
PROSPETTIVE DA RIVEDERE - Fatto sta che in generale da pià fronti giungono segnali preoccupanti per l’industria dell’automobile (vedi la Russia, dove i programmi industriali delle case stanno subendo forti ridimensionamenti anche a causa dell'embargo ai cui lo stato è sottoposto). In pratica si sta delineando un quadro diverso da quello che era previsto e che probabilmente costringerà a nuove strategie.


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Ritratto di Mattia Bertero
24 novembre 2014 - 17:31
3
I paesi qui elencati hanno tutti dei gravi problemi economici che si ripercuote sulle vendite delle auto (e non solo). Il Brasile è in piena recessione dopo lo slancio di qualche tempo fa. L'india ance lei sta perdendo colpi e la Russia per colpa delle convinzioni di Putin ed il conseguente embargo. Anche la Cina, uno di pilastri per le vendite sta crescendo sempre meno, così come il Giappone che è in stagnazione. Come si dice: si scende e si sale...
Ritratto di mecner
24 novembre 2014 - 19:26
E' facile fare previsioni di mercato dietro una scrivania, più difficile prevedere dei reali tassi di crescita e, d ivendita di prodotto. Nel nostro caso di automobili. Gli analisti o pseudo tali hanno sbagliato tutte le previsioni. Bocciati .....su tutti i fronti. Ovviamente. Anche riguardo agli emergenti B.R.I.
Ritratto di myeclipse
25 novembre 2014 - 14:48
La stola di fantomatici analisti che, hanno dato ottimi rating a istituti come la lehman brothers...
Ritratto di hulk74
24 novembre 2014 - 19:31
Certi paesi andavano benissimo perché producevano a basso costo per i paesi ricchi... Ma se i paesi ricchi non comprano...
Ritratto di sergioxxyy
25 novembre 2014 - 16:41
CENTRATO IN PIENO IL PROBLEMA.
Ritratto di Gianfranco84
24 novembre 2014 - 21:31
Oltre l'Argentina anche la Russia rischia tanto"svalutazione del rublo,sanzioni occidentali,prezzo del petrolio in continuo calo,fuga di capitali,inflazione a livelli altissimi,corruzione,famiglie con un reddito medio di 540 dollari,debito pubblico in aumento,calo drastico delle riserve auree,etc,"la recessione in arrivo in Russia e secondo molti economisti duratura e dalla difficile uscita,spero che la Russia non vada in Default come accaduto nel 1998,sarebbe un brutto colpo per questa nazione.
Ritratto di Kaos77
25 novembre 2014 - 12:06
1
....per l'andamento della Russia ci perdiamo noi (occidente ed Italia x le ns. esportazioni di beni di lusso), le scelte di Putin, sia in ambito economico, politico e sociale, ci mostrano tutta la sua incapacità!
Ritratto di Gianfranco84
25 novembre 2014 - 12:55
Ci perde molto di più la Russia,mia moglie è russa e ti posso dire con certezza quello che stà accadendo in Russia in questi ultimi mesi"perdita di lavoro,salari in contrazione,prezzi delle cose in aumento" tutti i generi dalle auto all'alimentare",sussidi di disoccupazione non esistono"nessun tipo di tutela",pensa che è in aumento il prezzo della benzina in Russia fino a 50 rubli al litro"circa 90 centesimi di Euro al litro",tu dirai poco ma devi calcolare un reddito medio di 540 dollari mensili,pensa che una cameriera amica di mia moglie prende 150 Euro al mese,poi ci sono tante altre cose che stanno andando male,e tutto questo a me spiace visto che amo tantissimo la Russia.
Ritratto di onlyroma
26 novembre 2014 - 10:49
La tua analisi è quella giusta. Ma il pensiero è che anche in europa si stia cercando di arrivare a questo tenore di vita per i cittadini. Togliere molti diritti ai lavoratori e passarli x grandi manovre politiche,abbassare i salari usando contratti di lavoro vergognosi,eliminare la classe media e alzare la ricchezza ai più ricchi,cancellare la sanità pubblica,privatizzare anche l'acqua. Tutto ciò è quello che sta accadendo in Italia e la gente ancora dice " ma quanto è simpatico il capo del governo"
Ritratto di Gianfranco84
25 novembre 2014 - 13:03
Poi devi calcolare che in Russia ci sono solo 1800 milionari contro i 2.000.000" due milioni" di milionari dichiarati in Italia,devi calcolare che in Italia siamo 60 milioni in Russia 145 milioni di persone,quindi si tira il mercato del lusso in Russia ma in modo molto limitato,il resto della popolazione vive in semi povertà,il ceto medio in Russia si stà impoverendo,forse non è mai esistito a dire la verità,molti facevano prestiti per veniire in ferie in Italia o altri posti.
Ritratto di Kaos77
25 novembre 2014 - 14:39
1
correggo il mio post in questo modo: "ci perdiamo "anche" noi (occidente ed Italia) oltre alla maggioranza del popolo russo, grazie alle scelte di Putin"
Ritratto di Gianfranco84
25 novembre 2014 - 15:41
Sicuramente perde molto di più la Russia,in Italia sarà molto limitato il danno,relativo soprattutto a prodotti agricoli"mele,pere,arance,etc." e alimentari"pasta,formaggi,etc.",la Russia è un grande importatore di merci ma il mercato russo è molto limitato.Le sanzione son state imposte da tutto l'occidente"tutta l'Europa,Canada,Stati Uniti,Australia e Giappone",in totale 1 miliardo di persone,senza dimenticare che son quasi tutte nazioni appartenenti alla NATO.
Ritratto di lorenzoto 46
25 novembre 2014 - 13:58
Per il momento i cittadini di molti di questi paesi riescono ancora a fare "emergere" la testa dal gorgo per prendere una boccata di ossigeno . Ma fino a quando le multinazionali del profitto e le consorterie oligarchiche del potere permetteranno , a queste greggi da tosare ed a queste mandrie da mungere (tra queste ultime ci siamo anche noi) , di sopravvivere con un minimo di dignità , prima di ripiombare tutti in un nuovo Medioevo , ben peggiore di quello che l' Umanità ha già vissuto .
Ritratto di selvaggio
25 novembre 2014 - 17:29
Gli analisti per qualsiasi previsione, non hanno il dono divinatorio. Le loro analisi le può fare qualsiasi studente di matematica. Applicano un algoritmo che si basa su dati del passato che da alcune possibilità in base ai parametri immessi. Essendo strapagati per "indurre in tentazione" i produttori, nel caso industriale o gli acquirenti, i polli, nel caso finanziario, essi prediligono un'interpretazione "ottimistica". Chi si fida di loro sa che essi mentono, ma al mercato piace essere abbindolato, anche perchè tutti i potenti mentono sapendo di mentire.